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Autore: SherryKyuubiNoYoko    27/07/2009    7 recensioni
E se un incantesimo avesse spedito due diciasettenni (Sirius Black, James Potter) nel mondo di Harry quando anch'egli aveva 17 anni?
E se James e Sirius non potessero tornare indietro finchè non avessero adempiuto al loro compito?
Quale sarà questo compito? E qual è il ruolo di Harry? E di tutti gli altri?
Questa FF tratta dell'amore tra padre e figlio James/Harry e delle due canaglie diciassettenni Sirius/James contro Piton.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Capitolo 2

-Possiamo entrare Harry?- chiese Silente gentile. -Preferirei che nessuno ci veda, soprattutto qualche mangiamorte di troppo.-
-Oh, certo. Scusi la mia maleducazione sono sorpreso. Accomodatevi.-
Uno ad uno, tutti i maghi varcarono la soglia.
-Harry...- Hermione lo soffocò in un abbraccio. -Eravamo tutti in pensiero. Non ci hai mai chiamato e non rispondevi al telefono. Harry, non devi pensare a Sirius. Lo sai che non vorrebbe che tu...-
-Qualcuno ha fatto il mio nome?- chiese una voce interrompendo la Granger.
Due ragazzi diciassettenni guardavano i maghi uno ad uno.
Remus sgranò gli occhi stupito. -N-non può essere.-
-Che c'è Lunastorta, hai visto un fantasma?- sogghignò James.
-Io credo proprio di sì, Ramoso. Non si vedono tutti i giorni due maghi come noi.- fece Sirius ghignando a sua volta. -I due malandrini di Hogwarts, quelli più casinisti sono qui, davanti ai suoi occhi, cosa dovrebbe fare?-
James guardò prima la McGranitt, poi Tonks, poi Hermione ed infine Ginny.
Si avvicinò alla McGranitt ed esclamò. -La trovo in splendida forma, professoressa McGranitt.- e la guardò maliziosamente.
-La sua sfacciataggine non ha limiti, signor Potter.-
-Oh, la prego professoressa, mi chiamo James, mi fa sentire vecchio se no.-
La McGranitt abbozzò un piccolo sorriso ma decise di rispondergli per le rime.
-Lei e il signor Black siete pregati di non combinare guai. Facevate letteralmente impazzire tutti i professori di Hogwarts e scommetto che il professor Piton sarebbe felice di rivedervi.-
James, spalancò la bocca e Sirius sbiancò.
-NOOOOOOOOOOO!- l'urlo di rifiuto dei due fu talmente forte che i vetri minacciarono di esplodere.
Subito dopo un sorriso da malandrino trasfigurò il loro bel volto e una risata sadica si liberò nell'aria.
-Felpato, abbiamo ancora Mocciosus da torturare.-
-Oh, non vedo l'ora.-
Lupin guardò i due divertito. -Ma da dove venite?- chiese.
-Dal 1978, amico. Se sai dov'è Codaliscia mi faresti un ottimo favore.- disse James.
-Già, se lo troviamo lo uccidiamo. Così, impara a trattar male il mio figlioccio.-
Il preside si schiarì la gola rumorosamente per attirare l'attenzione.
-Ragazzi, state tutti calmi. Ora accomodiamoci, abbiamo molte cose da chiarire.- il preside evocò altre poltrone e quando tutti furono seduti cominciò. -Harry vi ha raccontato tutto, immagino. Hogwarts, Voldemort ed il fatto che voi due siete entrambi deceduti.-
-Sì, lo sappiamo. Harry ci ha raccontato tutto stamattina.- fece James.
-Perfetto, prima di tutto... Un avviso. James, Lord Voldemort vuole uccidere Harry e se avrà te tra le mani gli sarà molto più facile, capisci quello che voglio dire?-
-Certo, se mi uccidesse adesso, Harry non nascerebbe più.-
-Ecco. Quindi cerca di non farti uccidere amico, i tuoi salmoni sono importanti- commentò Sirius facendo sbiancare il compagno.
-Esatto, perciò devo chiederti massima discrezione e naturalmente non andare ad urlare ai quattro venti di essere il padre di Harry.- continuò il preside fingendo di non aver udito il commento del giovane Black.
-Ovviamente.- rispose.
-Seconda cosa, voi non potete assolutamente rimanere qui o andare da qualsiasi altra parte, percui voi verrete ad Hogwarts ed affronterete il settimo anno insieme a Harry e a tutti gli altri. Naturalmente sarete assegnati alle vostre case. Quindi entrambi a Griffondoro. Il professor Piton sarà felice di rivedervi.- sorrise Silente.
-Mai quanto noi, preside.- rispose Sirius con un ghigno da malandrino stampato in faccia.
-Conosco quello sguardo, Sirius.- affermò Remus. -Non combinate guai.-
-Oh, non ti preoccupare Rem, ce ne staremo buoni, buoni e non attaccheremo briga con Mocciosus.- fece James con una faccia da angioletto e un tono che esprimeva tutt'altro.
-Signor Potter e signor Black devo informarvi le regole sono sempre le stesse, vero? E che noi esigiamo da voi il massimo rispetto per queste.-
