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Autore: EdelSky    18/11/2019    3 recensioni
Minna-san sono tornata!
Ho revisionato i capitoli scritti fino ad ora, apportando qualche leggera modifica alla trama ( che mi sarà utile per proseguire).
La storia è principalmente una NaLu, ma con tanto di GaLe e Gruvia!
È ambientata dopo il torneo magico, e i nostri protagonisti si ritrovano a partecipare ad una missione tutti assieme, “obbligati” a vivere a stretto contatto per più giorni in un rifugio di montagna.
Lì avranno modo di riscoprire loro stessi e sopratutto i loro sentimenti!
Spero vogliate leggerla e commentarla insieme a me!
A presto, Edel ❣️
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18 - Da Midori


Si era accorta di stare poco bene quella mattina stessa, appena svegliata.

Si era alzata dal letto con i brividi che le scuotevano il corpo e le ossa che le facevano male.

Non aveva detto niente, si era augurata fosse solo della mera stanchezza; non poteva permettersi di ammalarsi.

Quel giorno avrebbero dovuto recuperare Happy, e sfidare la Gilda che stava creando a tutti infiniti problemi.

Quel giorno lei avrebbe dovuto essere la forza di Natsu. 

 

Nel treno non era riuscita a tenere gli occhi aperti, le girava la testa ed era incredibilmente stanca.

Era riuscita a rilassarsi e non farsi prendere dall'ansia soltanto accarezzando, con movimenti lenti e circolari, la testa del rosato, che era appoggiata sulle sue gambe.

Però una volta scesi e arrivati sul binario aveva perso conoscenza. Si era maledetta per questo, ma a quel punto non aveva più potuto far finta di nulla. Era allo stremo delle forze.

 

La giornata precedente passata immersa nella neve fino al collo, per ore e ore, gliel'aveva fatta pagare. 

 

Eppure una piccola parte di lei non riusciva a far altro che gioire, anche in quella situazione. Natsu si era mostrato incredibilmente affettuoso, accorto e geloso. Natsu geloso di lei. Quante volte in passato aveva sperato che lui lo fosse? Eppure mai niente, ed ora non poteva che gongolare di questo suo atteggiamento.

 

La faceva sperare sempre di più che anche lui fosse innamorato di lei, o che almeno si rendesse conto di esserlo! Insomma, si erano baciati, abbracciati e confidati. Lei si era dichiarata, e lui a come sempre aveva rovinato tutto con la sua tipica frase "siamo compagni di team certo che mi piaci". 

Inutile essere. 

 

Avrebbe voluto soltanto che lui si accorgesse dei suoi sentimenti, invece di agire solo d'impulso.

E perché no, finalmente sentirgli dire quella tanto agognata dichiarazione. 

Forse pretendeva troppo da lui, forse sarebbe stato meglio accontentarsi di come stavano andando le cose in quel momento.

 

Aveva deciso di comportarsi come le veniva, di non trattenersi più. O la va, o la spacca. Basta rimuginare all'infinito, basta cercare di mostrarsi distaccate, dopotutto anche lui si comportava in modo intimo con lei solo perché voleva farlo.

 

- allora? Come ti senti? - le domandò natsu accovacciato di fronte a lei, le braccia posate sulle sue ginocchia.

 

Lucy si lasciò cadere con la testa fino a quella di lui, poggiando la fronte sulla sua. Sorrise inconsciamente, felice di poter anche solo di poter azzardare un gesto simile. 

 

- meglio, credo di avere ancora la febbre, ma sono certa di riprendermi appena prenderò la medicina - 

 

- perché non mi hai detto che ti sentivi male? - 

 

- speravo fosse solo stanchezza, non volevo farvi preoccupare - 

 

Natsu si alzò in piedi, e chinandosi le prese il viso tra le mani - mi hai fatto fare un dannato infarto quando sei collassata prima! Non osare farlo mai più - 

 

Negli occhi di lui a Lucy sembrò di veder ardere delle fiamme. 

