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Autore: Elgul1    02/11/2019    10 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Justice atterrò in mezzo alla strada dissestata tramite i suoi propulsori posti nella parte sotto gli stivali dell'armatura. 
- Sembra proprio una zona di guerra.- Pensò fra sè e sè mentre, con calma, camminava lungo la strada deserta e piena di distruzione. 
In quell'ambiente sembrò tornare indietro di anni a quando ancora uccideva dissidenti oppure nemici della sua patria e un brivido gli percorse tutta la spina dorsale. 
Scosse la testa più volte e poi, col tracciatore nella corazza, cominciò a cercare una fonte di potere superiore al II riuscendone a trovare tre posti a una distanza piuttosto elevata da dove si trovava lui al momento. 
- A quanto pare la festa è già piena d'invitati.- Riflettè. Stava per ripartire quando, l'allarme dell'armatura, rivelò alcune fonti di potere attorno a lui.
 - Ottimo almeno potrò vedere se funziona ancora.- Pensò fra sè e sè mentre, dalle stradine, un gruppo di quattro super uscì fuori. 
 
" Bene, bene che cosa abbiamo qui?" Domandò uno sulla destra con la mano a forma di lama da cui grondava del sangue fresco. 
" A quanto pare carne fresca anche se nascosta dentro una stupida armatura. Guarda che non siamo a carnevale." Sghignazzò una donna sopra un'auto distrutta con tra le mani alcune carte da gioco.
Mentre quelli parlavano Justice guardò l'armatura mentre analizzava gli avversari attorno a lui cercando di carpirne i punti deboli così da rafforzarsi. 
" Ehi, stanno parlando con te stronzo! Sei sordo per caso?" Gli urlò il terzo mutato in una specie d'orso grizzly e che, di gran lunga, superava la stazza degli altri tre.
 " Al diavolo ragazzi..." Cominciò a dire il quarto con, sopra gli occhi vermigli, un paio d'occhiali scuri. " Facciamolo fuori e festa finita." Dichiarò prima che, dai suoi occhi, uscisse un potente raggio rosso che prese in pieno la corazza non sortendo alcun effetto. Mentre i quattro rimanevano straniti Justice sorrise compiaciuto. - Vediamo se mi ricordo come si fa.- Pensò iniziando ad avanzare verso il tizio dagli occhi vermigli. 
 
 
" Che cazzo aspettate? Dategli addosso?!" Tuonò lui scuotendosi e incitando gli altri tre a farsi avanti. Il primo ad attaccare fu quello mutato in orso che caricò Justice a testa bassa venendo bloccato con una sola mano per la testa.
 " Patetico..." Dichiarò Justice aumentando la presa sopra la pelliccia e sollevando come un fuscello l'animale e scagliarlo contro la macchina su cui si trovava la donna che, senza preoccuparsi, lanciò alcune delle carte da gioco che cominciarono a bersagliare il killer senza riuscire a perforare l'armatura nonostante, non appena toccasserò terra, riuscissero a sfaldare la strada come se fosse burro.
 " Vediamo come te la cavi con questo!" Urlò alle sue spalle il quarto con le mani trasformate in due lame ma, prima che potesse sfiorarla, Justice si girò di scatto bloccandolo immediatamente per il collo e alzandolo da terra.
 " Tu sei il primo." Annunciò mentre, con un semplice movimento della mano, spezzò il collo all'avversario il cui corpo rimase inerte e immobile come quello di una bambola. 
" Maledetto!" Ruggì l uomo a forma d'orso caricando di nuovo verso Justice e pronto al balzo. Con rapidita Justice si liberò del cadavere che aveva tra le mani e, mettendo in avanti la mano destra, uscì fuori un'arma da fuoco e, bersagliò in pieno il petto dell uomo sfondandoglielo e disperdendo le viscere che uscivano fuori come caramelle in una pignata.
 " Due andato..." Mormorò ancora avanzando mentre il secondo tornava umano e col sangue che impregnava ormai la strada. 
" Chi cazzo sei tu?!" Urlò il capo mentre, dai suoi occhi, un potente getto d'energia usciva diretto verso Justice che, sollevando la mano sinistra, si vide formarsi uno spesso scudo e continuò ad avanzare.
 " Io non ho un nome che ti debba interessare..." Gli rispose mentre, con calma, continuò la sua avanzata incurante dei colpi che stava ricevendo da entrambi gli assalitori.
" La sola certezza che devi avere..." Continuò a dire afferrando entrambi per il collo e sollevandoli da terra con semplicità. " E' che state per morire." Concluse per poi sbatterli al suolo con una violenza inaudita uccidendoli sul colpo e spappolando le loro teste sulla strada.
Una volta visto i due senza vita lasciò andare i due cadaveri e guardò la strada davanti a se notando alcune auto che stavano arrivando a sirene spiegate. Sorridendo si mise in posizione era il momento di portare ulteriore caos.
 
