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Autore: Nat_Matryoshka    10/09/2019    3 recensioni
"Se dovesse fare una lista di tutto ciò che ama di più delle loro vite, non saprebbe da dove iniziare.
Prima di tutto, le notti piovose."

Una lettera per un sentimento, una storia, un momento. Dalla A alla Z.
[Aziraphale/Crowley]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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F come Fragile
 
“È semplice, quando impari a lasciarti andare” gli ha detto qualcuno, tempo prima. Crowley non ha prestato grande attenzione alla cosa: cedere a qualcuno è un concetto interessante, ma lontano dalla sua vita quotidiana. Vivere giorno per giorno, sempre alla ricerca di qualcosa di intrattenente, evitando i propri doveri, non gli lascia tempo per sentimenti simili.
Per cedere a qualcuno, prima devi fidarti. Ti serve qualcuno da cui sentirti attratto.
Non ha mai provato quella sensazione.

È solo dopo anni e anni, dopo secoli interi (dopotutto sono creature senza età, e dieci anni passano come un minuto umano) che Crowley impara cosa significhi sciogliersi tra le braccia di qualcuno, quasi fossero l’unica cosa che importa davvero. Chiudere gli occhi e lasciare andare tutte le proprie insicurezze, finalmente, perché Aziraphale le amerebbe tutte quante, una per una, come ama lui.

Sentirsi fragile, pronto a cadere a pezzi e ad essere rimesso subito insieme.
È facile sciogliersi, quando sai come farlo. Ha solo avuto bisogno di tempo per capirlo.
 
 

G come Giardiniera

Frances siede nel giardino e ammira il cielo sopra la sua testa, baciata dal sole.
Frances dà un colpetto affettuoso alla testa di Warlock, poi sorride amorevolmente alle piante.
Frances, che canta quando pensa di essere sola e arrossisce, perché Ashtoreth l’ha sentita. Frances la giardiniera, la donna dai capelli ricci e biondi, gli occhi calmi e verdi come laghetti di montagna.
Le sue labbra sono soffici, belle da baciare, soprattutto quando cala la notte e restano sole, in un angolo della grande cucina della casa. Warlock adora rubare i biscotti a mezzanotte, ma spesso trova un barattolo ad aspettarlo sul comodino: un piccolo miracolo inaspettato.

Frances, le sue cosce soffici e paffute che si arrossano per i piccoli morsi della sua amante.
La sua Frances, così gentile e generosa, che è un angelo anche se nessuno lo sa.

Beh, nessuno a parte Ashtoreth.
 
 

H come Here (Qui)
 
“Shh, shh, sono qui. Crowley, sono qui.”

Crowley si sveglia nel cuore della notte, coperto di sudore, terrorizzato da qualcosa che Aziraphale non può vedere. Per quanto gli piaccia dormire, alcune notti non trascorrono nella tranquillità che si aspetterebbe.  
“Non è reale, Crowley. Sei con me, a casa. Non è reale…”
Il suo demone trema sotto al lenzuolo, gli occhi colmi di lacrime silenziose. Non sta davvero piangendo, ma è come se non fosse in grado di fermare quelle che scorrono lungo le sue guance. Aziraphale lo abbraccia stretto, mormorando parole dolci all’orecchio per calmarlo, cullandolo per farlo sentire al sicuro, ma non è facile.
Non l’ha mai visto tanto spaventato.
“Shh…”
Crowley resta fermo per un attimo, pietrificato ma protetto dalle braccia amorevoli del compagno, finché le lacrime non si fermano e il respiro ridiventa regolare. L’angelo gli bacia le labbra bagnate, cullandolo perché riprenda sonno.

“Sono qui. Non ti lascio.”
 
 

I come Ineffabile

Esistono sentimenti che non è possibile descrivere, perché impossibili da rinchiudere nei confini limitati di una parola. Ad Aziraphale piace giocarci quando scrive, leggerle sui libri che colleziona quasi con venerazione, ma quando si tratta di definire il suo rapporto con Crowley, sembrano sparire misteriosamente.

Com’è possibile dare un nome a qualcosa che cambia forma ogni giorno, pur restando sempre uguale? Un sentimento che ne racchiude altri diecimila, milioni, tutti ugualmente complessi? Anche dopo aver scelto una sola parola con cura, trattenendola in mente come una gemma trovata nel più inaspettato dei luoghi, bastano poche ore perché sembri sbagliata, fuori posto. Come se nemmeno quella riuscisse a seguire le loro vite passo passo.
È dopo interminabili risate, cene, passeggiate, giornate trascorse nella pigrizia dolce della libreria che la parola giusta tocca la mente di Aziraphale e resta lì, perfetta come se fosse stata disegnata apposta per loro. Forse non era necessario affannarsi a cercarla: come tutte le cose destinate ad essere in un modo e non in un altro, era lì in attesa di essere scoperta.
Ineffabile.
 
 
 
“Ineffabile” /i-nef-fa-bi-le/
Aggettivo: “che non si può definire a parole,
che non si può esprimere adeguatamente;
inesprimibile, indicibile.”
 

L come Libri

Viene sempre qui a leggere e studiare.
Anthony J. Crowley non trascorre mai molto tempo in biblioteca, ma a volte la vita prende pieghe inaspettate ed eccolo lì, pronto per un’altra giornata produttiva di studio. Ha un dannato bisogno di passare quell’esame, il professore è stato abbastanza chiaro al riguardo. Non può permettersi di fallire.
Se non altro, la compagnia sembra valida…
Non conosce il suo nome, ma il giovane che siede sempre al tavolo di fronte al suo sembra godersi l’atmosfera accogliente: quando arriva, al mattino, lo trova già lì. È bello, ha la voce pacata, gli occhi verdi e dolci, i capelli color oro pallido, come un raggio di sole primaverile. A volte siede su di una poltrona accanto alle finestre per leggere qualcosa, a volte porta con sé una pila di tomi e inizia ad esaminarli con attenzione. Un angelo, sorride Crowley tra sé, e le figure del suo libro d’arte confermano quell’impressione.
“Aziraphale”, c’è scritto sui quaderni: il suo nome. Suona bene.
La mattina di lunedì lo trova in piedi vicino ai distributori di caffè, intento a sorseggiare del cacao da una tazza di ceramica che deve aver portato da casa. Bianca, con un paio di ali da angelo sul retro.
“Bella la tua tazza” si complimenta Crowley, tentando goffamente di rompere il ghiaccio. Ma Aziraphale gli sorride subito, e improvvisamente sente tornargli il coraggio.

Da martedì in poi, iniziano ad incontrarsi in biblioteca per studiare e bere qualcosa insieme (caffè, cacao o tè, ad Aziraphale piace variare). Qualche giorno dopo, lui si offre di aiutarlo con il ripasso finale.
Sabato sera, una settimana dopo l’esame di Crowley, escono per il loro primo appuntamento.
 









______

Ok, ho barato: la H l'ho lasciata in inglese e J e K le ho saltate perché non sapevo assolutamente quale prompt scegliere (K, tra l'altro, altro non era che "bacio" nella versione originale), ahah. Spero comunque che anche questa carrellata vi piaccia, piccolo ritardo nell'aggiornamento a parte! 
Vi ringrazio infinitamente per tutte le letture, le recensioni e tutto l'amore che dedicate a quel che ho scritto: mi scaldate il cuore ogni volta. Il mio primo obiettivo da fanwriter è quello di condividere l'amore per i personaggi che mi hanno lasciato qualcosa nel cuore, e se in qualunque modo riesco nell'intento di regalarvi qualche emozione, beh, non posso non sentirmi soddisfatta.

Rey
   
 
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