Non dovrebbe nascondersi: è un Qilin, lui!
L’unicorno d’oriente.
I suoi cugini yankee, dai colori sgargianti e l’omosessualità per nulla latente, sono scialbe fotocopie in bianco e nero al suo confronto: lui ha la pelle color ossidiana, i raggi del sole si specchiano tra le squame e le fanno brillare come gioielli.
Il suo corpo affusolato danza tra la boscaglia e le sue corna ricurve svettano luminose e piene d’orgoglio.
Quindi perché si nasconde Izou?
Dietro poi un glicine dai rami carichi di fiori?
Non sarà la presenza di quel Fenghuang a renderlo tanto nervoso no?
In fondo è solo una fenice cinese: una colorata, sgargiante, dalle penne di un blu cielo e le piume di un azzurro mare, gli occhi color notte e capelli biondi ben delineati dall’undercut.
Una semplice fenice no?
-… Marco…- si scioglie contro il tronco del glicine Izou, e sente il suo cuore di unicorno martellare a mille.
È così bello Marco, così luminoso, così vivo, così…
-Izou, perché ti nascondi?-
… maledettamente sveglio.
Non fa in tempo a voltarsi e scappare, che in un battito di ali fiammeggianti il Fenghuang lo blocca nella sua fuga: oh sciocche gambe di cervo, a che servite se diventate budino quando dovete scappare da lui?
-Non dovresti nasconderti- gli sorride il biondo, e Izou è certo che la sua bellezza è niente in confronto alla sua.
Altro che belle corna e pelle di cuoio nero!
Non prova nemmeno a replicare, sussultando quando Marco gli prende la mano e lo fa uscire a forza da sotto la chioma del glicine.
-Ecco- sorride al Qilin soddisfatto –Alla luce, il luogo che meriti-
Le squame corvine brillano come zaffiri scuri e le corna sembrano innalzarsi verso il cielo.
Marco sorride e stringe forte la mano di Izou.
Com’è bello il suo Qilin sotto la luce del sole.
Com’è bello Izou al suo fianco.
L’unicorno d’oriente.
I suoi cugini yankee, dai colori sgargianti e l’omosessualità per nulla latente, sono scialbe fotocopie in bianco e nero al suo confronto: lui ha la pelle color ossidiana, i raggi del sole si specchiano tra le squame e le fanno brillare come gioielli.
Il suo corpo affusolato danza tra la boscaglia e le sue corna ricurve svettano luminose e piene d’orgoglio.
Quindi perché si nasconde Izou?
Dietro poi un glicine dai rami carichi di fiori?
Non sarà la presenza di quel Fenghuang a renderlo tanto nervoso no?
In fondo è solo una fenice cinese: una colorata, sgargiante, dalle penne di un blu cielo e le piume di un azzurro mare, gli occhi color notte e capelli biondi ben delineati dall’undercut.
Una semplice fenice no?
-… Marco…- si scioglie contro il tronco del glicine Izou, e sente il suo cuore di unicorno martellare a mille.
È così bello Marco, così luminoso, così vivo, così…
-Izou, perché ti nascondi?-
… maledettamente sveglio.
Non fa in tempo a voltarsi e scappare, che in un battito di ali fiammeggianti il Fenghuang lo blocca nella sua fuga: oh sciocche gambe di cervo, a che servite se diventate budino quando dovete scappare da lui?
-Non dovresti nasconderti- gli sorride il biondo, e Izou è certo che la sua bellezza è niente in confronto alla sua.
Altro che belle corna e pelle di cuoio nero!
Non prova nemmeno a replicare, sussultando quando Marco gli prende la mano e lo fa uscire a forza da sotto la chioma del glicine.
-Ecco- sorride al Qilin soddisfatto –Alla luce, il luogo che meriti-
Le squame corvine brillano come zaffiri scuri e le corna sembrano innalzarsi verso il cielo.
Marco sorride e stringe forte la mano di Izou.
Com’è bello il suo Qilin sotto la luce del sole.
Com’è bello Izou al suo fianco.