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Autore: Nao Yoshikawa    14/07/2019    3 recensioni
Momenti di ordinaria follia...
#1 - “Sei un idiota! Almeno dividiamolo!”.
“Ma non ci penso proprio”.
#2 - "Voglio un cane".
"Cosa me ne faccio di un cane se ho già te?".
#3 - “Nnoitra, sei un bullo”.
“E tu una rompipalle certificata".
#4 - “Ma seriamente vuoi dormire sul pavimento?!”.
“Sicuramente mi darà più sollievo che continuare a dormire su quel materasso infernale”.
#5 - "Ora non mi verrai a dire che hai paura di un piccolo ago, eh?".
"Chiariamo una cosa, Nel. Io non ho paura di niente".
#6 - “D’accordo, visto che hai deciso così, mangerò gli spaghetti di soia da solo. Se vuoi puoi dividere i croccantini con Aries”.
“Smettila di prendermi in giro!”
#7 - “E tu che vuoi? È me che vuole baciare, di certo non te”.
“Credo che Aries sia geloso”.
#8 - “Dimmi che mi ami”.
“Lo sai già”.
#9 - "Sbaglio o quella era una scenata di gelosia?".
"Non è assolutamente questo, che sciocchezza".
#10 - "Perché non puoi amarmi tanto quanto ti amo io?".
Il capitolo 54 partecipa alla “Parole intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di efp”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Another world'
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60 – Sad Story
 
Naoko aveva sempre saputo che prima di lei ci fosse stato qualcun altro. Lo sapeva perché ricordava di averla vista, quella volta in cui aveva quasi rischiato la vita, durante la sua polmonite. E poi i suoi genitori le avevano dato una conferma, seppur molto vaga. Per tanto tempo non aveva sentito il bisogno di saperne di più, ma adesso che aveva una certa età, molto spesso si ritrovava a pensare a quella sorella mai avuta, che esisteva nei suoi ricordi e che le somigliava molto. Oramai aveva la maturità e la sensibilità giusta per capire certe cose.
«Mamma, com’è successo? Com’è che mia sorella è morta?»
Neliel si ritrovò a pensare a quanto fosse triste e meraviglioso il come Naoko considerasse sorella la bambina che aveva perso anni prima.
«Non c’è molto da raccontare, Nao. Ero incinta di poco ed è semplicemente non ce l’ha fatta. Non sapevo neanche se fosse un maschio o una femmina.»
«Femmina, ovviamente. Ti ricordo che l’ho vista, tanto tempo fa», disse seria. «E comunque… questa è un’ingiustizia. Ed è triste.»
«Lo so, Nao. È triste. Mi piace pensare che sia stata una sofferenza necessaria. Dovevamo diventare più forti. E poi abbiamo avuto te. E quando sono rimasta incinta la seconda volta, ho capito che non tutto era perduto perché c’era stata data una seconda possibilità.»
Nnoitra, nel sentirla parlare, smise di disegnare sulle tavole. Il dolore della prima perdita non era sparito, semplicemente avevano imparato entrambi a  conviverci, erano andati avanti e Naoko in questo era stata fondamentale.
«Già. E a volte mi domando se magari qualcosa sarebbe cambiato… se avessi saputo prima. Ma probabilmente no. Certe cose accadono perché devono accadere», disse, un po’ come se stesse parlando con se stesso.
Naoko strizzò gli occhi, ora lucidi.
«È così triste… mi sarebbe piaciuto avere una sorella più grande. Credo di averla comunque. Sono sicura che lei veglia su di me, in qualche modo. Come quando avevo cinque anni.»
Neliel le portò una mano sulla testa.
«Di questo ne sono sicura anche io. È così triste, ma c’è stato un lieto fine. Sei stata il lieto fine.»
Naoko divenne rossa in viso. La commozione era troppa.
«Parla per te, io volevo un maschio», affermò Nnoitra, cercando di sdrammatizzare.
Ed effettivamente ci riuscì.
«Ah, rinunciaci! In questa casa entrano solo donne, sarai sempre in minoranza!» ribatté Nao.
«Spero di no, perché sono io quello che protegge tutte le donne di questa famiglia.»
Sua figlia sgranò gli occhi, sorridendo.
«È così tenero.»
«Lo so. Anche per questo l’ho sposato.»
«Fate silenzio tutte e due», le rimbeccò Nnoitra. Si limitò di guardare di sottecchi Naoko e Nel, che sarebbe sempre stato felice di proteggere. Perché era quello il suo compito.
 
Nota dell’autrice
Un altro po’ di angst verso la fine non fa mai male. Rispetto alla prima volta, questa conversazione è stata più seria, perché Naoko è più grande e può capire meglio certe cose. Penso che una perdita del genere non si dimentichi mai, ma Nnoitra e Nel sono andati avanti, anche perché hanno avuto Naoko che li aiutati tanto <3
Oramai siamo vicinissimi alla fine T_T
   
 
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