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Autore: Utrem    13/07/2019    1 recensioni
Merope decide di partorire all'Ospedale di San Mungo.
Cosa cambierà? O meglio, cosa non cambierà?
Scopriamolo attraverso un romanzo di formazione con protagonista Laurie Langton, Prefetto di Corvonero nel 1944, quando di Prefetti ne nominavano ancora tre per Casa e non sei. Grindelwald ha appena finito di attraversare l'Europa e la Gran Bretagna sente l'eco dei suoi discorsi: così riferisce il suo amico Cecil. A questi complotti però Laurie preferisce di gran lunga trascorrere tempo spensierato insieme a Lucille Dean, ovvero Lucy, la sua ragazza e, perché no? Studiare. Tom Riddle è diventato Caposcuola, ovviamente; insieme ad Allie, pedante e perfezionista oltre ogni dire, strappando il posto, secondo molti, proprio a Lucy.
Intanto, Merope, che è stata licenziata dall'Ospedale quello stesso maggio, ha fatto domanda per lavorare come Custode della Scuola, approfittando del posto vacante. Vivrà l'anno intero a Hogwarts, la scuola che non ha mai frequentato, molto vicina al figlio, che non è mai riuscita ad educare. Forse?
DISCLAIMER: nel corso della storia sceglierò a mia discrezione di adottare o non adottare dettagli, sottotrame o dati contenuti nei film della saga di "Animali Fantastici".
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Merope Gaunt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'La sua scelta '
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23 novembre 1944

La sala era illuminata da un grande, prezioso lampadario d'oro. Gli scaffali arrivavano fino al soffitto: sopra c'erano libri lunghissimi, consunti, mai visti, e esotici oggetti da ogni parte del mondo.
Il pavimento stesso presentava un incavo al centro, in cui era dipinta la Terra: la parte illuminata era pervasa di venti... fuori della finestra, appoggiato alla cornice, Laurie vedeva i rami degli alberi faticare a rimaner fermi.
Non sapeva nemmeno lui cosa sperare per Lucy. Che fosse arrivata al San Mungo, quindi sotto il controllo permanente di Grindelwald come lui? Che fosse stata recuperata da qualcuno disposto a curarla?
Allora sentì un fruscio strano: si girò e vide che il mondo era diventato l'immagine di Lucy nel lettino dell'ospedale.
Laurie si chinò per guardare meglio: aveva lo sguardo rivolto verso la finestra, come lui...
Per un istante, il suo petto si calmò.
Fu solo un istante.
"Quindi... io sono in un appartamento di Nurmengard... dove sono Vera e Tom?"
L'immagine cambiò nuovamente: allora vide Vera intenta a leggere un libro in un sala tutta tappezzata, ma che come la sua aveva l'incavo variabile della Terra al centro; poi, l'immagine si sfuocò molto: una figura, che intuì essere Tom, stava controllando un armadio.
Laurie fece un passo indietro.
"Un attimo... ma io non ho detto niente, eppure questa stanza sembra conoscere ogni mio pensiero... e poter guardare ovunque..."
Quando si rese conto di aver pensato tutto questo, e quindi che, secondo il ragionamento, era visibile alla stanza stessa, l'immagine tornò a essere quella della Terra.
D'istinto, uscì dalla sala, tornando in camera da letto: si sedette, respirando forte, toccandosi il sudore in fronte.

