Serie TV > Dr. House - Medical Division
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Autore: SweetPaperella    26/07/2019    5 recensioni
"Tornare. Tornare in un posto in cui si è stati bene, ma anche male, non è facile. Tornare. In uno di quei posti in cui hai dei ricordi bellissimi, ma anche bruttissimi.
Tornare al Princeton Plainsboro, nell’ospedale in cui è nata la sua carriera, in cui ha conosciuto persone straordinarie, oltre che quello che per un breve periodo è stato suo marito, ma a lungo il suo fidanzato."

Allison Cameron torna al PPTH dopo cinque anni con un segreto, un segreto che forse non può tenersi a lungo. Tornare significa anche rincontrare vecchi colleghi e il suo ex marito: Robert Chase. Molte cose sono cambiate in cinque anni, ma forse i sentimenti quelli non sono mutati...
{Cameron/Chase, ambientata cinque anni dopo la 6x17}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Cameron, Robert Chase | Coppie: Allison Cameron/Robert Chase
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Capitolo quattro - una piccola vita da salvare
 


La direttrice sanitaria chiama immediatamente il dottor House, il quale una volta che è nel suo ufficio, fa subito una battuta delle sue alla donna, ma nota che non è dell’umore adatto per scherzare, anche se in realtà non lo è mai, ma stavolta c’é qualcosa di diverso nei suoi occhi e lo capisce immediatamente ed é per questo che non insiste nel provocarla.
«Bambina di cinque anni, febbre alta, vomito, assenza di appetito, stanchezza, debolezza e crisi epilettiche, deve essere in arrivo con l’ambulanza. Il caso é tuo.» le dice la donna, porgendogli una cartellina, in cui ha messo dentro tutte le informazioni ricavate da Allison.
«Non mi occupo più di bambini, non fanno che piangere e puzzano con i loro pannolini.» scherza House, rifiutando di prendere il fascicolo.
«Ha cinque anni non indossa più il pannolino e poi, é la figlia di Cameron.» gli dice poi, lui non ha nemmeno lasciato che lei finisse di parlare per rifiutare.
«Me lo potevi dire subito che si trattava della figlia di Cameron» strappando quasi letteralmente adesso, il fascicolo dalla mano della Cuddy e andando subito in ufficio per iniziare a lavorarci e poi andrà personalmente dalla bambina per capire di più. Non è da lui andare dai pazienti, ma per quella piccolina, visto che è la figlia della sua miglior ex dipendente, farà un eccezione. Se pur sa, che deve mantenere lo stesso un certo di stacco e non mostrare le sue debolezza al team e a Cameron, non sarebbe da uomini e tanto meno da uno come Gregory House.
 
Nel tragitto verso l’ospedale, la piccola Rachel ha ripreso conoscenza, grazie al tempestivo intervento dell’ambulanza e della tata per aver detto loro accuratamente tutti i sintomi della piccola, ma non è ancora fuori pericolo. Ha avuto un’altra crisi epilettica e ha vomitato ancora. 
Allison é ad aspettare l’ambulanza davanti alla porta e appena giunge, si precipita verso la sua bambina per rassicurarla e farle sentire la sua vicinanza. Le comunicano che durante il viaggio ha avuto un’altra crisi epilettica e Allison le si avvicina per prenderle la mano. Le viene da piangere nel vedere la sua piccolina spaventata e con le lacrime agli occhi, ma deve farsi vedere forte per lei e quindi le stringe la mano e le sorride, per cercare di infonderle un po’ di coraggio e anche per prenderne un po’ anche lei di coraggio, perché al momento non riesce proprio a pensare positivo. Due crisi epilettiche a così poco tempo l’una dall’altra non sono normali. 
La bambina viene portata al reparto di diagnostica, con Allison che non la lascia nemmeno per un secondo la sua mano e sussurrandole parole dolci e che andrà tutto bene, anche se non lo sa nemmeno lei se andrà tutto bene, non sa nemmeno che cosa possa avere.
Allison cerca di far riposare una volta in stanza la sua piccina, perché ha il viso davvero stanco, due enormi occhiaie le campeggiano sul suo bellissimo visino, il fatto che poi a casa si sia addormentata di punto in bianco é la dimostrazione che sia davvero a pezzi. House, seguito da Chase e Foreman, é entrato personalmente nella stanza per fare una prima valutazione del caso insieme agli altri due del suo team. 