 
-
 
 
Joseph camminava lento per le strade del centro ormai distrutte qua e la vedeva fuochi sparsi di auto incendiate oppure edifici ridotti a cumoli di macerie e corpi a terra di civili e non privi di vita.
 
 - Stanno facendo tutto questo per trovare me?- Pensò inorridito da quello che stava succedendo di fronte a lui e con la rabbia che stava salendo. Aveva deciso di andarsene di soppiatto dal dipartimento al diavolo quello che diceva Alex non sarebbe rimasto con le mani in mano non questa volta. 
A un certo punto avvertì un forte boato e, da una stradina laterale, un colosso alto più di cinque metri vestito con una tuta elasticizzata si palesò con, tra le mani, quella che sembrava la refurtiva di una rapina andata bene. 
 
" Credo che dovresti mollare la refurtiva amico!" Gli gridò con quanto fiato aveva in gola sorprendendo sia il gigante che altri tizi che erano attorno a lui. 
" Cosa hai detto moscerino?" Gli domandò con una voce così potente da fraccasare i timpani a chiunque fosse nei paraggi. 
" Ho detto..." Ripetè il ragazzo mettendosi con le mani lungo i fianchi. " Che dovete mollare quello che avete rubato." Concluse senza alcuna esitazione e uno sguardo che, per un'istante, fece dubitare il gruppo che aveva davanti.
 " D'accordo la mollerò allora." Rispose quello con un ghigno sul volto per poi lanciare, a tutta velocità, la cassaforte addosso a lui che la bloccò come se nulla fosse nonostante il peso e la velocità lasciando il gruppo di sasso. 
" Vuoi vedere che tu sei quel tipo..." Mormorò il gigante sorridendo e non ricevendo risposta da Joseph che poso la cassaforte a terra.
 " Se ti porto dal capo mi ricompenserà più che mai!" Ruggì euforico scagliando su di lui, un gigantesco pugno che, Joseph, bloccò con la sola mano destra.
 " Se sai dove sta il tuo capo allora..." La mano destra si riempi di fuoco che cominciò a ustionare l'avversario. " Dimmi dov'è." Concluse prima di gettarsi su di loro come una furia.
 
 
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Sergeì se ne stava con, ancora tra le mani, i pezzi di ala che aveva staccato dal corpo di Angel che, ancora a terra, continuava a sanguinare copiosamente dalla schiena. 
 
" Sei un bastardo!" Ruggì con rabbia Will cercando di alzarsi ma venendo rispedito al suolo da una barriera di Ezechiel. 
" Non ti preoccupare..." Cominciò a dire il boss gettando via i resti di quelle candide ali. " Presto arriverà anche il tuo turno." Confermò cominciando a ridere.
 Will stava per replicare quando, un rimbombo, scosse l'area circostante e qualcosa sfrecciò così veloce da prendere in pieno Sergeì nello stomaco e sbatterlo contro l'altra parte della strada. A quella vista, i gemelli corsero verso il boss che li scostò malamente e col vestito rovinato nel punto appena colpito. 
 
" Allora..." Cominciò a dire Joseph con tono serio mettendosi davanti al trio coprendo così la figura ferita di Will dietro di se rimasto di sasso. 
" Chi vuole essere il primo?" Domandò sorridendo e col fuoco attorno ad entrambe le mani. 
Sergei sputò a terra un grumo di sangue riconoscendo la figura del tizio che stavano cercando.
" Natasha, Ezechiel attaccate questo buffone." Ordinò l uomo serio in viso. 
Nella mano destra di Natasha si formò una spada di luce vermiglia.
 " Sarà fatto capo." Disse prima di lanciarsi verso il giovane a tutta velocità. 