- scusa, cercherò di non farti più preoccupare in futuro -

 

Il rosato sorrise e le scompigliò i capelli - e comunque da adesso ti porto io, fine della discussione - 

 

- mi sono riposata, posso camminare - gli fece notare alzandosi in piedi e dimostrando la sua stabilità con un sorriso. 

 

- allora camminerai a fianco a me - 

 

Se non fosse stato così carino, Lucy era certa che gli sarebbe scoppiata a ridere in faccia. 

 

- va bene va bene signor geloso - 

 

Natsu sgranò gli occhi, ma non fece in tempo a replicare che gli altri li raggiunsero. 

Levy teneva un sacchetto di carta ricolmo tra le mani. 

 

- Lucy! Come ti senti? Perché non sei seduta tranquilla? -

 

- scusate se vi ho fatto preoccupare! Mi sento un po' meglio, mi sono riposata abbastanza nel tragitto.. - 

 

- ci fa piacere, prendi comunque i farmaci! È meglio che ti si abbassi ancora la temperatura - sorrise gentile e pacato Jin.

 

- certo, grazie! Anzi poi ditemi quanto vi devo - rispose lucy allungandosi a prendere la pastiglia di antipiretico che Levy le aveva offerto. 

 

- tieni, abbiamo preso anche del tè - Gray le porse la bottiglia.

 

Dopo un ultimo ringraziamento, e i farmaci presi, si rimisero in marcia.

Natsu l'avvolse subito con un braccio, e lei si strinse un po' a lui. Aveva bisogno di un po' di supporto, ed in più ora che la febbre era scesa sentiva quasi freddo; era piacevole star vicino a lui. 

 

Notò Gray lanciarle un'occhiata, ma come incrociarono lo sguardo lui distolse rapidamente il suo lasciandola interdetta. Da quando aveva chiacchierato con Juvia e scoperto cosa stava succedendo tra i due aveva più o meno smesso di preoccuparsi per lui. Gray era una persona a cui voleva molto bene, un caro amico, e le era dispiaciuto avergli dovuto spezzare il cuore. In quei giorni aveva cercato di frenarsi un po' nei confronti di Natsu in presenza del corvino, ma ora, onestamente, pensava che non ce ne fosse più bisogno. 

 

Oltre ai dettagli raccontatele dall'amica, era palese che l'atteggiamento del ragazzo nei confronti di Juvia fosse cambiato completamente.

Lei non poteva che esserne felice, sia per lui che per l'amica. 

 

 

 

Attraversarono altre strade e vie, e finalmente sveglia poté osservare la città che la circondava.

Era situata ai piedi della montagna, e lucy era certa che il nome derivasse proprio da questo.

Doveva aver nevicato anche lì i giorni precedenti, perché ai lati delle strade vi erano spalati cumuli di neve, alcuni ormai non più bianchi, ma sporcati dal fango e dal passaggio della gente.

 

A discapito del freddo c'erano molte persone in giro; rendevano l'ambiente vivo, rumoroso e colorato.

Si erano allontanati dalla piazza già da un po', ma per le strade ancora vi erano bancarelle che per lo più vendevano cibo.

Il profumo di caldarroste che proveniva da una di queste le fece venire fame, segno che le medicine piano piano iniziavano a fare il loro effetto.

 

- Ne jii-chan quanto manca? - si fece sentire Natsu con tono lamentoso, ricevendo poco dopo una scappellata dalla biondina. 

 

- natsu. Rispetto! - 

 

Jin sogghignò e rispose una volta fermatosi davanti ad un cancello di ferro battuto.

- siamo arrivati - disse suonando il campanello. 

 

Dietro al cancello vi era un piccolo giardinetto, di pochi metri, diviso da una breve stradina ciottolata che portava ad un portone in legno. 

Portone dal quale sbucò poco dopo una ragazza castana. 