«Cosa pensi che abbia?» chiede Allison prontamente appena Chase, finisce di visitarla, facendo attenzione a non svegliarla, visto che ha appena chiuso gli occhi nuovamente. 
Chase nel visitarla le presta molto cura, sentendosi in colpa, perché si è offeso quella mattina che Allison gli sia passata accanto senza nemmeno vederlo, ma solo ora si rende conto del motivo, stava correndo dalla sua Rachel. La piccola Rachel a cui anche lui, nonostante non sia sua figlia, si è molto affezionato, la piccola Rachel che rispetto alla sua età é molto sveglia e lui si diverte tanto in sua compagnia, poi ha capito che vuole fare di tutto per farlo avvicinare a sua mamma e la cosa non gli dispiace affatto. Ora, ora spera solo che non abbia niente di grave e che possa presto tornare in forma, non sopporta l’idea di vederla così, sembra un’altra bambina.
«Andrò nel mio ufficio con il team e poi ti faremo sapere, Cameron.»
«No, voglio assistere... Voglio che tu mi dica passo, passo cosa pensi di fare con Rachel, quindi ti prego, fate qui la differenziale. Non voglio lasciare Rachel da sola.» gli propone, non è convinta di questa scelta, ma non vuole nemmeno sapere all’ultimo la decisione presa da House, come una normale mamma di una paziente, poi conosce perfettamente i suoi metodi e vuole fermarlo prima che faccia qualcosa che non le piaccia. Conosce meglio di chiunque altro i suoi metodi, é bravissimo nel suo lavoro, ma a volte non vede i pazienti come esseri umani, ma sua figlia é un essere umano e ha solo cinque anni. 
«Non se ne parla nemmeno, tu adesso sei una normalissima mamma preoccupata per sua figlia.»
«Da quando ti preoccupi per me?» dice spazientita dal suo rifiuto, che in realtà si immaginava perfettamente conoscendolo.
«Non mi preoccupo per te infatti, ma per me. Non voglio sentirti dire di no e lamentarti ogni cinque secondi, eri già lagnosa quando lavoravi per me, figurati in una circostanza simile.» le dice lui mantenendo tutta la sua calma e guardandola negli occhi.
«Allison, ragiona. Per una volta ha ragione House, non è il caso che tu assista alla differenziale.» interviene nella discussione anche Chase, capisce perfettamente il suo stato d’animo, ma ascoltare le varie diagnosi potrebbero turbarla ancora di più. House la guarda nuovamente, dopo aver spostato lo sguardo verso Chase, come per dirle: “vedi mi dà ragione anche il canguro” ed effettivamente é un evento più unico che raro che Robert Chase dia ragione a Greg House.
«SE PARLATE DI MIA FIGLIA, VOGLIO ESSERCI ANCH’IO, CHIARO?» alza il tono della voce come forse non ha mai fatto in vita sua, ma tutto lo stress, la paura, il nervoso stanno venendo fuori in quel momento e se la sta prendendo con il team, che stanno facendo semplicemente il loro lavoro. 
«E sia, ma ti avverto che sono comunque io a prendere le decisioni e tu risponderai solo come madre di Rachel, non come dottoressa.» le dice, facendo poi cenno ai due di andare a prendere la lavagna in ufficio e di chiamare anche Taub e Tredici, che ha bisogno di tutto il team per poter occuparsi al meglio del caso della piccola Cameron.
Mentre aspetta che gli altri tornino con la lavagna per la differenziale, dice alla tata che se vuole andare a casa può andare e che la tiene informata. Emilie vorrebbe rimanere accanto alla piccola, ma Allison insiste per farla andare a casa, almeno lei vuole che si riposi, é grata dell’affetto verso la sua piccola, ed é proprio per questo che l’ha portata dietro, per l’affetto che la lega alla bambina. Il caso ha voluto poi, che i suoi famigliari fossero proprio di Princeton e lei è stata ben felice di quel trasferimento per tornare in famiglia. La ragazza annuisce ed esce poco dopo, non senza aver dato un bacio sulla fronte di Rachel a mo di saluto.
