Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Utrem    13/07/2019    1 recensioni
Merope decide di partorire all'Ospedale di San Mungo.
Cosa cambierà? O meglio, cosa non cambierà?
Scopriamolo attraverso un romanzo di formazione con protagonista Laurie Langton, Prefetto di Corvonero nel 1944, quando di Prefetti ne nominavano ancora tre per Casa e non sei. Grindelwald ha appena finito di attraversare l'Europa e la Gran Bretagna sente l'eco dei suoi discorsi: così riferisce il suo amico Cecil. A questi complotti però Laurie preferisce di gran lunga trascorrere tempo spensierato insieme a Lucille Dean, ovvero Lucy, la sua ragazza e, perché no? Studiare. Tom Riddle è diventato Caposcuola, ovviamente; insieme ad Allie, pedante e perfezionista oltre ogni dire, strappando il posto, secondo molti, proprio a Lucy.
Intanto, Merope, che è stata licenziata dall'Ospedale quello stesso maggio, ha fatto domanda per lavorare come Custode della Scuola, approfittando del posto vacante. Vivrà l'anno intero a Hogwarts, la scuola che non ha mai frequentato, molto vicina al figlio, che non è mai riuscita ad educare. Forse?
DISCLAIMER: nel corso della storia sceglierò a mia discrezione di adottare o non adottare dettagli, sottotrame o dati contenuti nei film della saga di "Animali Fantastici".
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Merope Gaunt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La sua scelta '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
22 novembre 1944

Era passata la mezzanotte.
Fuori c'era solo silenzio.
Il Professor Penrose cadde a terra tramortito.
Tom era alla porta, insieme a Lucy.
"Vieni, Langton.Il vostro amico Oakley non può aiutarvi più, adesso, e non mi potete più prendere di sorpresa!"
Lei gli fece cenno di obbedire.
Tom allora attivò un Arresto Momentum, un qualche Incantesimo di Illusione e iniziò a correre.
"Silente è sulle sue tracce!" pensò allora all'improvviso, guardando Lucy "Deve fare in fretta!"
"Se non vuoi correre, Langton, ti farò correre io" disse allora, in un sussurro, mentre scendevano le scale indisturbati.
Oltrepassarono Allie, apparentemente intenta a piangere; Barreus e Alastor che avanzavano dalla parte opposta; la professoressa Merrythought, in grande affanno in un angolo, finché non arrivarono al bagno delle ragazze del Secondo Piano.
Si sentiva allora crescere un rumore, mentre Tom urlò qualcosa con voce imperiosa, in una lingua sconosciuta.
Il rubinetto allora si illuminò e iniziò a girare: poi scomparve, lasciando al suo posto un tubo.
"PROFESSORE!" urlò Laurie, nello scorgere SIlente; ma Tom buttò lui e Lucy dentro il tubo, che subito si richiuse.

Lucy aveva il fiato mozzo dalla fatica. L'acqua arrivava alle caviglie e riuscivano a camminare a fatica.
Si trovavano in un grosso e buio tunnel di pietra.
Tom era già andato così avanti che non si vedeva più.
Guardandosi, decisero che era meglio seguirlo.
Mentre avanzavano nel tunnel, Lucy calpestò... pelle di serpente.
Si ritrasse subito, terrorizzata e venne vicino a Laurie, che la sorresse.
Continuarono, uno stretto all'altro, finché non giunsero a una parete aperta. Sulle due metà, erano scolpiti serpenti, prima congiunti, con occhi di smeraldo.
Entrarono allora in un'enorme sala, simile a una caverna, tenuta su da altissimi pilastri, che formavano ombre contro la fioca luce verde che illuminava il tutto: in fondo, regnava una statua con le fattezze di Salazar Serpeverde.
Tom allora si piazzò davanti al monumento e ripeté una formula diversa, nella stessa lingua di prima.
"Aspetta... ma è... Serpentese?" borbottò Lucy, incredula.
Salazar Serpeverde aprì la bocca, in una forma circolare.
Tom sembrava aspettare qualcosa d'altro, ma non successe nulla.
"E' sotto il suo controllo adesso..." commentò con furiosa amarezza.
"Cosa?" chiese Lucy.
"Non sarò io a rispondere a voi! Adesso, ditemi quello che sapete! Perché Silente è coinvolto in questa vicenda? Che cosa vi ha detto?!"
Nessuno dei due aprì bocca.
