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Autore: AliceRiddle7    07/08/2019    1 recensioni
Come potete immaginare Altair è la figlia di Gellert Grindelwald. Voi penserete -Be' sarà una storia intorno agli anni trenta-. No, non lo è. Infatti Altair andrà ad Hogwarts negli stessi anni del maghetto più famoso del Mondo Magico: Harry Potter. E perchè Altair va a scuola in quegli anni? Ho fatto nascere Gellert dopo? No ragazzi, sarebbe stato insensato. Gellert è sempre nato... nell'anno in cui è nato. Il motivo del perchè Altair sia in quell'epoca lo scopriremo più avanti.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il giorno dopo Altair rimase tutta la mattina e mezzo pomeriggio in camera.

Le cose che aveva comprato le erano state prese e riportate per volta.

Non sapeva che cosa ci avessero fatto ma almeno erano intatte.

Per di più, avevano scoperto dell'asticello e non glielo avevano fatto tenere.

Non sapeva se erano a conoscenza di quello che era successo a Broadwey. Probabilmente sapevano che era stata lì, anzi lo sapevano visto che aveva in tasca il biglietto e visto che la mattina al suo risveglio anche la divisa era scomparsa assieme alle altre cose.

Sperava soltanto che non sapessero della sua conversazione con Flora.

Di tutti gli altri non le importava, non aveva detto nulla che il M.A.C.U.S.A  già non sapesse. Potevano parlare con tutti i maghi, le ninfe e i centauri che erano nella stanza sotto al palco... non avrebbero scoperto nulla.
Era stata furba. Ma d'altronde era una Serpeverde e questo è uno dei loro pregi. Per di più lo stesso Salazar Serpeverde le aveva sorriso. Se non era quella una prova della sua appartenenza alla casata non sapeva cos'altro dire.

Suo padre era andato a Durmstrang non a Hogwarts. Forse sarebbe stato meglio per lei andare là. Non sapeva il tedesco o il russo o qualunque lingua parlassero da quelle parti ma di sicuro l'inglese sarebbe bastato. Aveva sentito dire che Karkaroff era un ex Mangiamorte. Meglio avere un ex Mangiamorte come preside che Albus Silente, colui che aveva mandato suo padre in prigione. Almeno Karkaroff conosceva la magia oscura... conosceva Voldemort... colui che aveva lottato per lo stesso motivo di suo padre... purificare il mondo magico... non lasciare che i maghi vivessero come talpe nascosti dai babbani... magari avrebbe anche trovato qualcosa di lui...oltre a quegli specie di graffiti che aveva lasciato... solo che... non avrebbe conosciuto Draco e gli altri... o forse si... Lucius era anche lui un ex Mangiamorte e anche il padre di Theo... probabilmente Karkaroff glielo avrebbe fatt coonoscere... si, sarebbe stato meglio... ma era anche probabile che Silente avesse saputo comunque di lei e di conseguenza sarebbe anche stato più assillante di così.

Comunque, ormai era ad Hogwarts e lì sarebbe rimasta. Hogwarts era la sua casa adesso. E così rimaneva anche se lei ora era dall'altra parte del mondo, rinchiusa in una camera nei sotterranei del Congresso Magico Americano.

Verso le 18 Lopez bussò alla porta.
-Hei chica. Qui ho il tuo affare con la musica e le cosette per ascoltarla. Chi è che canta?-
-Michael Jackson. È anche conosciuto come il Re del pop-
-Ah. Comunque, sono venuto a dirti che stasera a cena avremo ospiti-
-Devo venire su?-
-Si e possibilmente vestita elegante- detto questo fece un piccolo inchino teatrale e uscì richiudendo la porta.