La lavagna viene messa infondo alla stanza, in modo che House ci possa scrivere sopra, ma ciò verrà fatto fino a quando Rachel non dormirà, dal momento in cui si sveglia, tutto tornerà come prima. Non vuole di certo parlare di malattie davanti alla bambina. Non ha ancora avuto il piacere di conoscerla, ma crede proprio che quella piccola peste le possa essere simpatica. 
House scrive i sintomi della piccola sulla lavagna e iniziano tutti a pensare a possibili problematiche. Allison rimane in silenzio con la mano della sua bambina tra le sue, seduta vicino a lei. Ma a ogni cosa che viene proposta, il suo cuore si frantuma. Non riesce proprio a immaginarsi che stanno parlando della sua Rachel, che è lei che possa avere una di quelle orribili malattie e di cui lei conosce esattamente di cosa si tratta. In quel momento si maledice quasi di essere un medico e di capire, si maledice di aver chiesto ad House di fare lì la differenziale, ma non dice comunque nulla e rimane in silenzio come le è stato chiesto.
Solo dopo aver sentito di tutto e di più e aver dato il consenso a svolgere alcune analisi, si concede di appoggiare la testa sul letto, accanto a quella della sua bambina, per infonderle il suo calore e farla sentire protetta ed è in quel momento che Rachel si sveglia nuovamente. 
«Mammina, dove siamo?» chiede stropicciandosi gli occhi e guardando sua mamma, si sente un po’ confusa. 
«In ospedale amore, ti sei sentita male ricordi? Ma ora risolveremo tutto, te lo prometto» le dice accarezzandole i capelli e Rachel annuisce. 
«E sto tanto male?» chiede vedendo che la sua mamma, nonostante stia cercando di sorridere, è tesa e preoccupata. 
«Abbastanza amore, ma sei in cura da uno dei dottori più bravi e torneremo presto a casa, tu devi essere una bambina super forte okay? Io non ti lascio nemmeno per un attimo, affronteremo tutto insieme.» le dice dolce, continuando ad accarezzarla tra i suoi soffici capelli marroni. 
Rachel annuisce e l’abbraccia forte. 
«Robert si prenderà cura di me?» chiede infine, cercando di cambiare argomento e non pensare al mal di pancia e al senso di nausea. La sua mamma quando era più piccola e lei aveva la bua da qualche parte, le ha sempre detto di pensare ad altro, a qualcosa di felice e tutti i mali del mondo passano. Lei quindi, vuole smettere di pensare al suo dolore e concentrarsi sulla sua missione papà, perché vuole Robert Chase come suo papà. 
«Si, anche lui.»
Rachel allora sorride e chiede alla sua mamma di andare a chiamarlo che vuole salutarlo. Lei starà bene e poi, può stare cinque minuti da sola. 
Allison ride a sua volta e si rende conto di avere proprio una figlia forte e in gamba. Si vede che ha paura, ma nonostante tutto, sta cercando di mostrarsi forte e l’unico modo per farlo è concentrarsi su altro, esattamente come le ha sempre insegnato lei. È così piccola, ma è già in grado di rapportarsi come una signorina. 
Pensa che possa essere nel reparto analisi, visto che House ha autorizzato diverse ricerche da svolgere. Ma non è lì che lo trova, ma insieme alla sua fidanzata. 
Allison li osserva da lontano, mentre parlano e ridono tra loro, ma non sa se avvicinarsi e interrompere la loro chiacchierata, é più propensa per andare via e dire a Rachel che vorrà più tardi che ora è impegnato, ma poi decide di non farlo, considerando che la sua bambina sta male e vuole darle un minimo di felicità. Si avvicina prendendo di coraggio e saluta prima l’infermiera e poi si rivolge a Robert.
«Scusate se vi disturbo, ma... Rachel vuole vederti, a quanto pare le stai molto simpatico.» le dice la donna accennando un breve sorriso. A quanto pare tra loro si è instaurato un rapporto che nemmeno il destino ha potuto impedire di compiersi.