"Tacere è inutile. Nessuno può venire a salvarvi qua dentro: né Silente, né il maestro Oakley, nessuno! Per questo farete meglio a dirmi quello che voglio sapere, prima che ve lo estorca come ho già fatto!"
"Gli ha chiesto aiuto" disse Lucy.
"Aiuto? Aiuto per fare che?!"
"Sa tutto quello che hai fatto." continuò Lucy, con la voce rotta.
Tom serrò la bocca e contrasse la mascella. I suoi occhi parevano allucinati: erano terrificanti.
"... tutto?" ripeté, in un'unica emissione di voce.
"Sa tutto" confermò Laurie.
Tom fece un passo indietro.
Sembrava senza parole, ma cercava di nasconderlo.
"Quale... aiuto pensa di poter ricevere da lui?"
Lucy iniziò a piangere, in silenzio.
"Non... non lo sappiamo" disse Laurie.
"Che STUPIDA!"
L'urlo fu così forte e brusco che gli venne un colpo.
"STUPIDA! Cosa mai potrebbe spingere Silente ad aiutarla?! Difatti, non l'ha fatto, o non saremmo qui! Silente, che è sempre così veloce a condannare i crimini altrui e soprassedere sui propri! E ora è solo riuscita a rovinarmi, insieme  a Vera e voi due! Ma avete l'opportunità di riscattarvi. Mi aiuterete. Troveremo il passaggio segreto, a costo di rimanere qui per sempre!"
Lucy si asciugò le lacrime col dorso della mano e annuì.
Laurie la prese per un braccio e iniziarono a contemplare insieme una delle pareti.
I pilastri erano tutti uguali: tutti di pietra e ritraevano tutti gli stessi serpenti avvinghiati. Essendo addossati alla parete, non lasciavano nessuno spazio.
Laurie provò a toccare un pietrone che costituiva la parete, e sentì un inquietante sibilio.
Lucy indicò con lo sguardo i serpenti del pilastro vicino: li stavano fissando.
"Hai trovato qualcosa, Langton?"
La voce di Tom riecheggiò in tutta la sala.
Laurie decise di insistere e toccò di nuovo la pietra, ma non sentì nulla.
"Non penso" rispose allora.
"Non fermatevi! Non possiamo farle allontanare!"
Laurie annuì, nonostante non lo potesse vedere.
Tornarono più indietro, sempre seguendo la parete e i pilastri, per trovare qualcosa che si distinguesse dal resto.
Ma ogni singolo tratto era identico ai precedenti, e gli occhi smerladini dei serpenti continuavano a seguire ogni loro movimento...
"VENITE QUI!"
Il tono perentorio dell' ordine li immobilizzò per un attimo; poi, Lucy cominciò a correre... quando il pavimento le tremò sotto i piedi.
"IDIOTI! CHE ASPETTATE? IL PASSAGGIO E' AI PIEDI DELLA STATUA!"
Laurie fece cenno di proseguire, anche se iniziò a notare dell'instabilità nei pilastri.
Arrivarono: in mezzo alla base della statua, in corrispondenza dei talloni, s'era aperto uno stretto cunicolo.
"Come ho potuto non pensarci prima..." commentò Tom, quasi fra sé e sé. Iniziò a calarsi giù... quando il passaggio si richiuse di scatto.
Laurie allora sentì di nuovo il sibilio di prima: si girò e vide una schiera di serpenti di pietra con la testa alzata e la lingua  biforcuta in vista, pronti ad attaccarli.
"Non è possibile!" urlò Tom, irato. "NOOAHHSOHHNI-EIIIN!"
"SSAAONNAA-I-ONAA. USSHAAAAAUSSSIIIHNON." rispose una voce gutturale: pareva venire dalla statua stessa.
Tom era sconvolto. Qualsiasi cosa avesse detto, lo stava facendo andar fuori dai gangheri.
"Sssahoeenn? Noeesssha-aann-eehsss?"
Laurie sentì un fruscio velocissimo.
"LUCY!"
Era stata morsa dal serpente e si contorceva a terra dal dolore.
"Traditore! Non meriti di parlare nel superiore idioma! Oh, quanto si è degenerata la nostra stirpe..."
"Se io sono un traditore, perché hai lasciato passare mia madre con la Nata Babbana?"
"Merope mi ha fatto una grande promessa..."
Laurie teneva Lucy fra le braccia, tenendo la bacchetta alzata per allontanare gli altri serpenti.