Altair decise di mettersi il vestito che Draco le aveva regalato a Natale. Non aveva paura di loro e alla sicura domanda "dove lo hai preso?" avrebbe saputo dare la giusta risposta. Mise poi dei tacchi 8 che le aveva dato Daphne (visto che a lei non stavano più). Non mise le calze, faceva già abbastanza caldo così. Lasciò i capelli sciolti facendo la riga di lato così da poterli spostare da una parte all'altra. Non sapeva ancora truccarsi bene quindi si mise una semplice matita sotto gli occhi, del mascara e dell'ombretto nero. Infine si spruzzò un leggero profumo alle rose che le aveva dato Narcissa.
Già, Narcissa... lei l'avrebbe di certo fatta apparire più bella e più grande. Un po' le mancava. Lei l'aveva trattata come non aveva mai fatto nessun'altro... si era occupata di lei e le aveva dato tutto quello che le serviva... compreso l'affetto. L'aveva trattata come se fosse stata una persona di famiglia.

Mentre pensava a questo, Lopez bussò di nuovo.
-Avanti-
Lopez aveva uno smoking bianco con camicia bianca e un farfallino rosso. Era dello stesso rosso intenso delle due rose che portava nel taschino sinistro della giacca. Sia le rose sia il farfallino si intonavano perfettamente ai suoi capelli.
-Caspita! Invidio il biondino inglès-
Altair ridacchiò. Chissà se così fosse piaciuta a Draco...
-Posso accompagnare la donzella ai piani superiori?- le chiese donandole gentilmente il braccio e risvegliandola da quel pensiero improvviso
-Certamente, mio cavaliere-
Prese il braccio dell'uomo e assieme andarono fino all'ufficio di Madama Picquery.

Prima di entrare, Lopez prese una delle due rose e la mise fra i capelli di Altair.
-Ecco, ora sei perfetta... chica-
-Grazie mille... señor-

Lopez bussò con tre colpetti decisi sulla grande porta e questa si aprì.
La cattedra di Madama Picquery era sparita e al suo posto si trovava un tavolo apparecchiato per sette. In aria si trovavano delle piume illuminate.
Davanti al tavolo stavano chiaccherando Madama Picquery, Roche e altre tre persone che Altair non aveva mai visto, due uomini e una donna. I due uomini avevano uno smoking blu scuro con dei contorni dorati e un farfallino dello stesso colore di quello di Lopez. La donna invece aveva un vestito celeste lungo con una scollatura a U coperta da un velo che portava come un paild. Roche portava un semplice smoking nero con sotto una camicia bianca e il farfallino nero. Madama Picquery era quella più luminescente. Sembrava che la luce venisse solo da lei e non dalle piume in aria. Indossava un vestito dorato lungo fatto tutto di payette, con una scollatura a V. Seraphina aveva i capelli raccolti in uno chignon che formava un fiore. I capelli sulla sua testa erano così intrecciati fra loro che sembrava formassero un labirinto.
L'altra donna aveva un bel colorito abbronzato e dei capelli lunghi, lisci, castani e lucenti. Gli occhi erano azzurri e aveva un rossetto blu che, anche se contrastava il vestito, stava davvero bene. Era magra e bassa ma la sua statura non contava molto visto che indossava un tacco che poteva benissimo essere un 12, anchessi celesti.
Anche uno dei due uomini era basso.  Altair poteva benissimo arrivargli al mento anche senza tacchi e lei era alta 1.57 . Questo era simile al Frate Grasso, solo che lui i capelli li aveva, neri e ricci.
L'altro uomo, di conseguenza, era un tipo davvero molto alto. La Picquery, con i tacchi 10, poteva benissimo arrivare al metro e 75. Ebbene, quell'uomo superava Madama Picquery di tutta una testa. Avesse avuto Hagrid di fianco sarebbe sembrato un parente leggermente più giovane. In realtà non era neanche tanto giovane. Tutti e tre potevano avere tra i 60 e i 70 anni. Anche se Altair non ne era del tutto certa: in quei due anni aveva capito che i maghi sembrano piú giovani rispetto alla loro etá.