«Arrivo subito.» le risponde prontamente Chase e dopo aver dato un bacio sulle labbra alla sua finta fidanzata, ma solo per far vedere ad Allison che fa sul serio e farla ingelosire; la segue nella stanza di Rachel. In realtà, lui e la sua finta fidanzata, stavano parlando proprio della piccola Rachel e lui le stava dicendo di quanto la piccola le piaccia e ci sia rimasto male che è Allison abbia usato lo sperma del suo marito defunto per rimanere incinta. Ma soprattutto, lei gli stava dicendo che per quanto la riguarda la loro finta unione ha portato i suoi frutti, l’infermiere di cui lei è innamorata, le ha chiesto di uscire. Ora Robert spera che possa avere la stessa fortuna, ma sa anche che con Allison niente é semplice. Si ricorda ancora quando per mettersi insieme, ha dovuto sudare mesi e mesi. Lei, se pur innamorata di lui, ha sempre avuto paura di impegnarsi e l’ha tenuto lontano, ma per lui é sempre stato chiaro che anche lei, volesse che il loro rapporto non fosse solo sesso e basta, come lo era all’inizio. Sono nati come due amici che si divertono insieme, ma poi per entrambi é scattato qualcosa, la scintilla dell’amore. Per Robert é stato facile ammetterlo e l’ha fatto subito quando ha sentito di provare qualcosa di più, Allison invece si è fatta prendere dalla paura ed é scappata, non volendo ammettere i suoi sentimenti e l’ha anche tenuto lontano. Poi, sono riusciti a viversi la loro storia, se pur con tanti momenti no, fino a sposarsi e diventare finalmente marito e moglie. Solo che, lui ha rovinato tutto un’altra volta e l’ha persa, l’ha persa per sempre, non è riuscito nemmeno a fermarla quando lei gli ha portato le carte del divorzio, che lui non aveva ancora firmato. Non aveva firmato proprio perché non ha mai voluto separarsi da lei, ma non gliel’ha detto... Infatti, ora si chiede come possa essere diverso tra loro. Sono sempre gli stessi Robert e Allison, se decidono di tornare insieme potrebbero fare gli stessi errori, i stessi casini. Ma stavolta, vale la pena di rischiare. Lo deve anche a quella piccolina che desidera tanto un papà. Lui può non essere suo papà biologico, ma può esserlo ugualmente in un certo senso.
Con quei pensieri, si rende conto di essere giunto alla stanza della bambina, solo quando sente la sua voce chiamarlo. Non è la sua voce squillante e allegra di quando l’ha conosciuta, ma é comunque felice di averlo lì e se ne rende conto subito. 
Allison intanto, si è resa conto ancora una volta di essere gelosa della rossa infermiera e se pur ha cercato con tutta sé stessa di non esserlo, non ci è riuscita minimamente. Eppure, Robert non è più di sua proprietà, nel momento esatto in cui ha deciso di consegnare le carte del divorzio al suo avvocato, ha firmato anche la loro separazione definitiva come coppia e adesso non può pretendere che lui provi ancora qualcosa per lei, non può pretendere che lui non si sia rifatto una vita. É che al pensiero che Rachel si sia affezionata a lui, anche lei sta pensando alla possibilità di rivelare tutta la verità e pensare di far tornare le cose come lo erano una volta, ma il passato non è facile da far tornare e per loro, che hanno sempre dovuto affrontare mille peripezie per stare insieme ed essere felici, non sarà da meno questa volta. Ha paura che possa andare tutti in frantumi ancora una volta, che il suo cuore possa spezzarsi ancora e ancora e non vuole, anche perché stavolta non ci sarebbe solo il suo cuore a spezzarsi, ma anche quello della sua piccola Rachel. É felice che i due abbiamo legato così tanto, ma deve anche stare attenta e capire se sua figlia possa restarci male nel momento in cui scoprirà che lei e Robert non torneranno mai insieme.


In serata, come promesso alla piccola Rachel e dopo essere stato gran parte del pomeriggio in sua compagnia, anche per visitarla, visto che tutte le analisi da loro proposte sono state escluse; torna per tenerle compagnia per addormentarsi. Più volte Allison gli ha detto che non è obbligato a farlo, ma lui non si sente per niente obbligato a stare vicino alla bambina, le piace, è sveglia e intelligente per la sua età e si diverte a giocare con lei. L’ha sfidata ai videogiochi e la bambina si è rivelata essere molto brava, ma soprattutto hanno disegnato insieme e lei gli ha fatto anche un bellissimo disegno. Lui l’ha perfino aiutata a colorare e di solito nessuno può colorare il suo album da disegno, di cui è gelosissima. 
