Olimponero girovagava per lo studio della sua villa,dove conservava la sua collezione di palle di vetro con la neve,una sigaretta accesa e mezza consumata nella mano. Non era mai stato un fumatore incallito; certo aveva aumentato il numero di sigarette da 4 al mese a 4 alla settimana,ma comunque non superava spesso quel limite eppure quella era la seconda che si fumava nel giro di un’ora. Sulla scrivania di quercia il motivo del suo stress: un portatile con una pagina Word aperta,inesorabilmente bianca. Erano diversi mesi che andava avanti così: la totale mancanza di ispirazione e la volontà di mettere le idee nero su bianco. Aveva avuto un sacco di idee per altri progetti,ma neanche uno riguardante lo show e la cosa lo avviliva e lo terrorizzava: il suo lavoro più importante,quello di cui andava più fiero di tutti e non riusciva più a mandarlo avanti. Che quel suo lavoro avesse perso attrattiva? Che non fosse più interessato? La prospettiva che queste fossero le cause della sua improduttività lo avvolgeva con un senso di tristezza e vergogna: ogni volta che controllava il numero delle recensioni,quel numero era lì,sia a renderlo fiero,che a denigrarlo. 186. Quelle tre cifre gli dicevano sempre due cose: “Sei apprezzato,alla gente piace davvero qualcosa di tuo in cui hai messo impegno”,ma quasi sempre negli ultimi tempi diceva solo “Avevi promesso di fermarti solo a duecento; vuoi davvero fermarti a un passo dal traguardo?” e la vergogna cresceva oltre il misurabile quando si scopriva a rispondere a quella muta domanda con un ‘Sì’. Avrebbe voluto chiedere consiglio a qualcuno,chiunque,ma per ognuno di loro aveva già un’idea di cosa avrebbero risposto o non avrebbero risposto: Amici? Non ne aveva abbastanza che fossero interessati a questa faccenda per avere la certezza di una risposta sincera,oculata e onesta. Parenti? Molti di loro non avrebbero capito. Altri autori? Aveva il timore di essere giudicato. Gli ospiti che facevano le domande? Nessuno di loro gli avrebbe detto di chiudere,anzi avrebbero provato a incoraggiarlo per principio,ma aveva davvero senso continuare a fare quello che ormai più che un divertimento,pareva un lavoro che si sentiva obbligato a fare? Essendo uno che credeva nel multi verso,aveva usato le sue conoscenze per interrogare i sé stesso di altri universi,persino quello in cui lui era l’autore che lo aveva inventato come personaggio,come sfogo per quel suo lato nascosto che non aveva il coraggio di far uscire nel mondo reale e che quindi aveva riversato in quel mondo,per lui solo virtuale,dove non c’erano regole scritte sulla pietra,ma sulla sabbia,modificabili a piacimento per creare mondi incredibili e far incontrare universi completamente distaccati. La risposta era sempre più o meno uguale: quest’avventura è durata abbastanza; puoi fermarti adesso. Era davvero così? Poteva davvero fermarsi e basta? Senza mantenere la promessa fatta? Forse sì. In fondo,lui era immortale; poteva esistere per sempre. Dopotutto era un personaggio di fantasia creato da un’aspirante scrittore: finché lui fosse vissuto,Olimponero sarebbe potuto tornare in qualunque momento; magari la sua vita sarebbe potuta passare nella penna,o la tastiera,di un altro autore. La sigaretta si era esaurita,senza che lui se ne accorgesse o la fumasse davvero: per quanto tempo era stato lì a ponderare? Abbastanza perché il tabacco bruciasse da solo,senza il suo intervento. Buttò via la cicca e si sedette davanti al portatile e iniziò a scrivere:
 
 
“Ragazzi,buona sera. Lo so,da me vi aspettavate un nuovo episodio dello show e invece mi presento con questo. Intendetelo come vi pare: un addio,un ci vediamo,la conclusione di una bella avventura,l’inizio di qualcos’altro;fate voi. Io so solo una cosa: lo show si ferma qui per me. È incredibile no? Io,uno showman,dico “Lo show finisce qui”; lo so,fa strano anche a me. Prima di tutto,ci vogliono della scuse: perdonatemi se vi lascio così senza avvertire in maniera appropriata,ma in fondo non c’è una maniera appropriata per avvertire di queste cose,no? Altre scuse vanno ai nuovi arrivati dello show; quelli che avrebbero fatto la loro comparsa nel prossimo episodio. A voi la mie scuse più grandi; so di avervi delusi e illusi,ma lasciate che dica questo: per me sarebbe stato una grande onore accogliervi in quella che era partita come una massa di sbandati e che è diventata una specie di piccola famiglia sgangherata. E visto che siamo in tema,i ringraziamenti: a tutti voi,che avete letto,recensito e anche partecipato,rendendo quello che era partito come passatempo,in una piccola gioia: mi piacerebbe elencarvi tutti,ma non lo farò,solo per timore di dimenticare qualcuno per errore e ora non ho proprio voglia di arrecare altri dispiaceri. Ma comunque,GRAZIE,perché come io ho divertito voi,voi avete diverti tome e mi avete anche cambiato,in meglio mi piace pensare. Concludo,perché ho la sensazione che potrei piangere. Non smetterò di scrivere,questo no,anche se potrei non scrivere cose lunghe o comunque aggiornarle spesso. Questa non è la mia fine; Olimponero12 tornerà un giorno,forse lontano,forse vicino,ma tornerò. Fino ad allora,come sempre,qui Olimponero,Passo e chiudo!!!”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autore:
 
è vero,non uno scherzo. Lo show si chiude qui,ma non smetterò mai di ringraziarvi per quello che avete fatto per me