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Autore: Elgul1    04/01/2020    9 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Shoan stava pensando sul da farsi. Ormai era una decina di minuti che, quel vecchio, aveva portato via Karen e non erano più tornati che cosa gli stava facendo? Il suo sguardo si sposto verso il loro sorvegliante che, in quel momento, sembrava impegnato a preparare qualcosa.

" Ehi Thomas..." Sussurrò Shoan a bassa voce per non farsi sentire.
" Dimmi Shoan." Replicò l altro sempre con lo stesso tono atono e stanco.
 " Dobbiamo pensare a come liberarci senza usare i poteri." Gli mormorò ancora con gli occhi che non perdevano di vista il loro carceriere.
" Non ti preoccupare di questo..." Cominciò a dire con tranquillita il più vecchio. " Gli aiuti stanno arrivando." Concluse enigmatico.
" Chi sta arrivando?" Gli domandò Shoan visibilmente stufo di tutti quei dannati misteri. Thomas sospiro come se, quello che stava per dire, gli pesasse.
" Un tizio che non conosco e Steve stanno arrivando qui. A quanto pare per salvare me e Karen infondo non sanno che tu sei qui." Gli comunicò brevemente e a un tono così basso da non farsi sentire dall energumeno.
" Steve mi aveva detto che avessi un potere ma non credevo che fosse leggere il futuro." Ammise abbastanza stupito di questa dote che, anche tra i super, era molto rara.
Thomas scosse la testa. " Io prima non riuscivo a vedere il futuro ma solo le morti passate non appena toccavo un oggetto..." Cominciò a dirgli. " Quel pazzo voleva capire come migliorare il mio potere e c'e riuscito a quanto pare." Aggiunse.
" E come? Se posso chiedere visto che, pure su di me, sembra voler provare qualcosa." Chiese con una velata paura nella voce.
Thomas si girò per la prima volta mostrando come, i suoi occhi, fossero diventati completamente bianchi.
 " Prima mi ha fatto stare ore a visualizzare immagini di morte su alcune armi e, dopo, mi ha fatto inalare una specie di composto..." Cominciò a dire. " Era una tortura qualunque cosa fosse mi bruciava all'interno e poi, dopo qualche ora, mi sono svegliato con questi occhi bianchi. Mi ha sottoposto all'ennesimo uso delle armi delle visioni solo che, stavolta, riuscivo a vedere le possibili morte future oltre a sprazzi d'avvenimenti anche se, ancora, non so controllare bene questa nuova facolta e a volte potrei sbagliare e vedere solo alcuni vaghi futuri." Concluse lasciando di sasso Shoan che intuì.
 " Quindi il fatto che sapevi di loro è che..." Annuì prima che finisse di parlare. " Ho visto entrambi rimanerci secchi in una delle visioni." Concluse con una certa incertezza nella voce.


-


" Sei sicuro che stiamo andando nella direzione giusta?" Chiese Steve mentre eseguiva l'ennesima svolta a destra a tutta velocità. Si erano allontanati velocemente dal punto che aveva detto a Alex e, sicuramente, a breve il comandante sarebbe stato informato e cosa avrebbe potuto fare adesso?
" Si, da qui poi sempre dritto." Replicò Justice seduto accanto a lui con, davanti agli occhi, una specie di palmare che aveva recuperato  nell'abitazione e che gli serviva per il percorso per arrivare fin laggiù e distraendolo da quelle domande che si stava ponendo.
 " Mentre andiamo dimmi un'po..." Cominciò a dire Steve serio. " Quante possibilita abbiamo di farcela?" Chiese infine.
 Aveva notato l'aspetto esausto e malconcio di quel tizio e, sicuramente, non era all'apice della forma perciò, anche se erano loro due, che speranze avevano?
 " Direi non molte..." Ammise il killer con una tranquillita che lasciò di sasso quello alla guida. " Se anche quei due fossero di qualche tacca sotto di me attualmente non riuscirei a reggere a lungo come dovrei e tu..." Lo osservò per qualche secondo come a valutarlo. " A malapena riusciresti a soppravvire contro uno di loro." Concluse brutale.
 " Grazie della fiducia eh..." Rispose con sarcasmo Steve.
 " Preferisco farti capire la realtà dei fatti piuttosto che mentirti." Disse il killer di rimando. " E come pensi di riuscire a sconfiggere quei due allora? Senza contare che, magari, potrebbero esserci altre sorprese per noi in serbo." Chiese a quel punto il più giovane. " Spero solo nell'effetto sorpresa è l'unica cosa su cui posso affidarmi." Annunciò a malincuore Justice conscio delle loro reali possibilità.


