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Autore: cescapadfoot    10/12/2019    2 recensioni
"A diciassette anni avevano l’impressione di avere il mondo in pugno, di poterlo cambiare facilmente, di poter fare la differenza.
Una volta usciti da Hogwarts si rendono conto, senza avere il coraggio di ammetterlo, di quanto fossero degli ingenui idealisti nel loro mondo ovattato, fatto di lezioni e tempo libero.
Il mondo non si cambia facilmente e far la differenza non è facile.
Però sono consapevoli tutti e due che il mondo non sarebbe mai cambiato senza aver fatto almeno dei validi tentativi."
|Sirius Black|
|Dorcas Meadowes|
|Sirius x Dorcas|
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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50 FACTS ABOUT SIRIUS BLACKS AND DORCAS MEADOWES
 
The taste of love is sweet
When hearts like ours meet
I fell for you like a child
Oh, but the fire went wild
I fell into a burning ring of fire
I went down, down, down
And the flames went higher
And it burns, burns, burns
The ring of fire...


1 – Ring
L’anello brilla. È bello, prezioso, un semplice solitario che luccica sullo sfondo di velluto della sua scatolina.
Dorcas guarda l’anello, una delle poche cose che ha conservato di sua madre; non ha nemmeno il coraggio di indossarlo, lo tira fuori ogni tanto dal cassetto per guardarlo.
Non sa se lei e Sirius si sposeranno; c’è la guerra ed è già tanto arrivare a sera con la speranza di essere sopravvissuti un giorno in più, un modo per recuperare le forze e affrontare il giorno successivo.
Eppure, ogni tanto ci fantastica sopra; sognare, dopotutto, non costa niente, prova a dirsi Dorcas mentre lo ripone di nuovo nel cassetto.
 
2 – Hero
Le piante carnivore dell’Abissinia sono la cosa che scatena parolacce vecchie e nuove negli studenti del quarto anno; ma Dorcas non si perde d’animo: ingoierebbe un fiasco di pus di Bubotubero puro, piuttosto che darla vinta a quella maledetta!
Eppure anche ai più bravi capita di fare un passo falso; ma appena la pianta tenta di approfittare di una momentanea distrazione della ragazza per morderla sul polso, Sirius Black, che passava in quel momento con un sacchetto di terriccio, le dà un pugno alla base e blocca quella pestifera, che si affloscia con un gemito stridulo.
“Un po’ più di attenzione, Meadowes” le consiglia lui. “Non voglio perdere la mia rivale di scherzi preferita solo perché una pianta si è approfittata di te.”
“Oh, grazie mille, mio eroe!” esclama lei, portandosi una mano sul cuore in maniera enfatica e sghignazzando senza ritegno. “Lieta di vedere che non puoi vivere senza la tua nemesi…”
Sirius scrolla le spalle e sorride: quella nanerottola sa sempre come metterlo al suo posto e merita decisamente rispetto.
 
3 – Memory
È uno di quei giorni. Uno di quei giorni in cui vorrebbe essere morto.
Pure la morte è accettabile, piuttosto del freddo pungente che raggiunge cuore, ossa e anima in un posto in cui il tempo sembra essersi fermato.
Non sa nemmeno più da quanto tempo è lì dentro, costretto a fronteggiare i Dissennatori senza bacchetta. L’unica cosa che sa è che ogni giorno dovrà affrontare i suoi fantasmi peggiori, i ricordi più brutti della sua vita.
Sua madre che gli urla contro, suo padre che lo guarda con disprezzo, suo fratello che lo rifiuta, suo fratello morto, James morto, Lily morta, Harry che piange, Dorcas morta…
A che serve ricordare, se deve fare così male?
 
4 – Box
“Quindi vorresti dirmi che, di tutte le scatole presenti a Mielandia, era rimasta solo questa?”
“Ovviamente!”
“Quella con cioccolatini fondenti ripieni di liquori, guarda caso…”
“Potresti anche fare finta di essere felice di avere della cioccolata in più, sai? Non chiedo poi tanto…”
Dorcas scuote la testa, sorridendo esasperata: lei e Sirius non sono tipi da farsi regali il giorno di San Valentino, eppure in quell’occasione Sirius ha voluto fare di testa sua e strafare con una sciocchezza.
“Vuoi per caso ubriacarmi, Black?”
“Tsè, sei banale, Meadowes!” replica lui, ghignando. “Voglio solo farti apprezzare le cose buone.”
“Lo sai che odio il cioccolato fondente e che non sono una patita dei liquori, razza di idiota!”
“Il cioccolato fondente, però, ha effetti afrodisiaci, lo sapevi?”
Di tutte le cose che ha sentito uscire da quella bocca insolente, questa è la più assurda!
Quel maledetto ghigno e lo sguardo fin troppo lusinghiero che le riserva, però, la fanno cedere un pochino, inducendola con uno sguardo di sfida ad assaggiarne uno, che poi diventano due tre quattro…
Quando, poco più tardi, sono in camera da letto e intenti a spogliarsi freneticamente, Dorcas si dice che forse ai poteri afrodisiaci del cioccolato fondente dovrebbe crederci più spesso.
 
5 – Rum
Si sa che l’adolescenza è il periodo in cui si sperimenta tutto; e questo è uno di quei momenti in cui la sperimentazione riguarda ambiti alcoolici, una cosa che si può combinare bene con la vittoria dei Grifondoro sui Corvonero.
Il Whiskey Incendiario sarà sempre il suo preferito, ma Sirius deve ammettere che pure il rum (offerto da Tristan Jordan, un loro compagno di Casa del settimo anno) non è male.
Mentre beve osserva la folla e nota Dorcas, accaldata, con i capelli leggermente in disordine, gli occhi blu lucidi di lacrime e allegria, che ride con quella risata rumorosa e scomposta. Non è la più bella in assoluto della scuola e non è come quelle ragazze che ogni tanto frequenta, eppure deve ammettere che anche lei ha un suo fascino, che è molto attraente; lo testimonia il discreto e fastidioso stuolo di ammiratori che la adorano – da lontano, perché sanno che appena calcano troppo la mano sono guai seri per la loro incolumità.
Quando la vede spostarsi i capelli dietro la spalla, Sirius si chiede come sarebbe baciare quella porzione di collo ben visibile…
Strabuzza gli occhi: che cosa ha appena pensato?
Scuote la testa e pensa che no, il rum non merita di essere bevuto tutti i giorni e che fa decisamente male.
 
