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Autore: Sia_    03/11/2019    4 recensioni
"Fred e George ci hanno offerto di provare il loro nuovo prodotto una mezz’oretta fa e abbiamo accettato tutti, però ci sembrava brutto lasciarti fuori dai giochi." dice Harry, confondendo le sue parole in un rumoroso sbadiglio.
"E cosa farebbe esattamente questa caramella?"
"Non lo sappiamo." si affretta a dire Ginny, innocentemente.
"Mi state dicendo che voi tre, coscientemente, avete ingerito un loro prodotto senza controllare cosa fosse o cosa facesse?" chiede a questo, tremendamente preoccupata, "Voi siete pazzi."
"Hermione, siamo grati del fatto che ritieni le nostre invenzioni prive di pericolo." commenta ironicamente George, passandosi una mano tra i capelli.
"Ma per provare che è tutto completamente sicuro… " Fred apre la bocca, facendo cadere velocemente una caramella in bocca e, tanto velocemente, la manda giù verso lo stomaco, "Abbiamo deciso di prenderla anche noi."
La sicurezza dei movimenti di Fred la stupisce e una piccola vocina nella parte più recondita del suo cervello comincia a dirle che forse, ma solamente forse, non è una cosa così… pericolosa.
La vista di Fred viene oscurata dalla mano di George, che le offre la stessa caramella di prima con un sorriso a trentadue denti, "Cosa ne dici allora?"
Oh, al diavolo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Angelina/George, Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fred/Hermione ❤'
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Oh, al diavolo - Capitolo tre

 

Ron è diventato pazzo, almeno questo è ciò che Neville pensa, dato che è dall’ora di Erbologia che, ogni volta che lo incontra, lo saluta chiamandolo con il nome di Lavanda. 

Non che essere paragonato ad una delle ragazze più belle della casa di Grifondoro sia un male, è solo che si sarebbe aspettato qualcosa di diverso. Quando quella mattina si sono incontrati per la prima volta e Ron l'ha salutato con il volto arrossato, si è dato del paranoico: ha pensato che si trattasse solo di un caso, che il suo volto arrossato fosse stato causato da una situazione imbarazzante, ma quando la seconda volta il nome di Lavanda è uscito dalle labbra di Ron nella sua direzione, ha compreso che qualcosa non andava.

Neville, dopo quella scoperta, si è guardato allo specchio per qualche minuto, cercando di trovare dei capelli biondi sulla sua testa, osservando il profilo del suo corpo e del viso: cos'è quella cosa che Ron vedeva di Lavanda in lui? Perchè lui non la vedeva? Che lo prendesse in giro? Ma al quinto incontro, Neville ha lasciato perdere ed ha semplicemente concluso che Ron fosse diventato pazzo. 

A cena Neville si siede a fianco ad Harry, che sta fissando intensamente la più piccola dei fratelli Weasley, "Tutto bene?" gli chiede, servendosi una porzione di patate. 

"Oh, non ti avevo visto arrivare, Neville." gli dice, tranquillizzandolo sull’ipotetico fatto di essersi trasformato in Lavanda Brown, "Va tutto bene, tu?" 

Fa per rispondere, quando Ron prende posto davanti a lui. Ha ancora il volto un po’ arrossato, ma quando alza gli occhi, lo chiama con il suo nome. Un certo sollievo si spande nella mente di Neville: forse è stato davvero tutto un sogno. 

"Sto bene, tu Ron?" si informa, servendosi del succo di zucca. 

"Credo di essere un po’ stanco oggi." è l’unico commento che esce dalle labbra dal più piccolo dei fratelli Weasley. Non è solo stanco, è distrutto: vedere Lavanda da tutte le parti è qualcosa che sì, ha i suoi privilegi, ma allo stesso tempo è terribile. Mentalmente, Ron sa di aver salutato più di due dozzine di Lavanda in una sola giornata, chi di loro era quella vera? Ma l'ha salutata quella vera? Come capire chi di loro fosse? Si passa una mano sul volto, venendo rassicurato dalla vista di un enorme piatto di patate davanti a lui. 

"Non mangiarne così tante o non basteranno per tutti." lo ammonisce Hermione, sedendosi al suo fianco. 

"Dove sei stata tutto il pomeriggio?" le chiede Harry, non appena appoggia il suo bicchiere sul tavolo, "Pensavo che ti saresti fatta viva prima di cena." ovviamente ha notato la sua assenza, nota sempre quano l'amica non è nei paraggi per controllarli nello studio, o anche solo per fare una sana chiacchierata. Da quando sia lei che Ron sono diventati prefetti è poco il tempo che passano insieme, per questo si accorge più facilmente delle ore che passa senza di loro. E, lo sapeva già prima di iniziare l'anno scolastico, è geloso di perdere tutte quelle esperienze. 

"Avevo un po’ più di compiti da sbrigare, scusatemi." il sorriso dei suoi amici la esorta a continuare, "Voi che avete fatto?"

"Harry ha passato tutto il pomeriggio a leggere Quidditch attraverso i secoli." si intromette Ginny, rubando una patata dal piatto di Neville, che lotta con tutto sé stesso per averla indietro. 

"Tu come lo sai?"

"Dovresti studiare per gli esami."

Harry ed Hermione parlano uno sopra l’altro, causando per un attimo un profondo silenzio tra tutti quanti ed il primo che si mette a parlare è Ron, "Io ho studiato, te lo posso giurare Hermione." Neville lo guarda, cercando di non sorridere: Ron ha passato il pomeriggio nel corridoio del quinto piano, con un libro aperto sulle gambe e lo sguardo posato su tutti quelli che gli passavano accanto. Ne è sicuro, perché gli è dovuto passare più volte davanti, alla disperata ricerca della professoressa Sprite, che ha dimenticato le chiavi della serra di Erbologia a fine lezione. 