-Eccovi qui- disse la Picquery vedendo entrare Altair e Lopez
-Signori, permettemi di presentarvi la nostra giovane ospite: Altair Grindelwald-
-Buonasera signorina Grindelwald. Abbiamo tanto sentito parlare di lei- disse l'uomo basso
-Si, i giornali britannici non hanno fatto altro che parlare di lei e di conseguenza anche tutti gli altri, sia a oriente che a occidente- disse la donna
Altair non stava capendo nulla ma strinse comunque le mani dei due
-Accomodiamoci signori. La cena è pronta- disse Madama Picquery.
-Allora Altair, posso chiamarti per nome vero? Bene. Com'è Hogwarts?- chiese l'uomo basso
-Ecco...- Altair non sapeva proprio cosa dire
-Suvvia, Albert, lo sanno tutti che Hogwarts è stupenda... certo che anche Ilvermorny lo è. Ci sei mai stata?- chiese la donna
-No, io...-
-Melany, Albert, dimenticate le buone maniere? Li scusi signorina Grindelwald. Mi presento, io sono Agilbert Fontaine, direttore della scuola di magia e stregoneria di Ilvermorny. Questi sono i vicepreside della scuola: la professoressa di Difesa contro le Arti Oscure Melany Fleming e il professore di Cura delle Crature Magiche Albert Harkaway- disse l'uomo alto
-Piacere di conoscervi, signori-
-Il piacere è nostro-
-Comunque, rispondendo alle vostre domande, no non sono mai stata a Ilvermorny e direi che Hogwarts è semplicemente fantastica. Almeno dal mio punto di vista-
-Certamente-
-Altair, i signori sono qui per farti una proposta che secondo noi è più che adeguata- disse Madama Picquery
-Signorina Grindelwald- iniziò Fontaine -noi vorremmo proporle di venire a studiare nella nostra scuola-
-Un trasferimento quindi- disse la ragazza seriamente con un'espressione che non tralasciava alcuna emizione
-Esattamente. Seraphina e gli altri non sanno quanto ci metteranno con i loro studi per cui abbiamo pensato che, visto che sei una brava studentessa, sarebbe inutile sprecare il tuo talento. Per cui, invece che farti fare di continuo avanti e indietro per i continenti, abbiamo pensato che sarebbe meglio se venissi a studiare da noi-
-Per cui questi test non finiranno prima dell'inizio della scuola?-
-Come ti ho già detto, dipende da te- disse la Picquery
-E se io volessi farli finire per, chessò... agosto?-
-Si vedrà. Come ho detto, sei sotto la nostra responsabilità-
-Giusto. Dimenticavo di essere un vostro problema e non più di Silente, adesso- rispose in tono gelido sorseggiando dell'acqua altrettanto fredda
Il discorso si chiuse così e con l'arrivo degli spaghetti alle vongole. Per secondo mangiarono del roast beef con un tipo di carne che Altair non aveva mai mangiato e infine arrivò il dolce: un tiramisù con ripieno di mousse al cioccolato

