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Autore: lmpaoli94    21/12/2019    1 recensioni
In una terra verde e rigogliosa dove i cavalieri cercavano di riportare la pace nelle loro terre piene di conflitti e di distruzioni, un gruppo di uomini decide di allearsi per distruggere il più grande male: i Cervivori.
Inizialmente, credendo che fossero dei Licantropi (esseri umani che si trasformano in lupi mannari assetati di sangue e distruzione), due contadini cercheranno di arrivare a scoprire alla verità mediante alcuni indizi sempre più evidenti.
Ma non potranno mai credere che il loro nemico sarà un’altra orribile e misteriosa creatura…
Da quel momento, questi leggendari uomini, conosciuti come gli Highlanders, combatteranno contro le più grandi forze sconosciute che imperversa nei loro territori.
Vedendo con i loro occhi la distruzione e le ombre di un futuro nefasto, gli Highlanders metteranno in primo luogo il loro cuore, il loro coraggio e la loro forza per distruggere il nemico prima che sia troppo tardi.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta usciti allo scoperto, gli Highlanders si mostrarono alquanto sorpresi di vedere che il panorama dinanzi a loro e il verdeggiare delle colline infinite non era mutato minimamente.
< E’ come se il tempo si fosse fermato > bisbigliò Emro con tono flebile < Siamo sicuri che siamo nella nostra terra? >
< Sicurissimi, Highlanders > replicò Richard con tono convinto < Per tutti questi anni siete rimasti nascosti nell’oblio e non vi siete mai mossi dalle vostre terre. >
< Ancora non riesco a capire come abbiate fatto a rimanere in quel covo sotterraneo per tutto questo tempo > fece Richard.
< E’ una questione di abitudine. >
< La cosa ancora più strana è che non vi sta dando noia la luce del giorno… >
< Anche se non l’avete notato, nel nostro nascondiglio le luci solari oltrepassavano anche sotto la terra. >
< Com’è possibile? >
< E’ un segreto che non sto a dirvi. >
Senza perdere ulteriormente tempo, il Capitano Asmir ordinò ai suoi compagni che avevano deciso di seguirlo in questo viaggio che le creature maligne dovevano essere sconfitte alla svelta prima che fosse troppo tardi.
< Ma in che direzione cavalcheremo? Verso nord o verso sud? > domandò Kramer.
< A sud ci si reca verso il nostro villaggio > fece Richard < Forse lì sarà molto più probabile incontrare quelle strane creature. >
< Va bene… Ma ti confessiamo una cosa: non siamo ancora pronti per incorrere nei vostri simili, ragazzo. >
< Ma perché avete così paura? >
< Te l’abbiamo già detto! > precisò Asmir con tono furente < C’è bisogno di dirtelo ancora? >
< No… Però le cose cambiano. Magari anche noi esseri umani siamo cambiati in tutto questo tempo. >
< La indole è sempre la stessa, ragazzo mio… Io non mi fido di nessuno di voi, come voi fate bene a non fidarvi di me. >
< Ma è un controsenso > fece William < A questo punto sarà impossibile andare d’accordo. >
< E’ quello che forse voleva dire Frugor > replicò Virtrok < Lui voleva assolutamente rimanere nel nostro nascondiglio e fare in modo che il vostro incontro sia solo storia passata. >
< Ma così la situazione non cambierà mai. >
< C’era bisogno che succedesse, ciò? >
< Adesso basta discutere > replicò Asmir con tono giudizioso < Sono io che ho deciso di intraprendere quest’avventura per cercare la pace agognata con gli esseri umani che manca da molti secoli. E non avrò pace finché non avrò liberato le loro terre e avrò ricostituito un’alleanza solida. >
> Allora dovrete fidarvi di noi, Capitano > mormorò Richard risoluto.
< Per questo c’è ancora tempo… >
Cavalcando verso sud, gli Highlanders videro che anche tutto il territorio era immutato dopo la loro ritirata nell’oscurità:
< Ma com’è possibile che più avanziamo più vedo che non sia successo nulla? >
< Noi del villaggio qui vicino siamo molto attaccati alla tradizione > rispose Richard
 Parole sante > fece Emro < Devo dire che quest’essere umano mi piace molto. >
< Frena la lingua, Emro. Non lasciare tutto al caso > rispose Virtrok.
< Adesso però sei tu che sei ingiusto. >
< Parlare non servirà a niente se non avanziamo verso il villaggio > mormorò il Capitano Asmir < C’è ancora molto? >
< Assolutamente no. Da qui si vedono le capanne e il focolai accesi del mattino. Manca poco, ormai. >
Avanzando a passo d’uomo e guardarsi intorno allo stesso tempo, Richard e William non poterono mai immaginare che in fondo in fondo anche gli Highlanders avevano un pizzico di paura.
< Perché dovremo fidarci di questa gente se loro hanno paura di noi? > domandò William al ragazzo.
< Perché sono la nostra unica speranza. Tutto qui. >
< Ma quale speranza? Io non mi fido di questi palloni gonfiati che volevano provare ad ucciderci. >
< Invece dovremmo farlo visto che non abbiamo nessuna speranza al riguardo. >
< C’è sempre una speranza, ragazzo mio. >
< E quale? Morire sotto la loro spada in maniera impunita e inutile? No, grazie… In fondo dovremmo essere riconoscente al Capitano Asmir di averci risparmiato. >
< Invece per me non è così… Il Capitano Asmir è l’Highlander che mi paice di meno. >
< E quale è l’Highlander in cui faresti più affidamento? Frugor? >
< Assolutamente no! >
< Che cosa state confabulando voi due? > domandò Virtrok.