-Oh, certamente. Non vogliamo che il professor Piton si arrabbi e ci metta in punizione. Ci teniamo molto a lui.- cantilenò Sirius.
-Certo, non ci permetteremmo mai di offendere il nostro professore.- fece eco James.
-La scuola inizierà l'1 di settembre e quest'oggi verrete trasferiti al Quartier Generale. Dove sarete tenuti d'occhio da Artur e Molly Weasley e da Remus e Ninfadora.-
-Per favore, professor Silente, non mi chiami Ninfadora.- si lamentò Tonks.
-A scuola vi presenterete come i gemelli Evans, cugini di Harry.- spiegò Silente. -Ora, Harry... perchè non vai a preparare il baule mentre scrivo una lettera ai Dursley?- propose il preside.
Harry annuì e salì le scale.
Ron ed Hermione vollero salire con lui e lo raggiunsero in camera.
-Harry?- chiamò, Ron.
-Ehi, ragazzi. Avete visto mio padre?- sorrise. -Sono felicissimo.-
-Sei sicuro di quello che fai?- chiese Hermione. Non voleva che il suo miglior amico soffrisse. Prima o poi quei ragazzi se ne sarebbero andati.
-Sì.- rispose deciso. Infilò tutto nel baule e poi lo chiuse tenendo fuori il mantello dell'invisibilità.
Scesero tutti e tre e trovarono gli altri all'ingresso.
-Benissimo. Ora direi... Harry, James, Sirius, nascondetevi sotto il mantello dell'invisibilità. Sapete tutti dove smaterializzarvi vero?- chiese.
Ci fu qualche mormorio di assenso.
-James, Sirius. Aggrappatevi a me. Harry, aggrappati ad Alastor.-
I tre ubbidirono e si ritrovarono sulla strada di Grimmauld Place.
Harry, udì Sirius sbuffare scocciato
Sapeva esattamente dove fosse. Ad uno ad uno tutti i maghi entrarono nel numero 12.
-Fate silenzio, nessuno deve sveglia...- sussurrò Tonks. Ma ancora prima che potesse finire la frase inciampò sul portaombrelli e si ritrovò stesa per terra.
Subito il ritratto della signora Black si spalancò e cominciò a strillare. -SUDICI MEZZOSANGUE, FECCIA, TRADITORI DEL PROPRIO SANGUE, CANAGLIE-
-Sta zitta, vecchiaccia.- urlò Sirius uscendo da sotto il mantello.
-TU? COME OSI TORNARE QUI? INFANGARE LA CASA DEI MIEI PADRI! AH, FECCIA, MACCHIE DI DISONORE-
Sirius puntò la bacchetta sul ritratto e con un scoppio le tende si chiusero e tornò il silenzio.
Tutti sospirarono di sollievo.
-Andiamo in cucina. Tonks, sta attenta.-
Arrivarono in cucina senza intoppi ma lì, i due malandrini trovarono qualcosa di veramente sgradevole. Severus Piton, infatti, era seduto su una sedia insieme a altre due persone: Bill e Charlie Weasley.
I due poveretti sbiancarono. -Certo che è diventato più brutto di quello che ricordavo- sussurrò James.
-Già, le uniche cose che non sono cambiate sono il suo lunghissimo naso adunco e i suoi capelli unti.- fece in risposta Sirius.
Poi a voce normale James disse -Guarda, Felpato. Rincontriamo Mocciosus. Certo che non assomiglia per niente a quello che ricordavo.-
-Ma cosa dici Ramoso, non vedi? Stesso unto, stessa faccia da fesso.-
I due malandrini si guardarono con sguardo da chi la sapeva lunga.
-Dai ragazzi, piantatela. Avrete tutto il tempo dopo.- gli riprese Remus.
-Ehi, Lunastorta, da quando porti rispetto a Mocciosus? La nostra morte non ti ha fatto per niente bene.- disse James con un ghigno.
-Non è questo.- scosse la testa l'uomo. -Severus mi prepara la pozione anti-lupo.-
-Ramoso, è una mia impressione o, il nostro migliore amico Remus si è consegnato al lato oscuro?-
-Già, ma non parlarmi di lato oscuro che mi ricorda Codaliscia. Oh, non vedo l'ora di ucciderlo con le mie mani.-
-Potter, Black... Siete due degli esseri più disgustosi che io abbia mai avuto la sfortuna di incontrare. Non so cosa abbia fatto di male per meritarmi di nuovo la vostra presenza ma vi avverto... Sono direttore della casa di Serpeverde e come insegnante non ci metto molto a togliervi punti.-
-Dici che Mocciosus...?- chiese Sirius guardando il compagno.
-Non è in grado di affrontarci. Dopotutto noi siamo i gemelli malandrini, no?-
-Giusto James.- e si scambiarono il cinque.
Harry li guardò con un misto di soddisfazione e felicità. Sembrava che non conoscesse dolore e sofferenza.
E così presto avrebbe iniziato un nuovo anno ad Hogwarts con suo padre e il suo padrino.

Continua...
Eccomi con un altro capitolo. Spero che vi sia piaciuto.
Ora purtroppo non ho il tempo di ringraziare tutti voi personalemente ma prometto che lo farò nel prossimo capitolo.
Un grosso bacio. AmyGoku
   
 
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