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Autore: BeautyLovegood    30/09/2019    4 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Crowley ed Aziraphale erano emozionati. Era arrivato il primo compleanno di Magic.

- Newt e Anatema hanno accettato il nostro invito. Spero che il loro regalo non sia un piccolo computer-giocattolo, non voglio che nostra figlia conosca la tecnologia troppo presto.- disse Aziraphale mentre leggeva in cucina un libro di ricette di torte per bambini.

- Newt potrà entrare in questa casa se terrà le mani dietro la schiena per tutto il tempo! Se osa toccare i miei tesorini tecnologici, lo farò dannare per tre generazioni! Sei d’accordo con papà Crowley, tesoro?- protestò Crowley mentre giocava con Magic sul divano al cavallino.

- Papa Crolì!- disse la piccola.

- Non ascoltare papà Crowley, Magic! Ascolta papà Aziraphale!- esclamò Aziraphale dalla cucina. Riuscì a sentire sua figlia gridare Mama Azi e il suo compagno ridere divertito.

- Solo perché oggi è il suo compleanno, chiuderò un occhio su “Mama Azi”, ma è l’ultima volta!

- A volte Mama Azi è proprio un rompiscatole, ma noi lo amiamo lo stesso.- commentò Crowley e avvicinò Magic a sé per riempirla di coccole. Lei rispose a tutto il suo affetto baciandogli il mento con un sonoro schiocco.

- Che cosa stai facendo, Crowley?!

Quella voce spaventò Crowley al tal punto da fargli quasi scivolare Magic dalle mani.

Sullo schermo del televisore era apparso quel viscido e puzzolente di Hastur. Crowley strinse Magic a sé e la coprì con una coperta nera.

- Anche io sono lieto di rivederti, Hastur. Grazie per la visita, au revoir.

Crowley schioccò le dita, ma Hastur era ancora dentro il televisore.

- Ma che maleducato, non si trattano così gli ospiti!

- Non ricordo di averti invitato. Ora, scusami, ma ho tanto da fare, hasta la vista.

Crowley schioccò di nuovo le dita, ma era inutile.

- Decido io quando andarmene! Comunque, sappi che presto il capo verrà a farti visita!- disse Hastur furioso.

- Quale capo?

Crowley non avrebbe voluto fare quella domanda. Tecnicamente, lui e Aziraphale non avevano più dei capi da un bel pezzo e non sapevano quanto sarebbe durata la situazione, ma adesso che c’era Magic nella loro vita, dovevano stare entrambi più attenti.

- Lo vedrai, lo vedrai! Hasta la revoir!- concluse Hastur con un ghigno e finalmente il televisore si spense.

Crowley scoprì Magic. Non si mise a piangere per essere rimasta nel buio per qualche secondo. Al contrario, fissò il suo rosso padre negli occhi e gli accarezzò le guance con le manine, facendogli versare lacrime commosse ma anche spaventate.

- Papa… papa… papà!

- Tesoro mio… non sai quanto ti amo!- disse Crowley, le diede un piccolo bacio sulla boccuccia e poi la fece sdraiare sul divano per farle le pernacchie sul pancino, facendola ridere con allegria. Aziraphale li guardò appoggiato alla porta del salotto. Teneva in una mano il libro sulle torte e nell’altra un piccolo foglio che aveva appena strappato in tanti pezzi. Quando Crowley alzò lo sguardo verso di lui, l’angelo fece sparire i pezzi di carta con un gesto della mano.

- Che cosa c’è, Mama Azi?

Magic si mise seduta da sola e indicò Aziraphale chiamandolo Mamma Azi. Lui sorrise e si avvicinò a lei con il libro aperto su due torte, una tutta rosa e una bianca con i fiori di zucchero colorati sopra.

- Dimmi, tesoro, come vorresti che fosse la tua prima torta di compleanno?

Magic guardò con attenzione le due pagine e batté le mani.

- Ti piacciono, vero? Anche a me piacerebbe prepararle tutte e due, ma Papà Aziraphale non vuole regalarti un fastidioso mal di pancia e tanti pannolini sporchi.

- Magari potremmo darti una mano a preparare la torta.- propose Crowley prendendo in braccio la piccola. I tre si diressero in cucina, ma c’era qualcosa di strano: una torta bianca con le margherite colorate di zucchero sopra.

- E questa da dove è sbucata?- chiese Crowley.

- Non sono stato io! Volevo preparare la torta con le mie mani! Oh no, l’ho fatto di nuovo!- disse Aziraphale mettendosi le mani tra i capelli. Magic batté di nuovo le manine e al centro della torta apparve una scritta di glassa viola.

- Buon compleanno Magic.- lessero in coro Crowley ed Aziraphale, poi guardarono la loro bambina con stupore.

- Sei stata tu?- chiese l’angelo e lei batté di nuovo le manine sorridendo. Sopra la torta apparve una candela color arcobaleno a forma di uno.

Crowley e Aziraphale avrebbero voluto sorridere per le capacità di Magic, dopotutto se ne intendevano di capacità soprannaturali, ma non ci riuscivano.

- Dobbiamo parlare.- si dissero in coro. Aziraphale sospirò e prese Magic in braccio.

- Forse è meglio domani. Non roviniamo il suo primo compleanno, Crowley.

Crowley non disse niente e guardò il suo compagno che osservava la torta insieme alla piccola. Si mise gli occhiali neri per non far vedere la paura e la rabbia nei suoi occhi.

