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Autore: EvePotter    18/11/2019    0 recensioni
Lily Evans in Potter sta aspettando suo marito per tornare a casa, nel mentre passa un gruppo di ragazze ridacchianti e Lily riesce a percepire qualche loro parola e, in particolare, un nome. Chi è Luise? perchè James Potter è in ritardo?
Tratto dalla storia:
"Erano le 18.30 e di suo marito nessuna traccia, decise quindi di avviarsi verso l’ascensore per andare a vedere se fosse successo qualcosa, nella sua mente tornavano inspiegabilmente le parole di quel gruppo di civette “avete visto la barba” “Luise ci ha parlato”, un piccolo ruggito giunse dallo stomaco della strega accompagnato da una spiacevole sensazione mai provata prima. Scosse la testa, attribuendo quel fastidio alla fame e continuò a camminare"
**
La storia è una "What if?" ambientata in mondo in cui Voldemort è stato confitto e i Potter non sono morti! I sopravvissuti alla guerra tornano alle loro vite e io ho pensato a questo sprazzo di quotidianità per la famiglia Potter! Spero vi piaccia :3
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Mischief Managed'
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PREMESSA: Questa ff appartiene alla mia nuova serie su Evangeline Potter. Evangeline è figlia di James e Lily e sorella di Harry Potter. Fu data a Remus Lupin per nasconderla prima della morte dei coniugi Potter. È nella mia testa da tanto tempo (più di 10 anni) e tengo molto alla sua storia. Non ho ancora finito di scrivere tutta la storia, ma siccome non so effettivamente quando la finirò voglio pubblicare comunque questa ff che mi è venuta di getto giusto qualche sera fa.
Per darvi un contesto maggiore: la fine della guerra e la sconfitta di Lord Voldemort è avvenuta negli anni ‘79/80 grazie (anche) all’intervento della stessa Evangeline. Severus Piton non ha insegnato e non insegnerà alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

DISCLAIMER: i personaggi di questa fanfiction appartengono a J.K. Rowling, tranne Evangeline e qualcun altro. Non scrivo a fini di lucro.

 
“Sei gelosa Evans?”

 
Lily raccolse con cura tutti i suoi appunti dal tavolo e li mise nella sua borsa a tracolla, quella giornata di tirocinio era durata anche troppo per i suoi gusti. Non vedeva l’ora di tornarsene a casa con suo marito e coccolare i suoi bambini. Solo al pensiero un sorriso le spuntò sul viso e un calore le scaldò il cuore mettendole fretta di tornare a casa.

<< Bella tosta oggi eh? >> disse una voce alle sue spalle, Lily sussultò dallo spavento presa alla sprovvista. Nessuno le aveva mai rivolto la parola lì dentro, a dir la verità Lily aveva notato che nessuno parlava con nessuno se non per alcuni “mi passi quell’occhio di rospo” “come si fa questo passaggio” o “avresti una piuma in più per caso”, Lily ci aveva fatto l’abitudine ormai.  << Oh ehm perdonami! Non volevo spaventarti >>  continuò la voce.
Lily si girò per vedere chi fosse, era Edgar Bones, un ragazzo che come lei, faceva tirocinio nel reparto pozioni del Ministero della Magia. Sorrise al ragazzo e si avvicinò a lui, curiosa di quel inaspettato approccio. Che anche lui sentisse la pesantezza di quel posto?

<< Direi di sì >> disse sospirando, guardandolo aggiunse << Per cosa fai tirocinio? San Mungo o ricerca? >>

<< San Mungo, terminato il praticantato in pozioni vorrei cominciare una carriera da Guaritore! Saranno altri anni ma sento che ne varrà la pena! Mio nonno era guaritore, Fredrick Bones, gli devo molto >> disse con sguardo fiero e leggermente imbarazzato, insomma era necessario aggiungere quel particolare? Si diede mentalmente dell’idiota, sua moglie gli aveva detto di provare a fare amicizia e di certo non stava facendo una gran bella impressione.

<< Ti auguro il meglio allora, comunque io sono... >> cominciò allungando la mano, prima ancora che riuscisse a finire la frase Edgar la interruppe.

<< Lily Evans, Caposcuola di Grifondoro, anno ‘78/79 >> se prima Edgar era lievemente imbarazzato ora era davvero rosso come un peperone, che diamine gli prendeva maledizione?  