Solo quando la piccola si addormenta, finalmente Allison e Robert si rivolgono la parola per la prima volta. Rachel ha monopolizzato la conversazione e non sembra proprio che sia una bambina che stia male, se non fosse che è ancora molto pallida e non ha per niente appetito. 
«Saresti un perfetto baby sitter.» gli dice lei sorridendo nel vederlo guardare la piccola Rachel con sguardo protettivo e con il disegno da lei regalatogli in mano.
«È Rachel che si fa voler bene» ammette l’uomo, non è lui che è bravo. 
«Questo è vero! Non si può non amare questa monella.» scoppiando a ridere di gusto e rattristandosi nel saperla in un letto d’ospedale, senza sapere che cosa abbia. 
Robert si accorge immediatamente del suo cambio di umore e prontamente cerca di rassicurarla. Le mette una mano sulla spalla e la guarda negli occhi. 
«Andrà tutto bene Allison, presto tornerete a casa.» non è un padre, ma capisce perfettamente come si possa sentire, la terribilmente sensazione di perdere il proprio figlio deve essere terribile, un dolore talmente grande che non si può davvero comprendere se non lo si vive in prima persona e quindi può solamente immaginare come si senta lei. Si sente lui impotente e fragile nei confronti di quella piccolina che ha rischiato grosso, ma che per il momento è sana e salva. 
«Lo spero, vederla così... Mi spezza il cuore. Prenderei io il suo dolore se solo potessi.» non sa nemmeno lei perché improvvisamente si sta ritrovando a parlare proprio con il suo ex di come si sente, in realtà si era dimenticata di com’è piacevole parlare con Robert, lui ha sempre saputo ascoltarla. 
In risposta Robert l’abbraccia dolcemente, incurante delle conseguenze. Con grande sorpresa anche lei si lascia abbracciare, sentendosi di nuovo bene nelle braccia del suo ex marito. Lui ha sempre saputo rassicurarla con un solo abbraccio, in quel preciso istante non è diverso. 
Hanno due caratteri molto diversi loro, ma insieme, nei loro momenti felici, si sono donati davvero tanta felicità e Allison non si è mai sentita amata, come quando era la moglie di Robert. 
Con quei pensieri, si allontana da lui, improvvisamente si rende conto che non può pensare nuovamente a lui, non può desiderare di poterlo stringere ancora, perché non potrà farlo più ogni volta che vuole. Lui appartiene ora a un’altra donna. 
«Scusa... Tra me e Rachel stiamo abusando della tua pazienza. Vai, avrai sicuramente di meglio da fare che restartene qui in ospedale, approfitta finché House non è nei paraggi e puoi scappare a casa.»
Robert capisce subito che lei lo sta allontanando, ma non può nemmeno darle torto, in fondo lui non ha fatto davvero niente per mostrarsi carino nei suoi confronti, anzi, le ha fatto in realtà credere che non sia più interessato e vuole fare molto di più. E ha già qualche idea in mente a riguardo. 
Il giorno dopo, torna in ospedale molto presto, si è fermato al bar per prendere caffè e un muffin al cioccolato, perché sa che Allison ne va davvero ghiotta. Nei primi giorni di matrimonio lui glielo portava sempre e lei, gli disse, se lo ricorda ancora: “Così poi dovrai portarmelo ogni giorno, lo sai? Ormai mi hai viziata”. 
Quando entra nella stanza lei ancora dorme, immagina che si sia addormentata da poco, che abbia vegliato tutta la notte sulla bambina. Non ha nessuna intenzione di svegliarla, vuole farla riposare ancora un po’ e glielo lascia sul comodino accanto a letto di Rachel, non lo firma, è sicuro che lei ricollegherà immediatamente il gesto a lui. La guarda un’ultima volta e guarda la piccola Rachel, che invece ha aperto gli occhietti e le fa segno di fare silenzio e far riposare la sua mamma. La bambina ubbidisce immediatamente e sorride quando nota la colazione sul comodino, ma poi esausta chiude nuovamente gli occhi. 