6 – Hurricane
A Diagon Alley sembra sia passato un uragano: ciottoli divelti, vetri infranti, i prodotti dei negozi gettati malamente sul selciato del quartiere, lamenti e grida ovunque, cadaveri, sangue, morte.
Sirius e Dorcas si scambiano uno sguardo stravolto: sono in guerra, eppure abituarsi a una nuova battaglia è sempre difficile.
Sono stravolti, sorpresi e impauriti, perché stavolta l’uragano è stato rappresentato dall’uomo più pericoloso che abbiano mai incontrato e che ha combattuto di nuovo contro Lily e James e Alice e Frank e tutti e quattro (incredibile, ma vero) sono riusciti a sopravvivere a quello scontro mortale e difficile contro di Lui.
Per la terza volta.
 
7 – Wings
L’attività preferita di Dora è giocare all’aroplanno; stando a quanto dice Ted, è un mezzo di trasporto che usano i Babbani per volare, parecchio rumoroso, ma con delle ali grandi e potenti, sedili abbastanza comodi e con la possibilità di bere e mangiare e di essere serviti dal personale di bordo.
Per giocare all’aroplanno Sirius deve far sedere Dora sulle spalle e correre per il giardino, mentre lei urla eccitata con le braccia aperte, come se fossero le ali di quel mezzo.
Sono uno spettacolo comico da vedere e per Dorcas è l’ennesima prova che Sirius ci sa fare con i bambini. D’altronde ai bambini basta poco per essere contenti: basta fingere di avere le ali e di poter volare lontano.
Una cosa che loro, gli adulti, in quella situazione complicata vorrebbero poter fare.
 
8 – Cold
Il rapporto tra Sirius e Regulus era freddo da parecchio tempo, Dorcas lo sa bene.
Eppure, quando vede Sirius reagire alla morte del fratello – una morte misteriosa, inspiegabile e apparentemente senza senso – Dorcas si dice che il gelo vero e proprio è arrivato.
Il gelo della morte.
Perché alla fine Regulus rimane comunque il fratello di Sirius e Dorcas sa che ora lui sarà costretto a convivere con il rimpianto di non essere riuscito a salvarlo e di non aver provato a ricucire il loro rapporto.
 
9 – Red
Il venticello fresco del mare riesce a mitigare la calura estiva che si è inaspettatamente abbattuta sul Regno Unito; la spiaggia di Bournemouth è il luogo ideale per trascorrere le vacanze tutti insieme, per dimenticarsi della guerra e dei M.A.G.O. che da settembre inizieranno ad affliggerli.
Sirius guarda Dorcas rincorrere Mary che, in uno dei suoi momenti da maschiaccio, le ha slacciato il laccio del bikini sulla schiena; è accaldata e le guance si sono arrossate dal caldo e dallo sforzo di correre e al tempo stesso sistemarsi il costume allentato e non rivelare troppo il busto.
È bella anche così, con quelle chiazze intense di rosso sul viso e quell’aria selvaggia con cui sta metaforicamente trucidando Mary.
 
10 – Drink
Hanno battuto i Tassorosso, una partita a detta di tutti molto intensa e complicata; festeggiare in grande stile è semplicemente il minimo.
Dorcas è con le sue amiche, ride e si diverte; a sedici anni è questo che fanno le persone della sua età, è normale.
Il suo sguardo cade casualmente su un gruppo di ragazzi, poco distanti da loro, che si sfidano a chi beve più drink alcoolici; manco a dirlo, in vantaggio c’è Black.
Come fa quel ragazzo a reggere tutto quell’alcool in corpo per lei resterà sempre un mistero; le ragazze di tutte le Case (Serpeverde incluse, a malavoglia) lo trovano irresistibile anche per questo.
“Che avrà di irresistibile, il rischio di cirrosi epatica?” si chiede distrattamente Dorcas, continuando a sorseggiare la sua Acquaviola.
 
11 – Midnight
È mezzanotte e Mrs Purr miagola insospettita davanti a quell’arazzo; tuttavia il suo padrone sembra non sentirla. Il che è strano, visto che Gazza ha un certo udito – cosa per la quale è costantemente odiato dagli studenti. La gatta lo vede allontanarsi e non le resta altro che seguirlo controvoglia, miagolando irritata.
Dietro la nicchia Dorcas si ritrova a tirare un sospiro di sollievo; appena avevano sentito i passi del custode, avevano lanciato un Muffliato e si erano fermati. E non voleva proprio pensare a cosa sarebbe successo se il custode avesse beccato lei e Sirius in atteggiamenti molto poco consoni alle regole della scuola – perché no, trovarsi mezzanuda nel cuore della notte tra le braccia di un Sirius Black parimenti mezzonudo non è per niente consono alle regole.
Appena i passi di Gazza si affievoliscono, Sirius si riappropria delle sue labbra, impaziente. Quel vecchio ficcanaso li ha interrotti sul più bello, e lui odia essere interrotto, Dorcas lo sa.
“Bello il giretto di mezzanotte, vero?” le mormora famelico sulla pelle del collo, dandole un brevissimo momento di tregua.
Dorcas non risponde; è imbarazzante, è rischioso, è dannatamente eccitante, e la sola cosa che può fare è baciare nuovamente Sirius per trattenere quei maledetti gemiti e stringere le gambe con tutta la forza possibile attorno ai suoi fianchi.
 
