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Autore: Newmoon    15/10/2019    2 recensioni
Sasuke è finalmente tornato a Konoha e chiede a Sakura di partire con lui per la ricerca di un fiore particolare. Fanfiction ispirata a tutto ciò che manca della coppia Sasusaku in Naruto.
Tratto dalla storia:
"Arrivarono prateria sconfinata. Il sole stava tramontando e, per quanto si sforzasse, Sakura non riusciva a vedere la fine dell’orizzonte. Un po’ di vento scombinava i capelli di entrambi ma non faceva affatto freddo, anzi.
“Ci sono pochi fiori qui” annunciò la ragazza “Dev’essere perché l’autunno è alle porte..”
Sasuke attivò lo Sharingan.
“Trovato”"
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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I'm back

Capitolo 2



Non c’erano nuvole nel cielo, quella notte.
Tutte le stelle erano lì, luminose e splendenti nel firmamento, pronte ad illuminare il volto di qualsiasi romantico avesse osato guardarle.

Le foglie del piccolo bosco vicino l’accampamento erano appena rischiarate dalla fioca luce della luna che ne metteva in mostra i colori variopinti; verde, giallo, rosso e varie sfumature, segno evidente che l’autunno era alle porte.

Gli occhi di Sakura erano troppo annebbiati dalle lacrime per soffermarsi su quello splendido spettacolo che la natura aveva deciso di offrire.

Li strofinava con il dorso della mano mentre proseguiva nella sua insensata corsa, saltando da un ramo all’altro.

Cosa stava facendo?
Se n’era andata così senza dare spiegazioni?
Cosa avrebbe pensato Saske-kun quando si sarebbe accorto della sua fuga?


Scese in un piccolo spiazzale di erba verde, buttandosi malamente a terra e sbattendo con la schiena contro il tronco di un albero.

Le lacrime non accennavano a fermarsi così, portate le ginocchia al petto, iniziò a piangere più forte.

Se Saske-kun avesse trovato la sua tenda vuota l’indomani avrebbe sicuramente pensato che era una bambina capricciosa e scostumata e allora sì che non avrebbe più avuto nessuna possibilità con lui.

Se da un lato le balenò in mente l’idea che forse era meglio così, che forse così avrebbe potuto mettersi il cuore in pace da quell’amore non corrisposto, dall’altro un’ansia terribile la pervase.

No, non poteva permetterlo.
Doveva assolutamente tornare indietro.
Aveva promesso che non sarebbe più fuggita davanti a nulla e che non sarebbe più rimasta indietro rispetto ai suoi compagni.

Si fece forza.

Si alzò e si impose di smettere di tremare ma un rumore improvviso di foglie le fece saltare un battito del cuore.
L’aveva già trovata? Saske-kun era già lì?

“Sa-saske-kun..”
 
***********************

Sasuke era sdraiato nella sua tenda blu con una mano dietro il capo e lo sguardo fisso verso il soffitto.

I suoi occhi, di colore diverso, percorrevano attenti le perfette cuciture della struttura, come a volerle studiare nel dettaglio.

Chiunque l’avesse visto da fuori avrebbe potuto giurare che era immerso in chissà quale profondo pensiero o ragionamento ma la verità era semplicemente che non gli andava di dormire.

Si girò su un fianco, poi sull’altro, poi di nuovo di schiena, infine optò per alzarsi del tutto.

Uscì cautamente attraverso l’apertura del telo e tremò appena quando un soffio umido di gelida notte gli si portò sul viso.

L’atmosfera era piatta, l’aria fredda; una calma quasi surreale veniva appena interrotta dal leggero scroscio del piccolo fiume.
Alzò lo sguardo al cielo pensando a quanto bene si vedessero le stelle quella notte e a quanta quiete ci fosse in quel posto.

Eppure, anche se amava la solitudine, ogni tanto anche ad uno come lui veniva la voglia di un po' di compagnia.

Chissà se Sakura starà dormendo.

Se la conosceva abbastanza bene, dopo la loro discussione era probabilmente rimasta ore a pensare alle sue parole.

Se la immaginò mentre singhiozzava nel suo sacco a pelo, con le lacrime che scendevano calde sulle gote.

