UN PADRE COME ME
Yasopp aveva iniziato a sparare al poligono a cinque anni.
Usopp aveva fatto lo stesso.
Yasopp si era trovato un gruppo di improbabili amici.
Usopp aveva fatto lo stesso.
Yasopp aveva studiato ciò che gli piaceva, godendosi la vita.
Usopp, con qualche difficoltà, aveva fatto lo stesso.
Yasopp si era innamorato.
Usopp, lo stesso.
Yasopp non aveva smesso di viaggiare per lavoro e si era perso alcune cose.
I primi passi, la prima parola.
«…’rdato e ha detto “baba”! Capisci, papà?! Mi ha chiamato Baba!»
Usopp no.
E quella scelta era ciò che più lo rendeva orgoglioso del suo ragazzo.
Ogni padre si aspetta che il suo ragazzo faccia tutte quelle cose che lui non ha fatto da giovane. [Kin Hubbard]