12 – Temptation
Trovarsi di nuovo dentro la Stanza delle Necessità è decisamente eccitante.
Eppure non vuole esporsi troppo; non sa il perché di tutta questa reticenza proprio ora, visto che è da poco che sono andati ben oltre, ma Sirius sente che si deve trattenere, che non vuole fare la figura del maniaco. E poi le è passato giusto ieri il ciclo, magari non se la sente ancora di andare oltre come è successo una decina di giorni fa, forse non se la sente proprio in generale…
Il problema è avere Dorcas seduta sulle sue ginocchia che stringe possessivamente le braccia attorno al suo collo, intenta a rispondere ai suoi baci.
E averla in quella posizione è una tentazione, così come è una tentazione la camicia di lei che è uscita per metà dalla sua gonna, che si è pericolosamente raccolta e che mostra più del dovuto.
Uno stacco, un momento di pausa per riprendere fiato (dove lo trova tutta quel fiato per baciarla, si chiede Dorcas), poi lei è la prima a cedere alla tentazione; perché essere seduta sulle ginocchia di Sirius Black e vederlo ansimante e con i primi bottoni della camicia allentati è proprio quello per lei, una tentazione troppo grande da poter contrastare. Senza parlare, poi, delle mani di lui che ancora arpionano la camicia di lei, incerte se andare avanti o no.
È normale provare così tanto desiderio?
“Toglila…” gli mormora sulle labbra prima di baciarlo di nuovo, per nascondere l’imbarazzo che le sta causando quella frase.
E lui esegue.
E iniziano altre tentazioni da abbattere…
 
13 – View
Ha undici anni e dalla barca vede per la prima volta quel castello.
È bellissimo, è misterioso, è intrigante, tutto sa di avventura.
Quando scende dalla barca, Sirius vede una ragazzina poco più avanti saltellare dalla felicità.
Si ritroveranno poco dopo allo stesso tavolo e la cosa che lo stupisce di più è quello sguardo blu intenso e penetrante, forse fin troppo penetrante per una bambina di undici anni; sembra promettere calma e al tempo stesso malandrinate.
Ma a quel pensiero ci dedica poco tempo; una ragazzina non è poi così interessante.
Continua a mangiare, senza sapere che in quei sette anni il suo primo giudizio su Dorcas Meadowes sarà smentito più volte.
 
14 – Music
Una cosa che entrambi condividono è l’amore per la musica rock, con qualche accenno di country nel mezzo. Ogni tanto, quando sentono il bisogno di rilassarsi, mettono su un vinile sul giradischi e si mettono ad ascoltare la musica, sia di gruppi del mondo magico sia di gruppi Babbani.
E la canzone preferita di Sirius e Dorcas rimane sempre Ring of Fire di Johnny Cash; perché si sa che certi fuochi sono impossibili da domare, figurarsi spegnerli.
 
15 – Silk
Può un semplice fazzoletto metterlo in crisi?
Era di sua madre e lei ci teneva a conservarlo; eppure il profumo della sua pelle è rimasto intrappolato nella seta di quel fazzoletto.
Non può tenerlo, gli ricorderà continuamente quella cosa: che lui era lì e non aveva fatto nulla per salvarla, non si era accorto in mezzo a quel caos che lei stava duellando contro Voldemort.
Così Sirius dà quel fazzoletto ad Andromeda, insieme ad altre cose che le appartenevano.
Dorcas è morta, e prima ci farà l’abitudine, meglio sarà per lui.
 
16 – Cover
Non giudicare un libro dalla copertina.
Di tutti i detti Babbani che le ha insegnato Lily, quello è il suo preferito.
E ora Dorcas si trova lì, durante un’ora buca a fare la lista dei pro e contro sul perché dovrebbe ammettere i suoi sentimenti e iniziare una relazione con Sirius.
Tanto per cominciare, è sarcastico al limite dell’arroganza; quella dannata sicurezza che ostenta è in realtà un modo per fare il tronfio in giro, ci prova con le ragazze e poi le lascia quando le cose iniziano a farsi troppo serie o coinvolgenti. E questo succede perché è fin troppo consapevole della sua bellezza – perché sì, è bello, decisamente.
Ha provato a baciarla l’anno prima, ma quando lei si è tirata indietro, lui si è poi ubriacato e la sua ex storica ne ha approfittato, portandoselo a letto – e no, la cosa non le è piaciuta per niente.
È testardo, vuole sempre avere ragione ed è uno scavezzacollo.
Eppure…
Eppure sa essere attento, è leale, tiene ai suoi amici, non ha allontanato Remus perché è un lupo mannaro e per lui è diventato illegalmente un Animagus; appena mette giù la maschera da Malandrino arrogante, viene fuori un ragazzo normale con i suoi sogni e le sue paure – perché sì, anche Sirius Black ha paura.
Sa ascoltare, quando vuole, senza dare giudizi affrettati.
E soprattutto, quando la guarda Dorcas sente calore dentro di sé, un calore che non aveva mai provato prima, nemmeno con quei pochi ragazzi con cui è uscita; cerca sempre il suo sguardo e ormai sembra che lui non sappia darsi pace se non incrocia il suo sguardo o non sfiora il suo corpo.
No, forse Sirius Black è proprio il simbolo di quel detto Babbano.
Forse una possibilità può concedergliela.
D’altronde è il loro ultimo anno, tutto può succedere.
 