"Per te non c'è più speranza. In questa forma, sono in grado di indagare il cuore di tutti i miei figli. Dimmi chi, fra i nobili eredi di Serpeverde, dopo essere nato da un'unione corrotta, idolatrerebbe il proprio padre Babbano?"
"Questa è una falsità. Io non ho mai idolatrato mio padre-"
"Cosa hai visto allora, in quello specchio?! Chi ti ossessiona da quando hai la facoltà di pensare, anche se ti ha abbandonato senza rimorsi?! Oh, disgraziato! Per fortuna, non rivedrai mai più la luce e questa vergogna FINIRA'!"
Il pavimento ricominciò a tremare molto più forte: rapidissimi i serpenti saltarono loro addosso. Tom li fece esplodere, ma si ricomposero all'istante e attaccarono ancora più numerosi: Laurie prestò attenzione a quando lui si muoveva e con uno sforzo congiunto riuscirono a respingerli.
I pilastri continuamente scossi e senza il supporto dei serpenti cominciarono a barcollare, e il soffitto a perdere enormi pezzi, che da dovunque cadessero si schiantavano sempre vicino a loro.
"Che questa camera diventi la tua tomba! Anche la vostra, traditori del vostro sangue, zerbini dei Babbani! Ma il mio sogno non finisce qui! Il sangue puro sopravviverà!"
Con un potente colpo, Tom riuscì a distruggere i serpenti più prossimi: Laurie continuò a respingerli, mentre lui si accaniva contro i piedi della statua per riaprire il passaggio.
Lucy riuscì a recuperare le forze e si rialzò in piedi: nello stesso momento, un serpente guizzò in testa a Tom e si gettò pur di riuscire a cacciarlo.
A quel punto, un grosso pezzo di pietra appuntito cadde dal soffitto: Tom lo puntò, facendolo cadere più velocemente e indirizzandolo verso il passaggio.
"AAAAH! SPORCO MEZZOSANGUE! SSSOOHHHAANAN!"
Il cunicolo si riaprì e si buttarono tutti dentro: come iniziarono a gattonare, però, le pareti sopra e sotto si appiattivano per schiacciarli.
Laurie provò a scivolare, usando la pendenza per acquistare velocità, quando gli venne un'idea.
Subito sopraggiunse il terrore che l'Incantesimo non gli riuscisse, ma doveva provare.
Puntò la bacchetta sulla parete sotto di lui e urlò "AQUA ERUCTO!"
Ne fuoriuscì un fortissimo e lungo getto d'acqua, che trasformò il cunicolo in uno scivolo; tutti si stesero, per andare più veloce, mentre le loro teste cominciavano a strisciare contro la parete sopra.
"La scala!" urlò Lucy, che era quella più indietro, aggrappandosi a una caviglia di Laurie.
Con orrore, però, lui si accorse che le teste cominciavano a battere contro la parete e che stavano rimanendo bloccati.
Tom, però, era riuscito a uscire in tempo dal cunicolo.
Allora cercò di resistere... finché lo vide muoversi verso la scala, lasciandoli indietro.
Laurie cercò di lanciare di nuovo l'Incantesimo per scivolare di più, ma la bacchetta gli si spezzò.
"Ecco. 5... il mio, il nostro destino."
 La vista stava diventando appannata, le gambe deboli; Lucy aveva perso la presa sulla sua caviglia...

"Alzatevi!"
"C-cosa?"
Toccò umido con le mani.
Aveva i vestiti appiccicati al corpo...
"Usciamo di qui!" insisté la voce.
Guardò a fianco: c'era Lucy e si stava riprendendo.
"No, non siete morti schiacciati! Alzatevi, prima che si inventi qualcos'altro!"
Tornò finalmente cosciente: Tom era sull'ultimo gradino della scala, impaziente, con la bacchetta in mano.
Allora si alzò, piano, e cominciò a salire.
Lucy fu sul punto di cadere.
"Tu, però... morirai comunque." disse Tom.
Laurie, confuso, stava già per attaccarlo, quando continuò:
"...per il morso velenoso. Non penso ci sia un rimedio a una magia così antica. Io di certo non lo conosco."
Lucy guardò in basso, sofferente.
"Ci sarà" ribadì Laurie con decisione, trascinandola su: emersero così in una grande valle erbosa, con le nubi che oscuravano il sole.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Utrem