-Be' suppongo che tu abbia degli amici ad Hogwarts- disse Albert
-Si infatti-
-E chi sono?-
-Be' molti della mia casata: Serpeverde. Specialmente Daphne Greengras, Theodore Nott e Draco Malfoy. Ma anche alcuni Grifondoro: Hermione Granger, i gemelli Weasley ed Harry Potter-
-Ahhhhh, conosci Harry Potter... il ragazzo che è sopravvissuto-
-Ho saputo che non solo lui è sopravvissuto- disse gelido Fontaine
-Non è questo il momento più adatto di parlare di certe cose. Di sicuro avremmo un sacco di tempo- disse Melany
"Si convinta" pensò Altair
-E dimmi Altair- riprese la donna -Chi è il tuo professore preferito?-
-Piton-
-Severus Piton?- chiese Albert
-Si lui. Però mi sta simpatica anche la McGranitt-
-E dimmi- iniziò Fontaine -Com'è?-
-Molto competente e anche abbastanza simpatico... a modo suo ovviamente- disse con un mezzo sorriso mentre addentava il cucchiaino pieno di cioccolato
A quest'ultima osservazione Albert e Melany si guardarono di sottecchi mentre Roche guardava prima Madama Picquery, che rimaneva seria, e poi Fontaine, che guardava Altair con lo stesso sguardo con cui la guarda Silente: interessato. Intanto sulla faccia di Lopez era apparso un piccolo ghigno.
-Prima hai detto Nott... è per caso il figlio del Mangiamorte?- chiese Albert
-Si-
-E Malfoy anche suppongo-
-Si-
-Sei mai stata con i genitori di questi tuoi amici?- chiese a un tratto Fontaine
-Certo. Quando sono andata dai Nott siamo andati all'Isola d'Elba e invece coi Malfoy siamo stati principalmente a casa loro o a Diagon Alley-
-Parliamo d'altro- disse Melany -Dimmi di quel vestito. Dove lo hai preso?-
-È un regalo di Draco...-
-È stato davvero molto dolce . E dove lo ha preso?-
-Nella sua soffitta. Era di sua zia Bellatrix-
-Bellatrix...L-Lestrange?- disse Albert seriamente impaurito
Altair stava ottenendo l'effetto desiderato: niente in quell'ultimo periodo di secolo i maghi temevano di più dei Mangiamorte, a parte Voldemort stesso
-Si lei. La Mangiamorte che sta ad Azkaban-
-E tu hai mai visto una sua foto? O un ritatto?- chiese Fontaine che a contrario dei suoi colleghi non sembrava per niente turbato. Anzi, sembrava sempre più interessato all'argomento
-A dire il vero no. Ma mi hanno detto che è davvero una bella donna-
-Poco ma sicuro- bofonchiò Roche mentre Seraphina iniziò a guardarlo male
-Mi sembra di capire che tu e questo Draco siate in buoni rapporti- continuò Melany
-Ottimi rapporti- disse Lopez ridacchiando mentre Altair lo squadrava malissimo
-È solo un mio caro amico-
-Carissssimo amico-
-Hai finito?-
-E quella collana?- chiese di nuovo Fontaine
-L'ho comprata a Notturn Alley. È fatta di sangue di Thestral-
-Notturne Alley... Se non sbaglio é un posto pieno di gente strana-
-Non sbaglia. È comunque uno dei posti che preferisco-
-Quindi... Che ne dici di venire a visitare la nostra scuola? Tanto per fraternizzare con l'ambiente-
-Si, volentieri-
-Perfetto- finí il preside quasi in un sussurro.

Quando finirono di mangiare il dolce Altair salutò calorosamente i tre professori e dopodiché Lopez la riaccompagnò nella sua stanza.
-Non so se hai notato la faccia dei due vicepreside quando ti sei messa a parlare dei Mangiamorte-
-Certo che l'ho vista-
-Hai messo questo vestito apposta, vero? -
-Wow Lopez, quale fine intelletto alberga nella tua mente-

La cena era finita presto, erano appena le dieci quando Altair guardò l'ora dopo essersi cambiata. Decise di leggere qualcosa prima di andare a letto. Scelse il capitolo delle tre maledizioni senza perdono ma non appena aprì il libro si addormentò di botto.

Era in una sala molto lunga, debolmente illuminata. Pilastri di pietra, formati da serpenti avvinghiati, arrivavano fino al soffitto buio e lanciavano lunghe ombre nere nella strana oscurità verdastra del luogo. Le pareti erano nere e alla fine della stanza, sulla parete di fondo, si ergeva un'enorme statua di pietra che arrivava fino al soffitto. Era un vecchio mago dal volto scimmiesco con la barba che gli arrivava fin quasi all'orlo della veste scolpita, sotto alla quale si trovavano i grandi piedi nudi.
Nel sogno, le immagini andavano a scatti come se un occhio si stesse aprendo e chiudendo di continuo:
Vide la bocca della statua aprirsi e intanto sentì una voce maschile dire "il Basilisco". 
Vide le immagini a intermittenza:

Ginny ai piedi della statua.

Un ragazzo moro dagli occhi azzurri che rideva.

Harry sofferente.

Il Basilisco che strisciava giù per la statua.

