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Autore: SweetPaperella    29/08/2019    3 recensioni
"Tornare. Tornare in un posto in cui si è stati bene, ma anche male, non è facile. Tornare. In uno di quei posti in cui hai dei ricordi bellissimi, ma anche bruttissimi.
Tornare al Princeton Plainsboro, nell’ospedale in cui è nata la sua carriera, in cui ha conosciuto persone straordinarie, oltre che quello che per un breve periodo è stato suo marito, ma a lungo il suo fidanzato."

Allison Cameron torna al PPTH dopo cinque anni con un segreto, un segreto che forse non può tenersi a lungo. Tornare significa anche rincontrare vecchi colleghi e il suo ex marito: Robert Chase. Molte cose sono cambiate in cinque anni, ma forse i sentimenti quelli non sono mutati...
{Cameron/Chase, ambientata cinque anni dopo la 6x17}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Cameron, Robert Chase | Coppie: Allison Cameron/Robert Chase
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Capitolo otto - Esiste ancora un noi? 


Sono passare due settimana da quando Rachel é tornata finalmente a casa e soprattutto alla sua vita di tutti i giorni. Non è stato facile per la bambina adattarsi alla sua nuova dieta alimentare, ancora adesso ha delle difficoltà a capire che cosa può o non può mangiare. Allison ha avvisato le maestre della patologia della figlia e si è raccomandata di far mangiare alla bambina solo le cose che le porta lei da casa, di assicurarsi che non accetti nulla dagli altri compagni. Le maestre, ma anche i suoi compagni di classe si sono dimostrati molto attenti a questa nuova realtà, tanto che il suo amico Lucas, ha chiesto alla sua mamma di fargli portare per merenda solo cose che può mangiare anche Rachel, in modo da poterle condividere come facevano prima. Rachel é stata da subito felice della premura del suo amico, ed é stata la prima cosa che ha detto alla sua mamma e anche al suo papà.
Il rapporto tra la bambina e Chase, non ha fatto che intensificarsi, l’uomo é andato a prenderla spesso nel week end o a scuola per passare del tempo in sua compagnia e cercare di recuperare il loro rapporto, o meglio, di istaurare il loro rapporto. Riuscendoci perfettamente, perché insieme si divertono sempre tantissimo, scherzano e giocano, affezionandosi ogni istante di più l’uno all’altra. 
Rachel non fa altro che parlare di suo padre, di quanto desidera passare del tempo con lui e Robert, ormai é completamente stregato da sua figlia. Da subito si è affezionato alla bambina, ma ora che stanno istaurando un rapporto padre/figlia, non riesce più a fare a meno di lei, é completamente innamorato della sua piccola principessa. 
Con Allison invece, il rapporto non è mutato, passano poco tempo insieme a dire il vero, si salutano e parlano esclusivamente di Rachel, ma è chiaro che entrambi vorrebbero fare un passo verso l’altro, ma l’orgoglio ogni volta prende il sopravvento e quindi, si limitano a chiacchierare del più e del meno e a fare i genitori, come se i sentimenti che provano l’uno per l’altra non esistessero. 
É sabato sera, Rachel é uscita con Robert per andare al cinema e poi al parco divertimenti, mentre Allison ne ha approfittato per finire di lavorare. A causa della malattia di Rachel ha trascurato il suo lavoro e ora ha una marea di scartoffie da recuperare e di cose da sbrigare. É il capo e quindi, non può permettersi di rimanere indietro, se pur é stato dovuto per cause di forza maggiore.
Quando i due rientrano, Rachel trascina dentro casa Robert con una scusa, per non farlo come sempre restare sulla porta a balbettare i saluti verso sua madre. La bambina, ogni volta, nota il loro modo distaccato di salutarsi e parlare della giornata, stavolta vuole fare qualcosa di più. 
«Papino, resti a cena qui con noi? Ti prego, così prima di mangiare guardiamo insieme il primo episodio di “una serie di sfortunati eventi”.» chiede con gli occhi da cucciolo, guardandolo supplichevole. 
Robert la guarda senza sapere rispondere, non vorrebbe dire di no, ma non vuole nemmeno mettere in una posizione difficile Allison, quindi sta per declinare l’invito e dirle che una sera la porta a dormire da lui per vederlo insieme, quando la donna lo sorprende. 
«Resta se non hai altri impegni. Rachel ti supplicherà fino a che non dirai di sì. Mentre io cucino, vi guardate l’episodio.»
«Tu non lo guardi con noi?» chiede l’uomo ammorbidendo il tono di voce, ha visto che Allison a sua volta l’ha fatto e il sorriso tra l’imbarazzato e il timido che gli ha rivolto, l’ha mandato completamente fuori di testa, ama quel suo modo di porsi, quel suo dolce sorriso.