< Niente d’importante, non preoccuparti. >
< Noi Highlander odiamo quando un essere inferiore ci nasconde qualcosa… Se fossi in voi, eviterei di tramare contro di noi. >
< Infatti non facevamo niente di tutto questo! > gridò William offeso.
< Abbassa la voce. Voi che conficchi la mia spada nel tuo collo? >
< Che sta succedendo qui? >
< Ne ho abbastanza di voi e dei vostri modi di fare! Se volete potete tornare dal luogo in cui siete venuti, mentre se vogliamo io e il mio amico Richard potremmo sbarazzarci dei Cervivori anche da soli. Non abbiamo bisogno della vostra forza e del vostro coraggio. Ne facciamo volentieri a meno. >
< Non ci tireremo indietro per nessun motivo > precisò Emro < Ormai abbiamo sposato questa missione e non ci sarà nessuno in grado di farci cambiare idea, giusto Capitano? >
Ma il Capitano Asmir non rispose, intravedendo il profondo astio che c’era tra di loro e gli esseri umani.
< L’umano qui presente ha ragione: basta litigare e renderli inferiori ai nostri occhi… Avanziamo. >
Non credendo alle parole udite, Richard si congratulò con il suo amico per averli fatti ragionare a dovere.
< Lo sai che ho rischiato la testa mozzata anche in questa occasione, vero? >
< Negli ultimi giorni stiamo avendo una vita alquanto eccitante > scherzò Richard.
< Avrei preferito tenermi quella di sempre. >
< Forse io… Ma cosa c’è di meglio che la libertà? >
< Su questo hai ragione. >
Una volta giunti al villaggio, gli Highlander e i due esseri umani videro che era completamente vuoto e sguarnito.
< Che sta succedendo? Dove sono tutti? > domandò Richard scioccato.
< E’ quello che vorremo sapere anche noi > rispose Kramer con tono canzonatorio.
< Silenzio… Qui la situazione è alquanto surreale. >
< Perché sta dicendo questo, Capitano? >
< Avanziamo a passo d’uomo. E occhi bene aperti. >
Scendendo dal loro cavallo, gli Highlnders perlustarono l’intera zone senza però trovare niente di significativo.
< Qui non c’è nessuno nei paraggi > fece il Capitano Asmir < Ragazzo, sei sicuro che il tuo popolo non sia emigrato in qualche altro posto abbandonando queste vecchie catapecchie? >
< Assolutamente no! nessuno di noi aveva mai preso una simile decisione. >
< Allora vuol dire che qui è successo qualcosa di tremendamente strano… >
Una volta però usciti dall’area del villaggio, Asmir e glu altri poterono intravedere una pozza di sangue non molto lontano da loro.
< Che cos’è tutto questo schifo? >
Annusando il sangue incriminato, Asmir disse che si trattava proprio di sangue umano.
< Credo che qui ci sia stata una tremenda carneficina non molto tempo fa’… >
< Che coda state dicendo? >
< Non avete capito le mie parole? I vostri compagni sono stati uccisi tremendamente. >
< Non è possibile… >
< La vostra unica fortuna è essere rimasti lontani dal vostro accampamento tutta la durata necessario dell’attacco… Solo così siete riusciti a rimanere in vita. >
Non credendo a quello che stava vedendo, William cominciò a piangere dalla disperazione.
< Ho perduto tutta la mia famiglia in una sola notte > fece il vecchio singhiozzando < Ma appena scoprirò il colpevole, non avrò pietà di lui. >
< C’è un solo colpevole in questa storia… Vedete questi graffi e queste impronte sul terreno? Sono di loro. Non c’è nessun dubbio. >
< Allora vuol dire che la mia furia sarà tremendamente implacabile… Ho ucciso uno di loro e posso ucciderne altri. >
< Forse allora è per questo che si sono vendicati… Anche se credo soprattutto che la loro indole da cacciatori assetati di sangue abbia avuto il sopravvento. Purtroppo siamo entrati nell’inverno e la ricerca di cibo scarseggia molto in questa zona. >
< Hanno preferito uccidere i nostri simili lasciando solo litri di sangue… E’ davvero nauseabondo. >
< Credo che dovremmo avanzare ancora verso sud. Forse riusciremo a trovarli da quella parte. >
< E se invece quei Cervivori si stessero recando verso nord? >
< Non credo che sia possibile, ragazzo… Verso nord non c’è nessun motivo che li spinga. Essendo il punto più freddo delle Highlands, i Cervivori si spingeranno verso sud alla ricerca di un altro villaggio da distruggere e fare razzia di voi esseri umani dalla carne tenera. Ma dovremmo essere molto più veloci di loro se vogliamo fermare la loro carneficina. >
< Allora andiamo, non c’è un minuto da perdere. >
< E’ la prima cosa giusta che ha detto il tuo compagno, ragazzo > fece Vritrok.
Con l’anima e il cuore in pezzi, Richard e William avanzarono verso sud abbandonando per sempre quelle terre verdi e rigogliose che avevano visto per tutta la loro vita.
< William, secondo te torneremo mai nelle nostre terre? >
< Non lo so, Richard… Avremmo un futuro molto nefasto davanti. Di questo sono sicuro. >
   
 
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