Joseph scansò l'affondo sparendo per poi apparire alle spalle della donna con una sfera di fuoco ma, prima che potesse attaccarla, una barriera si frappose bloccando il colpo e rimandanglielo addosso. Spintò all'indietro dal contraccolpo si indurì nel momento esatto in cui, l'attacco di Natasha, sopraggiunse prendendolo di striscio sul fianco e aprendo una piccola ferita nonostante l'indurimento. 
" Fa male?!" Esclamò alzando la mano sinistra e sparando un raggio concussivo con cui allontanò la donna di qualche metro. Il fratello attaccò in quell'istante Joseph con una barriera per schiacciarlo ma, il giovane, reagì con un potente pugno destro incrinando lo scudo e cercando, con un sinistro, di colpire il suo nuovo avversario che, spostandosi sulla destra, si scosto facilmente sfoderando un sinistro ricoperto di una spessa barriera che prese in pieno il più giovane mandandolo al di la della strada. Natasha si fece di nuovo  avanti con la spada in mano ma, un onda d'urto, la prese rimandandola all'indietro di nuovo. Joseph inglobò la mano destra con delle fiamme e le lancio verso di lei ma, un gorgo oscuro, assorbì il calore.
" Risparmia questo per accendere una candela ragazzino." Mormorò Sergei scagliando un potente raggio oscuro contro di lui. Allarmato spalancò le braccia e, una barriera di cristallo, si formò fermando il colpo ma sbalzandolo all'indietro di qualche metro.
 " Che c'e eroe? Non riesci a reggere il confronto?" Lo canzonò Ezechiel andandogli davanti. Joseph creò un vortice di ghiaccio. Il rosso sorrise mentre, la sorella, si porto davanti a lui e, con la spada, tranciò di netto il vortice. 
" Ops, che sbadata." Disse ironica preparandosi a colpirlo con la spada ma, prima, Joseph sparì nel nulla per poi apparire sopra di lei con una sfera di fuoco. 
" Ci hai già provato ricordi?"  Gli rammentò la donna alzando la spada che colpì il nulla.
 " Lo so, proprio per questo faccio così." Gli rispose lui sotto di lei prendendola in pieno con il colpo d'energia e scagliandola via.
 " Finalmente fai sul serio!" Urlò euforico Sergeì travolgendolo e sbalzandolo via con un semplice attacco di forza bruta che lasciò stupito il super più giovane.
 " Vediamo come te la cavi con questo." Disse ancora creando un colossale vortice scuro che, a tutta velocità, si dirigeva verso di lui. Joseph unì le braccia da cui si formò uno spesso muro cristallino che, per qualche istante, sembrò arginare la marea nera che continuava a sommergere la sua difesa e un pensiero arrivò nella mente del giovane super questa lotta sarebbe stata davvero dura.  
 
 
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Will, avendo campo libero, si rimise in piedi cercando di riprendere fiato e, non appena notò il corpo di Angel che respirava sempre più a fatica, corse verso di lei allarmato. 
" Ehi Angel." Mormorò scuotendola preoccupato e non ricevendo alcuna risposta visto lo stato in cui versava e sentendo quel flebile respiro. 
" C'e qualcuno in ascolto?!" Tuonò dentro la ricetrasmittente che prima era di Angel visto che, la sua, era stata distrutta. " Ho un'agente ferito gravamente sulla quinta strada parallela alla settima. Mandate dei soccorsi chiunque sia all'ascolto." Ordinò perentorio. " Tenente Tempest al momento, le nostre forze, stanno trovando un'ostacolo a poca distanza da voi..." Gli comunicò la voce di Mimic dall'altra parte e con un leggero affanno.
" Che sta succedendo ancora?!" Sbottò confuso.
" Un tizio con una spessa armatura nera sta uccidendo chiunque si avvicini verso la vostra posizione. Stiamo cercando di fermarlo ma, nessuno ci riesce." Gli spiegò brevemente. Will fece due più due e capì chi fosse.
 " Da ordine a chiunque di non avvicinarsi a quella strada. Prendete la strada parallela e fate il giro ma state comunque attenti." Ordino ancora prima di chiudere la chiamata.
 Un lampo che divise le nubi poco lontano fu un segno di quello che doveva fare e, stringendo i pugni, si diresse verso lo scontro che stava infuriando poco lontano non avrebbe lasciato quello stronzo impunito.
 
