«Che cos'ha Naoko? Sta forse male? Quella ragazzina si comporta in modo bizzarro!» disse a Neliel quel giorno, facendola sorridere. Oh, era così evidente.
«Non sta male! Mi pare ovvio, sicuramente è innamorata.»
Innamorata, lei? Questo era a dir poco assurdo.
«Sciocchezze! Naoko è troppo giovane per fare certe esperienze!»
«Beh, allora chiediglielo.»
«Puoi star certa che glielo chiederò», affermò, nonostante non fosse così sicuro di volere una risposta. Sua figlia scese poco dopo in cucina, allegra come sempre e aprendo il frigo alla ricerca di un succo di frutta. Quando richiuse l'anta, si ritrovò davanti Nnoitra.
«Papà, che succede?»
«Sei innamorata?» domandò diretto. Naoko arrossì e poi sorrise.
«È così evidente?»
Nnoitra sgranò gli occhi, afferrandola per le spalle.
«Chi è questo? Come si chiama? Dove vive? È veloce a correre?» domandò austero.
«Veloce a correre?»
Sì, perché gli servirà quando vorrò ucciderlo.
Neliel sospirò.
«Il primo amore, che cosa romantica» .
«Non è romantico, è spaventoso. I maschi sanno essere perversi, specie a quest'età! Figurati se darò il mio benestare ad un tizio qualunque!»
«Ma Satoshi non è uno qualunque! Con me è gentile e premuroso, ed anche se non stiamo ancora insieme, riuscirò a conquistarlo!»
Andata. Ormai era andata. Il pensiero che qualcuno potesse siate sfiorare la sua bambina... lo avrebbe fatto impazzire.
«Perché sta succedendo questo?» domandò ad un tratto, sconsolato. Sua moglie gli si avvicinò, baciandolo su una guancia.
«È semplicemente la vita.»