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Autore: Bea_143    06/07/2019    1 recensioni
Mi posizionai davanti all'apparecchiatura preparando il campione che avrei dovuto analizzare. Accesi la macchina, sistemai le impostazioni e misi il materiale con cura all'interno della cella.
Attesi poi osservano il timer e la luce rossa lampeggiante appartenenti al macchinario.
«E io?» Mi chiesi.
Qual è ora la mia composizione chimica? Da quali elementi sono formata? In quale miscuglio strano e caotico mi hai lasciata dopo tutto quello che mi hai fatto passare?
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scoppiai a ridere, ancora frastornata, vedendo il suo sguardo preoccupato che aveva acquisito, al momento, un minimo di lucidità. Si rilassò vedendomi tranquilla e cominciò a ballare insieme a noi. 

Non capii bene quando si unirono anche Ben e Scott che, non contenti, portarono con loro un'altro giro di drink.

Continuai ad ondeggiare sentendomi invincibile portando, poi, lo sguardo verso l'alto. 

Grosso errore. 

Le luci mi colpirono gli occhi come spilli e la musica, che prima mi era amica, sembrava avermi appena tradita affliggendomi tanti, piccoli, martellanti colpi alla testa.

Un capogiro mi assalì improvvisamente facendomi fermare, ancora barcollante, e facendomi portare una mano alle tempie tormentate da una fitta che anticipava, solo in parte, le dolorose conseguenze che avrei dovuto sopportare il giorno dopo.

Mi appoggiai quasi completamente sulla spalla di Scott che in quel momento era di fianco a me. Portò la mano al mio fianco e io mi scansai velocemente stringendo le sue mani tra le mie per reggermi in piedi.

Non mi era mai piaciuto il contatto fisico, se non necessario, con persone che non conoscevo bene. 

«Tutto bene Nives?» Si avvicinò al mio orecchio per farsi sentire ma a quel punto il martellare era diventato quasi insostenibile. Avevo bisogno di assoluto silenzio; cosa difficile da ottenere in una discoteca piena di persone.

«Si ho solo bisogno di una pausa e di qualcosa di fresco, che non sia altro alcool, da buttare giù.»  Gli sorrisi cercando di tranquillizzarlo con gli occhi socchiusi a causa del forte mal di testa.

Lasciai quindi Maya e Matt sulla pista e, insieme ai ragazzi mi avviai verso il bancone trovando tre sgabelli liberi. 

Scott si posizionò vicino ad una bionda mezza nuda per provarci spudoratamente con lei, mentre io e Ben ci appoggiammo negli altri due sgabelli cercando di attirare l'attenzione del ragazzino dietro al bancone. Mi sentivo già meglio.

Nel frattempo Louis, in piedi davanti a me, appoggiò la fronte sulla mia spalla.

«Ti ho mai detto quanto sia buono il tuo profumo Niv?» Disse strascicando le parole con voce traballante a causa dell'alcool. Risi appoggiando la testa alla sua affettuosamente.

«Tomlinson sei ubriaco smettila di dire stronzate.» presi il bicchiere di limonata fresca appoggiato al bancone affianco a me prendendone un lungo sorso.

Louis cominciò a ridere a crepapelle come se io avessi detto la barzelletta più divertente che lui avesse mai sentito.

«Si io sono totalmente ubriaco ma tu...» si fermò un attimo sollevandosi dalla mia spalla, battendo le palpebre lentamente «tu sei sempre e comunque bellissima» prese ad agitare il suo dito indice davanti al mio viso. 

Sorrisi di rimando non sapendo cosa rispondere.

La calma fu spezzata dalla voce squillante della bionda vicino a Scott che, a quanto pare, non era una preda così facile come aveva intuito il ragazzo che ora cercava di ripulirsi dal drink che aveva ricevuto dritto in faccia.

«Beh Scott, vedo che le tue superlative doti di rimorchio hanno dato il loro frutto come al solito.» Disse Samuel velocemente mentre passava di lì, facendoci piegare dalle risate.