«Lo conosco a memoria, potrei dirti i dialoghi di ogni episodio. Rachel lo guarda a ripetizione.» scoppiando a ridere e facendo ridere anche Robert e la bambina. In effetti é così. É la sua serie preferita e la guada senza mai stancarsi. 
I due si accomodano sul divano e Rachel schiaccia play, nel momento in cui entrambi sono comodamente accoccolati vicini. 
Allison li osserva e non può non sorridere. Forse ha sbagliato a non dire niente a Robert, anzi senza il forse, ha sbagliato e basta. Si sta dimostrando un papà attento, dolce e protettivo. Lui stesso si è raccomandato con tutti di non andare niente da mangiare a Rachel e si mobilita in prima persona per andare al supermercato a comprare le cose speciali per sua figlia. Sta cercando di recuperare i cinque anni persi e lo sta facendo nel migliore dei modi. 
E Allison si sta accorgendo di quanto gli manchi. Quel suo lato dolce e attento, lo riservava sempre anche a lei, ogni mattina o ogni sera prima di alzarsi o di andare a letto, in ogni istante della loro giornata. Con un semplice gesto o anche semplicemente una carezza. Gli mancano le sue attenzioni, le sue premure, il suo essere dolce e protettivo allo stesso tempo. Gli manca e si accorge di quanto é stata stupida a dirgli un mucchio di bugie per paura, solo adesso che l’ha perso.
Senza farsi accorgere torna in cucina per finire di preparare la cena, mentre loro continuano la visione del primo episodio della serie preferita di Rachel. 
Interrompono la visione solo quando è Allison a chiamarli che è pronta la cena. Ha preparato anche per lei e Robert le cose che deve mangiare Rachel, ma sa che per l’uomo non è assolutamente un problema.
Durante la cena è Rachel a monopolizzare la conversazione come al suo solito, cercando in tutti i modi di convincere sua madre ad andare in Australia. Suo papà la vuole portare lì per farle vedere le sue origini e farla conoscere ai parenti, ma la bambina vuole che ci sia anche sua mamma con loro. 
«Mammina, ti prego. Lo so che tu e papà non tornerete insieme, l’ho capito ormai... Voglio solo fare un viaggio insieme.» le dice con gli occhi dolci e guardandola intensamente negli occhi, il suo modo per farsi dire di sì, mette anche il labbruccio perché sa che così davvero la sua mamma non sa dirle di no. 
«Vedremo, tanto se ne riparla questa estate no? Ora pensa a finire la scuola e poi pensiamo alle vacanze.» risponde prontamente sua madre e Rachel sorride felice, il suo “vedremo” non è un “no” categorico, quindi c’è speranza. E poi è vero, manca ancora un po’ alla fine della scuola e l’inizio dell’estate, magari per quel momento i suoi genitori sono tornati insieme come spera. Sta mettendo giorno, dopo giorno in atto il suo piano. 
Robert a sua volta la guarda, sa perfettamente anche lui che le sue parole non sono un secco rifiuto e da una parte è contento per ciò. Per quanto possa essere ancora arrabbiato con lei, non può negare i suoi sentimenti per la donna, sentimenti che ci sono sempre stati, sentimenti che non sono mai mutati e che a questo punto, mai muteranno.
Loro due sono legati dal destino. Possono separarsi, odiarsi, arrabbiarsi, ma ciò che provano l’uno per l’altra non muterà mai. Robert lo sa, ma anche Allison lo sa. Ed è per questo che è lei è così spaventata. 
A fine serata, si mettono tutti e tre sul divano a guardare un altro episodio della serie tv, ma presto si accorgono che ha anche iniziato a diluviare abbondantemente. 
«Piove, meglio che vada.» esordisce l’uomo per primo, a fine del secondo episodio. Non vorrebbe mai alzarsi da quel divano e resterebbe lì tutta la notte abbracciato a Rachel e a guardare Allison, ma non può. 
«No, papà ti prego, resta qui a dormire questa notte.» Rachel non ha nessuna intenzione di lasciarlo andare, vuole passare ulteriore tempo in sua compagnia, ogni volta il tempo insieme a lui vola, che lei vorrebbe fermarlo per poter passare più tempo con lui. 
«Amore di papà...» sta per dirle che non è possibile, ma viene interrotto da un forte boato e da un fulmine che squarcia l’aria, la stanza si è praticamente illuminata a giorno dalla potenza. 