 

- papà! - urlò dall'uscio con un sorriso stampato in volto prima di precipitarsi fuori, ancora in ciabatte, ad aprire il cancello e accogliere tutti.

 

Era una ragazza carina, i capelli castani lunghi e lisci le ricadevano sulle spalle, avvolte in un caldo maglione di lana rosso.

Il colore dei suoi capelli le ricordava quello delle castagne con quelle leggere sfumature ramate. 

Gli occhi grandi e grigi si soffermarono su tutti loro prima di riposarsi sul viso di Jin. 

 

- Midori! Siamo arrivati - la salutò il padre abbracciandola e facendosi poi da parte per fare entrare tutti quanti.

 

- questi ragazzi sono maghi della Gilda Fairy tail, miei ospiti, ci stanno aiutando con i problemi al rifugio - 

 

- problemi al rifugio? Mhm, ma certo! Benvenuti a tutti ragazzi, prego, entrate ,entrate che fa freddo! - e così dicendo fece strada verso casa.

 

Poco dopo erano tutti accomodati al caldo nel salotto, un posto accogliente che ricordava molto il rifugio dal quale venivano.

Lucy accomodata sul divano beige si era acciambellata su sè stessa e avvolta in una coperta. Natsu si era prontamente seduto vicino a lei, e le loro spalle si sfioravano dandole ogni volta dei leggeri brividi. Non avrebbe saputo dire se dovuti alla febbre o alla vicinanza con il ragazzo.

 

Gajille era seduto sulla poltrona posta alla loro sinistra, e Levy appollaiata sul suo bracciolo.

Gli altri quattro erano accomodati al tavolo di fronte.

 

- allora - prese parola la ragazza - cosa vi porta qui? Papà ieri mi ha detto solo che sareste venuti, ma non ho idea del perché - 

 

Lucy sentì Jin sospirare prima di rispondere - si tratta di Silver -

 

Midori sgranò gli occhi e impallidì. E lucy pensò che la ragazza sembrava davvero giovane. Non avrebbe saputo darle un età. Jin avrà avuto almeno una sessantina d'anni invece, quanti ne poteva avere lei? 

 

- lo conoscete quindi? - domandò Levy, che probabilmente era dalla sera prima che attendeva questo momento.

 

- abbastanza bene, purtroppo - rispose Midori con le labbra tirate.

 

- ci potreste aggiornare allora? - continuò la bluetta.

 

Midori fece un gran respiro - Silver è il master della Gilda di questa città, la wild animals - 

 

- qualcosa che non sappiamo? - si intromise Gajille beccandosi nella frazione di secondo successiva una gomitata da Levy.

 

- è un uomo decisamente influente, e soprattutto - Midori fece una pausa, osservandosi intorno con le orecchie tese - possiamo dire che sia, più o meno, il mio ex ragazzo. - 

 

- coooooooosa? Stavi con quella dannata puzzola?! - si agitò Natsu al suo fianco. E prima che lucy potesse muoversi gli arrivò una palla di ghiaccio in testa. 

 

- è un tasso, e tu sei un cretino- replicò Gray in tono secco.

 

- Ggggraay! come ti permetti?! - si scaldò subito il rosato facendo comparire una palla di fuoco sulla mano - vuoi fare a botte? -

 

- le prenderesti come sempre - fece spallucce l'altro 

 

- Natsu. Piantala per piacere! Distruggerete casa - gli intimò lucy tirandogli giù il braccio con il quale voleva sferrare l'attacco e quando notò che il rosato poneva resistenza intrecciò le dita alle sue e disse - natsu, basta! Ti prego - 

 

E finalmente si calmò, dopo aver lasciato uscire una sonora sbuffata mista a fumo dalla sua bocca.