<< Esattamente, te eri di Tassorosso se non sbaglio >> disse Lily ridendo, cercando di nascondere l’imbarazzo che stava invadendo anche lei.

<< Capitano della squadra di Quidditch di Tassorosso >> nel dirlo porto la mano al petto, sull’invisibile spilla da capitano, pompando volutamente il petto per fare scena. Lily rise pensando che quella scena le era decisamente familiare.

<< Te invece? Come mai qui a fare il praticantato? >> le chiese lui ricomponendosi.

<< Ricerca…e magari insegnamento, sai non mi dispiacerebbe tornare ad Hogwarts >> sì, decisamente le sarebbe piaciuto tantissimo tornare ad Hogwarts, e di certo il professor Lumacorno l’avrebbe aiutata con una buona parola.
Edgar annuì pensieroso, ricordava di quanto la sua collega fosse brava in pozioni a scuola e di come avesse salvato molti ragazzi isterici dal buttarsi dalla Torre di Astronomia durante i G.U.F.O. Decisamente era molto portata all’insegnamento.

<< Ragazzi non vorrei interrompervi ma dovrei pulire >> disse una voce infastidita in fondo all’aula.  Lily riconobbe la voce della signora Harsh e decise che era meglio andare via, ricordandosi della discussione avuta con lei qualche settimana prima quando si era attardata per pulire il calderone di una pozione non particolarmente riuscita. I due ragazzi cominciarono a salire le scale che conducevano all’atrio del ministero chiacchierando del più e del meno. Una volta raggiunto lo spiazzale enorme pieno di maghi frettolosi e camini in fermento, Edgar si girò verso di lei:

<< é stato un piacere chiacchierare con te Lily, ci vediamo domani! >> la salutò l’ex Tassorosso con un largo sorriso, non vedeva l’ora di raccontare tutto a Hannah.

<< A domani Edgar >> ricambiò la ragazza guardandolo intenerita. Si decisamente le faceva tenerezza quel ragazzo, era molto dolce e decisamente in cerca di un amico con cui parlare. Alice e Marlene le avevano detto che continuare gli studi dopo Hogwarts non era sempre la più piacevole delle situazioni, a quel punto ognuno pensava al proprio tornaconto personale, per potersi accaparrare il miglior posto lavorativo possibile. Certamente la solitudine era un fattore da considerare e a Lily non dispiaceva di certo farsi un amico.
Persa in questi pensieri raggiunse il camino N°23, quello che solitamente usava per tornare a casa e si mise ad aspettare suo marito.

Un gruppetto di giovani streghe della sua età e meno stava passando di lì in quel momento per raggiungere i vari camini, parlavano concitatamente e ridacchiavano ad ogni battuta. Lily non poté fare a meno di sentire qualche stralcio di frase “Cavoli se è bello” “si fa bello ogni anno che passa” “avete visto che bello con la barba” “quei capelli!!” “Luise ci ha parlato vero? Le piace da impazzire, cosa gli ha detto?” Lily aggrottò le sopracciglia, come si poteva essere cosi civettuole? sul posto di lavoro?
Leggermente infastidita si mise composta aggiustando la tracolla sulla spalla e incrociando le mani al petto, come per rimarcare che lei non avrebbe mai mostrato una tale grado di infantilità in un posto come il Ministero della Magia.

Erano le 18.30 e di suo marito nessuna traccia, decise quindi di avviarsi verso l’ascensore per andare a vedere se fosse successo qualcosa, nella sua mente tornavano inspiegabilmente le parole di quel gruppo di civette “avete visto la barba” “Luise ci ha parlato”, un piccolo ruggito giunse dallo stomaco della strega accompagnato da una spiacevole sensazione mai provata prima. Scosse la testa, attribuendo quel fastidio alla fame e continuò a camminare. Una volta raggiunto l’ascensore, non fece in tempo a premere il bottone che questo si aprì lasciando intravedere la figura di un alto e imbarazzato James Potter.

<< Lily! >> esclamò con voce sorpresa, non se l’aspettava di trovarla lì. Di solito finiva sempre 10-15 minuti prima di lui e lo aspettava davanti ai camini. << hai finito tardi? >> chiese ingenuamente uscendo dall’ascensore e affiancandola.