17 – Promise
“Sai, Felpato, hai sorpreso tutti…eravamo tutti convinti che io e Lily ci saremmo messi insieme prima di voi; e invece tu e Dorcas ci avete battuto!”
“Se voi due siete stati dei pelandroni, mica è colpa nostra!”
I due si guardano e poi sghignazzano sonoramente; un’uscita proibita alla Testa di Porco ogni tanto è d’obbligo per loro due, semplicemente perché ne hanno bisogno; e chi se ne frega se il vecchio Ab crede che loro due siano omosessuali e se la facciano da parecchio tempo.
Appena si calmano, Sirius si scola un goccio di Whiskey, poi ammette:
“Sai…ero geloso di Lily”
“Perché?” chiede James, senza mostrarsi per nulla sorpreso.
“Perché avevo paura che ci avrebbe separati; e invece, con il tempo, mi sono ricreduto. Altrimenti mica avrei fatto segretamente il tifo per voi…”
James beve a sua volta il Whiskey, gli occhi socchiusi, come se stesse assorbendo le parole di Sirius; poi mormora:
“Ascolta, Sirius…è vero, amo Lily e ci saranno occasioni in cui vorrò stare con lei e condividere alcune cose solo con lei e tu, inevitabilmente, continuerai ad essere geloso di questo; ma tu sei praticamente mio fratello e anche io sarò geloso quando passerai del tempo da solo con Dorcas e condividerai alcune cose solo con lei. È normale…”
James si interrompe un attimo e beve ancora del Whiskey, poi continua:
“Ti prometto, però, che noi due resteremo sempre fratelli e migliori amici; comunque vada. Lo giuro”.
Sirius lo guarda attentamente, poi annuisce a sua volta; si fida di James, sa che è vero e sa che manterrà quella promessa.
 
18 – Dream
I sogni non sempre sono facili, né realizzabili.
Eppure, ogni tanto, avvicinarsi alla soluzione di un problema equivale a una minima realizzazione.
Sirius sa che diventare Animagi significa alleggerire il peso di Remus e farlo per lui e con i suoi amici significa supportarlo, stargli accanto, fargli capire che resteranno sempre amici.
Forse quel gesto vuol dire semplicemente una cosa: avere qualcosa che si avvicini a una famiglia.
E quello è il sogno che vorrebbe realizzare di più, ed è possibile grazie ai Malandrini.
Chi l’avrebbe detto che dirlo anche alle loro compagne di Casa avrebbe significato allargare quella famiglia e includere Dorcas nella sua cerchia strettissima di persone a cui tenere.
 
19 – Candle
È una cosa che Sirius fa da quando è piccolo, che ha appreso da zio Alphard: quando si sveglia nel cuore della notte, accende una candela.
Lo faceva quando abitava a Grimmauld Place, con lo stomaco contratto dalla rabbia e dalla tristezza per dover vivere con una famiglia che lo odia.
Lo faceva quando era a Hogwarts, e in quel caso sentire i respiri dei suoi compagni mentre dormivano gli restituiva un senso di tranquillità che credeva di aver perso.
Lo faceva per vedere Dorcas dormire, perché vederla addormentata era sempre la cosa più bella del mondo, perché magari poi si svegliava, gli sorrideva in maniera assonnata, gli si premeva contro e facevano di nuovo l’amore.
Adesso lo fa perché quella fiamma accesa è il solo modo che ha, oltre all’alcool che spesso – troppo spesso – si scola di sera, per sopportare la rabbia e il dolore.
 
20 – Talent
Sirius Black parla. Parla, parla e parla.
Non sarebbe neppure così male, se non fosse per il fatto che tre quarti delle cose che dice sono sproloqui veri e propri senza il minimo fondamento.
E la cosa di cui Dorcas era convinta è che avrebbe smesso di sproloquiare non appena si sarebbero messi insieme; purtroppo la realtà ha bussato alla porta e no, Sirius Black non avrebbe mai smesso di sproloquiare.
Non che la cosa le dispiaccia, alla fine: metà degli sproloqui che produce sono divertenti, le tirano su il morale in quei giorni in cui si sente giù di morale. Resta ancora da capire se il talento (sempre che di talento si possa parlare) di Sirius sia quello di essere divertente o di produrre sproloqui a manetta…
 
21 – Silence
A che serve il silenzio? Serve ad apprezzare le cose più belle, le più semplici.
Per esempio, vedere un Sirius Black addormentato dopo una sfiancante sessione di attività fisica non idonea agli standard di Hogwarts.
Dorcas si mette su un fianco e sorride, stringendosi il lenzuolo contro il petto nudo: non sembra più il Sirius Black invincibile che imperversa nei corridoi di Hogwarts insieme ai Malandrini e che si prodiga in battute sarcastiche e scherzi geniali; sembra più il Sirius che vede lei, quello più vero, più fragile, più sincero.
 
22 – Journey
Maledetta me e la mia mania di mettermi nei guai, si ripete Dorcas per la decima volta; perché sì, acconsentire di salire insieme a Black sulla sua dannatissima moto volante deve essere un guaio, una mania di suicidio improvvisa.
Eppure eccola lì, seduta dietro di lui, con gli occhi sbarrati e le braccia che gli stringono convulsamente la vita, quasi fosse un appiglio in mezzo al mare aperto.
“Potresti anche aprire gli occhi, adesso” le urla Sirius con una certa euforia nella voce.
Dorcas si azzarda di aprire gli occhi e ciò che vede la lascia a bocca aperta: nonostante l’altezza terrificante, sotto di sé vede le pianure e le colline inglesi punteggiate da case, alberi e fiumi e questo le dà una selvaggia sensazione di felicità.
“Non è male” si trova ad ammettere in un urlo.
“Vedrai che alla fine del viaggio cambierai frase” replica lui, divertito. “È la cosa più bella del mondo!”
Quando dopo poche ore arrivano a destinazione, Dorcas deve ammetterlo: il tempo è volato troppo velocemente e quel viaggio è stato semplicemente bellissimo.
 
23 – Fire
Il fuoco sa scaldare. Il fuoco sa calmare e placare il terrore.
Davanti al caminetto della loro casa (fa così strano concepire quel posto come casa loro) possono arrostire i marshmallow, ridere, provare a fare con le Cioccorane la stessa cosa che fanno con i marshmallow (e per Sirius è divertente definire scherzosamente Dorcas una sadica solo per questo, accusandola di essere una torturatrice di Cioccorane).
Ma molto spesso quelle attività si interrompono; far l’amore sul tappeto, davanti al fuoco del caminetto, è la cosa che più preferiscono fare.
 
