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Autore: Patman17    20/09/2019    1 recensioni
Ota Kyoryu è un ragazzo studente della Shiketsu, e con la passione esagerata per i dinosauri.
La storia racconterà di come è diventato un eroe durante i suoi anni scolastici e anche con aggiunta di qualche notizia sui dinosauri.
Genere: Azione, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inasa Yoarashi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Arrivai giusto in tempo, Sakura non venne ferita o congelata. I suoi occhi mostravano un senso di terrore che non avevo mai visto in lei, non riusciva a muoversi dalla paura, i suoi occhi puntati su di me però, dicevano tutto... aveva bisogno di me. Urlai il più forte possibile per avere l'attenzione di lei, quella dannata ragazza dai capelli argentati, colei che stava per far del male alla mia migliore amica.
“Ota-kun...” disse Sakura con voce rotta, mentre si rannicchiò, avvolta tra le lacrime, era davvero scossa da tutto ciò, e quella dannata ragazza se la rideva, era contenta di aver tradito la fiducia di Sakura... per questo la odiavo, la odiavo più di quel dannato di Puppet.
“Tu sei... la lucertola... Satana-sama... mi ha parlato di te...”, Satana? Di chi diavolo stava parlando? Come faceva a conoscermi poi? Non poteva esser una ragazza qualunque, probabilmente lei sapeva cosa diavolo successe quel giorno.

“SAKURA, TI DIFENDERÒ IO! STARÒ PER SEMPRE VICINO A TE IN MODO DA NON PERMETTERE A NESSUNO DI FARTI DEL MALE!”.

Mi tolsi da dosso la mia divisa della Shiketsu, liberando completamente il mio corpo da possibili intoppi, anche se il freddo che stava generando quella ragazza era troppo eccessivo, avrei avuto massimo venti minuti di tempo e poi sarei caduto in coma.
“Lucertola-kun... non pensi di urlare troppo...?”, e non appena pronunciò quelle parole, una grossa colonna di ghiaccio comparì sotto di me, lanciandomi all'indietro. Rimasi cinque minuti buoni a terra, mentre lei se la rideva di gusto, con quella sua espressione completamente vuota e insensibile.
“Io... sono membro dei 22 arcani... e rispecchio l'arcano della luna...”, ventidue arcani? Cosa volevano significare... che c'erano altri ventuno villain comandati da Satana? Tutto ciò si faceva sempre più strano. Non appena smise di ridere, la ragazza si avvicinò a me, e con un movimento della mano congelo le mie gambe e braccia al terreno, mentre la temperatura si faceva sempre più bassa... e il tempo di sopportazione scendeva sempre più.
“RIKA-CHAN, SMETTILA!”, con un urlo disperato di Sakura, riuscì ad avere l'attenzione della sua compagna, arrivando persino a generare dei fiori all'interno del ghiaccio, liberandomi.
“Sakura... sto lavorando... Satana-sama conta su di me...”, disse con quei suoi due occhi sofferenti, anche se ormai era palese che non stava dalla nostra parte. “Satana...sama? Di chi stai parlando?”, domandò Sakura, mentre mi stava facendo guadagnare tempo per studiare un piano a prova di villain. “Satana-sama... è il boss... è lui che guidava i tre villain... che vi attaccarono...”, allora la causa di tutto ciò era questo Satana... il mio dolore era solamente a causa sua... tutto ciò ora aveva più senso, tutto ciò ora aveva un nome.

“Non dovevi far del male a Sakura... non dovevi distruggere i sentimenti che provava! Come ti ho già detto, io Ota Kyoryu, anzi IO DINOBOY TI FARÒ CHIEDERE PERDONO!”.

E con un urlo disperato, tirai una grossa testata, mostrandole faccia a faccia il mio sguardo impregnato di rabbia. L'adrenalina del momento e la voglia di lottare mi riscaldava a tal punto che, non sentivo più freddo, era tutto più facile ora.
“Lucertola-kun... ti sei liberato... allora... devo andarci forte con te...”, con tono rotto probabilmente causato dalla testata, iniziò a creare colonne di ghiaccio dell'altezza di palazzi, congelando tutti i passanti che, senza alcun motivo sembravano ignorare lo scontro, era tutto come se fossimo invisibili.
Tirai un grande respiro, chiusi gli occhi e in quel momento inizia a saltare in modo casuale, non lasciando spazio e modo alla ragazza di poter reagire, colpendola numerose volte arrivando anche a farla sanguinare sul volto.
“Lucertola-kun...”, disse solo quello mentre la sua espressione cambiò all'improvviso, diventando furiosa, mostrando un volto inquietante... quasi da film horror.
Sakura in quel momento cercò aiuto ma ogni passante che veniva fermato diceva di non star vedendo nulla di insolito, che diavolo stava succedendo? Il mio corpo stava anche per cedere, il freddo era diventato più insopportabile, e benché lo scontro era a mio favore, stavo per svenire... la stanchezza e il freddo mi stava uccidendo, nel verso senso della parola.
Passarono venti minuti, e mentre i miei muscoli si irrigidivano, Rika sembrava stava per andar nel panico, mentre non riusciva più a creare le sue colonne di ghiaccio che continuavano a ferirmi, una arrivò anche colpirmi la gamba... ci mancò poco che veniva spezzata.

“Hai capito ora... io... Dinoboy non lascerò mai che tu faccia del male alla ragazza qui presente, potessi anche seguirla in capo al mondo, la difenderò sempre!”.

E non appena arrivai per darle il colpo finale, all'improvviso si piazzò davanti una grossa figura oscura dal volto coperto.
“...Satana-sama... portami a casa...” disse Rika, che disperata abbracciò quella grossa figura snella e alta, che a sua volta con uno schiocco di dita scomparve, lasciando però un ultimo regalino: il mio corpo iniziò a congelarsi dall'interno, facendomi svenire... e al portarmi in coma, l'unica cosa che ricordavo prima di chiudere gli occhi era Sakura che in lacrime mi mise il suo grosso cappotto rosa, era così caldo.

   
 
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