«Resta, non puoi metterti alla guida con questo tempo, è pericoloso. Abbiamo la stanza degli ospiti.» stavolta è Allison a parlare, non vuole che si metta alla guida con quel tempo terribile, è pericoloso e rischia di fare qualche incidente o doversi fermare in mezzo alla strada in piena notte, non è il caso. 
«Che c’è ti stai preoccupando per me?» chiede ironico e guardandola dritto negli occhi. 
«Certo, è normale che mi preoccupi per te.» gli risponde un po’ alterata per quella sua insinuazione, è ovvio che lei ci tenga: «Sei pur sempre il padre di Rachel.» aggiunge poi, sentendosi piccata nell’orgoglio dalla sua uscita.
Robert che non ha mai smesso di guardarla sa benissimo che ha inalzato nuovamente un muro. Lo fa sempre quando la situazione diventa scomoda. 
Ancora una volta a interrompere il battibecco tra i due è la piccola di casa. 
«Dormiamo tutti e tre nel lettone?» chiede furba, sa benissimo quale sia la risposta alla sua domanda e prima che entrambi possano dirle di no, si affretta ad aggiungere: «Solo fino a quando non mi addormento.» sfoderando il suo sguardo innocente. Ma in realtà dietro quello sguardo angelico si nasconde tutta la sua furbizia.
«Solo per raccontare la storia della buonanotte» le dice Allison e la bambina annuisce, comunque la storia gliela racconteranno insieme. Anche se poi lei andrà nel suo letto e Robert nella stanza degli ospiti. 
Arrivano in camera e Rachael si infila subito nel letto, senza fare troppe storie che non vuole dormire e passa il libro a Robert. Di solito è sua mamma che le racconta le storie, ma stavolta vuole che sia il suo papà il narratore. 
Robert prende il libro delle favole di Andersen e inizia a leggere. 
Ma non dura molto la sua lettura, che ben presto Rachel è nel mondo dei sogni, ma non è la sola, anche Allison dorme beatamente. 
Il dottore le guarda entrambe dormire e non può non sorridere felice. Sono belle da togliere il fiato e sono la sua famiglia. È vero, tecnicamente lui e Allison non stanno insieme, ma possono lo stesso definirsi come tali, visto la meravigliosa bambina che hanno messo al mondo insieme. 
Osservandole dormire a poco a poco, si addormenta anche lui senza rendersene conto. 
Durante la notte, con la precisione alle due di notte, a svegliarsi è la dottoressa Cameron che ha sentito muovere sua figlia o meglio darle un calcio ben assestato. Nota che oltre a lei, nel suo letto c’è anche Robert e vorrebbe quasi lanciare un urlo, ma un barlume di lucidità non glielo fa fare. Si alza e va invece verso il salotto. Il sonno è completamente sparito e ha soprattutto bisogno di un po’ d’aria. 
Si è addormentata senza rendersene conto e al pensiero che ha condiviso nuovamente il letto con Robert, anche se ovviamente solo per dormire, l’agita parecchio e si sente nervosa. Quando l’ha visto dormire accanto a Rachel non ha potuto evitare un tonfo al cuore. 
Prende un bicchiere d’acqua e poi si reca nuovamente in salotto, ma un rumore la fa ridestare dai suoi pensieri. É Robert.
L’uomo sentendola alzare, ha deciso di seguirla. 
«Scusami, ti ho svegliato io?» le chiede Allison vedendolo comparire nella penombra del salotto. Ha subito capito che fosse lui, ha sentito dei passi pesanti, di certo non potevano essere di sua figlia.
«No, figurati. Tu piuttosto perché sei sveglia?»
«Ehm, ti ho sentito russare e non riuscivo a riprendere sonno.» risponde in tono scherzoso, perché non sa davvero che cosa dirgli, non può di certo rivelargli che è nervosa per la sua presenza in casa e fargli capire così i suoi sentimenti.
«Non russo e lo sai bene. Forse ti sei confusa con uno dei tuoi fidanzati.» dice scherzosamente anche lui, ma dal suo tono si può notare che ci sia anche un punta di gelosia. Rachel proprio quel pomeriggio gli ha detto che la sua mamma ha avuto diverse storie e una volta, ha conosciuto uno di questi uomini, ma poi non è durata nemmeno con lui alla fine. Rachel gli ha anche detto che fosse molto simpatico, ma che lei avrebbe da sempre voluto conoscere il suo papà ed é felice che finalmente l’ha trovato.
«Perché tu vuoi farmi credere che in questi cinque anni non hai avuto nessuna?» chiede Allison di rimando, lui si mette a fare il geloso, ma non è stato mica un santo per cinque anni. 
