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Autore: Relie Diadamat    20/12/2019    1 recensioni
[STORIA GEMELLA DI “APPARTAMENTO 25” SCRITTA DA CELTICA.]
Modern!AU | Naomi/B, LawLight| Raccolta di OneShot Collegate!
Raccolta di One Shots collegate che narrano le vicende di Naomi Misora e Beyond Birthday, inquilini dell’appartamento 24, quinto piano e ascensore rotto. Tutto cambia un giorno quando Ryuzaki, il loro strambo vicino di casa, riesce a trovare un coinquilino: Light Yagami.
Ma cosa succede quando le vicende di questi quattro tipi strani collidono? Quanto sarà facile questa convivenza, quando nulla sembra lasciato al caso? Quando persino Ryuk, inquilino del sesto piano, non fa altro che ridere nel bel mezzo della notte?
E, soprattutto, quanto dureranno queste accoppiate?
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Beyond Birthday, L, Light/Raito, Naomi Misora | Coppie: L/Light
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Appartamento 24 2

Questa è una sorta di storia a quattro mani, scritta con Celtica. Non potete gustarvi veramente “Appartamento 24” senza leggere “Appartamento 25”. La storia è la stessa. Per avere un senso, bisogna leggere anche l’altra. Io mi concentro sugli avvenimenti che coinvolgono B e Naomi, mentre Celtica si occupa dei nostri amati L e Light. Inutile dirvi che le vicende si fondono.
Immaginate il tutto come una piccola sit-com. E… godetevi la lettura!

 n

 

Se un corpo A esercita una forza su un corpo B,
allora il corpo B esercita sul corpo A una forza uguale e contraria.

  • Terza legge di Newton

 

 

II. LA VOLTA IN CUI B GIURÒ GUERRA A RYUZAKI

 

 

«Dov’è il caffè?».

Spostò lo sguardo alla sua destra, restando accovacciato sulla sedia a mangiucchiare cucchiaiate di marmellata. Naomi guardava confusa la dispensa e Beyond non si premurò di trattenere un sorrisetto. Si leccò le labbra, mettendola al corrente: «Temo sia caduto questa mattina… Una scena orribile, sono lieto che tu non abbia dovuto assistere».

Naomi si portò le mani sui fianchi. Era spettinata, la faccia ancora provata dall’influenza. «Vuoi dire che l’hai fatto cadere».

«Oh, no, Misora. Te lo assicuro.» Intinse un dito nel barattolo, girandolo come un mestolo in una zuppa di fagioli. «Io ho solo spinto il bicchiere che stava accanto al barattolo del caffè. Dunque non è colpa mia, ma della Dinamica».

Naomi lo guardò malissimo. Quel volto serio lo rimbeccava in silenzio, consapevole di scontare ancora la sua punizione per quel barattolo di marmellata caduto invano, e non ne poteva più. Se possibile, Beyond si gustò quell’espressione contrariata con più piacere.

Ma l’idillio finì quando sentirono bussare. Beyond storse le labbra, prima ancora che Naomi aprisse la porta rivelando la figura ricurva di Ryuzaki. Il suono delle sue nocche sul legno era inconfondibile.

I capelli in disordine coprivano in parte gli occhi neri, che Beyond conosceva fin troppo bene. Tra le dita snelle, stringeva una tazza fumante.

B si raddrizzò, improvvisamente attento, quando Ryuzaki la porse a Naomi. «Ho pensato che avresti gradito qualcosa di caldo, vista la situazione». Le indicò con un gesto il naso ancora arrossato e Naomi abbassò il capo.

«Grazie, Ryuzaki. Sei molto gentile».

«Gentile?» Beyond s’intromise, restando seduto. «Non sa nemmeno come si prepara, qualcosa di caldo. Molto probabilmente dovresti ringraziare il giapponese col bel sedere».