 

- Juvia si scusa per il loro comportamento Midori-San. Prego continua - 

 

- beh, capisco l'incredulità del vostro amico, anche se non comprendo come si faccia a scambiare un tasso con una puzzola - ammise infine ridendo - comunque purtroppo è così, ma siamo usciti per un periodo molto breve di tempo. Ho ceduto alle sue continue proposte, era diventato talmente insistente che all'epoca mi era sembrata l'unica soluzione. Agli inizi l'avevo rivalutato, e avevo addirittura pensato di potergli dare una chance. Si comportava come un gentiluomo, ma poi mi sono resa conto di che persona fosse. Benché nei miei confronti tentasse di essere impeccabile, lui e la sua Gilda, si comportavano come dei veri animali. Chiedevano il pizzo ai commercianti, erano sempre coinvolti in risse, si aspettavano di essere trattati come dei reali. - 

 

- a me ha fatto una pessima impressione fin da subito - commentò nuovamente Natsu e lucy gli stritolò le dita sperando capisse di tacere e non dire altro 

 

 

- hai avuto più occhio di me. - Midori gli fece l'occhiolino - Quando mi sono resa conto della persona che era in realtà, e ci è voluto molto poco, ho chiuso ogni tipo di contatto con lui. Eppure lui non ne ha voluto sapere, ha cercato di riconquistarmi per un intero anno, ha avanzato più volte proposte di matrimonio inappropriate alle quali ho sempre risposto no. - 

 

Jin guardò la figlia rattristato e incrociò le braccia al petto.

 

- poi? - la invitò a continuare Levy con gentilezza 

 

- mi sono fidanzata, ho conosciuto un altro ragazzo del quale mi sono innamorata e con il quale sto ancora: Akito. Mi ha aiutata tanto, anche perché silver aveva iniziato a seguirmi ovunque, ma quando ha scoperto che mi ero fidanzata agli inizi ha fatto il diavolo a quattro, poi si é calmato. Pensavo avesse lasciato perdere, ma ora voi siete qui da me, quindi cos è successo? -

 

- la Gilda di silver in questo ultimo anno ha attaccato più volte il rifiugio di tuo padre, distruggendolo e facendo scappare i clienti - rispose Gajille pacatamente 

 

Midori a sentire queste parole si alzò con foga in piedi rovesciando la sedia sulla quale era seduta poco prima - papà? È vero? Non mi hai detto niente!! - 

 

- tesoro, ho scoperto solo di recente che la causa fosse quella dannata Gilda - 

 

- ma è un anno che va avanti! Avresti dovuto dirmelo! È tutta colpa mia, è una vendetta nei miei confronti! Pensavo avesse smesso, si fosse messo l'anima in pace invece ha solo cambiato obiettivo! - 

 

- non volevo farti preoccupare. Mi ha mandato un messaggio, vuole che troviamo un accordo, e temo che questo riguardi te. -

 

- in più hanno rapito il nostro amico - aggiunse Levy per completare il quadro - pensiamo sia tenuto in ostaggio -

 

Lucy al sentire parlare di Happy si avvicinò inconsciamente a Natsu e gli accarezzò il dorso della mano con il pollice. 

Lui si voltò verso di lei e le fece un sorriso così dolce che lucy era certa di sarebbe sciolta a terra fosse stato fisicamente possibile.

 

- mio dio.. mi dispiace ragazzi.. -

 

- come ci vogliamo muovere? - chiese Gajille 

 

- quando partiamo per andare a fargli il culo? - domandò a sua volta Natsu infervorato

 

Midori si risedette dopo aver tirato su la sedia e si portò le mani alle tempie - lo contatterò io. È quello che vuole. Li incontreremo domani, ora è già pomeriggio, fra poco sarà buio e la loro Gilda è al confine della città -

 

- devo aspettare un altro giorno ancora????? - esplose il rosato - non esiste! Non lascerò Happy nelle loro mani per un altro dannato giorno! -

 

- natsu, vogliamo tutti recuperare happy, ma penso sia meglio fare così. Abbiamo viaggiato, siamo stanchi e lucy ha la febbre. Tra oggi e domani non cambierà niente, anche perché ora siamo praticamente certi che non gli succederà nulla  - parlò Gray, questa volta in tono gentile e comprensivo, che stupì un po' lucy. 