-


Offel guardava estasiato il sangue che, tramite la flebo, veniva drenato verso la centrifuga in cui, le altre sostanze, vorticavano da qualche minuto per mischiarsi. - Dovrebbe essere sufficiente.- Riflettè fra sè e sè facendo cenno a Bas che subito interruppe il prelievo e toglieva la flebo dal braccio sinistro della donna che, ancora, dormiva distesa su quel lettino legata.
" Perfetto." Annunciò lieto di vedere come, tutto, si stesse amalgamando alla perfezione prendendo il colore bluastro.
" Vuole già testarla?" Domandò il sottoposto avvicinandosi a lui.
" No, è ancora troppo presto. Dobbiamo aspettare che si conformi per bene e poi ci servirà un tester per vedere quanto funziona." Gli rispose.
Non aveva voglia creare un altro fallimento. Da quando aveva deciso di cambiare metodo di diffusione era riuscito a ottenere dei super artificiali molto più equilibrati e che si stabilizzavano meglio non voleva che, il nuovo farmaco, fosse diffuso subito senza prima essere testato su un elemento senza poteri.

" Se vuole posso andare oggi stesso a cercare qualche elemento." Dichiarò il soldato sempre pronto ad aiutare il suo superiore.
" Per il momento non importa Bas preferisco che tu e Judgment rimaniate nei paraggi. Ho uno strano presentimento e non vorrei essere colto alla sprovvita." Disse di rimando. Il modo con cui Justice si era deciso prima che quella pedina di Steve arrivasse lo aveva messo in allarme. Era sempre stato un elemento ostico molto più di qualsiasi altro soldato che aveva fatto addestrare. " Per caso è stato controllato che, la nostra ospite, non avesse qualche segnalatore?" Domandò a bruciapelo al sottoposto che scosse la testa.
 " Non credevamo che lui l'avrebbe fatto." Rispose rapido.
"  Dai un'occhio e vedi se trovi qualcosa e avvertimi. Io raggiungo i nostri ospiti e, appena avrai fatto, iniettagli dell altro sedativo se si svegliasse sarebbe un grosso problema." Gli ordinò dirigendosi verso la porta con sguardo serio e con un brutto presentimento. 


-


Alex studiava il volto semi tumefatto di quel fantomatico boss del crimine con una certa severita oltre che con preoccupazione visto che, il suo socio, avrebbe potuto scagliare altri fury verso la città.
 " Te lo ripeterò di nuovo..." Riprese a dire Alex duro. " Dove avresti dovuto consegnare Joseph una volta sconfitto?" Chiese la per la terza volta in meno di cinque minuti. Sergeì sputò un grumo di sangue sul pavimento.
 " Per la terza volta ti ripeto che non mi ha detto dove portarlo..." Rispose con un tono pacato.
 " Dovevo solo buttarlo giù e ucciderlo e poi sarebbe venuto lui da me per prendere quello che restava." Concluse infine per l'ennesima volta senza tradire alcuna emozione. Erika stava per chiedere altro quando, il telefono sul tavolo, cominciò a suonare.
" Spero vivamente che siano buone notizie." Sbottò il comandante prendendo il telefono e portandolo all'orecchio.
" Capo, siamo l'unita spedita a prendere il killer non c'e nessuno nell'abitazione." Dichiarò il poliziotto lasciando di sasso il superiore.
" Come sarebbe a dire che non c'e nessuno?!" Urlò al di la della cornetta facendosi sentire anche da Erika accanto a lui.
" Abbiamo perlustrato la casa da cima a fondo ed è completamente stata ribaltata però, di Steve e di questo tizio nemmeno l'ombra." Replicò più che sicuro lui facendo impallidire il comandante sul volto.
 " Che sta succedendo?" Chiese Erika vedendo l'espressione sul suo viso.
" La casa è vuota non c'e traccia ne di Steve ne di quest altro tizio." Le spiegò brevemente.
 " Se Steve non è li che diavolo di fine ha fatto?!" Domandò Erika con un velo di preoccupazione che la stupì.
Alex alzò le spalle. " Ne so quanto te magari il killer è riuscito a liberarsi e lo ha portato via oppure..." Incrociò lo sguardo con Erika che aveva pensato la stessa medesima cosa.
 " Quell'imbecille si sta facendo portare dal boss del killer da solo." Concluse per lui Erika.
" Ascoltate cercate possibili tracce o indizi all'interno della casa. Può darsi che il sospettato sia insieme al nostro uomo diretto non so dove. Da ordine a tutti di tenere d'occhio il modello d'auto che sto per inviarvi dobbiamo fare in fretta non so quanto tempo di vantaggio hanno." Ordinò duramente chiudendo la chiamata.
 " Con te al momento abbiamo finito ma sappi che, se scopro che sapevi altro, renderemo il tuo soggiorno ancora peggiore." Dichiarò verso Sergeì uscendo dalla stanza tallonato da Erika.
" Dici che riusciremo a trovarlo?" Gli domandò Erika a bruciapelo mentre si dirigevano alla sala comandi per dare i nuovi ordini.
 " Lo spero, altrimenti non so proprio che pesci pigliare. Tu vedi se riesci a contattare Steve sempre che sia in grado di rispondere." Replicò serio Alex. “ Ok d’accordo.” Rispose Erika sapendo quanto, questo, gli pesasse per quello che sapeva ma, dall’altra parte, c’erano troppe vite in ballo.