24 – Strength
Lo odia. Lo odia decisamente quando fa così.
Dorcas aumenta il passo, mettendo una certa distanza tra la solita scena – Sirius Black e l’oca di turno che vuole portarsi a letto.
Non ha diritti da accampare su di lui, lo sa, sono solo amici e compagni di Casa e la cotta che aveva per lui al quarto anno è ormai superata.
E allora perché quelle scene le danno fastidio?
Forse perché vorrebbe essere vista da lui come qualcos’altro? Forse perché lei sa di non essere bella come loro, quelle galline senza cervello che però hanno ogni curva al posto giusto?
Non lo sa. La sola cosa che può fare è farsi forza e cercare di sopportare questa cosa come può.
D’altronde, non è mica affare suo con chi va a letto Black.
 
25 – Mask
Una maschera era sempre qualcosa di utile e comodo, soprattutto quando subentravano momenti di difficoltà o di paura.
Ed è per questo che Sirius vorrebbe odiare Dorcas, ma non gli riesce: è dannatamente attratto da lei e lei è la sola donna che, oltre a vedere dietro quella maschera che indossa, gliela può distruggere con un solo sguardo.
Vorrebbe odiarla, perché rinunciare a quella maschera vorrebbe dire mostrarsi vulnerabile; eppure, quando arriva il momento, Sirius si sorprende nel constatare che non solo è stato facile abbandonare quella maschera, ma pure che non può odiare Dorcas per questo.
 
26 – Ice
Il freddo di Azkaban è come il ghiaccio perenne delle montagne: freddo, siderale, pericoloso, mortale…
Eppure sa che è innocente; è come avere un fuoco dentro di sé che divampa, a volte in maniera tenue, a volte con potenza.
Ma Sirius sa che finchè quel fuoco sarà acceso, quel ghiaccio lo potrà tenere a bada, in un modo o nell’altro.
 
27 – Fall
Lucius Malfoy è lo studente più tronfio ed arrogante della scuola, sempre pronto a fare l’attaccabrighe con gli studenti delle altre Case e a bullizzare tutti i primini che non fanno parte di Serpeverde.
Eppure in quel momento è diventato oggetto di scherno di quelli che stanno entrando e uscendo dalla Sala Grande: un piede in fallo ed eccola lì, disteso sul pavimento a causa di una caduta comica.
Lui si guarda intorno, lo sguardo furente: sa bene che è stato uno scherzo e chi l’ha fatto la pagherà cara; peccato che non riesca individuare i colpevoli.
Quando sparisce, un dodicenne Sirius Black si scambia un ghigno e un cinque con la sua compagna di Casa e alleata e rivale di scherzi, Dorcas Meadowes; quella Serpe figlia di papà se lo meritava.
 
28 – Forgotten
È davvero strano vedere i due fratelli Black così distanti l’uno dall’altro.
È come se entrambi avessero volutamente deciso di dimenticare il loro legame di sangue, di essere fratelli.
Eppure Dorcas e i Malandrini sanno benissimo che quella che ostenta Sirius è una dimenticanza forzata, che quando gli capita di pensare a suo fratello c’è dolore.
Ostentare è facile, dimenticare è però sempre difficile.
 
29 – Dance
Per quanto trovino entrambi insensata l’idea di sposarsi in tempo di guerra, la cosa bella dei matrimoni per loro è questa: festeggiare e far baldoria quando è il momento di ballare.
C’è James con i capelli ancora più spettinati e con parecchio alcool in corpo, Lily con l’acconciatura ormai sfatta che ride con quello che è appena diventato suo marito e forse con più alcool in corpo di James, Remus e Peter che sghignazzano felici, Alice che resta così attaccata a Frank che a momenti il poveretto non avrà più sensibilità al braccio, Mary che fa foto (soprattutto dei momenti più imbarazzanti), Marlene che strilla affinché gli sposi si bacino e Dorcas che si sorregge a Sirius dopo tanto ballare, ridendo sguaiata insieme a lui.
Si muovono tutti in maniera sconclusionata e ridicola, ma poco importa: sono tutti troppo brilli, che sia di alcool o di troppa felicità poco importa. L’importante è godersi il momento e un altro ballo in pista.
 
30 – Body
Può una relazione aumentare i dubbi su se stessi? È ciò che Dorcas si chiede ogni dannata volta.
La relazione con Sirius ormai va avanti da mesi, si stanno pian piano spingendo oltre e questo è maledettamente eccitante.
Eppure…
Eppure il dubbio resta: e se poi, proprio in quel momento non dovesse più piacergli? Lei non è come le ragazze che ancora muoiono dietro a Sirius, non è alta e con le curve giuste al posto giusto; cosa le fa credere che non se ne andrà appena la vedrà senza vestiti?
Quella dannata domanda smetterà di corroderle la mente poche settimane dopo, quando Sirius la spoglia dei suoi vestiti e dei suoi dubbi e vede il suo corpo per la prima volta.
E lui non ha dubbi: il corpo di Dorcas è bellissimo e i suoi fianchi sono così morbidi…
 
31 – Sacred
Si rialza in piedi di scatto, assicurandosi che non l’abbia visto e maledicendosi per averglielo comprato; il peluche a forma di cane nero (così simile alla sua forma animale da guadagnarsi l’appellativo di mini Felpato) è ancora tutto intero.
Sirius se la prende con se stesso: perché le ha comprato quel peluche? Da quando l’ha preso, Dorcas non fa altro che giocherellarci ogni volta che guardano la tv, trattandolo con cura maniacale, quasi fosse una cosa sacra per lei. Basta che trovi un peletto fuori posto e sono guai!
Sirius lo osserva e tira un sospiro di sollievo: il pupazzo è integro, per fortuna, e non sembra presentare bitorzoli strani o deformità equivoche.
Lo sposta e si siede; e proprio in quel momento arriva una sberla sul coppino. Quando si volta, Dorcas ha un sorrisetto acido stampato in faccia.
“Ti ho visto, idiota” gli fa sapere e ritorna in cucina.
Sirius scuote la testa; no, decisamente non doveva comprarle quel peluche.
 