<< No James ti stavo venendo a cercare, ma lo sai che diamine di ore sono? Dobbiamo andare o Remus ci ucciderà sul serio sta volta >> e nel dire queste parole Lily alzò gli occhi al cielo. Suo marito era il solito ritardatario.

<< Nah non lo farà, sai che gli piace terribilmente stare con i bambini >> le mormorò avvicinandosi e lasciandole un bacio sui capelli. Lily si lasciò baciare e sorrise, pensando a quanto fosse felice di essersi lasciata andare e aver permesso a nientedimeno che James Potter di regalarle tutta quella felicità. Non avrebbe mai smesso di essergli grata per questo. Ma soprattutto sorrise perché la guerra era finalmente finita, e loro potevano tornare a vivere. Certamente non si poteva dire la stessa cosa dei pregiudizi, quello no, ma nessuno aveva il coraggio di pronunciare parole come “sanguesporco” alla luce del sole, le celle di Azkaban fin troppo presenti nelle menti di alcuni.
Si incamminarono lungo il corridoio, arrivarono davanti al camino N°23, presero uno alla volta un mucchietto di Polvere Volante e gridarono “Godric’s Hollow”, ritrovandosi in pochi secondi nel camino comune dei maghi del loro paese misto babbano, che come loro, avevano preferito la Metropolvere ad altri mezzi, per poi avviarsi verso casa mano nella mano*.

<< Come mai hai fatto tardi oggi? Vi hanno insegnato qualche altro incantesimo particolare? >> chiese Lily, guardando di sottecchi suo marito.

<< No macchè oggi è stato più noioso del solito, sono stato messo in ufficio per un mese a studiare vari casi e a compilare scartoffie. Ma ti sembra giusto? >> sbuffò James ancora infastidito da quell’ingiustizia, diamine voleva combattere, imparare incantesimi, mandare maghi oscuri ad Azkaban…e invece gli toccava stare in ufficio.

<< Malocchio sa quello che fa James, studiare vecchi casi ti sarà sicuramente utile >> disse con condiscendenza Lily.
James sbuffò << è a rotazione, siamo divisi in gruppi, Sirius è stato messo in accademia >> ammise con un velo di stizza.
La rossa rise e stampò un veloce bacio sulla guancia non rasata di suo marito  << Porta pazienza, arriverà il tuo turno! E sai che ti sta particolarmente bene questo velo di barba?! >>   James rise circondandole le spalle con il braccio. La voce di una delle Civette (ormai aveva deciso di chiamarle cosi) le tornò alla mente mentre James apriva il cancelletto di casa, “avete visto che bello con la barba” aggrottò le sopracciglia e di nuovo quella sensazione le annodò lo stomaco.

“Devo proprio aver fame” pensò. Entrò finalmente in casa, si tolse il cappotto e il cappello color panna e si catapultò in salotto dove trovò un dolcissimo e colorato Remus Lupin steso sul divano, con un bambino addormentato sulla sua testa e una bambina rannicchiata sul suo petto. Intercettò gli occhi dell’amico che, dopo aver smesso di fissare James in cagnesco che se la rideva come un pazzo, si fissarono sui suoi e mimò un “A I U T O” con le labbra. Anche Lily rise e si avvicinò a Remus.

<< Remus ma che è successo…? >> disse sogghignando. Lui la guardò, come se non fosse ovvio quello che era successo, era o no la madre di questi due…come li definiva? Bambini?

<< Stai scherzando? Stai scherzando?! Lily non stanno fermi un attimo e il gatto ha rischiato di diventare fucsia! Sono crollati una ventina di minuti fa, non potevo rischiare di svegliarli. E TU smettila di ridere! >> esclamò Remus, la sua espressione era un misto tra frustrazione, stanchezza e un pizzico di divertimento. Molto spesso Remus da quando Lily era tornata a lavoro, si era trovato a far da tata ai bambini, non era un' occupazione che gli dispiaceva particolarmente ma si sentiva terribilmente in colpa nei confronti degli amici nel chiedere loro dei soldi. Era difficile nella sua condizione trovare un lavoro e loro gli avevano trovato questa piccola soluzione, infondo doveva loro molto.