-


" Scusatemi per il ritardo..." Comunicò Offel quasi dispiaciuto mentre rientrava nella stanza. " Ma sapete la scienza a volte è questione di tempismo e momenti e, quello, è stato uno dei momenti migliori della mia vita." Aggiunse piazzandosi davanti a Shoan.
" Che hai in mente per me?" Domandò il giovane quasi rassegnato per qualsiasi cosa il vecchio avesse in mente una sola certezza o speranza era nella visione che Thomas aveva avuto. Offel prese un foglio che, in precedenza, Jugment aveva stampato e cominciò a leggerlo. " Da quanto riesco a capire sei un super di classe I capace di mutare parti del tuo corpo in animali medio grandi oppure piccoli senza alcuna distinzione di specie..." Cominciò a dire con un tono interessato.
" So benissimo quale sia il mio potere. Non importa ricordarlo grazie mille." Lo bloccò sul nascere Shoan.
" Fatto sta che avresti un grandissimo potenziale..." Disse senza badare all'interruzione. " Con esercizio saresti capace di mutare anche in più d'un animale alla volta oppure magari anche in più animali completi." Continuò a dire mentre Jugment gli porse una siringa
. " Solo che, in quel caso, ci metteresti anni ed anni per poterci riuscire perciò vediamo di dare un accelerata cosa ne pensi eh?" Chiese con un sorriso sadico sul volto. " E quella cosa sarebbe? Credevo che solo i privi di poteri potessero essere modificati." Dichiarò apertamente il giovane che, in risposta ricevette un segno di diniego.
" Due anni fa provai a testare un prodotto su un tuo ex collega in grado di modificare il fuoco. Riuscì a somministrarlo anche se, quella volta, morirono sia il mio uomo che una vittima promettente..." Prese a dire facendo, tornare in mente a Shoan e Thomas, una certa storia. " Il tipo riuscì ad avere un maggiore controllo sul fuoco però, purtroppo, la sua volonta è stata più forte e si è fatto uccidere dal suo compagno di allora che è lo stesso Steve con cui hai lavorato te e anche il tizio accanto a te." Concluse con tutta calma.
" Perciò è solo colpa tua se Steve ha fatto quello che ha fatto ed è stato depresso per oltre due anni." Disse inferocito Shoan prima che Thomas potesse dire altro.
" Il progresso necessita di sacrifici a volte." Rispose di rimando Offel prendendo il braccio sinistro del giovane. " E quello del suo collega è stato un giusto pegno alla causa." Concluse mentre, all'interno del braccio, iniettava la soluzione. " Avrai delle convulsioni per i prossimi venti minuti..." Disse a dire Shoan che, in quel momento, cominciò ad avere le visioni e a sentire i suoni ancora più di prima.
" Comprendo che tu sia già un'po disorientato ma non preoccuparti a breve ti metterò un sedativo per farti riposare..." Continuò a dire mentre, il volto del vecchio, per Shoan apparve come quello di un demone. " A presto." Concluse mentre, il corpo del più giovane fu scosso da brividi sempre più forti.