32 – Farewells
Gli addii fanno male, sempre.
L’Ordine è una famiglia, ormai, una famiglia che purtroppo conta sempre meno membri; ed è doppiamente straziante perché, se da un lato due Mangiamorte in più si aggregano a Voldemort in proporzione alle loro morti, dall’altro si tratta di persone con cui si scherza durante le ronde, con cui si festeggiano ricorrenze come Natale, compleanni, matrimoni, battesimi, anniversari…
È il funerale di Edgar Bones, un altro addio, l’ennesimo, ad un altro amico.
E Dorcas, mentre stringe convulsamente la mano di Sirius in un vano tentativo per arginare i singhiozzi, si chiede chi sarà il prossimo di loro a dire addio.
 
33 – World
A diciassette anni avevano l’impressione di avere il mondo in pugno, di poterlo cambiare facilmente, di poter fare la differenza.
Una volta usciti da Hogwarts si rendono conto, senza avere il coraggio di ammetterlo, di quanto fossero degli ingenui idealisti nel loro mondo ovattato, fatto di lezioni e tempo libero.
Il mondo non si cambia facilmente e far la differenza non è facile.
Però sono consapevoli tutti e due che il mondo non sarebbe mai cambiato senza aver fatto almeno dei validi tentativi.
 
34 – Formal
“Strozzerò il mio migliore amico, sappilo!”
“Per così poco?”
Sirius guarda indispettito Dorcas, che ghigna spudoratamente.
Si sa che per i matrimoni è richiesto un dress code formale, ma per lui è troppo.
“Lo strozzo perché lui ha già detto che per il matrimonio non se la metterà!” sbotta Sirius infastidito, sventolandole la cravatta davanti la faccia. “E io, che ho sempre odiato vestirmi da damerino Purosangue, devo mettermela! Ma perché ho accettato di fargli da testimone quando me l’ha chiesto?”
“Perché sei il suo migliore amico e almeno il testimone dello sposo, in questo caso, deve essere presentabile” risponde Dorcas. “La cravatta la metti e non si discute”
“Altrimenti?” chiede lui in tono di sfida.
“Altrimenti niente sveltina dopo la cerimonia” risponde lei soavemente, lanciandogli uno sguardo malizioso.
Colpo basso!
 
35 – Fever
È come avere una febbre che ti consuma.
Essere guardinghi, camminare piano, guardarsi continuamente le spalle, agire come se si avesse mille occhi, consumarsi dalla preoccupazione…
È come avere la febbre e la guarigione sembra iniziare quando, finite le ronde, si ritorna alla base e si scopre di essere ancora vivi.
Ma il giorno dopo la febbre riprende per entrambi, perché ogni volta potrebbe essere l’ultima volta che si vedranno.
 
36 – Laugh
Lui è noto per essere piuttosto rumoroso quando ride; ma lei non è da meno. Anzi, quella risata, così rumorosa e a volte sguaiata è quanto di più diverso si possa associare a lei, con quel visino delicato e i modi eleganti anche quando è in pose scomposte.
Ma forse la bellezza di entrambi sta anche in questo: nelle loro risate rumorose e inopportune. E forse è anche per questo che si piacciono.
 
37 – Lies
Se si potesse dare una faccia alla parola “bugia”, sarebbe quella di Shelby Corcoran: è una Tassorosso del quinto anno dedita al gossip ed è tremendamente ossessionata dai Malandrini; in particolare da James e Sirius.
Il suo passatempo preferito è creare bugie e gossip a destra e a manca su ogni coppia, nuova o vecchia che sia, e farli circolare con scalpore.
E così, il giorno dopo che la notizia viene lanciata a bomba nel castello, capita che Dorcas si senta chiedere da un primino cos’è un “convegno carnale” e se è vero che ha fatto uno spogliarello per Sirius Black quando si sono messi insieme (e anche se lo spogliarello è una cosa che si mangia; sempre da parte dello stesso primino).
Il rischio di finire prematuramente ad Azkaban è dietro l’angolo, ma con cupa ammirazione deve ammettere che la Corcoran ha una certa creatività nel raccontare bugie.
Peccato per la “povera ragazza” che lei abbia una certa abilità nel vendicarsi in maniera creativa; d’altronde, che sarà mai un palco di corna rosa fluo con la scritta “bugiarda” appesa nel mezzo?
 
38 – Forever
Il “per sempre” non dovrebbe esistere; è una fregatura che fa male, che illude senza pietà finchè non arriva la realtà a prenderti a pugni in faccia.
Per Dorcas quel momento arriva mentre la Maledizione Cruciatus le percorre il corpo con dolore, assistita dal suo sadico torturatore che sa come giocare sporco.
Quel momento arriva quando sente quelle due parole, vede quella luce verde e il rimpianto la sommerge: non sarà mai più accanto a Sirius, non potrà più averlo fisicamente accanto a sé.
 
39 – Overwhelmed
A ogni attacco ci si dovrebbe fare l’abitudine, alle morti e ai feriti pure, così come agli articoli sensazionalistici e alle news concitate passate dalla radio.
Eppure non è semplice convivere con queste cose; la guerra è ovunque ormai, è normale esserne sopraffatti.
Ormai è normale arrivare a sera e piangere dal dolore e dalla rabbia; e Dorcas vorrebbe smettere di piangere, di essere sopraffatta da tutto questo. Non ne può più di essere consolata, di mostrare quell’accenno di debolezza, anche se davanti a sé ha Sirius e lui è ormai abituato a vederla in quello stato.
 