«Sam questa volta non mi è andata bene ma lo sai... al mio fascino non resiste nessuno. Tornerà da me.» Il proprietario del locale sghignazzò scuotendo la testa e gli passò qualche tovagliolo per asciugarsi.

«Tranquillo Scott vado un attimo al bagno e ti porto qualche asciugamano di carta.» Dichiarai ricevendo uno sguardo di gratitudine dal ragazzo che necessitava, piuttosto, di una doccia. 

Fredda magari.

Mi diressi con fatica verso il bagno che era dall'altra parte della sala, cercando di passare tra i corpi sudaticci e in continuo movimento.

Una volta entrata, le forti luci della piccola stanza mi fecero girare la testa e mi costrinsero ad aggrapparmi al mobiletto sul quale era appoggiato il lavandino. Quando mi ripresi utilizzai il bagno e mi lavai le mani.

Alzai gli occhi guardandomi nello specchio valutando la situazione. Mi sistemai alla meglio il trucco colato e la canottiera e poi legai i capelli solo per passare un po' d'acqua fresca alla base del collo e sui polsi.

Sciolsi i capelli totalmente annodati, che cercai di pettinare con le mani e poi presi qualche pezzo di carta prima di uscire.

Una volta fuori dal bagno la folla sembrò essersi moltiplicata. Le persone ora non ballavano più ma spingevano indietro lasciando spazio a qualcosa che io non riuscivo a vedere a causa della mia scarsa altezza.

Cominciai a piantare i gomiti nei fianchi delle persone per farmi spazio arrivando al bancone.

Mi bloccai sui miei stessi passi quando vidi il mio migliore amico seduto per terra con una mano sullo zigomo già violaceo e con l'altra a tenersi il fianco, mentre Maya cercava di spostargli il braccio per vedere la gravità del danno.

Accanto a lui c'era Ben in piedi con un labbro rotto e sanguinante accompagnato da Scott che cercava di farlo calmare. 

Disorientata più che mai individuai lo sguardo di Maya per cercare di capire la situazione ma la trovai impegnata a guardare in cagnesco il ragazzo con i pugni serrati di fronte a loro, al quale non avevo fatto minimamente caso.

Mi avvicinai a Louis senza badare alla figura che torreggiava su tutti noi. Gli presi il viso tra le mani delicatamente analizzando la situazione e quando vidi che non era nulla di troppo grave mi girai furente verso il ragazzo.

Riconobbi subito gli occhi verdi che mi avevano attirata poco prima, contornati da folte sopracciglia che, abbassate, formavano un cipiglio infuriato. Nella mascella, pronunciata e tesa a causa della rabbia, era presente un grosso livido violaceo, mentre dalle labbra rosee scendeva un piccolo rivolo di sangue. Il suo viso era contornato da una cascata di riccioli morbidi totalmente in contrasto con lo sguardo furente del ragazzo.

Ignorai con tutte le forze il brivido che mi attraversò la colonna vertebrale quando puntò i suoi occhi nei miei.

Presi la carica e cominciai a spingerlo facendo forza sul suo petto tonico non ottenendo un gran risultato.

«Ma che ti dice il cervello razza di deficiente Gli urlai contro continuando a spintonarlo. 

Lui fu però troppo lesto ed io troppo lenta per evitare che le sue grandi mani, contornate da anelli e decorate con inchiostro scuro, si chiudessero attorno ai miei polsi con una presa ferrea ma non dolorosa.

Si piegò sulle ginocchia arrivando a meno di un palmo dal mio viso mentre un ghigno cattivo prese posto sul suo volto.

«Stanne fuori ragazzina.» Sussurrò con voce graffiante e minacciosa. Il mio corpo ebbe un fremito che mi attraversò la schiena arrivando alle mie gambe. Diedi la colpa al freddo.

Con la stessa velocità che aveva sfruttato poco prima per afferrarmi, mi lasciò, mi diede la schiena e uscì dal locale insieme ad un ragazzo alto e moro, come se nulla fosse successo.

Samuel intanto si era avvicinato a Louis e a Benjamin con del ghiaccio. 