<< Cavoli Remus e io che credevo che dopo sette anni con Potter e Black avessi preso un master in “gestione di casi impossibili” >> rise la ragazza.

<< Ehi siamo tornati al cognome Evans? >> stette al gioco James. I neogenitori, ancora ridendo liberarono Remus dai bambini che, nonostante i vari movimenti, non si svegliarono continuando a dormire placidamente. Remus assottigliò gli occhi, pensando a come con lui invece si svegliassero ad ogni piccolo spostamento, certe volte dava mentalmente ragione a Codaliscia quando (riferendosi in particolare alla piccola Potter) li associava a mostriciattoli infernali.

<< Lunastorta tutto bene?! >> lo ridestò James, il licantropo annuì guardando Lily cullare Harry stampandogli qualche bacio ogni tanto sulle guanciotte piene. Ad un certo punto si senti tirare i pantaloni verso il basso, abbassò lo sguardo e trovò quello della sua “adorabile” figlioccia, o “braccio destro di Satana in persona” a detta di Peter.

<< Tu...ba-iii-io >> Remus aggrottò le sopracciglia vedendo Evangeline che tendeva le piccole mani verso di lui. D’istinto la prese in braccio e guardo James << Ramoso, traduci >> disse.

<< Vuole un bacio Remus, è evidente >> disse avvicinandosi di nuovo alla sua bimba, che poco prima aveva lasciato camminare con passetti instabili verso il suo malandrino preferito. Che Eve avesse una preferenza per Remus era ormai evidente a tutti. Remus la guardò e sorridendo le stampò un bel baciò sulla fronte, lei rise cercando di copiarlo e sbavandogli tutta la guancia nel tentativo di ricambiare. Dopo qualche secondo, la bimba cominciò a sgambettare nel tentativo di scendere per poter andare a reclamare la mamma che stava ancora cullando il fratello.

<< Ragazzi com’è andata al ministero? >> chiese Remus mentre si asciugava la guancia dalla bava della figlioccia.

<< Bene bene, mi hanno messo nell’ufficio-per-vecchi-auror-in pensione... >> Lily alzò gli occhi al cielo mentre il marito cominciò a lamentarsi del suo nuovo lavoro e di quanto fosse noioso leggere di condanne a vecchi ciarlatani che spacciavano artefatti magici tra le strade di Nocturn Alley, omettendo che sarebbe stato solo un mese li, che tutti ci passavano e che sarebbe poi tornato in accademia. << …e poi ci sta questa ragazza, Luise, che non fa altro che parlare, parlare, parlare! Insomma, sa che dobbiamo leggerli per forza i casi perché dobbiamo far rapporto a Malocchio! E invece no, continua a parlare con me facendomi perdere tempo! >> a quel punto successero più cose contemporaneamente, Remus alzò un sopracciglio e incrociò le braccia guardando l’amico con uno sguardo indispettito della serie “ah sì? Ora ti lamenti? Ben ti sta!” ricordando di quando a scuola i suoi amici lo distraevano di continuo, e Lily si bloccò sentendo quel nome “Luise ci ha parlato vero? Le piace da impazzire, cosa gli ha detto?” e di nuovo quella spiacevole sensazione si risvegliò in lei, le parve quasi di sentire un ruggito provenire dal petto. Luise? Chi era Luise? Cosa voleva questa Luise da James?
Decise che ne avrebbe parlato con lui dopo cena e quando Remus se ne fosse andato. Dopo aver sentito la storia del migliore amico e aver raccontato la giornata dei bambini da quando li avevano lasciati soli con lui, Remus si mise il cappotto e salutò i due amici smaterializzandosi nel primo vicolo buio del villaggio di Godric’s Hollow. Rimasti soli i coniugi Potter continuarono la serata tra pannolini sporchi, bagnetti e una pizza scaldata velocemente. Lily ancora intenta a fare un bel discorso a suo marito. Fu quando misero a letto i bambini, non senza qualche difficoltà, che Lily si fece coraggio cercando di far calmare quella sensazione che anche dopo aver mangiato non andava via.

<< James >> lo chiamò. Il ragazzo, che stava sparecchiando il tavolo con la magia, la guardò incitandola a continuare.