40 – Whisper
Sono in attesa; stanno aspettando il momento buono per uscire e combatterli.
Sirius si guarda intorno; si ricorda del suo passato lontano, quando lavorava al Ministero come Auror, e anche allora trovava l’Ufficio Misteri inquietante. Non si ricordava di quella sala, ma gli dà i brividi.
Non gli piace quell’arco; è strano ed è come se ci fossero dei sussurri attorno ad esso, come se delle persone fossero nascoste lì dentro.
“Sirius…”
A distrarlo da quei cupi pensieri è la voce di Remus.
“Preparati…”
“Tu non li senti quei sussurri?”
Remus corruga la fronte, poi scuote il capo, confuso.
Sirius scrolla le spalle, cercando di concentrarsi e borbottando un “Me lo sono immaginato, credo” molto esitante; deve salvare Harry e i suoi amici e impedire che i Mangiamorte rubino la Profezia, non può pensare a sussurri strani.
Anche se alcuni di quei sussurri sembrano essere fin troppo famigliari…
 
41 – Wait
È un’attesa lunga ed estenuante per tutta la loro cerchia di amici, ma in particolare per loro due; sa di impazienza, aspettativa e (perché no?) di speranza.
D’altronde sta per nascere il primo erede dei Malandrini, è normale sentirsi eccitati e sopportare a fatica tutto questo; non riescono nemmeno a continuare con le loro scommesse – sarà un maschietto? Una femminuccia? Avrà gli occhi di Lily e i capelli di James o il contrario?
Quando sentono un ultimo urlo estenuante da parte di Lily (chiusa in una stanza al piano di sopra della sede principale dell’Ordine) e un potente vagito, Sirius si mette a saltellare come un pazzo per la stanza mentre Dorcas si commuove.
L’attesa è finita.
 
42 – Talk
Non ha mai voluto parlare della morte di sua madre; semplicemente perchè è una morte orribile: torturata e stuprata da un Mangiamorte prima di essere uccisa, con il ricordo dell’assalitore spedito a suo padre come sadico promemoria.
Dorcas ha voluto guardarlo e lo shock è stato enorme: è troppo orribile da esprimere a parole e soprattutto la riempie di un senso di colpa che non dovrebbe avere; lei era al sicuro e sua madre no e questo non è giusto. È un’ombra che è calata su di lei e suo padre e non se ne andrà mai via; potrà sbiadire al massimo, ma sarà sempre lì.
Non ne ha mai parlato con nessuno, nemmeno con le sue amiche; ha paura (una paura totalmente irrazionale, lo sa) che l’abbandonino dopo aver sentito quella storia. Ed è per questo il motivo per cui Dorcas non ne ha parlato nemmeno con lui,
Eppure quel giorno di vacanza, giù alla spiaggia con Sirius, all’alba, è facile farlo e può finalmente versare tutte le lacrime che non era mai riuscita a versare completamente; e se per Sirius quella chiacchierata è angosciante e vederla in lacrime è semplicemente tremendo, per lei è semplicemente un sollievo e il peso sulle sue spalle si alleggerisce un po’.
 
43 – Search
La ricerca dei sopravvissuti dopo un attacco è sempre frenetica, ti lascia un blocco in gola e il cuore che pompa furiosamente, mentre lo stomaco è sempre percorso da una stretta.
Sirius scandaglia Diagon Alley a destra e a sinistra, decisamente preoccupato: è l’ennesima volta che quella via è vittima dei danni dei Mangiamorte e ogni volta è sempre un colpo al cuore.
Si guarda intorno, frenetico: lui e Dorcas si sono persi di vista nel mezzo della battaglia, ha intravisto Voldemort da lontano, deve essere sicuro che sia viva.
Da qualche parte sente un urlo straziante; è Alice.
Sirius corre, mentre spera che non sia morto qualcuno che conoscono.
Quando arriva, vorrebbe essere morto.
Perché sì, quella ricerca è finita e ha trovato Dorcas, ma l’esito non è decisamente quello che si aspettava.
 
44 – Hope
Vorrebbe avere ancora speranza; lo vorrebbe così tanto, ma com’è possibile averla quando le tocca seppellire anche suo padre?
Dorcas non si volta, non vuole guardare mentre la bara si inabissa nella sua fossa, e singhiozza disperata; le lacrime, prima bollenti e poi fredde, bagnano il suo viso.
Sente quell’abbraccio, stretto e un po’ soffocante, forse dettato dalla preoccupazione: Sirius è lì con lei. Non parla, ma a modo suo la sta consolando, la stringe a sé nel tentativo di trasmetterle calore in quella gelida e dolorosa giornata.
Dorcas si stringe forte a lui, spaventata; lo vuole considerare il suo nuovo motivo per sperare, ma ha paura: se perde pure lui è finita, se lo sente dentro.
 
45 – Eclipse
La guerra è finita, la pace sembra essere arrivata; eppure per lei, che ha vissuto tutte quelle perdite, la pace promessa sembra ora una presa in giro. Prima Ted, poi sua figlia e suo genero…
Si rifugia in soffitta a mettere in ordine – è da anni che c’è quel disordine – mentre Teddy è con Harry e Ginny.
Tra le varie cose conservate lì ci sono i suoi libri di scuola e quelli di Dora in una scatola; ce ne sono anche altri, che non appartenevano a lei e quando li trova sente un nodo in gola che la costringe a fermare un attimo il suo lavoro.
Prende un libro a caso, quello di Astronomia del quarto anno e lo apre a casaccio; è sul capitolo dedicato alle eclissi. Sotto il titolo del capitolo una calligrafia maschile ha scritto in un impeto di arroganza e divertimento: Sono un astro troppo importante per essere eclissato da tutti. Poco più in basso un’altra calligrafia, più tondeggiante e femminile, ha replicato scherzosamente: Perché qualcuno dovrebbe eclissare una persona di dubbia importanza?
Andromeda chiude il libro e respira a fondo, gli occhi pieni di lacrime: per anni ha pianto la morte di Dorcas e ha ritenuto Sirius accusato ingiustamente di un crimine; le mancano, erano perfetti insieme e non sentire più le loro voci, le loro risate e le loro prese in giro è una mancanza con la quale credeva di aver imparato a convivere.
La pace è arrivata, ma è come se il dolore di morti passate e recenti continuasse a eclissarla.
 
