KOMODO “THE THING”
«Come hai
detto che si chiama quel coso?»
«Un drago di Komodo, Jean. Un cavolo di drago della
porca miseria di Komodo. Sarà la quinta volta che me
lo chiedi.»
Il ragazzo lo fissò truce negli occhi: non c’era alcun modo di farsi entrare in
testa quel nome. Per lui era un semplice dinosauro fuori tempo, o un’iguana troppo
cresciuta. C’era qualcosa in quella bestia che lo turbava leggermente, il
luccichio sinistro, quel bagliore vendicativo che si irradiava da quegli occhi rotondi
e crudeli.
Era terrorizzato e non lo avrebbe mai ammesso.
Lo sguardo di Eren era concentrato completamente sulla
creatura che li stava osservando con fare cauto, come a studiarne forse
consistenza e sapore.
«Non sporgerti, pezzo di idiota!»
«Sei proprio un fifone, lo sai? Guarda quanto è carino, perché non ne adottiamo
uno?»
Jean inspirò socchiudendo gli occhi per poi prendere le mani del fidanzato tra
le sue e sorridergli. «Dunque tu vorresti prendere una di queste bestie che t’avvelenano
ancora prima di sbranarti vivo, portarla a casa, coccolarla ed aspettare che ci
uccida nel sonno?»
Le parole non furono sufficienti a smorzare l’entusiasmo energico del giovane
che si voltò in direzione del rettile, che apparentemente mansueto se ne stava
fisso ad annusare l’aria; sfiorò con le dita il cartellone del parco animali su
cui era riportata una ben dettagliata descrizione, ed una stretta al cuore gli
impedì di staccare gli occhi dall’habitat artificiale ricreato appositamente
per lui. «Guardalo, se ne sta lì tutto solo, ha bisogno soltanto di aff-»
«No, di un imbecille da poter fare a pezzi. Senti, andiamocene per favore.»
Jean lo trainò a forza e con fatica immane. Convinto di sentirsi al sicuro
sospirò carico d’amor proprio e d’orgoglio: finalmente era riuscito ad averla vinta.
Una volta tanto.
«Ehi, guarda, un alligatore! Che ne dici? Potremmo tenerlo in giardino!»
Una volta tanto.
Certo.
Note dell’autrice (che si immagina le cose
più assurde, ma sono dolciose lo stesso!):
Buongiorno dolcezze, ed eccomi con quello che ritengo il
più difficile di questi prompt – mannaggia a me, che cavolo m’era preso di
uscirmene fuori con un drago di Komodo?!
Ho deciso di optare per qualcosa di leggero e divertente, e qui come sempre i
due non possono fare a meno di scontrarsi, incapaci come sono di andare d’accordo.
Certo è che sono belli proprio per questo, no?
Come sempre grazie a tutti davvero per il sostegno continuo, le parole spese e
sempre apprezzate, e le vostre letture silenziose. :3
Alla prossima,
-Stefy-