<< Chi è Luise? >> chiese distogliendo lo sguardo e cominciando a sistemare i piatti, che si stavano asciugando da soli, nella credenza in ordine di grandezza. James guardò sua moglie e mordendosi il labbro decise di stuzzicarla un po’, divertito da quell’ inaspettato ribaltamento dei ruoli. Di solito quello geloso era lui.

<< Luise? E chi è? >> disse cercando di non ridere avvicinandosi a lei e prendendole i fianchi cominciando ad accarezzarli.

<< Mi prendi in giro? Prima a Remus hai parlato di una certa Luise che ti ha fatto perdere tempo, quindi, Potter, chi è Luise?? >> James affondò il viso tra i capelli rossi della moglie, sentendola irrigidire sotto le sue mani. Decisamente divertente.

<< Oh Luise…cara ragazza, è una mia collega. >> disse mordendosi le labbra. Lily si girò di scatto verso di lui, trovandoselo pericolosamente vicino e gli puntò le mani sul petto per allontanarlo leggermente.

<< Oh e perché non me ne hai mai parlato? >> disse con tono falsamente tranquillo ma fulminandolo con lo sguardo smeraldino.

<< Perchè? Sei gelosa Evans? >> la vide aggrottare le sopracciglia. Lei non era una tipa gelosa, non lo era mai stata. Ergo non era gelosa.

<< Io non sono gelosa di nessuno Potter >> disse a voce alta quello che aveva pensato assottigliando lo sguardo.
James le strinse ancora più i fianchi e si avvicinò al suo viso consapevole dell’effetto che le faceva << Ah sì? A me dai proprio l’impressione di una persona gelosa Evans >>

<< Beh ti sbagli >> disse Lily, non molto convinta della sua risposta, fissando le labbra del marito terribilmente vicino alle sue. Aveva capito il suo gioco, e per quanto fosse difficile resistergli decise di partecipare << ti ricordi di Edgar Bones? >> aggiunse innocentemente.
James aggrottò le sopracciglia << Il capitano della squadra dei Tassorosso? Si me lo ricordo perché? >>.
Lily sorrise << sai frequentiamo il corso di Pozioni insieme e anche noi abbiamo chiacchierato >> Lily si morse l’interno guancia, sapeva di star facendo una cattiveria a quel povero ragazzo che non centrava nulla, sperò ardentemente che il marito non organizzasse uno dei soliti scherzetti al malcapitato, ricordava ancora la testa gonfia di Bertram Aubrey**.

<< E di cosa avete parlato? >> chiese James cercando di apparire indifferente, ma in quegli occhi nocciola Lily aveva visto una punta di gelosia.

<< Geloso Potter? >> ribattè Lily con la stessa moneta.

<< Oh Lils, io non ho problemi ad ammetterlo >> sussurrò James avvicinandosi all’ orecchio della moglie, Lily senti un brivido percorrerle la schiena e un piacevole calore al basso ventre. Di istinto inarcò la schiena avvicinandosi maggiormente a lui.

Di cosa stavano parlando? Ah giusto.

<< Quindi…cosa voleva Luise? >> chiese tenendo gli occhi chiusi mentre James poggiava le labbra sulla tenera pelle dietro al suo orecchio, sorridendo.

<< Attenzioni credo, ma le ho fatto presente di essere sposato e di avere due splendidi e chiassosi bimbi >> disse guardandola negli occhi verdi cercando di trasmetterle tutta la sincerità di quanto affermato. Lei dovette capirlo perché si aprì in un largo sorriso e disse << Hai detto che sono bellissima, talentuosa e leggermente pericolosa? >>

<< Ora non esageriamo Evans >> prima che lei potesse ribattere la baciò. Lily ricambiò il bacio facendosi più vicina e aprendo leggermente le labbra, per poterlo approfondire. Stettero stretti per un po’ alternando lunghi baci a sguardi carichi di amore. Gli era stato concesso una seconda possibilità, e non avevano alcuna intenzione di sprecarla con stupidi litigi.
James si allontanò leggermente e se la caricò sulla spalla, Lily lanciò un gridolino per quel gesto improvviso.

<< Shh Lily o si sveglieranno! >> le disse il marito pizzicandogli una coscia senza farle male e cominciando a salire le scale.