«Non ho detto questo.» risponde Robert a sua volta, sentendosi ulteriormente piccato dalla sua affermazione. 
«Appunto» 
«Ma non sono stato io quello che ti ha nascosto una figlia per cinque anni.»
«Be anche perché a te sarebbe stato materialmente impossibile concepire.» risponde ironica, ma ha anche alzato gli occhi al cielo, inizia a pensare che lui non la perdonerà mai per averle taciuto la verità. 
Robert la guarda contrariato alla sua risposta ed è di nuovo lei a prendere la parola: «Dai che scherzavo! Mi potrai mai perdonare per non averti detto prima di Rachel?» chiede a quel punto, esternando quelli che sono i suoi pensieri ad alta voce, a questo punto vuole capire se possono tornare a essere amici o dovranno continuare in eterno con quei silenzi imbarazzanti e le frasi di circostanza, proprio come la maggior parte delle coppie separate con figli. 
«Certo! Penso di averlo già fatto... Ma ora dimmi, perché non mi hai detto di Rachel, voglio la verità, Allison.» chiede a quel punto, è forse arrivato il momento che si dicano esattamente le cose come stanno, che tirino fuori tutta la verità, come hanno già fatto in passato, anche se forse in quell’occasione non è stato sufficiente. Robert spera che questa volta possa essere diverso. 
«Perché non volevo stare con un uomo che stesse con me solo per nostra figlia. Ho sbagliato lo so...E non è una giustificazione, ma credo ancora che io sia troppo complicata per una relazione seria, soprattutto con te.» esterna ciò che pensa, ciò che da ormai cinque anni si tiene dentro. È chiaro che lo ama, perché è evidente che è ancora innamorata di lui, sennò non avrebbe fatto l’amore con lui in ospedale solo poco settimane prima; ma è anche evidente che finirebbero per rovinare ancora tutto. 
«Io ti amo Allison, non sarei mai rimasto al tuo fianco solo per nostra figlia, ma perché ti voglio nella mia vita. Ho avuto altre relazioni, ma puntualmente finivano perché avevo in testa solo te. Non mi importa che sei complicata. Io voglio te e Rachel nella mia vita.» le apre il suo cuore come forse non ha mai fatto nella sua vita, forse l’unica volta che le ha detto chiaramente i suoi sentimenti è quando si sono sposati recitando le promesse. Ora però ha sentito il bisogno di farlo, di dirle chiaramente ciò che sente e che prova, ciò che desidera di più al mondo. 
«E se dovesse non funzionare nemmeno stavolta, ci hai pensato? Oltre a soffrire noi, soffrirebbe anche Rachel.» ribatte prontamente Allison, non può negare che le parole del suo ex marito l’hanno colpita nel profondo, ma sta cercando di pensare lucidamente e non farsi sopraffare dai sentimenti che nutre per lui, perché è chiaro che entrambi nutrano dei sentimenti l’uno per l’altra, anche se Allison non ha ancora detto che lo ama.
«E se invece stavolta funzionasse proprio perché c’è Rachel?» intanto che parla si avvicina sempre di più alla sua ex moglie, quasi a voler dividere la distanza che lei si è imposta di mantenere per non perdere il controllo. 
«Non lo possiamo sapere se funzionerebbe» perdendosi nei suoi occhi azzurri e limpidi, pur non volendo farlo. È ormai bloccata contro il tavolo del salotto.
«Se non ci proviamo non potremmo mai saperlo. Tu provi ancora qualcosa per me?» le chiede a quel punto, mettendo le mani vicino alle sue, che sono situate sul tavolo come a sorreggersi. 
«Io... No. Non provo niente.» dice cercando di essere decisa. Ha paura a lasciarsi andare, se pur vorrebbe farlo dannatamente. 
«Quindi se adesso io ti bacio, tu non ricambieresti, giusto? Non provi nulla...» la provoca e prima che possa replicare, colma la poca distanza che li divide. 
Labbra contro labbra, nessuno dei due si muove per approfondire il bacio, ma nemmeno per separarsi. Robert prende nuovamente l’iniziativa e spinge con la lingua per farsi che Allison schiuda le labbra, infatti poco dopo eccola cedere a quella pressione, ma anche dal desiderio di baciarlo. La lingua di Robert viene presto raggiunta da quella di Allison, la quale ora è lei a intensificare il bacio e renderlo decisamente più passionale. 
Solo quando rimangono entrambi a corto di fiato, si separano e la donna scappa letteralmente via. Lasciando Robert da solo in salotto. 
«Esiste ancora un noi quindi Allison?» sussurra, portandosi le mani verso la bocca, dove fino a poco prima c’erano le labbra di lei.
 
   
 
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