La mano sul materasso stava cedendo.
Così Laurie, dopo aver guardato la parete, prese una decisione.
Tornò di nuovo nella sala, guardò la Terra e pensò: "Notizie."
Dopo qualche attimo di esitazione, l'immagine cominciò a cambiare: apparve una particolare stanza Babbana, che sapeva essere un "laboratorio", con persone in "camice" bianco con le mani dietro la testa. A tenerli, c'erano dei Maghi; dietro di loro, grandi contenitori in acciaio con su scritto "PERICOLO NUCLEARE"... poi, una scena agghiacciante di persone magrissime, maltrattate, a piedi scalzi che venivano sanate e portate via a peso sempre da Maghi e Streghe; in un'altra scena, qualcuno moltiplicava minuscole porzioni di cibo per un gruppo di questi, presso una capanna distrutta. Cambiò l'immagine: Maghi e Streghe moltiplicavano cibo per dei Babbani, che ringraziavano caldamente e li abbracciavano. Riconobbe anche dei "soldati": alcuni erano senza gambe e senza braccia... molte loro altre ferite venivano trattate con la magia e sparivano. Comparvero allora persone, che riconobbe come "dittatori" di cui aveva distrattamente visto le facce studiando il mondo dei Babbani, con le mani dietro la testa come gli "scienziati" di prima.
 Laurie si sentiva disperatamente ignorante. Non capiva che legame avessero tutti questi avvenimenti... ma aveva capito che, grazie a Grindelwald, i Maghi e le Streghe non erano più nascosti e intervenivano attivamente nelle faccende Babbane.
Si sentì confuso. Aveva visto degli orrori di cui non aveva mai saputo quasi niente, se non quando delle "bombe" colpivano Londra: si sentì cattivo. Forse lui o qualsiasi altro Mago avrebbero potuto frenare quella bomba... e delle persone non sarebbero morte, ma per via di una legge questo non era successo. Adesso... Grindelwald avrebbe regnato su tutto? Stava distruggendo le barriere.
Come lo pensò, lo vide dentro l'incavo in una grande zona alberata. Accanto a lui c'erano Merope da una parte, Vinda Rosier dall'altra: davanti, una folla infinita e zitta. Dietro, un palazzo importante per gli inglesi Babbani, quello di Westminster.
"Questa sarà la giornata mondiale della pace. Oggi, i Maghi e le Streghe hanno deciso di agire, abbandonando le proprie vecchie e consumate tradizioni, per fare del bene. So quello che vi chiederete: sì, ve lo dovevamo. Aiutarci, fra esseri umani, è un dovere a cui non si può mai venire meno. Ma, purtroppo, abbiamo sempre incontrato un'immotivata resistenza. Da chi non ha coraggio, non ha etica e non sa amare il diverso. Maghi e non Maghi: limitati dalla paura. Sono qui, oggi, per dirvi che possiamo eliminare questa paura, ma dobbiamo farlo insieme. Più uniti saremo, più impareremo a conoscerci, meno avremo da temere l'uno dall'altro. Ci vuole una disciplina comune, fondata sui valori dell'umanità che tutti conosciamo, che desideriamo così ardentemente, dopo questi tempi orribili, dopo tutti questi morti e questa distruzione inutile! Che tutto finisca: piangiamo i morti, la crudeltà, il male. Da oggi in poi, fermiamo i nemici della pace e impariamo ad esercitare di nuovo l'amore!"
Grindelwald fece un inchino. Ci fu un boato: molti applaudirono, ma altrettanti sembravano perplessi.
Laurie non riusciva a pensare a un mondo in cui i Babbani e i Maghi...
Non riusciva proprio a pensare.
Gli tornò in mente Lucy, e poi d'istinto Barreus.
L'immagine mutò: con suo orrore, stava salendo verso Nurmengard... insieme a Eric, Samuel...
"NO!"
Lo vide fermarsi e guardare: all'improvviso, dei Maghi apparvero dietro di loro...
Ricomparve l'immagine della Terra illuminata.
Istintivamente, il suo petto si calmò: era quell'impercettibile rotazione.
Si sentì la mente vuota, limpida: tornò il desiderio di dormire.

Louise era nascosta in un fienile: le sarebbe voluto un istante per riprendersi, ma credeva d'essere riuscita a seminare l'esercito.
E pensare che era quasi riuscita a vincerla, quella battaglia... le dispiaceva ammetterlo, ma se non fosse stata sola, allora forse...
Le risuonò nelle orecchie uno strano verso.
Dal vetro aperto riuscì a passare un bellissimo uccello, dalle lunghe piume...
"La fenice! E' Silente!" pensò subito Louise.
Stringeva fra gli artigli un cartoccio: lo prese e lo aprì.
"
5 + 8 + 9 + 9 + 8 + 9 + 1 = 7 – 2 = 5
8 + 9 + 1
5 + 9 + 1
5 + 8 + 9 + 9 + 8 + 9 + 1 = 7 – 3 = 0


 
   
 
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