Ryuzaki non sembrò curarsi della frecciatina. Si portò un dito alle labbra, lo sguardo fisso su un punto morto, riflettendo. «Bel sedere, dici? Non ci ho fatto caso».

Naomi boccheggiò, per nulla contenta di ritrovarsi in quel discorso. Non poteva importarle un fico secco se Light Yagami avesse un bel sedere, e ancora meno che il suo coinquilino e il suo vicino di casa lo avessero notato. Tossicchiò, accettando volentieri l’offerta di Ryuzaki. «Ad ogni modo, apprezzo moltissimo il gesto. È davvero carino da parte tua».

Beyond non ne poteva più. Si alzò di scatto, afferrando la mascherina bianca. La indossò prima di avvicinarsi a Naomi. «Tutto questo è ridicolo. Se volesse davvero fare un gesto carino, ti avrebbe portato del tè».

Ryuzaki non batté ciglio. «A Naomi non piace il tè».

Si mordicchiò la lingua, certo di essere stato preso in fallo. Da Ryuzaki, per giunta. Certo che a Naomi non piaceva il tè, era la prima stranezza che le aveva fatto notare: una giapponese che non beve tè, assurdo!

«La cioccolata va benissimo», rassicurò Naomi, prima di lanciare un’occhiata eloquente al suo coinquilino. B sapeva perfettamente ciò che stava per dire. «Dal momento che il caffè è caduto. Maledetta Dinamica».

Un sorrisetto storto apparve sul viso pallido di Ryuzaki. Era così divertito, così contento che Naomi lo stesse mettendo alle strette…

«Sono sicuro che si tratti di una storia interessante».

«Infantile», lo corresse lei, prima di portarsi la tazza alle labbra. Beyond arricciò la bocca in una smorfia di fastidio, bloccando il polso della ragazza. Gli occhi, rossi, collerici, erano puntati sul vicino di casa.

«A Naomi non piacciono le cose troppo zuccherate».

Era la prima volta che usava il suo nome, ma era una sfida. Una sfida tra lui e Ryuzaki. Misora sembrò capirlo, e decise di non essere una pedina. Si liberò dalla stretta del coinquilino, bevendo un lungo sorso.

B non fu rallegrato dall’espressione di disgusto che Naomi tentò di nascondere, né dal volto quasi rammaricato di Ryuzaki. Si era intromesso, e Naomi gliel’aveva concesso.

«Ti dona».

 Ryuzaki puntò il dito verso la mascherina.

Rassegnati, B. Non hai la minima chance, contro di me, sembrava dirgli in realtà.

«Lo so», rispose, sfiorandosi la faccia col polpastrello. «A differenza tua, a me dona tutto».

Oh, non ne hai la più pallida idea, Ryuzaki, era la traduzione esatta.

«Ne sei tanto sicuro?» Si portò le mani nelle tasche dei jeans, con una lentezza allarmante. «Conosco qualcuno… Sì, direi che devo proprio fare quest’esperimento».

Naomi aveva smesso di capirci qualcosa da diverso tempo. «Che esperimento?»

«Il Natale, mia cara Naomi Misora, è alle porte.» Uno strano luccichio s’impossessò dello sguardo di Ryuzaki. Era stato folgorato da un’idea geniale, questo Naomi l’aveva colto, ma continuava a non capire. «Buon proseguimento di mattinata, ragazzi».

B scuoteva il capo, seccato.

Naomi chiuse la porta, avvicinandosi a lui, ancora spaesata dalle parole del vicino. «Fa uso di droghe, secondo te?»

«Le decorazioni» ringhiò quello in risposta, più a se stesso che a lei. «Quelle maledette decorazioni».

Girò i tacchi, scuro in volto, avviandosi con passo grave nella sua stanza. La sbatté con rabbia, indispettito come un bambino, lasciando da sola Naomi con una tazza di cioccolata calda.

Lei si guardò intorno, senza capire, e certa di non essere vista da nessuno versò quella melassa marrone nel lavello.