 

*

 

Anatema e Newt arrivarono alle otto. Avevano portato due regali per Magic. Aziraphale li accolse come un perfetto padrone di casa, mentre Crowley se ne stava in disparte con la piccola sulle spalle. Le aveva messo un vestitino rosa con una gonnellina che la faceva sembrare una ballerina di danza classica.

- Buon compleanno, mia bellissima figlioccia!- disse Anatema. Crowley le permise di prenderla in braccio, ma non la perse mai di vista, neanche durante la cena. Aziraphale cercò di non farci caso e raccontò tutti i progressi di Magic con fin troppo entusiasmo.

Arrivati al momento tanto atteso della piccola festa, i due papà si misero dietro il seggiolino della figlia. Crowley schioccò le dita per spegnere le luci della cucina e Aziraphale le schioccò per far apparire la torta con la candelina accesa.

- Tanti auguri a te

Tanti auguri a te

Tanti auguri a Magic

Tanti auguri a te!

Newt scattò tante foto e riuscì a non distruggere la macchina fotografica.

Anatema non poté fare a meno di notare che le luci della cucina si erano accese con un battito di mani di Magic, ma per non rovinare il bel momento, le mostrò il regalo più piccolo che le aveva portato. Aziraphale lo aprì per lei e trovò un carillon di legno a forma di angelo con le ali nere che suonava Bohemian Rhapsody.

- E questa meraviglia dove l’hai trovata?- chiese Crowley con una punta di gelosia nella voce.

- L’ho fatta con le mie mani. È il mio nuovo modo di fare magie…- spiegò lei timidamente e fece aprire all’angelo il secondo regalo, un grande orsacchiotto di peluche e con un fiocco viola e gli occhi luccicanti. Magic strinse l’orsacchiotto a sé in segno di apprezzamento.

- Grazie, Anatema! Grazie, Newt! Direi che Magic ha apprezzato molto i vostri regali!

- Anaea! Nu!- esclamò Magic guardando sorridente la sua madrina e il suo fidanzato.

Dopo aver assaggiato un pezzettino di torta, la piccola si mostrò stanca stropicciandosi gli occhietti.

- Se volete, posso farla addormentare io.- intervenne Anatema.

- No, grazie, ci penserà Papà Aziraphale.- disse Crowley con voce ferma.

Aziraphale prese in braccio Magic, permise al demone e anche ai suoi amici di darle il bacio della buonanotte e la portò in bagno per lavarla un po’ prima di metterla a nanna.

- Ho l’impressione che mia figlia sia in pericolo.- disse Crowley a voce bassa ad Anatema e Newt appena Aziraphale scomparve dietro la porta del bagno.

- Riguarda le sue… capacità?- chiese Newt. Da quando si era messo con Anatema, aveva imparato a convivere con certe stranezze.

- Non solo… oggi ho ricevuto una spiacevole visita da uno dei miei… ex-colleghi e questo mi fa saltare i nervi. E ha detto che uno dei miei capi verrà da me un giorno, ma non so quando. Potrebbe arrivare domani come tra cento anni.- disse il demone a denti stretti cercando, con fatica, di controllare la sua rabbia.

- Crowley, calmati, per favore.

- No che non mi calmo, Anatema!

Crowley sbatté forte il pugno sul tavolo, spaventando Magic che si mise a piangere forte.

- Si tratta di mia figlia, nata per puro caso. Se dentro di lei c’è davvero un po’ di angelo e un po’ di demone, non oso immaginare quello che potrebbe succederle. Belzebù o Gabriele potrebbero volerla per usarla per i loro scopi o peggio… potrebbero volerla Satana o Dio.

Crowley era sul punto di crollare, ma la mano di Anatema posata sulla sua riuscì a calmarlo almeno un po’.

- Farò delle ricerche, Crowley, te lo prometto. Troveremo una soluzione. Dopotutto, sono una strega e discendente di Agnes Nutter. Se siamo riusciti ad evitare l’Apocalisse e a salvarci tutti quanti grazie alle sue premonizioni, possiamo proteggere e salvare anche Magic.

- Non sono tipo da eroi dei film pieni di speranza per il futuro, non lo ero neanche durante l’Apocalisse…- disse il demone scoraggiato.

- Allora direi che è arrivato il momento di pensare da eroe. Dopotutto, i padri sono gli eroi delle proprie figlie, no?- aggiunse Newt.

Quando Aziraphale tornò senza Magic tra le braccia, Anatema e Newt ringraziarono i loro amici per la bella festicciola e se ne tornarono a casa.

- Crowley…

- No, ti prego, Aziraphale, non voglio parlare in questo momento. L’hai detto anche tu, lo faremo domani. Adesso voglio solo andare a dormire.

Crowley schioccò le dita, facendo tornare la cucina pulita e in ordine, e andò in camera sua. La culla di Magic era attaccata ai piedi del letto.

- Così dormiremo più tranquilli.- disse Aziraphale a voce bassa, poi caricò il carillon che aveva messo sul comodino di Crowley e si mise al suo posto nel letto. Le note della nuova versione di Bohemian Rhapsody si diffusero nella camera senza fare troppo rumore e Crowley posò un bacio sulla testa di Magic usando un dito.

- Buon compleanno, mia piccola principessina.- mormorò e si sdraiò vicino al compagno.

- Angelo? Ti amo tanto… e ti sono grato per il grande dono che hai fatto a noi da un anno.- gli disse stringendolo a sé.

- Anche io ti amo tanto… e non ho paura…

 


















































Ci siamo addolcite a dovere, è ora di un po' di dramma, che dite?
Al prossimo capitolo!
  
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