Mi affiancai alla mia migliore amica che ora teneva il ghiaccio sullo zigomo del moro non del tutto cosciente a causa del pugno e dell'alcool.

«Maya ma che è successo?» Chiesi appoggiando una mano sulla sua spalla per attirare la sua attenzione.

«Non lo so. Stavo ballando con Matt e ho sentito un urlo, mi sono girata verso il bancone e quello stronzo aveva colpito Louis sul fianco.» Vidi Matt dietro di lei annuire confermando la teoria della sua ragazza.

Provai a rivolgermi a Louis prendendo il posto di Maya.

«Hey Louis? Lou?» Mi accucciai posizionandomi allo stesso livello del ragazzo cercando di attirare la sua attenzione.

Lo vidi sorridere e guardarmi con occhi socchiusi e sguardo frastornato.

«Cosa è successo? Perché avete discusso con quel tipo?» Sembrò tornare alla realtà e cominciò a farfugliare parole a caso.

«Guardava... insultato ... male... detto... te... stronzo.» Capii che non sarei riuscita ad ottenere nulla né da Louis né da Benjamin che stava praticamente dormendo su un divanetto vicino al bancone. 

I ragazzi presenti nel locale cominciarono a uscire o tornarono in pista a ballare ignorandoci ora totalmente. Presi il telefono dalla tasca dei Jeans e strabuzzai gli occhi quando vidi che erano le 4 passate.

Sospirai e chiusi gli occhi a causa del mal di testa che stava diventando sempre più intenso e feci cenno a Maya di chiamare un Taxi che ci avrebbe riportate a casa mia.

Aiutai Louis ad alzarsi e lo feci stendere al posto di Ben che venne trascinato da Scott nella sua auto. Il biondo ci salutò velocemente mettendosi alla guida non so con quale forza, considerata la quantità di alcool ingerita durante la serata.

Il taxi ci mise quindici minuti per arrivare e fortunatamente Matt ci aiutò a caricare l'amico praticamente privo di sensi in auto. Salutai velocemente il ragazzo, salendo in macchina e mettendomi vicino ad un Louis sornecchiante, aspettando poi Maya.

La bionda ci raggiunse qualche minuto dopo e chiuse la portiera comunicando al tassista il mio indirizzo.

Svegliai Louis e, insieme alla mia migliore amica, lo aiutammo ad attraversare il vialetto di casa mia per entrare e lo portammo dentro al bagno.

«Tu vai a prepararti per dormire. Ci penso io.» Maya mi rivolse uno sguardo di gratitudine e mi diede un bacio sulla guancia sussurrando un 'buonanotte'.

Disinfettai le sue ferite e gli misi una pomata per i lividi sotto al suo sguardo attento che non sembrava voler staccare gli occhi da ogni mio singolo movimento. 

Lo rimproverai più volte scherzando per farlo stare fermo e finalmente, una volta concluso il mio lavoro, gli passai i vestiti che lui e Maya lasciavano sempre qui per le emergenze lasciandolo solo e andando a cambiarmi in camera mia.

Mi sdraiai vicino alla mia amica già totalmente nel mondo dei sogni e misi il telefono sotto carica. Quel casinista di Louis non si fece mancare un vero e proprio tuffo nel letto che mi fece atterrare sopra a Maya la quale si girò solamente borbottando degli insulti verso il moro.

Incrociai le gambe con quelle di Maya e Louis mi avvolse tra le sue braccia facendomi rilassare immediatamente.

«Buonanotte Lou.» Mi accoccolai meglio sul cuscino ricevendo un bacio tra i capelli.

«Notte Niv.» Non ci misi neanche un minuto ad addormentarmi.

--

Incontro non proprio piacevole con il riccio. Cosa succederà ora che praticamente tutti lo detestano?

Louis pensa che Nives sia bellissima eh? Ubriachezza allegra oppure c'è qualcos'altro sotto?

Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo...

 

Nel frattempo avevo piacere di conoscervi meglio,  quindi... la mia passione è la chimica (che molti detestano ma a me da un senso di integrità)

  qual è la vostra passione?

 

Commentate e fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo.

A presto! Baci stellarii

Bea

  
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