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Autore: Sophie_moore    06/09/2019    3 recensioni
Questa storia partecipa al contest "Mille modi di esprimerlo, senza mai dirlo (Ti Amo) [Seconda edizione]" indetto da AleDic sul forum di EFP.
Dal testo: Pyhrra è Pyhrra, e non potrà mai avvantaggiarsi a discapito di qualcun altro. Non può farlo in combattimento, non può farlo in amore e non può in alcun modo farlo contro una persona a lei cara. E per quanto consideri Weiss Schnee una pazza per non riuscire ad apprezzare le attenzioni che le dà Jaune, le vuole bene, la vede come una farfalla delicata e letale, e per questo motivo vuole “combattere” con lei alla pari. Anche se sa di non essere alla pari, in nessun ambito.
Spero che questa storia vi piaccia! Un abbraccio, Sophie
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pyrrha Nikos
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nickname sul fandom e su EFP: Sophie_moore
Pairing: Jaune Arc/Pyrrha Nikos
Momento scelto: Volume 2, Chapter 6 - Prima del Ballo della Beacon
Numero Parole: 726
Note autore: /



Questa storia partecipa al contest “Mille modi di esprimerlo, senza mai dirlo (Ti amo) [II Edizione]” indetto sul forum di EFP da AleDic.


Solo per lui.



Il vero guerriero sa che perdere una battaglia migliora la sua abilità nel tenere la spada. La prossima volta saprà combattere più abilmente.
(Paulo Coelho)




«E allora fallo.»
Nora la guarda mentre entra nella stanza. Pyhrra la nota, le ha regalato un’occhiata ansiosa, ma decide di proseguire.
Non ha programmato niente, non ha pensato a un discorso da fare, si è solo trovata dall’altro lato della porta mentre Jaune apriva il suo cuore a Ren. E allora è entrata e ha iniziato a parlare, pur sapendo che avrebbe cambiato tutto.
Avrebbe potuto dirli di lasciare perdere, che sì, insomma, se Weiss non apprezza questi comportamenti, allora non si merita che Jaune perda altro tempo.
Dio solo sa quanto vorrebbe aver pronunciato quelle parole, e poi magari poter fare le proprie mosse, senza avere rivali… ma non può.
Pyhrra è Pyhrra, e non potrà mai avvantaggiarsi a discapito di qualcun altro. Non può farlo in combattimento, non può farlo in amore e non può in alcun modo farlo contro una persona a lei cara. E per quanto consideri Weiss Schnee una pazza per non riuscire ad apprezzare le attenzioni che le dà Jaune, le vuole bene, la vede come una farfalla delicata e letale, e per questo motivo vuole “combattere” con lei alla pari. Anche se sa di non essere alla pari, in nessun ambito.
«Eh? Cosa?»
«Dille esattamente quello che hai appena detto. Nessun piano ridicolo, nessuna frase fatta, solo… sii onesto.»
Percepisce lo sguardo disperato di Nora, ma lo evita per sopravvivenza, o per qualsiasi altra cosa, che ora le sfugge. Le sta lanciando un salvagente, lo sa benissimo, e lei lo sta guardando lasciandosi affogare. Vede la una via d’uscita e la ignora.
Alla faccia dell’eroina: come può proteggere gli altri se non riesce neanche a salvaguardare se stessa da una situazione del genere? È solo amore, è solo sentimento, non è questione di vita o di morte!
Dovrà parlarne con qualcuno non appena tutta questa storia del ballo sarà finita. Non vede l’ora che sia finita, se deve essere sincera, non ne può più di vedere strane proposte e di dare consigli ai suoi compagni che non sanno come approcciarsi. Ha iniziato a dire che non poteva, che aveva da fare, allenamenti, si sa, Pyhrra Nikos non può non allenarsi… però non può fare finta di niente con Jaune.
Può farlo solo per lui. Nessun altro a parte lui. Deve farlo solo per lui.
«Ma come…» mormora il giovane Arc, probabilmente più per dare fiato alla bocca che per dire effettivamente qualcosa.
«Jaune. Non puoi sbagliare se è la verità.» gli sorride dolcemente, pur sentendosi morire dentro.
Gli occhi di Jaune si spalancano, illuminati da una nuova speranza.
A Pyhrra sembra di sentire i suoi pensieri, e gridano a gran voce, come dei carcerati dietro le sbarre della loro cella, che qui sono i denti del ragazzo. “Sì, Pyhrra ha ragione! Posso farcela! È vero! Devo solo essere sincero!”
Ognuno di loro è una pugnalata dritta al cuore per la paladina della Beacon Academy.
Eppure il suo sorriso non cede. Non molla, rimane ancorato alle labbra, in un miserabile tentativo di proteggere almeno le apparenze.
Possibile che Jaune non si sia accorto di niente? Possibile che sia stata troppo sottile nelle parole e nei gesti per fare in modo che lui la notasse?
Aveva sbagliato approccio?
Tutte le domande si affollano nella testa e Pyhrra sente le gambe che stanno per cedere.
Jaune indossa quell’espressione da cucciolo determinato che lei ha amato dal primo istante, e la indossa bene, è l’espressione che gli sta meglio.
«Hai ragione. Grazie Pyhrra. Bella chiacchierata, Ren!»
Pyhrra sente gli occhi che le si riempiono di lacrime, il dolore è incontrollabile e un “ti amo, Jaune” le muore in gola quando lui, ispirato e rinvigorito, scappa dalla stanza.
Jaune è andato.
Pyhrra ha perso la sua possibilità, forse la sua unica possibilità di dirgli quello che prova.
«Fa’ ciò che predichi, Pyhrra.»
Nora non urla come al solito, ha un tono basso e desolato, insospettabilmente compassionevole.
La maschera di Pyhrra crolla in frantumi, non tenta neanche di salvare il salvabile, perché non c’è più niente da fare ormai.
Va alla scrivania, passa delicatamente i polpastrelli sul profilo del mobile. Una lacrima è impertinente, sta per evadere dai dotti, la sente.
Jaune è andato.
Sospira pesantemente.
Se è felice con Weiss, deve essere felice anche lei, per lui. È così che fanno gli amici. È così che si vuole bene.
E Jaune è andato.

  
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