Harry, dall’altro canto, continua a fissare Ginny, che fa finta di non aver detto nulla: cercare di spiegare come lei sappia che il Prescelto ha letto tutto il pomeriggio, dato che lo ha fatto nella sua camera, è difficile, veramente complicato. Quasi imbarazzante. Perciò decide di rimanere zitta, nascondendo le labbra nel bicchiere di succo di zucca. 

Hermione a quel punto cerca di riaprire la bocca, per esortare Harry a prendere sul serio qualcosa di indispensabile, ma non fa in tempo a proferire parola che, a qualche posto di distanza, Lee Jordan comincia a cantare a squarciagola una canzone delle Sorelle Stravagarie a Katie Bell. Ogni studente dalla Sala Grande li fissa divertiti e presto anche Albus Silente si aggiunge al numero di persone che sorride, esortando la Umbridge a rilassarsi un attimo. Sembrano tutti in estasi, tranne i gemelli Weasley, che si fissano decisamente preoccupati: da quando Lee ascolta e sa a memoria le canzoni delle Sorelle Stravagarie? 

 

 

"L’ho fatto davvero? " il volto di Lee sprofonda completamente nel cuscino, forse nella speranza di sparire per sempre. 

"Per la quarta volta, hai davvero cantato una serenata a Katie Bell in mezzo alla Sala Grande." ribadisce George, lanciando in aria una delle caramelle che ha tra le mani. Si ferma a fissarla poi, sorridendo: il colore è del caffelatte che ama bere la mattina e lo sa, è dello stesso colore della pelle ambrata della sua Angelina. Ora che ci pensa, non è solo la sfumatura che gliela fa venire in mente, perché è sicuro che il gusto che ha avuto in bocca mentre la masticava, sapeva esattamente del loro primo bacio. Si mette a sedere, proprio quando Lee riemerge dal suo nascondino e lo guarda, "L’ho fatto davvero?" 

George lo ignora, alzandosi velocemente e posandogli davanti la caramella, "Ti sembra il momento? Non voglio vedere una di quelle cose mai più nella mia vita." Entrambi catturano l’attenzione di Fred, che stacca gli occhi dalla sua rivista sul Quidditch: Lee ha finalmente cominciato a pronunciare delle parole diverse? 

"Il colore, Jordan. Di che colore la vedi?" si impunta George disperatamente. 

"È nera."

Fred alza un sopracciglio, interessato. Si alza dal letto e siede a fianco a Lee, prendendo in mano la caramella per osservarla meglio: nera non è esattamente la risposta che si sarebbe aspettato.

"Cosa?" si affretta a chiedere l’amico, facendogli spazio. 

"Lo trovi strano anche tu?"  alla domanda del fratello, Fred annuisce, rigirandosi la caramella fra le dita. 

"Mi volete illuminare, voi due?"

"Tu la vedi nera, io la vedo marroncina." sospira George, grattandosi la spalla con delicatezza, "Mi sembrava strano che il colore della caramella mi ricordasse così tanto… " 

"Puoi dirlo, lo sai." Fred gli sorride, mentre il volto del gemello si colora di una leggera sfumatura rossastra, "Dopotutto credo di avervi beccati una sera, a sbaciucchiarvi in mezzo ai corridoi del castello."

"Mi hai seguito?"

"Avevo altre cose da fare quella notte, diciamo che ho preso due piccioni con una fava." George alza un sopracciglio, incuriosito, ma Fred scuote il volto, segnando la fine di quella conversazione. Non ha voglia di spiegarli che ha passato quella serata in compagnia di Hermione e li ha intravisti con la coda dell'occhio per un briciolo di secondo, perché, se lo facesse, dovrebbe anche spiegargli come c'è finito a fare la ronda insieme ad una prefetto. Lui, Fred Weasley, a fare la ronda.

"Quindi vuoi dirmi che la vedo nera perché è dello stesso colore dei capelli di Katie?" Lee si gratta la testa, piuttosto confuso, "Tu di che colore la vedi?" chiede infine a Fred, che tra tutti i presenti non si è ancora espresso in merito. Deglutisce, osservando meglio la caramella tra le mani, consapevole di aver visto quel colore già una volta, una sola volta: al Ballo del Ceppo Hermione lo indossava, o per lo meno, indossava un vestito di quella sfumatura bluastra. O è violetta? Inclina la testa, cercando di ricordare le parole di Ginny in merito. 

"Quindi?"

"È pervinca, Fred." lo aiuta il gemello, vedendolo chiaramente in difficoltà. Spara ad indovinare, ma è sicuro della sua scelta. Il ricordo di quella sera è ancora pressante nella sua mente: aveva guardato la mano di Fred lasciare quella di Angelina e lo sguardo di lui correre verso Hermione Granger. Da quel momento in poi il suo gemello si era completamente perso, smarrito: qualcuno aveva attirato tutte le sue attenzioni.

Fred annuisce sorridendo, "Sì, è pervinca."

"Non conosco nessuno con i capelli di quel colore però." commenta Lee, causando la risata rumorosa dei due fratelli Weasley.

 

Aggiorno finalmente! 
Sono indietrissimo a rispondere a tutte le recensioni, lo so. Però prometto di farmi viva il prima possibile, appena questo periodo pieno di impegni si esaurisce. Siate pazienti, inttanto io spero di continuare ad aggiornare come mi ero prefissata. So che ho altri progetti per le mani e che dovrei concluderli, mi impegnerò anche in quelli. 
Per ora ringrazio tutte le persone che stanno seguendo la storia e quelle che la amano. Sono grata ad ognuno di voi, sappiatelo. 
A presto, 
Sia ❤
   
 
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