46 – Gravity
Il primo bacio che finalmente si scambiano è strano.
È come essere leggeri, trovarsi a fluttuare nello spazio senza avere il proprio peso, e al tempo stesso è come essere ancorati a terra e costretti a continuare quel contatto.
È una lotta tra leggerezza e forza di gravità, un voler essere ancorati al terreno in cui si trovano, in quel contatto fatto di abbracci stretti, e al tempo stesso un voler essere leggeri, fluttuando nell’impalpabilità dei loro sospiri.
Quando si separano è come se la gravità avesse ripreso a esistere, ma senza dimenticare quella voglia di leggerezza che avevano tanto agognato.
Il primo bacio che si scambiano è strano, ma è bello; è bello perché è il loro bacio e perché finalmente è successo.
 
47 – Highway
Il cielo sembra una di quelle autostrade Babbane: può correre quanto gli pare e sentire il vento frustrargli il viso.
Correre lì è diventato un nuovo sfogo per Sirius.
Gli sembra di averla più vicina, anche se lei non c’è più.
 
48 – Unknown
Ciò che prova gli è totalmente nuovo, e proprio per questo motivo anche spaventoso.
Sirius non è mai stato il tipo da storia seria: ne ha avuto una sola ed è finita con un tradimento da parte di lei; da quella volta non ha più voluto impegnarsi, farsi del male ancora una volta sarebbe stato troppo.
Eppure una parte di lui non può fare a meno di dirsi che per Dorcas vale la pena rischiare, perché quel qualcosa di sconosciuto che prova per lei, oltre a spaventarlo, lo attrae e lo intriga e l’unica cosa che vorrebbe è che anche lei lo capisse.
Sa di non essere bravo ad ammettere i suoi sentimenti, ma per lei Sirius si ritiene in grado di provarci.
 
49 – Lock
È chiuso in camera e anche in se stesso. Perché no, questo non si può accettare.
Lei e suo marito l’hanno accolto quando è stato cacciato dalla sua famiglia di origine, l’hanno trattato come un figlio al pari di James (e questo ha significato essere amato, coccolato, rimproverato, messo in castigo e lodato al pari di James); la cosa non si è fermata quando il signor Potter è morto, ovviamente, per superare il dolore lei si è prodigata ancora di più nell’amore per James e lui, e poi anche Remus e Peter, e poi anche Lily e Dorcas.
E ora tutto questo è svanito: ora non c’è più nemmeno la signora Potter, la donna che ha considerato quasi la sua vera madre.
Questo è il motivo per cui è seduto sul pavimento della loro camera, la schiena appoggiata al letto, ancora incapace di sfogarsi.
All’improvviso sente un peso sulle ginocchia: Dorcas è lì, di fronte a lui, gli occhi arrossati dal dolore ma preoccupata per lui; non dice niente, ma il suo sguardo lo invita a liberarsi, a uscire da quella porta sbarrata che blocca il suo sfogo.
La sola cosa che Sirius può fare in quel momento è nascondere il volto nell’incavo del collo di lei e piangere in silenzio la morte di una – di sua – madre, confortato dall’abbraccio stretto di Dorcas.
 
50 – Breathe
Quando apre gli occhi è in un posto stranamente famigliare: come ha fatto a trovarsi a King’s Cross? Una King’s Cross deserta, tra l’altro.
Si guarda attorno e si passa una mano sul viso, sentendolo leggermente più liscio, come se le prime rughe che gli sono apparse fossero state cancellate; la barba c’è ancora, meno rada e più controllata di come ce l’aveva prima.
Guarda in basso, verso i piedi: non ha più quella veste lurida da prigioniero, è vestito normale.
Che significa?
“Pensavo fossi messo peggio…” commenta una voce dietro di lui con un tono di genuino divertimento, una voce che lui conosce fin troppo bene.
Sirius chiude momentaneamente gli occhi e si ritrova a sorridere suo malgrado.
E adesso capisce.
È morto, lo sa, e abbandonare Remus, gli altri e soprattutto Harry in quel momento critico è il suo più grande rimpianto.
Ma in quel momento è ancora vivo, respira ancora, e la ragione è ben precisa: li ha ritrovati tutti.
L’ha ritrovata.
E appena si volta e tende le braccia, Dorcas è lì che si butta su di lui, sorridente e bella come se la ricordava.
L’ha ritrovata ed è come respirare ancora.

 
 












NOTE: salve a tutti! Sì, tornare a pubblicare qualcosa dopo tanto tempo è strano, ma ringraziamo la magia del Natale per questo miracolo.
Allora, molti di questi fatterelli sono ispirati alle mie due FF Jily e alla mia FF su Sirius e Dorcas, ancora incompleta (no, ancora non so se la riprenderò in mano); tuttavia non è necessario leggerle, credo che i contesti siano abbastanza chiari.
I prompt, come al solito, vengono dal sito fra parentesi, indicato più in basso; sì, lo so che alcuni di voi vorrebbero le cose in ordine cronologico, ma con prompt così vari non ci riesco (i miei complimenti a chi ci riesce), trovo sia meglio dare un ordine sparso...lo rende più interessante a mio avviso, ecco.
Detto questo, grazie mille a chi leggerà e a chi lascerà delle recensioni e buone feste a tutti <3

(https://1sentenceorder.livejournal.com/1531.html).
  
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