Tese l’orecchio ma non udì alcun rumore.

Probabilmente si stava sbagliando oppure si era davvero addormentata.
Guardò attraverso il sottile tessuto della tenda di lei con il suo occhio speciale e quel che vide, anzi quel che non vide, lo colse di sorpresa.

La tenda era vuota.

Senza lasciarsi turbare, si avvicinò con passo deciso e altrettanto decisamente tirò giù la zip che proteggeva l’entrata al caldo riparo: un sacco a pelo intatto e nessuna traccia della ragazza.

Si guardò intorno ma ancora non rilevò nessuna traccia di energia.

Dove poteva essere andata? Non era da Sakura lasciarlo lì così senza dargli nessuna spiegazione.

Il suo sguardo continuava a vagare, in cerca di un segnale, finché la sua attenzione non cadde sul piccolo bosco al di là del fiume.
Senza indugio il giovane Uchiha si diresse in quella direzione, sorpassando il velo d’acqua con un agile salto, cosicché anche la sua ombra si perse tra quella delle fitte foglie.
 

********

“Sasu..” Sakura si bloccò.

La figura che uscì dal cespuglio non somigliava affatto al suo compagno.

Era un uomo di media altezza, dalla pelle molto chiara, quasi bianca.
Ricordava di aver già visto individui del genere: già quel tipo le ricordava terribilmente quella Kaguya che Naruto e Sasuke avevano affrontato anni addietro.

“Sembra che tu abbia una bella quantità di chakra”

La ragazza sussultò.

“Non sei proprio quello che cercavo ma direi che non posso lasciarti fuggire” prima ancora di terminare la frase, il nuovo arrivato lanciò una specie di lenza fatta di chakra nella sua direzione.

Sakura la schivò abilmente.
Seguirono alcuni minuti di combattimento.

Il nemico le comparve alle spalle ma lei fu abbastanza veloce da vederlo e da contrattaccare.
Il colpo, però, non andò a segno e furono alcuni alberi a pagarne il prezzo, cadendo al suolo rovinosamente.

“Non hai speranze” con un sorriso sghembo anche l’Otsutsuki mostrò una notevole forza mandando in frantumi il terreno.

La rosa saltò, nascondendosi rapida dietro un albero per studiare meglio le prossime mosse.

“E’ inutile che ti nascondi”

 D’improvviso i suoi occhi divennero bianchi mentre dei rilievi serpiginosi comparvero sottocute.
Aveva attivato il Byakugan.

Sakura non fece in tempo a stupirsi che l’avversario l’aveva già trovata.

Si dirigeva verso di lei ad altissima velocità quando il colpo del Susano’o di Sasuke si frappose tra lei e il nemico.
Quest’ultimo atterrò con una piroetta su un ramo mentre il ninja cadde sul suolo poco distante.

“Saske kun!” Stavolta era lui.

“Uchiha Sasuke. Che bella sorpresa” A quanto pare quel mostro lo conosceva.

“E tu chi saresti?” Per tutta risposta il terreno si frantumò nuovamente mentre la figura bianca si scagliava senza preavviso contro di lui.

Sasuke preparò il Chidori ma quando il nemico gli fu appena di fronte il suo braccio non si mosse.

Guardò rapido l’ammasso di blu chakra che a mo di fulmine si muoveva nella sua mano mentre si preparava a ricevere il colpo avversario.
Strinse i denti.

Che succede, dannazione?

“Shannaroooo” dal lato sopraggiunse il potente pugno di Sakura che sbalzò l’alieno una ventina di metri più in là.

Prontamente Sasuke girò lo sguardo.
“Amaterasu”

Le fiamme nere comparvero dal nulla ma non riuscirono bene a centrare l’obiettivo che si gettò in un portale spazio-temporale con un sorriso sadico, non prima di aver agganciato ed estratto il chakra del moro.

Sasuke cadde in ginocchio.

“Saske-kun! Cos’hai?”
Sakura lo aveva raggiunto e lo sorreggeva con una mano sul petto e una sulla schiena.

Sasuke iniziò ad ansimare mentre la sua visione diventava sempre meno nitida.
La ragazza lo guardò evidentemente preoccupata. Stava sudando.