Comparve un nome "Tom Marvolo Riddle" e intanto che le lettere si spostavano Altair vide Ginny sbiancare sempre di più, il ragazzo che diventava sempre più reale e una zanna del serpente sul braccio di Harry.

Le immagini continuarono ad intervallarsi finché tutto non si fermò sulla scritta "Io sono Lord Voldemort".

Dopo un tempo che parve interminabile, Altair vide l'intera stanza, questa volta ferma. Il ragazzo era in piedi con in mano la bacchetta di Harry mentre quest'ultimo era a terra in ginocchio che sorreggeva una Ginny apparentemente morta.

-Vedi Harry- stava dicendo il ragazzo
-Oltre a te e a Ginny, c'é stata un'altra persona a scrivere nel mio diario-
-Chi? Quando?! - chiese Harry esasperato
-Qualcuno che ti conosce. Qualcuno che, per quanto ho capito, sta simpatico a persone che sono state molto vicine al me di questo presente-
-Non capisco... -
-É una ragazza... Che potrebbe risultarsi utile, visto di chi è figlia... -
-Altair! - sussurrò Harry incredulo -No! Come? -
-Come ha fatto? Lei mi ha detto che ha trovato il diario nella casa di un ex Mangiamorte. Mi ha parlato di quanto ha sentito sulla mia grandezza e mi ha dato alcuni nomi interessanti... E poi mi ha parlato di te. Mi ha detto tutto quello che mi hai fatto. Purtroppo non è stata lei a portarmi qui. E ti informo anche che da quando il mio diario é ritornato tra queste mura, lei non lo ha mai toccato, suppongo che nemmeno sapesse fosse qui-
-Cosa vuoi dire con "potrebbe risultarsi utile"? -
-Vedi Harry, credo che tu sappia chi é Gellert Grindelwald. Lui era molto famoso, per cosí dire, quando io avevo la tua stessa età. A dire il vero lo era ancor da prima che io nascessi. É anche grazie a lui se sono diventato il mago oscuro che sono. Mi ha dato ispirazione. Mi ero ripromesso che mi sarei alleato con lui solo che era completamente sparito dalla circolazione e poi Silente nel '45 l'ha rinchiuso in quella prigione... Io sarei diventato potente, avrei appreso da lui e nel momento in cui l'avrei superato l'avrei anche tolto di mezzo, qualora fosse stato necessario. E quindi, quando ho scoperto che aveva una figlia non ci potevo credere, pensavo che Altair stesse scherzando... E invece no. In lei, non solo ho visto una via di fuga, ma anche un modo in piú per riemergere, per ridiventare potente, invincibile. La mia esperienza mischiata alla sua forza ci faranno invincibili-
-Altair non ti aiuterà mai. Lei é buona! -
-Ti sbagli ragazzo. Se una persona é bella e gentile non vuol dire che sia buona. Eh si, sono riuscito a vederla, una cosina davvero incantevole devo dire. E sono riuscito anche a sentire la sua forza... Ha qualcosa di strano... Il lato oscuro, la magia nera é parte di lei. Nelle sue vene scorre il male... É qualcosa di cosí antico che non sono riuscito a capire che cosa fosse. Io dominerò questo mondo, Harry Potter e tu non potrai fare nulla. Ti ucciderò proprio qua dentro e quando anche la tua piccola amica qui sarà morta potrò finalmente rinascere. E sta sicuro che al mio fianco avrò la ragazza Grindelwald. Lei sarà il mio braccio destro. Lei fará tutto quello che le dirò- le ultime parole del giovane andavano diminuendo d'intensità e anche l'immagine iniziò a sbiadirsi.