 
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Joseph era a terra col fiatone. Cercare di respingere quel colpo concentrato era stata una pessima idea avrebbe dovuto spostarsi. Del sangue sgorgava dalla sua testa e bagnava il pavimento del negozio in cui era entrato sospinto da quella potente onda inarrestabile.
 
 - Quando è stata l'ultima volta che sono stato sbattuto così forte a terra?- Pensò mentre strisciava con le mani sul duro pavimento del negozio poi trovo risposta mai. 
Da sempre era riuscito a trionfare in ogni scontro anche solo con un semplice potere e, adesso, cosa doveva fare?  Non appena alzò la testa incrociò lo sguardo con alcuni clienti spaventati che, da dietro gli scaffali, si stavano nascondendo impauriti da tutto quel caos che imperversava al di la di quelle porte. 
Stava per dire qualcosa quando, un ombra scura, lo afferrò per il piede destro e lo trascinò con velocità fuori facendolo finire contro il muro di un altro edificio e facendogli avvertire il rumore delle sue ossa che scricchiolarono.

Sergeì e i gemelli si avvicinarono a lui sorridendo. 
" E' tutto qui il tuo potere grande eroe?" Gli domandò il criminale ironico.
 " E' qui la potenza massima del più grande classe III del paese?" Chiese ancora gettandolo al suolo come un pupazzo. " Mi aspettavo una vera sfida credo proprio di essermi sbagliato di grosso..." Aggiunse ancora avvicinandosi a lui.
" Lo sai, sei stato una vera spina nel fianco te lo garantisco ma..." Una sfera scura si formò nella sua mano sinistra e fece per avvicinarla al volto del giovane. " La tua vita finisce qui." Concluse facendo per far inglobare la testa dalla sfera a cui però, si contrappose una potente onda cinetica che sbalzò via il trio come se nulla fosse.
 " Non avrei voluto farlo..." Mormorò Joseph mettendosi in piedi mentre, le sue ferite, venivano guarite dal suo fattore di guarigione e i tre lo osservavano per niente impressionati. 
" Ho sempre saputo che, prima o poi, ci sarebbe stato un momento in cui avrei dovuto dare il cento percento di me stesso..." Disse ancora mentre, il suo corpo, si indurì del tutto e le sue mani furono invase da fiamme. 
" Proprio per questo non mi tiro indietro a qualunque costo!" Tuonò con occhi decisi prima di scagliarsi verso i suoi avversari.
Sergeì sorrise compiaciuto e fece mettere da parte i due fratelli con un cenno della mano e, con un pugno caricò d'oscurita, rispose a quello infuocato di Joseph senza alcun timore di quel potere contro cui stava per lottare. 
" Natasha tu e tuo fratello bloccate chiunque voglia interferire..." Le comunicò creando un nuovo vortice e spingendo via il più giovane di una dozzina di metri. "
 Questa lotta me la voglio gustare da solo!" Ruggì spiccando un balzo per poi trovarsi di fronte il pugno di Joseph pronto ad affrontarlo e che lui deviò con abbastanza difficoltà vista la sua velocità per poi reagire con una nuova ondata oscura a cui, Joseph, rispose svanendo nel nulla per comparire verso il suo fianco destro e prendendolo in pieno con una gomitata in mezzo alle scapole e sbattendolo contro un'auto parcheggiata lungo la strada. 
Sergeì si rialzò col fianco che gli doleva e sorrise al più giovane.
 " Si, adesso ragioniamo." Annunciò prima di buttarsi su di lui.
 