“Cos’è successo? Perché sei rimasto immobile prima?” 
Non le sembrava che quel tipo avesse usato nessun jutsu particolare, eppure Sasuke era rimasto lì imbambolato.

“No-n lo so”
Parlava a fatica così come faticava a tenere gli occhi aperti
“N-non riesco a muovermi”

Sakura gli prese la mano e subito i suoi occhi caddero su quella specie di bruciatura che si era procurato in mattinata.

Come un flash rivide quel fiore viola nascosto dietro la roccia accanto al fiore che Saske-kun aveva raccolto.

Che fosse stato avvelenato?

Lo distese a terra e gli sbottonò la maglia.
Aveva già fatto più volte cose del genere in passato e non sarebbe stato difficile per lei capire se la sua intuizione era giusta o no.

Bingo!

Riusciva chiaramente a percepire una sostanza estranea.
Con le arti mediche che ormai conosceva bene iniziò pian piano ad estrarre tutto il liquido verdastro, constatando che la respirazione del ragazzo migliorava man mano.

Gli toccò la fronte, non aveva la febbre e respirava regolarmente.

“Saske-kun mi senti?”

Era ancora in uno stato di semi-incoscienza, forse anche per via del chakra che quell’otsutsuki gli aveva estratto.

Sorrise tristemente.
Non le piaceva vederlo in quello stato, la faceva sempre preoccupare tantissimo.

Con delicatezza lo mise a sedere e si pose il braccio di lui intorno al collo.

“Andiamo Saske-kun, ti porto alle tende”
 
Nonostante la sua esile statura Sakura-chan era dotata di una forza disumana e con poca fatica riuscì a trasportare il ragazzo a destinazione.

Lo aiutò a sdraiarsi e dopo avergli pulito il sangue che scendeva dall’occhio destro lo coprì con delle coperte pesanti.

Si fermò a guardalo mentre lui non poteva vederla.

Era sempre stato così bello? Probabilmente si.
E questo per lei non sarebbe cambiato mai.

Gli sfiorò i capelli. 
Anche se sembrava dormire serenamente non lo avrebbe lasciato solo in quello stato, lui che era sempre stato solo.

Sarebbe rimasta lì finchè non si sarebbe svegliato, anche tutta la notte se necessario.
Un ticchettio, dapprima lento poi più veloce e continuo, iniziò a picchiettare contro le pareti.

Aveva iniziato a piovere.


 
                                                                                                                                                                                                To be continued........



 
 
Angolo dell’autrice

*il fiore di cui si parla in questo capitolo è l’ Aconitum napellus, ho letto che con il solo tocco può causare parestesie, problemi respiratori e cardiovascolari, poi ovviamente sui sintomi ci ho un po' romanzato. (Come ho già detto non sono un’esperta quindi se c’è qualche esperto di fiori e ci sono incongruenze, non me ne vogliate)
 
Volevo ringraziare Saku88s ed ECO89 sasuxsaku per le loro recensioni. Anche se si scrive per il gusto di scrivere leggere cosa ne pensano i lettori invoglia a postare i nuovi capitoli anche solo per il fatto di non deluderli!


Perciò, anche se a volte può risultare un po' scocciante, a nome di tutti gli scrittori perdete 2 minuti a recensire! In bene o in male.

 ECO89 sasuxsaku: ahah terrò in mente la tua idea di un belloccio che ronza appresso a Sakura anche se (in beffa anche a Sasuke retsunden) secondo me Sasuke non farebbe capire mai e poi mai di essere geloso! Karin arriva nel prossimo capitolo eheh Per quanto riguarda le mie altre fic è parecchio che non scrivo e questa è la prima su Naruto, quindi si è la prima volta che mi recensisci u.u
 
Saku88s: Ti ringrazio per i complimenti <3 Sto cercando quanto più possibile di entrare nella psicologia dei personaggi e di farli finire insieme senza entrare nell’OOC o nella banalità. D’altronde se non ci accontenta Kishimoto dobbiamo pur arrangiarci u.u hahah
 
Per il prossimo capitolo ho in mente qualche parte divertente!
 
 
 
Newmoon  
 
 
  
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