Si sveglia di soprassalto come se avesse dormito chissà per quanto tempo, completamente sfinita dalle ore passate a guardare Rachel e ogni suo minimo movimento. Fino a che alle prime luci dell’alba non si è addormentata completamente sfinita dalle ore passata sveglia e dalle preoccupazioni della terribile giornata affrontata. Si sveglia e per un attimo spera che sia tutto un sogno, ma non è così, la sua piccola Rachel sta davvero male e ancora non sanno che cosa possa aver causato la crisi epilettica. 
Quei pensieri vengono scacciati via nel momento in cui sente odore di caffè provenire alle spalle, si volta per capire se stia solo immaginando o meno, e nota il termos con un muffin al cioccolato. Non è difficile per lei capire chi abbia fatto un gesto del genere: Robert. Il muffin è stato in un certo senso il simbolo del loro matrimonio, lei quando stavano insieme gli disse che una volta sposati avrebbe dovuto viziarla e così ha fatto. Ogni giorno per la prima settimana di matrimonio lui le ha portato la colazione a letto, con muffin al cioccolato appena comprato e caffè. 
Si gira nuovamente verso la sua bambina, le misura la temperatura stando attenta a non svegliarla, per poi costatare che si è abbassata, non é più alta come poche ore prima e dorme ancora beatamente; così decide di andare a cercare Robert per ringraziarlo della colazione. 
Ha ancora il termos in mano, mentre si avvia nei corridoi di diagnostica. Cerca il suo ex collega ed ex marito nelle diverse sale, anche dove di solito svolgono le differenziali, ma di lui nessuna traccia. Entra quindi nello spogliatoio, pensando di poterlo trovare lì ed è così infatti; poco dopo lo vede uscire con l’infermiera che è la sua fidanzata e non si avvicina, perché non vuole interrompere ancora una volta un loro momento. Sta per girarsi e andarsene, quando ciò che stanno dicendo cattura la sua attenzione.
«Le ho portato caffè e muffin come facevo sempre quando eravamo sposati, magari funziona... Ieri mi sono reso conto che oltre che farla ingelosire con te, non avevo ancora fatto niente per farle capire che mi interessa ancora.»
«Hai fatto bene Robert. Quindi pensi che possiamo smettere di fingere per un po’? Sai il mio infermiere inizia a essere geloso.» 
Chase annuisce e le dice che al momento possono anche smettere di fingere, anche perché a lui piace passare del tempo insieme a Allison e Rachel, anche se spera che la bambina si rimetta presto, che gli fa male vederla in un letto d’ospedale. Ammettendo che deve fare qualcosa di concreto se la rivuole nella sua vita, o lei non crederà mai che non ha mai smesso di pensarci.
Allison invece, resta senza parole a quella confessione. In realtà non sa davvero come sentirsi, non si aspettava di certo che Robert non l’avesse mai dimenticata, che nonostante siano passati cinque anni, lui abbia continuato a pensare a lei. Nemmeno lei ha mai smesso di pensare a lui, dopo tutto come avrebbe potuto farlo? Ma tornando a Princeton ha sempre allontanato il pensiero di loro due insieme, credendo fin dal principio che non fosse una buona idea e non solo perché lui fosse fidanzato, ma perché non crede che un rapporto ormai spezzato, possa ricomporsi con tale facilità... Eppure, forse, forse ancora ci può essere una speranza. Non lo sa davvero, Allison Cameron si sente davvero confusa e poi in un momento come questo dovrebbe pensare solo esclusivamente a sua figlia. 
Ed é ciò che decide di fare. La priorità é Rachel, farà finta di non aver sentito nulla. A passo svelto torna verso la stanza di sua figlia, anche perché non vuole che lei si svegli e non la trovi al suo capezzale.
Per sua fortuna la bambina ancora dorme quando la dottoressa Cameron torna nella stanza. In realtà, se pur al suo reparto tutti sappiano di sua figlia, sa che deve anche andarci per dare direttive in merito, quanto meno in quei giorni che vuole restare accanto a lei. Magari, farà chiamare qualche suo dipendente al cerca persone. 