 

- Gray ha ragione - concordò Juvia sorridendo al corvino. 

 

Natsu si voltò verso Lucy, come in cerca di conferme, e lei annuì dolcemente. 

 

- ho capito. - 

 

Lucy era certa di aver sentito tutti tirare un gran sospiro di sollievo.

 

 

 

 

 

Si era fatta sera, avevano appena finito di cenare. Per cena era rientrato anche Akito, il ragazzo di Midori, che prima era al lavoro. Era bellissimo; avevano concordato così  le ragazze più tardi una volta appartate tra loro.

Aveva ventotto anni, i capelli rosso fuoco, come quelli di Erza, ma corti e spettinati. Gli occhi erano verdi, ma non verde acceso, color bosco e lo facevano sembrare un ragazzo attento e profondo. Lucy si era chiesta, sopratutto dopo averli conosciuti, come Midori avesse potuto in passato uscire con uno come Silver, che era solo un arrogante pieno di sé. 

Era entusiasta comunque di esser riuscita a scoprire anche l'età della ragazza, sulla quale si era interrogata inutilmente metà pomeriggio: ventisette. 

Sembrava più piccola. Forse anche per la bassa statura.

 

Avevano chiacchierato fino a tardi, e intenti a bere un tè caldo dopo il lauto pasto, avevano aggiornato Akito della situazione, che non l'aveva presa per niente bene.

Era lapalissiano fosse incazzato nero, e a parere di lucy, anche geloso! Aveva deciso che sarebbe venuto anche lui il giorno seguente ad incontrare Silver e la Gilda. Inutili erano stati i tentavi di Midori di dissuaderlo, che provandoci aveva solo fatto peggio, facendolo arrabbiare ancor di più, finché Akito si era alzato ed era uscito a fare una passeggiata per calmarsi. 

Dal modo in cui aveva sbattuto la porta Lucy era certa avesse fatto bene.  

 

- mi dispiace ragazzi, è una brava persona, ma quando si arrabbia non ragiona più - si scusò Midori interrompendo il silenzio che si era creato da quell'uscita di scena teatrale.

 

- non ti preoccupare, ne abbiamo un altro qua che reagisce così - ridacchiò lucy indicando con un cenno del capo Natsu, che non se ne accorse, e domandò a chi si riferisse provocando ilarità generale. 

 

- comunque è tardi, sarebbe meglio che tutti noi andassimo a riposare - intervenne Jin. Lungimirante come sempre. 

 

I ragazzi si guardarono tra loro, in attesa di indicazioni su cosa fare, come muoversi, dove andare. 

 

- ma certo, casa mia è piuttosto piccola in realtà, ho soltanto due camere da letto e il salotto. Posso chiedere dei futon in prestito al mio vicino di casa perché non ne ho per tutti e ci dovremo un po' arrangiare. - 

 

- ci dispiace darti così tanto disturbo - si scusò Levy a nome di tutti. 

 

- nessun disturbo, siete qui per aiutarci, è il minimo che possa fare per voi! - sorrise gentile - Juvia metti giù quelle tazze e accompagnami dal vicino a prendere dei futon piuttosto - 

 

Juvia che era intenta a dare una mano a sparecchiare arrossì e portò in fretta ciò che aveva in mano al lavabo. Midori le fece l'occhiolino e una volta indossati cappotti uscirono di casa.

 

- bene, Voi venite con me che iniziamo a prendere quelli che ci sono qui e a preparare le stanze - li chiamò al rapporto Jin. 

Lucy fece per alzarsi, ma Natsu poggiando una mano sulla  sua spalla la spinse giù di nuovo.

- tu prendi la medicina e stai seduta tranquilla, sistemerò anche per te - 

 

Lucy arrossì involontariamente. Non era abituata a tutta questa gentilezza e cavalleria da parte di Natsu, per niente. 