 
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" Dici che siamo sulla strada giusta?" Gli chiese Shoan mentre correvano a perdifiato per lo sfracello che, poco prima, aveva provocato Joseph e di cui si vedevano i risultati composti, soprattutto, dai supercriminali che aveva abbattuto. 
" Direi proprio di si." Replicò la donna aumentando il passo. Se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonata e, sicuramente, Alex l'avrebbe fatta a fette. Stavano per svoltare l'angolo quando una donna armata di una spada lucente sbucò dal nulla pronta a tagliare la testa al più giovane e, Erika, veloce, spinse via Shoan ricevendo in pieno sulla spalla destra la lama gridando dal dolore. 
 
" Erika!" Urlò Shoan allarmato mentre l'altra cercava di tenere la spada più sollevata che poteva per impedire che penetrasse troppo.
" Va avanti qua ci penso io!" Gli ordinò di rimando calciando via la supercriminale.
 " Ti saresti dovuta spostare." Borbottò Natasha ridendo prima di rimanere di sasso mentre, la ferita di Erika, si rimarginava.
 " Tranquilla cara su di me colpì così non hanno effetto!" Esclamò Erika caricando un sinistro che prese in pieno una potente barriera che la fece andare all'indietro. 
" Stai attenta sorella credo che quella tizia non sia un'avversaria molto semplice." Dichiarò il fratello serio. 
" Non ti intromettere!" Sbottò la donna furiosa e indicò la figura di Shoan che correva nella direzione in cui era andato il boss.
" Vedi di occuparti di quel tizio sai cosa succede se il capo lo vede? Ci uccide entrambi." Gli ricordo prima di buttarsi su Erika che, con facilità, evitò l'affondo della lama per poi sferrare un micidiale gancio sinistro che, l'avversaria, scansò con facilità. 
" D'accordo, me ne occupo io." Disse intanto Ezechiel con un tono stizzito mettendosi all'inseguimento di Shoan. 
" Mi spiace per il tuo amichetto." Dichiarò intanto Natasha che, in ogni modo, impediva ad Erika di andare a prestare soccorso al collega. 
 " Non ti preoccupare..." Rispose Erika sicura staccando, senza sforzo, una portiera di un'auto e usandolo a mo di scudo.
" Il mio giovane amico sa il fatto suo e, un'po d'esperienza, non potrà che fargli bene." Aggiunse prima di buttarsi a capofitto contro la super davanti a lei. 
 
 
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Joseph eseguì una potente fiammata frontale con la mano sinistra ma, Sergeì, la bloccò con un muro di oscurità che avvilluppò il fuoco e si diresse verso il giovane che, all'improvviso, svanì nel nulla per comparire poi sopra il criminale pronto a colpirlo con un'ondata di gelo dall'alto. 
 
" Ancora con questi trucchetti?" Gli domandò il criminale con tono annoiato cambiando direzione al flusso e distruggendo quell'inutile assalto e costringendo così Joseph a scansarsi per evitare di essere preso in pieno dall'ondata nera. Ma l'avversario si catapultò nel punto in cui sarebbe dovuto apparire e lo travolse con un micidiale destro gettando il più giovane al suolo per l'ennesima volta.
- Credevo che affrontandolo da solo avrei avuto più possibilità.- Riflettè Joseph che cercava di mettersi in piedi. Aveva cercato di usare tre poteri insieme ma, ancora una volta, quel tipo era riuscito a metterlo al tappeto.
 " Hai un potere formidabile, te lo concedo ragazzo..." Cominciò a dirgli mentre riassorbiva l'oscurita dentro di se. " Però, questo tuo potere, è la tua più grande debolezza..." Commentò ancora mentre Joseph si rimetteva in piedi. " Un super di classe III di solito è formato da un potere primario come questo..." Nella sua mano apparve un globo nero. " E vari secondari come forza, velocità e riflessi eccezionali ma, nel tuo caso, qualcosa è andato storto..." Disse facendo sparire il globo.
" Sei dotato di dieci poteri primari che cozzano fra loro e che, purtroppo, non riesci a usare se non due o tre alla volta..." Scosse la testa più volte. " Sei patetico..." Commentò freddo. " Coi super di altre classi inferiori puoi fare il gradasso e sconfiggerli anche usando un solo potere oppure due ma, contro quelli come me, non riesci minimamente a essere una vera sfida." Disse ancora mentre Joseph in silenzio scagliò su di lui una potente onda cinetica che lo travolse e gli fece percorrere una dozzina di metri. 