Robert, arriva in camera della piccola solo dopo la differenziale con House; il team ha deciso di spostarsi nuovamente in ufficio, perché House ha ritenuto che fosse giusto così. Cameron la volta precedente era troppo scossa e non ha voluto infliggerle ulteriore dolore, anche se in realtà l’ha fatto più che altro per lui e non vedere la sua espressione sconvolta a ogni patologia nominata. É una madre in una circostanza del genere e lui odia le madri iperprotettive e anche averci a che fare. 
È una volta in stanza, saluta la piccola Rachel e poi guarda Allison. La donna lo guarda a sua volta, non riuscendo minimamente a far finta che non abbia sentito nulla, si sente in imbarazzo adesso nella stessa stanza con lui, ma pur provando tutto ciò, cerca di non far trapelare nessuna emozione, soprattutto perché è presente tra loro sua figlia, che capirebbe.
«Grazie per il muffin e il caffè.» gli dice con un sorriso, un sorriso che però ha anche qualcosa di diverso, c’é gelato dietro un significato che solo loro due conoscono. 
«Di nulla, non è buono come quello che ti portavo sempre, ma può andare lo stesso penso no?»
Allison annuisce e incrocia nuovamente i suoi occhioni azzurri, come simili a quelli di sua figlia, ma poi abbassa nuovamente lo sguardo, rendendosi conto che sta sfidando un po’ troppo la sorte e giocare con lui in quel modo, é decisamente sbagliato, visto che tra loro non può esserci futuro. É chiaro che non potrà mai esserci. Possono anche provarci, ma se i problemi che li hanno fatti allontanare la volta precedente tornassero prepotenti a galla? Lei non può far soffrire sua figlia, farla affezionare a Robert e poi spazzarle il suo piccolo cuoricino, non lo sopporterebbe. Lui forse è ancora innamorato e magari anche lei lo è, ma non possono tornare indietro nel tempo e rimettere le cose al proprio posto, se avesse potuto l’avrebbe già fatto. 
Rachel intanto si è lasciata distrarre da Emilie, la quale é venuta a trovarla e ora sta giocando con la bambina per tenerle compagnia, a dire la verità nel pomeriggio verrano a trovarla anche delle sue compagne di classe e un suo compagno, che hanno saputo che sta male e si sono preoccupati e inoltre, hanno sentito la mancanza della bambina.
«Sai Emilie che oggi viene a trovarmi il mio fidanzato?» dice rivolta alla sua tata con entusiasmo. La bambina non sta ancora bene, non ha appetito ed é molto pallida, ma non ha avuto più crisi per fortuna, per questo non si riesce davvero a capire che cosa abbia. 
«Il tuo fidanzato?» Robert sentendo quelle parole le si rivolge sorpreso, non che sia geloso, anche perché come si è spesso ripetuto non è suo padre, ma comunque non riesce a non provare una sorta di protezione verso quella bambina, un po’ come se fosse sua. Non sa spiegarsi la sensazione, ma è così. Avverte di volerle già un gran bene e non solo perché è la figlia della donna di cui è innamorato, c’é un legame tra loro che si è formato già dal primo incontro. 
«Si chiama Lucas. E ci siamo già dati anche un bacetto sulle labbra» dice innocentemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. 
Ma i tre adulti spalancano gli occhi increduli. É ovvio che si sono scambiati un bacio a stampo, che per quell’età é già qualcosa di eclatante e importante, ma comunque rimangono ugualmente basiti.
«A quanto pare, sa già il fatto suo.» dice la tata ridendo.
«Tutto sua mamma» ribatte Robert.
Ed Allison si gira nuovamente a guardarlo.
«Cosa vorresti dire con questo?» mettendo le braccia incrociate al petto.
«Be, ricordando il nostro primo bacio, sai anche tu il fatto tuo.» risponde guardandola maliziosamente, per un attimo dimenticandosi che non solo soli, ma gli è uscito spontaneo.
Rachel che ovviamente non si è lasciata sfuggire la conversazione tra i due, prontamente si mette in mezzo, per capire di che cosa stiano parlando. 
«Robert anche tu hai dato un bacino alla mamma?» chiede curiosa.
«Si, tanto tempo fa.» risponde subito Robert alla domanda della bambina.
Rachel lo guarda ancora, facendogli capire che non si accontenta di quella risposta superficiale, vuole sapere ogni cosa e continua a tempestarlo di domande in tal proposito.