Anche se a modo suo era sempre stato carino con lei, come l'ultima volta che si era ammalata e non aveva potuto assistere alla fioritura dei ciliegi con i suoi compagni, e con lui. E Natsu le aveva sradicato l'albero e l'aveva fatto navigare sul fiume davanti a casa in modo che lei potesse osservarlo dalla finestra. Si era messa a piangere dalla gioia e della commozione. 

 

 

 

Lucy era nel bagno, aveva appena terminato di lavarsi i denti.

Juvia era rientrata poco prima, viola in viso, con dei futon in braccio, mentre Midori la guardava e se la rideva sommessamente.

Le aveva bisbigliato qualcosa alle orecchie e la ragazza era diventata ancora più fuxia e per quanto le fosse stato possibile si era portata le mani al viso cercando di coprirlo. 

Gray aveva chiesto cosa fosse successo, ma Midori aveva ammiccato e mormorato un niente niente e con Juvia taciturna al seguito si era incamminata a sistemare i futon presi. Avrebbe cercato di indagare, magari con Levy, in un momento solo donne.

 

Si asciugò la bocca con l'asciugamano pulito che le aveva dato Midori e sospirò.

 

- come ti senti? - natsu era appena apparso sulla soglia del bagno. Indossava un paio di pantaloncini ed era a torso nudo. I capelli rosa più spettinati del solito. 

 

Lucy deglutì, la gola improvvisamente secca. Quando cazzo era bello. 

 

- meglio - fu tutto ciò che riuscì a dire

 

Natsu entrò nel bagno e si chiuse la porta alle spalle e ci si appoggiò contro osservandola. 

Lucy si maledisse per essersi appena struccata. 

 

- bene. Akito è tornato, adesso è tranquillo - ridacchiò Natsu. 

 

- sono contenta, così anche Midori si sentirà più tranquilla - 

 

- io sono un po' scocciato invece -  disse avvicinandosi un po', mentre Lucy completamente imbambolata restava ferma al suo posto, con il cuore che le martellava nella casa toracica.

 

Si portò una mano al petto, diamine. Natsu così serio e sexy era troppo pericoloso, e il suo cuore l'aveva capito prima di lei. Era così rumoroso. Natsu da lì lo sentiva? 

 

- perché? -

 

- perchè questa sera non dormirò da solo con te, ma nella stessa stanza di quell'idiota di Gray e Juvia. Per di più tutti vicini. - 

 

Vero. Jin Midori e akito avrebbero dormito nella stanza principale, lei Natsu Gray e Juvia nell'altra e quei maledetti di Gajille e Levy con i futon in salotto soli soletti. 

"Siamo una coppia, abbiamo bisogno di privacy" se ne era uscito Gajille, facendo diventare viola Levy, e accaparrandosi il salottino. 

 

E lei era terribilmente imbarazzata al solo pensiero di dormire a stretto contatto con Gray e Juvia dopo tutto quello che era accaduto nei giorni precedenti.

 

- non è un'idea che fa impazzire neanche me, onestamente - 

 

Ci fu un momento di silenzio e poi Natsu si avvicinò ancora e la abbracciò.

Affondò il viso tra l'incavo del suo collo e i capelli e sospirò.

 

- probabilmente non potremo dormire così sta notte - 

 

Lucy si lasciò abbracciare e si accoccolò tra le sue braccia forti e calde.

Decisamente non avrebbero potuto dormire abbracciati così con Gray e Juvia nella stessa stanza. Sia per educazione, che per una questione di riguardo nei confronti del loro amico.

 

- già. Decisamente non potremo -

 

- si, ma tu mi hai abituato male in queste notti, ora non so se sarò capace di dormire senza te tra le mie braccia -

 

Un momento. Cosa? Ma era davvero natsu? Quello stesso stupido inutile Natsu che non capisce mai niente e non sa cosa sia né la delicatezza né la dolcezza? E ora se ne usciva con affermazioni simili, mentre la abbracciava, a torso nudo.

