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Autore: AlsoSprachVelociraptor    13/07/2019    1 recensioni
Lloyd Richmond, giovane film-maker dal fisico fragile, la mente contorta, il cappello della Planet Hollywood calato sui suoi cinici occhi azzurro ghiaccio e il fidato coltellaccio appeso alla cinta, è pronto a tutto per diventare il regista che ha sempre sognato di essere.
Anche essere mandato dalla BBC a Ronansay, un'isola sperduta a nord delle fredde coste della Scozia e bagnata del tremendo mare del Nord a indagare su un misterioso hotel che si dice essere infestato dai fantasmi.
All'albergo, tuttavia, Lloyd troverà segreti ben peggiori di uno spirito; scheletri nell'armadio, doppiogiochisti pericolosi, destini segnati nel sangue, porte chiuse a chiave, il mare del Nord affamato che chiederà sempre più sacrifici umani.
E sì, anche un fantasma.
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[Storia liberamente tratta alla serie tv "Two Thousand Acres of Sky" della BBC, anche se NON c'è bisogno di conoscere la serie per leggere la storia, dato che ne è solo ispirata. Anzi, se non la conoscete è molto meglio]
Genere: Comico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La vecchia televisione appoggiata sul tavolo, da tutto il giorno, sembrava non dare segno di vita se non il continuo sfrigolio della schermata di NO SIGNAL che continuava a fischiare nelle orecchie di Lloyd, assieme alla voce dura di Abby davanti a lui e del suo continuare, come un tic insopportabile, a caricare il fucile che teneva tra le mani tremanti.

-Non lo ripeterò un’altra volta. Dov’è Johanne?- disse ancora, per la centesima volta. Lloyd non ne poteva più perchè non lo sapeva, e sinceramente non gli interessava nemmeno così tanto. Aveva quasi diciotto anni ed era un’adolescente ormonale, odiava quell’età e odiava quel posto e odiava quella situazione. -Devo ripeterlo ancora che non lo so o hai già capito alla seconda e me lo stai facendo ripetere per…?-

Caricò ancora l’arma e Lloyd si zittì. Odiava le armi da fuoco.

-Tu nascondi qualcosa col fantasma. Non sei venuto qui per lui, vero? Tu cosa vuoi da Jo? Lui cosa vuole da Jo?-

Se Abby voleva giocare, Lloyd avrebbe giocato. Il suo viso da cerbiattino spaventato mutò in quello che quasi sempre tentava di nascondere davvero, in quel sorriso arrogante e quegli occhi color ghiaccio strabuzzati che spesso avevano causato più danni che altro. Tirò fuori il grosso coltello da caccia da sotto la maglietta e la donna sembrò solo ora risvegliarsi e puntargli di nuovo il fucile, questa volta al viso. -Mettilo giù o ti…-

Lloyd lasciò cadere a terra il fodero e le sorrise, giochicchiando con un dito sulla lama e tagliandosi. Una sottile striscia di sangue solcò il suo polpastrello, ma a Lloyd piaceva giocare così. -Sennò cosa? Mi spari?- la sbeffeggiò lui, con un sorriso da mezzo pazzoide sul viso. E invece era lucidissimo. Era solo felice perché, ora, avrebbe avuto la scusa per accoltellare quella strega.

Quanti gli avevano puntato una pistola contro, e quanti erano usciti vivi? Abigail non era la prima, non sarebbe stata l’ultima, né era stata l’unica.

La donna sembrò meno sicura, ma questo non fece altro che aumentare la presa sul fucile. -Stai fermo e rispondi alle mie domande.-

-Ripeto: sennò cosa fai?

Stava iniziando a innervosirsi, e Lloyd era un campione in questo.

-Mamma!- gridò una voce femminile. Charlotte, che spuntò dalla porta spalancata della camera di Lloyd, gridando disperata alla vista. -Non fargli del male, no!- continuò a gridare.

Abigail fece l’errore di voltarsi verso la figlia, lasciando Lloyd scoperto. Mossa fatale. Lloyd diede un forte colpo al fucile, che per poco non cadde dalle mani di Abby, e la prese per i capelli, avvicinandola e puntandole il coltello alla gola. Un taglio netto alla giugulare ben visibile sotto la sua pelle sottile e pallida e sarebbe crepata sul colpo.

Charley gridò ancora, in lacrime, e fu presto raggiunta da Rob che la prese per i capelli e la trascinò via. Nel trambusto sentì anche le grida di Alfie assieme a quelle doloranti di Charley e rabbiose del loro padre, ma non era molto importante per lui ora, se non per la canna del fucile ben premuta e gelida sotto la sua mandibola.

Era una situazione di stallo, come in uno di quegli spaghetti western che Lloyd non amava ma apprezzava. Era pur sempre cinema d’autore.

Lloyd teneva stretta Abby per i capelli della frangia e il coltello ben premuto sulla sua gola, ma lei era abbastanza vicina per puntargli il fucile sotto al mento.

-Parla, o ti sparo.- disse lei, ma il sorriso non sparì dalle labbra di Lloyd. -Parla o ti sgozzo- la scimmiottò lui, aumentando però la pressione sulla sua pelle. Era una minaccia vera e propria, la sua. 

Il silenzio calò, se non per i tuoni fuori dalla vecchia abitazione. Il mare stava portando una tempesta. 

Lloyd decise di iniziare il discorso. -Hai portato tu la testa di Kenneth nella cantina?-

Abby spalancò gli occhi, caricò un altro paio di volte il fucile, inutilmente, e finalmente decise di parlare. -Come…?-

-Ho parlato con dei marinai in giro, parlavano del Marinaio Perduto. È palesemente Kenneth. Il fatto che qui giri la superstizione che finchè il corpo non è distrutto, l’anima continuerà a perseguitare i viventi ti ha fatto pensare che strappando la testa dal suo cadavere e frantumandola nella cantina di casa tua fosse una buona idea? Strappare la testa a Kenny, come hai potuto?!-

Lloyd perse il controllo e la presa sui capelli di Abigail aumentò senza che Lloyd se ne accorgesse, mentre la rabbia prendeva il sopravvento sui suoi occhi color azzurro pallido. -Stronza, come hai potuto fargli…!-

-C’era scritto sul libro e lo sai, dato che hai rubato entrambi. Non darmi colpe che non ho! Volevo solo proteggere la mia famiglia! Volevo liberare la mia bambina da quella maledizione, io volevo solo il bene dei miei figli!-

Libro? Che libro?

-Libro?- ripeté Lloyd, lasciandola appena andare. Non completamente, ancora non si fidava. E se fosse una tecnica per confonderlo?

Anche Abigail parve stupita. -Il libro sotto al mio letto. Tu hai preso sia il cranio sia il libro, e anche la chitarra!-

-Solo la chitarra e il teschio, ed entrambi me li ha portati Kenny.- la interruppe il ragazzo, indicando la mensola dietro di lui. -Non li vedi, dietro la scrivania?-

-Solo la chitarra.-

Ancora silenzio. Lloyd si voltò per un istante e.. no, non c’era nessun teschio.

Solo una persona aveva accesso sia alla camera di Lloyd che a quella di Abigail.

-Jo..?-

 
   
 
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