Sbuffa e gonfia le guance, lisciandosi la frangetta.
-Smettila!- ordina ma Yonji non ci riesce.
-Hai un buon profumo- impianta il tartufo che gli fa da naso su un suo fianco, aspirando a pieni polmoni l’essenza della Veela.
Oh si, sa di cose buone, di fiori, di zucchero e pane!
-Smettila ho detto!- agita il fine vestito Pudding, distanziandosi dal Fenrir.
Gesto inutile perché il cagnone –seppur nella forma umana- la insegue e continua ad annusare.
Annusare che poi?!?
Lei è una Veela, non puzza mica!
-Smettila subito, o io… io…- agita le mani, minacciosa.
Non che possa fare chissà che cosa: ha il potere della divinazione, ma anche se potesse sparare fulmini dalle dita il cagnone sembra fin troppo interessato a lei per demordere.
Però tentar non nuoce.
-Se no tu?- alza gli occhi Yonji, staccando il naso dalla veste, guardandola con iridi dilatate.
Da cagnone appunto!
Un cagnone carino e coccoloso.
-Io… io…- si trova in difficoltà davanti a quegli occhi azzurri e trasparenti -… io…-
-Sei bella- parla sincero e roco, sempre accovacciato ai suoi piedi –Molto bella-
E Pudding sarà pure una Veela con la sola capacità della divinazione, ma come ogni vera creatura del suo rango, sa riconoscere parole dette con pura onestà di cuore.
E Yonji è sincero.
-Smettila- trilla ancora, mani alle guance e volto in fiamme, ondeggiando emozionata.
-Ma è vero- la rincorre e blocca tra le sue braccia. Così calde!
-Sei profumata, e bella, e leggera e… oh! Hai tre occhi! Sono bellissimi! Posso baciarteli? Eh, posso?-
Pudding continua a chiedere a Yonji di smetterla.
Si, di smettere di dirle che è bella, che profuma, che il suo terzo occhio è tutto da baciare e di baciarla. Ma lui non smette.
E Pudding spera non lo faccia mai.
-Smettila!- ordina ma Yonji non ci riesce.
-Hai un buon profumo- impianta il tartufo che gli fa da naso su un suo fianco, aspirando a pieni polmoni l’essenza della Veela.
Oh si, sa di cose buone, di fiori, di zucchero e pane!
-Smettila ho detto!- agita il fine vestito Pudding, distanziandosi dal Fenrir.
Gesto inutile perché il cagnone –seppur nella forma umana- la insegue e continua ad annusare.
Annusare che poi?!?
Lei è una Veela, non puzza mica!
-Smettila subito, o io… io…- agita le mani, minacciosa.
Non che possa fare chissà che cosa: ha il potere della divinazione, ma anche se potesse sparare fulmini dalle dita il cagnone sembra fin troppo interessato a lei per demordere.
Però tentar non nuoce.
-Se no tu?- alza gli occhi Yonji, staccando il naso dalla veste, guardandola con iridi dilatate.
Da cagnone appunto!
Un cagnone carino e coccoloso.
-Io… io…- si trova in difficoltà davanti a quegli occhi azzurri e trasparenti -… io…-
-Sei bella- parla sincero e roco, sempre accovacciato ai suoi piedi –Molto bella-
E Pudding sarà pure una Veela con la sola capacità della divinazione, ma come ogni vera creatura del suo rango, sa riconoscere parole dette con pura onestà di cuore.
E Yonji è sincero.
-Smettila- trilla ancora, mani alle guance e volto in fiamme, ondeggiando emozionata.
-Ma è vero- la rincorre e blocca tra le sue braccia. Così calde!
-Sei profumata, e bella, e leggera e… oh! Hai tre occhi! Sono bellissimi! Posso baciarteli? Eh, posso?-
Pudding continua a chiedere a Yonji di smetterla.
Si, di smettere di dirle che è bella, che profuma, che il suo terzo occhio è tutto da baciare e di baciarla. Ma lui non smette.
E Pudding spera non lo faccia mai.