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Autore: Patman17    26/09/2019    1 recensioni
Ota Kyoryu è un ragazzo studente della Shiketsu, e con la passione esagerata per i dinosauri.
La storia racconterà di come è diventato un eroe durante i suoi anni scolastici e anche con aggiunta di qualche notizia sui dinosauri.
Genere: Azione, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inasa Yoarashi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Passò molto tempo dallo scontro con l'arcano della luna, e finalmente dopo quasi un'eternità mi venne dato il permesso di uscire. Faceva ancora molto freddo, mia madre non voleva nemmeno che mi avvicinassi al frigorifero, ne era rimasta traumatizzata.
Una volta imbottito di cappotti alla fine mia madre mi lasciò uscire, avevo un compito molto importante... dover restituire il cappotto a Sakura, per la prima volta sarei andato a casa sua, mi sentivo in agitazione.
Lentamente arrivai davanti a casa di Sakura, con il cuore che mi batteva, e la faccia da scemo suonai il campanello, trovandomi avanti una donna dall'apparenza molto giovane; i suoi capelli e la sua postura mi ricordava molto Sakura.
“E tu, chi saresti?” domandò la donna con tono irritato, guardandomi da testa a piedi con smorfie di disappunto.

“Sono Ota Kyoryu, un compagno di classe di Sakura! Dovevo ridare una cosa a Sakura...”.

E non appena dissi il mio nome gli occhi di quella donna cambiarono improvvisamente, le sue smorfie di disappunto divennero dei grandi sorrisi, una vera e propria evoluzione.
“Ohhh... tu sei il ragazzo che Sakura nomina sempre nel suo diario segreto! Sai più volte diceva che si sarebbe dichiarata ad un certo Kyoryu ma non ho mai capito di chi stesse parlando, che sbadata!”, disse con quel tono inquietante iniziando a “palparmi” cercando di intravedere i miei muscoli, cosa che non avevo.
“MAMMA! Smettila di traumatizzarlo... mi metti in imbarazzo!” urlò Sakura, che scattando ancora in pigiama mi prese e portò via, verso il piano di sopra come se fossi un oggetto molto leggero.
Una volta nella sua camera, Sakura sbarrò la porta in tutti i modi, dimenticando di esser in un pigiama... molto carino, era di un rosa acceso che mi aveva quasi ipnotizzato... cancellando dalla mia vista quei modi scimmieschi e barbari che stava avendo, facendo rimanere solamente la grazia di una fata.
“Ota-kun come mai sei venuta a trovarmi? È successo qualcosa? Inasa-kun ti ha parlato di qualcosa? Non è successo nulla sta mentendo lo sai coma fa!”. Sakura iniziò a sudare, sembrava come se stesse cercando di nascondere qualcosa di molto importante, ma probabilmente era solamente una mia impressione.

“Sono solamente venuto a riportarti il tuo cappotto...”.

Non feci nemmeno il tempo di finire la frase che, trovai sul comodino uno spot, simile a quelli che utilizzavo a casa per termoregolarmi. Rimasi stupito da ciò, cosa ci faceva a casa sua una cosa del genere? E fu in quel momento che mi venne probabilmente il mio primo lampo di genio.

“Sakura... perché ogni volta finiamo sempre in certe situazioni? Dopo lo scontro con Puppet ti sei presa cura di me, in Cina dopo che Zhū ha vinto lo scontro contro di me tu ti sei gettata ad aiutarmi, e ora? Hai persino fatto di tutto per riscaldarmi... non è comica come cosa? Alla fine Inasa sembra aver ragione siamo fatti l'uno per l'altro!”.

Ci fu un attimo di silenzio tra noi due, i nostri due sguardi si incrociarono nuovamente... i nostri volti divennero più rossi di due pomodori, che diavolo avevo appena detto, mi ero apertamente dichiarato senza volerlo.
“Ota-kun...?”, fermai immediatamente Sakura poggiando una mia mano sulle sue labbra, creando nuovamente una situazione maledettamente imbarazzante.

“NO CIOÈ VORREI SAPERE COME HAI CONOSCIUTO RIKA!”.

Mi salvai in calcio d'angolo, e fu allora che finalmente venni a sapere della verità.
Tutto iniziò esattamente poco tempo dopo il rientro dalla Cina, durante il ritorno a casa Sakura incontrò una ragazza molto sola, ella diceva di essersi trasferita da poco e che non aveva ancora molti amici, e soprattutto che si sarebbe fermata per almeno altri tre mesi e poi dovette trasferirsi nuovamente con il padre. Sakura iniziò ad incontrarsi ogni giorno con questa ragazza, che pian piano iniziò ad aprirsi a lei diventando molto amiche, arrivando persino a darle consigli con questo fantomatico ragazzo che le piaceva. “Ota-kun ma tu come hai fatto a trovarmi?” e alla fine arrivò quella domanda fatidica, non sono mai stato bravo a mentire e anche a costo di fare una brutta figura dovevo dirle la verità.

“All'uscita dalla scuola ti ho vista fare una strada diversa dal solito, e quindi ti ho seguita!”.

Sakura fece una smorfia strana, sembrava felice da quelle parole e non capivo il perché, come mai era felice di sapere che io la seguissi? Non le capirò mai le donne.
Si fece tardo pomeriggio e alla fine arrivò l'ora di rientrare per me, con tono imbarazzato salutai anche la madre di Sakura, che come precedentemente stava sbandierando ai quattro venti il diario segreto, ormai non più segreto della figlia.
Non appena fuori da casa di Sakura nel mio volto apparve un sorriso, che non se ne andò nemmeno dopo esser tornato a casa, cosa mi aveva reso così felice?

   
 
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