Altair si svegliò per terra, con i capelli appiccicati alla faccia per il sudore. Aveva freddo... strano dato che grondava acqua da tutti i pori. Non si sentiva affatto bene. Guardò l'ora: 18.17.
Si alzò a fatica e si accasciò sulla porta. Le gambe le tremavano. Picchiò forte il pugno sul legno sperando che qualcuno la sentisse.
Dopo cinque volte che batteva, la porta si aprí. Fuori non c'era nessuno. Altair uscí lentamente controllando bene il corridoio. Sentí una melodia cantata e un battito d'ali. Davanti a lei comparve, dal nulla, Fanny, la fenice di Silente. Che cosa ci faceva lì? Come faceva a sapere che era chiusa lì dentro? Altair non fece neanche in tempo di dire "a" che l'animale sfrecciò verso le scale. La ragazza la seguí, salendo fino al piano terra dove però la fenice volò in alto fino all'ultimo piano.
Altair prese l'ascensore e, sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti, salí fino all'ultimo piano.
Fanny non c'era ma la porta dell'ufficio della Picquery era socchiusa. Altair spalancò la porta facendola sbattere contro la parete. Ora il tremolio delle gambe era scomparso lasciando spazio alla rabbia e alla voglia di libertá. Madama Picquery la guardò confusa, spostando lo sguardo dalla ragazza all'uomo la cui spalla ospitava la fenice: Silente.

-Signorina Grindelwald, é un piacere rivederla- iniziò il preside come se la ragazza fosse stata in villeggiatura -spero che Fanny non ti abbia dovuto beccare per svegliarti, in questo caso mi scuso molto. Sarai felice di sapere che tornerai con me a Hogwarts-
-No! Non abbiamo ancora finito con lei. Albus, tu non... - provò a dire Seraphina ma Altair la interruppe di colpo avvicinandosi al preside
-Professore, dobbiamo tornare subito al castello! Harry é in pericolo e con lui c'é Ginny che sta morendo! Tom li ucciderà entrambi, deve fermarlo... -
-Altair, calmati adesso- disse Silente mentre Fanny prendeva il volo -Devi aver fatto un brutto sogno, tutto qui. Il signor Potter e la signorina Weasley sono nei loro dormitori. Chi sarebbe questo Tom? -
-Tom Riddle! Voldemort! Non é proprio lui, é il suo diario, ci ha messo i suoi ricordi quando era suo studente... -
-Calmati Altair. A Hogwarts stanno tutti bene e Voldemort, secondo le mie fonti, é da qualche parte in Albania. Adesso torna giú e prepara la valigia. Si torna al castello-
-Non se ne parla Silente! La ragazza é nostra. Lei resta qui- disse la Picquery
-É rimasta qui abbastanza-
-No invece... -
-Se posso interrompere... - López si fece avanti -perché non sentiamo cosa ha da dire la diretta interessata?- disse infine guardando Altair.
Altair non sapeva che dire. Certo tornare ad Hogwarts era quello che voleva di piú al mondo: avrebbe rivisto Daphne, Theo, Harry, Hermione... E Draco. Ma suo padre non sembrava turbato da quello che gli americani volevano farle. Che rimanendo lí avesse scoperto qualcosa? Magari le avrebbero permesso di vederlo. D'altronde era ancora vivo, imprigionato ma vivo.
-La scuola é quasi finita. Ho saltato le lezioni, non potrei fare gli esami... -
-Gli esami sono stati annullati- disse Silente ma Altair continuò a parlare come se non l'avesse sentito
-Finita la scuola dovrei tornare all'orfanotrofio e non ne ho voglia. Resto qui- disse infine guardando López, il quale ricambiò con un mezzo sorriso.
Silente rimase serio mentre Madama Picquery, seppur sbalordita dalla scelta della giovane, si rivolse verso il suo coetaneo con superioritá.
-Come vedi, Albus, Altair sta bene e continuerá ad essere in ottima salute. Non devi preoccuparti. Sono sicura che accetterai la sua scelta. Ora, se non sbaglio, hai una scuola da dirigere. Puoi andare-
Il preside si avviò verso l'uscita ma appena fu sulla soglia si girò verso la ragazza
-Se questa é la tua scelta... -
-Lo é- assicurò lei freddamente
-Bene. Ti auguro una buona permanenza al Macusa- detto questo uscí, lasciandosi aperta la porta alle spalle.


 

 

   
 
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