<< Potter. Mettimi giù >> disse colpendolo alla base della schiena, da quello che riusciva a vedere pur stando a testa in giù erano sul pianerottolo della loro camera da letto.

James aprì la porta ed entrarono in camera, Lily che ancora lo colpiva per farla scendere.
<< Ai suoi ordini signora Potter >> disse buttandola di peso sul letto. Lily cadde sul materasso, i capelli vermigli si aprirono a ventaglio sul copriletto bianco. Era bellissima. Dannatamente bella ed irresistibile. Lily lo guardò intensamente e in un attimo, come si aspettava, lui fu su di lei.

<< Che voleva Edgar Bones? >> chiese fingendo indifferenza. Lily scoppiò a ridere e tirandolo verso di sé e gli sussurrò

<< Solo un’amica James >>.  Lui la baciò nuovamente, con più trasporto e meno dolcezza di quando erano in cucina.
Dopo aver torturato quelle tanto desiderate labbra, cominciò a scendere verso il petto della ragazza, baciando ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere soffermandosi sul collo, riusciva a sentire il respiro accelerato di Lily e il suo corpo dimenarsi sotto di lui.
Si guardarono nuovamente negli occhi, Lily si sollevò leggermente e guardandolo fece per togliersi la maglietta quando un pianto irruppe nel silenzio della loro casa. James chiuse gli occhi sbuffando e maledicendo il tempismo della sua prole. Lily si ricompose e sorridendo lasciò un tenero bacio sul naso del marito, si spostò e gli tese la mano:

<< Su Potter, il dovere ci chiama >> James afferrò la sua mano e si lasciò trascinare verso la camera dei bambini.
A piangere era stato Harry, il loro primogenito. James attraversò la stanza e lo prese in braccio cominciando a cullarlo.

<< Ehi piccolo ometto, che succede? >> gli sussurrò depositando un tenero bacio sulla piccola fronte. Lily li guardò intenerita, James era davvero un buon padre.
Attraversò la stanza e li raggiunse, baciò la manina di suo figlio e si girò per controllare che Eve non si fosse svegliata. Per fortuna dormiva ancora, le piccole e paffute manine vicino al viso, la bocca lievemente aperta e i capelli corvini sparati in tutte le direzioni. Piano piano senza svegliarla avvicinò un dito al suo viso, lasciandole una carezza.

Non ci volle molto a calmare Harry, una volta messo in culla i due ragazzi tornarono in camera e si misero a letto, addormentandosi poco dopo.
 
***
 
 
<< …. È perché lui ti veniva così palesemente dietro a scuola che mai nessuna ha avuto il coraggio di avvicinarglisi Lily! Tu sei gelosa, ecco cosa sei. E non lo capisci perché finora nessuna ha osato mettersi in mezzo, non so se mi spiego >> disse Mary guardandola da sopra la sua tazza di caffè fumante. Era la mattina del giorno dopo e Lily era tornata al Ministero per la solita lezione di pozioni, era arrivata leggermente in anticipo per poter parlare con Mary che lavorava al “Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici”

<< Quindi tu pensi che io sia gelosa? >> ricapitolò la rossa aggrottando le sopracciglia. Effettivamente quella morsa allo stomaco (che poteva giurare di aver sentito ruggire) poteva logicamente collegarsi alla…gelosia…pensò guardando un punto indefinito nella veste da strega di Mary.

<< Marcia >> aggiunse l’amica. Lily era ancora fissa sulla veste della migliore amica, la quale poteva sentire gli ingranaggi del suo cervello lavorare velocemente. << Ascolta Lils, se non ti fidi possiamo chiedere anche ad Alice e Marl… >> non fece in tempo a finire la frase che Lily, velocemente come era arrivata, si girò e uscì dalla stanza lasciando la porta aperta dietro di sé. Mary sorrise, e ancora sorseggiando il suo amato caffè si avvinò alla balaustra per poter sbirciare al piano di sotto dove sapeva trovarsi il Quartier Generale degli Auror, Mary poteva scommetterci tutto che Lily stava andando li.
Infatti, una volta uscita dallo studio della migliore amica, Lily marciò dritta verso l’ufficio in cui pensava si trovasse suo marito e quella Luise. Cosi come ad Hogwarts tutte si erano messe l’anima in pace nel provarci con lui perché innamorato di lei, anche al Ministero dovevano avere ben chiaro questo concetto. Lui era innamorato di lei. E lei di lui.  Nessuno le avrebbe tolto il suo James.