 
" Ti ho colto sul vivo eh?!" Esclamò il criminale sorridendo mentre, dalle sue mani, l'oscurita tornava a sgorgare formando una bolla per bloccare quella potente spinta. " Se solo avessi saputo usare bene tutto quel potere, se solo ci riuscissi saresti un qualcosa di inarrestabile ma, putroppo per te..." Mormorò mentre cominciava ad arginare quella spinta. " Non ne sei in grado!" Ruggì disperdendo l'attacco e facendo finire Joseph a terra sempre più furioso e frustrato di quella situazione. - Sono davvero così patetico?- Riflettè fra sè e sè il giovane notando che, la figura di Sergeì, si stava avvicinando a lui con calma. Da sempre, usare quei poteri in maniera singola gli era bastato aveva cercato di migliorare in quei quattro anni ma era davvero tutto li? Sul serio non poteva andare oltre? Questo si domandava questo lo tormentava e lo aveva fatto fuggire per cercare la risposta che, purtroppo, non aveva trovato nel suo viaggio.     
 
 " Adesso, se permetti..." Annunciò Sergeì con un globo nella mano indirizzata a lui ancora scosso da quello che stava succedendo. " Ti ucciderò così da concludere la faccenda e incassare il mio premio. Addio." Concluse ma, prima che la sfera partisse verso il bersaglio, ancora a commiserarsi, qualcosa colpì in pieno il volto del supercriminale che fu catapultato dentro un auto distruggendola. 
 
" Ehi Superior..." Mormorò con tono ironico una voce affaticata che lui conosceva fin troppo bene. " Sbaglio o avevi detto che ci avresti pensato tu eh?" Chiese Will con l'elettricita che vorticava attorno a lui e che poi si disperse
 " Purtroppo non c'e l'ho fatta..." Ammise il più giovane afflitto. " Sono stato superbo e ho fallito." Aggiunse con rammarico e con un atteggiamento che non lo faceva sembrare per niente il giovane fiducioso che Will conosceva e che, in parte, odiava.
 " Ti sbagli..." Replicò Will convinto mentre Sergeì usciva dalle macerie dell'auto senza un graffio se non il vestito strappato. " Non sei stato superbo sei solo stato vittima di quello che accade a ogni livello III che si rispetti. arrivato al suo picco ..." Gli spiegò notando la faccia furiosa del criminale.  " A ognuno di noi capita un momento in cui tutto sembra crollare addosso. La sola cosa che puoi fare, la sola cosa che devi fare assolutamente..." Disse ancora spostando la carica dei generatori a meta della potenza. " E' ricordarti chi sei e che, quando un simile figlio di puttana vuole farti sentire uno straccio tu lo devi colpire ancora più forte di prima senza sentirti inferiore perché tu non sei più debole di nessuno." Concluse per poi indicare la strada dietro di lui. 
" Sembra che anche quel pazzo assassino si sia unito alla festa e stia cercando te..." Gli disse ancora non togliendo gli occhi di dosso da Sergeì che rimaneva impassibile. " Credo che tu sia il più indicato per mostrargli cosa cazzo sanno fare gli sbirri di questo schifo di paese. Va e, almeno stavolta, cerca di non deludermi." Concluse prima di dirigersi a tutta velocità verso il criminale di fronte a lui. 
Mentre le parole di Will gli entravano nella testa guardò la strada dritta che gli aveva indicato e poi, stringendo i pugni, cominciò a correre sempre più veloce in quella direzione. Aveva perso quello scontro su tutti i fronti ma, contro quell uomo non si sarebbe arreso non avrebbe permesso all'oscurita di vincere più contro di lui.   




ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi col capitolo 43 :) e si ritorna a menare le mani devo ammetterlo a rileggerlo a volte ero tentato di aggiungere ulteriori punti di combattimento però avevo paura di esagerare.
Grazie a chi legge e alla prossima ^_^ 

 
   
 
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