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Autore: Spensieratezza    27/10/2019    2 recensioni
Ship Ron x Harry /Silente x Piton
Questa è una versione di Harry Potter 3.0
Avete presente la mia fanfiction Harry Potter 2.0? Ecco, provate a immaginarvi la stessa storia, ma cambiando il paring. Se invece di essere innamorato di Draco, Harry fosse stato innamorato di Ron? Cosa sarebbe cambiato? In questa storia riprenderò tante cose di quella fanfiction, per quanto riguarda le cose che volevo cambiare e per la coppia Silente/Piton, che anche in questa versione alternativa, saranno innamorati.
Ps il rating è arancione per dei capitoli che scriverò dopo il quarto anno!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Regulus Black, Ron Weasley, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
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Avviso: Ron ed Harry in questo capitolo parlano della relazione tra Fred e George che è di tipo romantico! xd
non ho scritto di loro in questa ff ma farò una storia misisng moment in cui si parlerà di questo e di com'è nata e anche di come loro l'hanno scoperto!
Non posso metterla come serie, perchè la metterò già nella serie di Harry Potter 2.0, ma magari metterò un link in uno di questi capitoli o riscrivrò proprio i momenti in un capitolo a parte, vedrò :)) in qualche modo farò :)

 


“Non posso perderlo, Ron, non posso perderlo. Tu non hai idea..quando pensavo che lo avrei perso..mi sono sentito..MORIRE..”
 
“E meno male che non l’hai fatto, se fossi morto quel giorno, io ti avrei resuscitato, per ammazzarti.” Rise Ron facendo ridere anche lui tra le lacrime.
 
“Non hai questo potere..”
“Ti sorprenderebbe..scoprire cosa posso fare per te.” Disse Ron, accarezzandogli piano il viso.
 
“Ron..tu..non sei obbligato a stare qui, lo sai..”
“Ma voglio.
“Quindi non lo stai facendo per me?”
“Lo faccio per me perché immaginarti che soffri mi distrugge, ma non devi temere, Harry, Srius si risveglierà, vedrai..”
Harry si distese sul letto, sorridendo.
“Non riesco a credere che sei venuto a casa mia, dando ordini ai Dursley.” Rise.
Ron rise di rimando.
“E incredibilmente non mi hanno urlato contro.”
“Sono cambiati davvero tanto.”
“Lo so, la mia straordinaria famiglia, fa miracoli.”
Risero ancora.
“Ron..quanto starai qui?”
 
“Fino a che non mi cacci..” disse Ron, ma con una intonazione dolcissima.
 
 
 
Passarono i giorni, una settimana, in cui Ron fu ospite a casa di Harry, incredibilmente riuscirono anche a giocare con Dudley a scacchi magici, Petunia scoppiava a piangere ogni volta. Inizialmente per la paura che quegli oggetti si avvicinassero al suo Didino, poi per commozione, poi cercò adirittura di giocarci lei stessa.
Vernon li guardava costernato, giocare, ma non disse una parola.
La notte però, era sempre critica.
Harry cercava di trattenersi, ma Ron sapeva che soffriva, lo abbracciava e lo consolava, a volte in modo troppo intimo per due amici.
“Ron..perchè sei qui..perchè sei qui davvero, intendo.” Gli chiese ancora abbracciato all’amico.
“Perché..io ti amo.” Glielo disse con una cadenza dolce come il miele.
 
Harry sfiorò le labbra con le sue.
“Davvero?”
“Esula dalla sessualità, Harry.  Io ti amo da quando ci siamo incontrati la prima volta..sul treno. Ti ho visto, ti ho guardato..e ho guardato la tua cicatrice..e ho pensato che fossi MIO. No, non come ragazzo. Ero un bambino. Ma ho pensato..che fossi una COSA mia..un tesoro da proteggere. Che fossi..una mia missione. Che la mia missione fosse quella di starti accanto per sempre, non deridermi per questo.”
 