«É successo tanto tempo fa, dovevamo uscire insieme, ma tua mamma appena sono arrivato mi ha dato un bacio, ma solo perché era fatta. Sennò non credo mai che avrebbe avuto il coraggio di farlo.» dice ricordando quel giorno, ma anche che lei poi gli ha confessato che l’essersi fatta di droga, ha solo incentivato il fatto che volesse baciarlo da tempo, ma che non aveva mai trovato il coraggio. Ciò però gliel’ha confidato il giorno che lui ha firmato le carte del divorzio, quando lui le ha rinfacciato che se non fosse stata drogata, non sarebbe mai andata a letto con lui per la prima volta e allora lì, lei ha ammesso quella sua piccola debolezza. Robert deve ammettere che non è stato facile capirla, soprattutto durante il corteggiamento, lei ha fatto di tutto per stargli lontano e capisce che stavolta nemmeno sarà diverso. Lei non gli permetterà facilmente di rientrare nella sua vita.
Allison lo guarda sconvolta e gli lancia uno sguardo truce. Non avrebbe mai pensato che lui arrivasse a dire tutto, ma proprio tutto. A sua figlia che ovviamente non sa che cosa significa e che chiederà e alla tata di sua figlia, una ragazza che conosce ormai ma diversi anni e con cui ha bel rapporto professionale, ma a cui di certo non va a raccontare i suoi fatti personali.
«Che significa fatta?» chiede la bambina non capendo. 
La donna a quel punto guarda ancora una volta male l’uomo, mentre la tata se la ride, cercando di non farsi vedere, ma non è facile. La situazione é davvero comica.
«Significa che quel giorno avevo bevuto troppa coca cola e quindi ero più allegra del solito.» interviene Allison prima che Chase possa fare qualche altro guaio.
Robert sa di aver combinato un grosso guaio, ma nonostante tutto non può evitare di ridere, in fondo la scena é davvero comica, l’unica che non ride é Cameron, la quale non sa se essere più imbarazza o più arrabbiata.
«Quindi é per questo che mi dici sempre che troppa coca cola fa male mammina? Allora ti darò retta più spesso.» risponde la bambina prontamente, pensando di aver capito a che cosa i due adulti si riferiscano.
Allison annuisce e la bambina sembra essere soddisfatta di aver capito, ma non di sapere qualcosa in più su quando Robert stava con la sua mamma. Torna quindi a domandare.
«Ma quindi, mammina, se tu e Robert vi siete baciati, il vostro era vero amore e quindi lui potrebbe essere il mio papà?» chiede sperando che possa essere così. La sua mamma gli ha raccontato tante favole in cui il principe azzurro bacia la principessa e significa che il loro è vero amore e le storie che le legge, finiscono tutte con un vissero felici e contenti e tanti bambini per la coppia innamorata. Ecco il perché di quella domanda da parte della bambina.
«NO.» Risponde prontamente ancora una volta la donna, rimasta totalmente spiazzata da quella domanda così a brucia pelo, non se l’aspettava minimamente. 
Robert si accorge immediatamente del modo brusco e repentino in cui l’ha detto e deve ammettere che un po’ se ne dispiace, come se a lei desse fastidio solo l’idea di avere un figlio con lui. Ma forse si sbaglia e ha solo voluto proteggere il suo segreto con Rachel, segreto che lui conosce perché é stato proprio lei a rivelarglielo. E dovrà farci i conti con questo segreto se la rivuole nella sua vita, se pur non è facile da accettare. Ma vuole ricominciare da capo. Ed é questo che non dice nulla su quel suo secco no.
«No piccola, però mi piacerebbe molto essere il tuo papà.» dice subito il dottore e le sorride. Anche Rachel ricambia il sorriso, un sorriso che la dice veramente lunga, perché il suo piano si può compiere.
«Oooh, che siparietto carino.» interviene House a quel punto nella conversione, con il suo solito sarcasmo ed ironia. Capisce subito che i due dottori non hanno apprezzato il suo intervento, quindi sposta la conversazione prontamente sulla diagnosi. Ma è chiaro ormai per lui l’evidente e di quanti segreti ci siano tra quei due e presto o tardi verranno tutti a galla.
 
   
 
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