 

Erano in soggiorno.

Beyond raggomitolato sulla poltrona a sfogliare le pagine di un manga, e Naomi accomodata sobriamente sul divano in cerca di articoli interessanti sul web.

Le voci di L e Light arrivavano dal corridoio.

Naomi sollevò lo sguardo, puntandolo sulla porta chiusa. Poteva già immaginarli, quei due, mentre discutevano. «Secondo te, cosa sta succedendo là fuori?»

«Decorazioni natalizie», la risposta di Beyond fu lapidaria. Aveva ancora il dente avvelenato per quella mattina, ed erano ore che non le rivolgeva la parola. Si era rinchiuso nel suo guscio di mutismo, rimuginando sulle parole del suo stupido vicino di casa. Al paragone che aveva osato pensare. 

Se solo Naomi non fosse così educata.

Beyond poteva sentire lo sguardo curioso della coinquilina su di sé, ma lo ignorò. Molto probabilmente si stava chiedendo cosa facesse nella vita, come si guadagnasse da vivere, cosa diavolo ci facesse in quell’appartamento con lui…

Adorava vederla lambiccarsi il cervello in quel modo. Lo divertiva. Le scoccò un’occhiata, abbandonando per un attimo la lettura.  «Davvero non l’hai ancora capito, Misora?»

Si godette ogni minimo cambiamento sul suo volto. Il modo in cui corrugò le sopracciglia, stropicciò le labbra struccate e posò gli occhi oltre la porta. Poi la vide alzarsi e procedere verso il corridoio. «Che succede?», le sentì dire, poi tornò con la testa tra le pagine del suo manga.

Si concentrò sui disegni, sulle didascalie e su ogni parola, finché non sentì quel rumore. Quell’odiosissimo rumore. Il rumore più orribile del mondo.

Era furente. Non poteva crederci. Quasi non travolse Naomi per la fretta con cui avanzò verso Ryuzaki, il dito proteso verso di lui come per maledirlo. «Non vorrai davvero appendere quella roba? Di nuovo

n  

 Note: 

Come sempre, vi ricordo che “Appartamento 24” è gemella ad “Appartamento 25”. Non potete leggere l’una senza l’altra. 

Appartamento 25:

«Più a destra, Light.»

Light sbuffò sulla scala. Si allungò verso destra, sopra la porta dove il numero 25 era affisso a lettere dorate. Poco sotto c’era una campana natalizia.

«Adesso com’è?»

«Ancora un po’ a destra, Light.» L sorrise, riconoscendo una nota d’impazienza nella voce del suo coinquilino. «Ora è troppo a destra, Light.»

«Potresti smetterla di dire il mio nome, per favore?»

La scala traballò ancora. L puntò i piedi contro l’acciaio per tenerla ben ferma.

«Un po’ più a sinistra.»

«Senti, Ryuzaki, perché non sali tu qui sopra e io ti tengo la scala?»

«Ti prego, Light, non essere sciocco.» L seguì la linea delle gambe di Light, puntando lo sguardo poco più in alto. «Ho una vista migliore da qui. E poi non vorrei mai che mi guardassi il sedere…»

CONTINUA A LEGGERE...



n 

Piccole precisazioni: non ho la più pallida idea se a Naomi piaccia il tè o meno, ma per questioni di trama… :) 
Nel romanzo ha sempre bevuto caffè - soprattutto con B -, quindi nel mio cervello questa povera ragazza è una drogata di caffeina. E va benissimo, perché il caffè è una religione.
Sappiate solo che… IL TERZO CAPITOLO. Il terzo capitolo - Celtica, ti adoro! - vi farà divertire moolto. Ma, soprattutto, ci sarà del fluff. 
Grazie a chiunque sia arrivato fin qui. Grazie a chi ha recensito gli scorsi capitoli. Grazie a chi sta apprezzando questa storia e grazie a chi deciderà di lasciare il proprio parere.

   
 
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