“Non rido di te, perché io, fin dal primo anno..ho pensato che volevo accanto te, per sempre..anzi, l’ho pensato già da quando camminavamo insieme i primi giorni per trovare le aule di Hogwarts, ho pensato, questo rosso imbranato, stiamo facendo tardi insieme, ci sgrideranno in due, ma che bello arrivare INSIEME in aula, anche se ci sgridano, potrei farmi sgridare per sempre se lo avessi al mio fianco, oh, spero tanto che non si stufi di me, pensai.”
Ron ridacchiò.
“Mi sarei messo davanti Voldemort per te..”
“Non..dirlo..ti prego..non..” pensò Harry sdraiato su di lui.
“Per questo mi sono arrabbiato così tanto quando non capivi che Peter..era..è innocente, sì..ma non conta quanto te..e non so dirti neanche cosa mi fa sentire pensare che hanno fatto una profezia su di te..io..”
Harry gli mise un dito sulle labbra.
 
“Mi dispiace per le cose che ho detto quando ero in bagno..credevo che io..che tu non..”
“Harry..io ti amo così tanto che..quel giorno io..ho avuto PAURA..”
“Paura? Di dire che ami un ragazzo?”
“Paura di rovinare la nostra amicizia, che tu poi possa non volermi più, che tu possa desiderare una famiglia, con una donna..che tu mi possa LASCIARE..Harry, ti amo così tanto che va aldilà..non capisci..io ti desidero, ma..al sesso posso rinunciare..ma al fatto di non vederti mai più..questo no..Harry..io non..”
 
Harry lo baciò di slancio a quelle parole, poco dopo il bacio si fece romantico e languido.
“Harry..io..”
“Io non potrei MAI lasciarti, Ron..Non voglio. Io ho bisogno di te..Non sai come mi sono sentito quando..sei uscito di testa per quei cervelli nella sala misteri.”
“Mi sono aggrappato a te.,questo lo ricordo..anche nella non lucidità..volevo sentirti..”
 
“E io sono lusingato di questo…” un altro bacio, romantico.
“Harry, io voglio stare con te, sono disposto a dirlo a tutti, lo prometto, non mi importa di quello che possono pensare..”
Harry ridacchiò accarezzandogli il viso.
“E poi i gemelli fanno il tifo per noi, vero?”
“Quelle pesti..fanno il tifo per noi solo per tenerci buoni per non spifferare il loro segreto.”
Harry e Ron risero contemporaneamente.
 
“Grazie per coprirli.” Sussurrò Ron dolcemente al suo orecchio.
“è impossibile non amarli..o anche solo immaginare che possano amare qualcun altro.”
“Ma sono gemelli.” disse Ron amareggiato.
“Lo so..ma sono anche l’uno, l’altra metà dell’altro.”
“Ho una paura fottuta che la mia famiglia possa andare in pezzi per questa cosa, Harry.”
 
“Ehi, io ci sono..ok? Ci sono per te, e anche per loro. E anche Hermione. Lo prometto. Ci sono sempre stato per la tua famiglia.”
“Sì..è come se ci fossi sempre stato.” Disse Ron.
Si baciarono e stavolta il bacio fu davvero incandescente, si esplorarono con le mani sotto i vestiti, Harry gli accarezzò la schiena, Ron respirò contro il suo collo, facendo gemere Harry.
Si toccarono, languidamente, si dettero piacere a vicenda, uno contro l’altro, strusciandosi, inebriandosi l’uno della pelle dell’altro, fino a quando vennero insieme.
 
“Faremo l’amore..e sarà ancora più bello..come toccare il cielo con un dito, in mezzo alle nuvole..ti amo, Ron.” Disse Harry stringendoselo più vicino.
 
 
 
 
*
 
Il mattino dopo, Harry scoppiò a piangere leggendo una lettera.
“Harry, Harry, cos’hai??” gli chiese Ron, alzandosi dalla tavola.
Tutti i Dursley guardavano la scena sconvolti chiedendo cosa fosse successo.
“Harry, devi calmarti. Dimmi cosa è successo. è Sirius? Lui..”
“NO! Sirius sta bene..” disse alzandosi dalla sua spalla. “é..Regulus..
“Chi è Regulus, Harry?”
 
“Il fratello di Sirius! Sirius si è svegliato, è andato di nuovo all’ufficio misteri, l’ha trovato. Era dentro l’arco, Ron.”
“Oh mio dio.”
“Ed è vivo. È vivo, Ron!”
   
 
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