Arrivata al Livello 2, si avvicinò alla porta e bussò energicamente, una ragazza con folti capelli mori le aprì guardandola interrogativa. Bingo.

<< Si? >> Chiese squadrando Lily dall’ alto in basso e fissandosi sul cartellino appuntato al petto della rossa. Lily ricambiò la lunga occhiata. << Oh, devi aver sbagliato cara, l’aula per le pozioni è di sotto >> continuò facendo una smorfia mentre diceva la parola “pozioni” puntando il dito verso il basso. “è di sotto!!” la scimmiottò Lily nella sua testa. Strinse forte le labbra fino a farle diventare una linea sottile, come faceva spesso Petunia a detta di suo marito. La irritava terribilmente quella ragazza. Come si permetteva di parlarle in quel modo?

<< Veramente sono qui per mio marito >> disse calcando volutamente la parola marito e guardandola con un cipiglio severo, lo stesso che Sirius prendeva in giro paragonandolo a quello della Professoressa McGranitt.

<< E chi sarebbe? >> chiese Luise senza aprire del tutto la porta e sollevando anche lei un sopracciglio incrociando le braccia al petto.

<< Sarei io, Luise, grazie >> disse una voce alle sue spalle. Luise sussultò e tenendo la bocca leggermente aperta si scostò per far passare James. Quindi era vero, era vero che aveva una moglie. Luise assottiglio lo sguardo e si girò indispettita tornando alla sua scrivania, raschiò rumorosamente la sedia sul pavimento e si rimise a lavoro, nervosa. Lily seguì tutto il teatrino con sguardo vittorioso e non appena James mise un piede fuori dalla porta Lily gli afferrò la veste e gli diede un veloce bacio a stampo, stando attenta che nessuno, a parte il “nemico”, li stesse guardando. Vide la faccia della ragazza accartocciarsi come se avesse mangiato un limone nel momento in cui James, ridendo sotto i baffi, le diede un dolce bacio sulla fronte tenendola stretta a sé.

<< Quindi non sei gelosa eh? >> chiese da sopra la sua testa, citando volutamente il discorso della sera prima. Lily si scostò giusto per guardarlo e per lanciargli un’occhiataccia.

<< Affatto >> disse riaffondando il viso, rosso per l’imbarazzo, nella veste del marito. Il petto di James sotto al suo orecchio cominciò a tremare, indice che stava ridendo silenziosamente e nel mentre le accarezzava i capelli.

<< Sono e sarò tuo signora Potter, finché morte non ci separi, ricordi? >> Lily alzò lo sguardo verso di lui e sorrise. Poi avvicinò due dita alle labbra, le baciò e le avvinò a lui***. Vide James fare lo stesso e nel momento in cui le fecero toccare Lily chiese:

<< Promesso? >>

<< Promesso >>

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 NdA: Spero che la storia vi sia piaciuta! Se vi va lasciate una recensione e fatemi sapere cosa ne pensate! :)

*non so bene perché ma non mi piace pensare che i camini siano collegati direttamente alle case dei maghi. Quindi ho deciso di fare un “camino comune” nelle varie città.

** “Estrasse con gesto teatrale una scheda da una delle scatole in cima e lesse: « James Potter e Sirius Black. Sorpresi a usare una fattura illegale contro Bertram Aubrey. Testa di Aubrey raddoppiata. Doppia punizione ». Piton sorrise beffardo. « Dev’essere di grande conforto sapere che anche se sono morti resta una testimonianza delle loro gloriose imprese… »” Harry Potter – Il principe mezzosangue”
Ho pensato che magari James possa aver agito così per gelosia nei confronti di Aubrey per un ipotetico approccio di quest' ultimo con Lily.

***Gesto ripreso da “The Originals” serie spin off di “The Vampire Diaries”

Volto dato ai personaggi:

Lily Evans Potter: Karen Gillan



James Potter: Aaron Taylor-Johnson



Remus Lupin: Andrew Garfield



Mary McDonald: Talulah Riley


Edgar Bones: Simon Woods


Luise: Jena Malone

 
 

  
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