" Capo ho trovato un piccolo segnalatore... "annuncio Bas entrando nella stanza mentre Shoan era preda di alcune convulsioni e Thomas stava in silenzio ancora scosso.
" A quanto pare Justice non vuole proprio arrendersi..." Borbottò stizzito dalla cosa. " Prepariamo tutto per andarcene come programmato in questa evenienza. " Ordino con una tranquillità che, in quel momento stava vacillando non si aspettava che quel bastardo di Steve si coalizasse con lui non era stato nemmeno preso in considerazione.
 " Con loro che facciamo? " Chiese Jugment distogliendolo dai suoi pensieri." Sedate anche loro e preparateli non voglio lasciare le cose a metà. Non ora che sono a metà del trattamento..." Replicò serio. " Voi occupatevi di loro io vado a preparare la donna per il trasporto e tenete d'occhio le telecamere." Gli intimò ancora prima di tornare da Karen.


-


Steve fermò l'auto in un vicoletto su indicazione di Justice che, più o meno, distava una sessantina di metri. " Perciò Thomas e la tipa sono la dentro?" Chiese Steve notando l'enorme magazzino che, all'apparenza, sembrava completamente abbandonato e in disuso così come tutta quanta quella zona appartenente al vecchio agglomerato industriale.

" Precisamente." Dichiarò il killer mettendo via il palmare e con una certa apprensione se conosceva bene Offel sicuramente ci sarà stato qualche sistema di sorveglianza perciò, anche ad avvicinarsi, sicuramente sarebbero potuti essere visti.
" Come procediam..." Prima che Steve finisse di parlare il suo telefono cominciò a suonare e, vedendo il nome di Erika sopra il numero non seppe cosa fare.
 " Chi è?" Domandò allarmato Justice.
" E' una mia collega nell'indagine..." Cominciò a dire mentre il telefono proseguiva a suonare.
 " Avranno scoperto che non sono nel posto che ho detto e, sicuramente, adesso ci staranno cercando." Gli spiegò brevemente. " Bhe decidi in fretta non abbiamo tutto il giorno." Sbottò Justice. Steve prese un lungo respiro e il tempo sembrò quasi fermarsi se avesse risposto e avesse detto dove fossero avrebbero potuto contare su dei rinforzi ma, in quel caso, avrebbe potuto mettere in pericolo Erika e chiunque altro sarebbe venuto da loro. - Non posso rischiare che scappi.- Questo pensò come ultima cosa e infine rispose.


-


Erika sentì il telefono continuare a squillare e contava quasi i secondi che ci stava mettendo non appena arrivò a venticinque sentì un click e la voce di Steve. " Dove cavolo sei?" Chiese come prima cosa. " Come sai che non mi ha stordito e adesso mi tiene in pugno?" Disse di rimando lui.
" Perché ti conosco e so che, piuttosto che arrenderti ti faresti ammazzare ora dimmi dove cazzo sei!" Sbottò come un fiume in piena la donna.
" Siamo in una delle zone limitrofe al centro più o meno la vecchia zona industriale se riesci a usare il telefono come localizzatore dovresti trovarmi." Rispose con calma.
Per alcuni secondi ci fu silenzio scandito da alcuni tasti che venivano premuti nella sala controllo.
" Per la zona dove vi trovate ci vorrà minimo un quarto d'ora arriveremo in forze mi raccomando non fare cazzate." Replicò Erika che, bruscamente, chiuse la chiamata.


-


Steve rimase col telefono all'orecchio per qualche secondo mentre la linea veniva chiusa. " Ti rendi conto che, adesso, avremmo un bel 'po di pubblicità?" Gli chiese Justice mentre apriva lo sportello.
" Lo so ma, so anche, che se tu proverai a scappare da me a breve non riuscirai ad evitare la polizia che sta arrivando." Replicò Steve seguendo il suo esempio e scendendo dal mezzo.
Justice scosse la testa. " Non intendo fuggire non appena avrò salvato Karen mi farò mettere in custodia credo di averlo detto prima." Rispose mentre estraeva un coltello.
" Sai come si dice..." Cominciò a dire Steve. " Fidarsi è bene non fidarsi è meglio." Concluse e, detto questo, i due si diressero verso il magazzino.







ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi anche col capitolo 48 di Ubeworld solo due capitoli alla fine grazie a chiunque stia leggendo e recensendo spero che, la strada verso il finale vi stia piacendo nel caso mi spiace che magari per voi la storia sia calata. Ci vediamo al prossimo aggiornamento a presto.
   
 
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