 

Lucy si sentì letteralmente andare a fuoco. Il cuore stava pompando tanto di quel sangue che temeva si sarebbe bloccato per il troppo lavoro. 

 

Si staccò dolcemente dalla sua stretta per guardarlo in faccia, ma sopratutto prendere aria.

Dio non aveva mai avuto tanto bisogno di aria in vita sua. 

 

- Lucy? Sei bollente! Ti sta salendo di nuovo la febbre? - le domandò natsu con una vena di allarme nella voce, portando entrambe le mani al viso di lei preoccupato.

 

- no - lucy distolse lo sguardo - è solo colpa tua - 

 

Natsu la osservò un momento taciturno, ragionando. Poi sorrise, un sorriso bellissimo, di quelli che fai quando hai ottenuto quello che volevi. 

 

Erano così vicini, e così stupidi a sorridersi a vicenda. 

 

- natsu - 

 

- che c'è ? -

 

- pensi di baciarmi prima o poi? - 

 

- più prima, che poi - e con queste ultime parole fece combaciare le loro labbra. Lucy indietreggiò fino a toccare il muro con le spalle, trascinandosi dietro il ragazzo, tenendolo saldamente con le mani incrociate dietro al suo collo. Così liscio e caldo. Senza staccarsi mai da lui.

 

Si sentiva della stessa temperatura di Natsu quella sera, così calda da avere i brividi. Come quando dopo una giornata al freddo ti metti davanti al camino fiammante, e il calore del fuoco ti riscalda piano piano e ti attraversa tutto il corpo.

 

Il bacio si fece più intenso, più voglioso. Lucy infilò una mano tra i capelli di lui e con l'altra scese verso il basso. Accarezzò il collo, la spalla, i pettorali e gli addominali, si fermò sul suo fianco stringendolo tra le dita e attirandolo di più a sè. 

 

E le mani di lui la cercavano con ancora più voglia e interesse. Alzarono la maglia di seta del pigiama, scoprendole il ventre , e risalirono la sua schiena. 

L'aria del bagno era fredda a contatto con la sua pelle, ma il tocco di Natsu era bollente e questo contrasto la fece rabbrividire. Le scappò un gemito. 

 

Natsu risalì piano con le dita fino ad arrivare all'altezza del suo seno.

 

Le girava la testa, sarebbe collassata a terra senza il supporto del muro.

Le girava la testa. Forse un po' troppo. 

 

- Na-natsu fermo - ansimò sulle labbra di lui.

 

Natsu la guardò, gli occhi lucidi e desiderosi. Non l'aveva mai visto così, mai avrebbe potuto sperare di vederlo così. Eppure era davanti a lei, più bello che mai e la desiderava. 

 

Perché quelli sono gli occhi di qualcuno che ti vuole, non di un amico.

 

- mi gira la testa.. troppo. Temo di non essere ancora in perfetta forma - 

 

Natsu le diede un bacio a fior di labbra, leggero e poi bisbigliò al suo orecchio - allora attenderò che tu ti riprenda. -

 

 

 

~L'angolino di Edel~

Amici! Eccomi, un po' in ritardo, ma questo capitolo ha più di 3700 parole, quindi è quasi il doppio di uno normale, direi che mi sono fatta perdonare 😉😌

Siamo entrati un po' nel vivo di quello che succede, iniziamo a scoprire chi è silver e come è legato alla figlia di Jin! 

Ve lo aspettavate? Avevate altre teorie? Vi ha deluso? Incuriosito? Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!

E poi.. beh poi, ho dovuto regalarvi ( e me lo sono autoregalata)  un momento pieno Nalu. 

Mi sono sciolta insieme a Lucy.

E voi? Vi è piaciuto? 

 

Niente, come sempre attendo le vostre opinioni, per me importantissime! 

È bellissimo seguire questa storia insieme a voi.

 

Grazie a tutti! ❤️

 

A presto.

Un abbraccio.

Edel ❤️❣️

  
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