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Autore: fenris    08/01/2020    3 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 18

 

Prima missione di rango C, parte 3: La tana del serpente o Genin e rango A non si mescolano bene

 

Mizuki stava in fronte ai tre genin( più un rospo) con un ghigno malevolo. Hinata sussultò avvertendo le sue energie.

 

“ I- il suo chackra...”, sussurrò Hinata portandosi una mano alla bocca.

 

“ Che ha?”.

 

“ E' come se ci fosse un secondo tipo di chackra a scorrere dentro di lui. Un'energia oscura e opprimente.”, spiegò la Hyuga terrorizzata.

 

“ Quello che vedi, piccola Hyuga, non è che una frazione del potere di Orochimaru- sama... più che sufficiente a spazzarvi dalla faccia della terra.”.

 

“ Zitto! Saremo noi a prendere a calci il tuo culo da traditore, quindi ti obbligheremo a ridarci la pergamena che hai rubato anni fa.”, gli gridò contro Naruto puntandogli un dito accusatorio. L'albino rise.

 

“ Vedo che sei il solito chiacchierone, Naruto. Immagino che nessuno ti abbia dato le botte che meritavi. Sarò più che lieto di rimediare.”.

 

“ Mi piacerebbe vederti provare. Gamazaku, andiamo!”, esclamò il biondino saltando sul dorso del rospo.

 

“ Eccomi!- disse questi saltando in aria mentre formava sigilli insieme al suo evocatore- Arte dell'acqua: Tecnica dei proiettili acquatici!”.

 

“ Arte del vento: Vortice dirompente!”.

 

Il ninja di Oto saltò all'indietro per evitare le due tecniche, che causarono un'enorme esplosione d'acqua.

 

“ Tecnica dei cloni ombra!- due copie apparvero accanto a Mizuki- ora posso darvi tutta l'attenzione che meritate- i cloni lanciarono i loro enormi shuriken mentre l'originale eseguì un'altra tecnica- Tecnica della moltiplicazione degli shiruken!”.

 

Con orrore dei tre genin, decine di enormi shuriken volarono senza di loro, ma Haku formò a sua volta la propria tecnica.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica della barriera di ghiaccio!”. Un muro di ghiaccio si solidificò dall'acqua, proteggendo la squadra d'assalto dalle stelle metalliche, ma il loro assalto lo distrusse in breve. Mizuki non aveva ovviamente voglia di dar loro tregua e tornò all'attacco.

 

“ Arte della terra: Tecnica del drago di roccia!”. Un drago di roccia emerse dal terreno e aperte le fauci sparò una raffica di proiettili di fango ai tre amici.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del fiato del drago!”, esclamarono i cloni dell'ex insegnante, sputando un vortice di fuoco che incendiò le palle di fango. Haku però fu nuovamente veloce da eseguire una nuova tecnica.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica del muro d'acqua!”. Un'altra barriera, stavolta del tutto liquida, si formò nuovamente davanti ai tre genin bloccando la maggior parte dei proiettili. Di quelli ancora integri se ne occupò Gamazaku.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica dei proiettili acquatici!”, gridò il rospo sputando uno sbarramento di missili liquidi che bloccarono gli ultimi proiettili incendiari.

 

“ Forza, dobbiamo batterlo prima che tiri fuori qualche altro jutsu! Andiamo, Hinata!”, chiamò Naruto correndo insieme all'amica.

 

“ Haku- kun, dacci un po' di copertura!”, disse la ragazza all'amico, che annuì unendo le mani.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica dei diecimila aghi mortali!”. Anche se non esattamente mille, Haku creò comunque una moltitudine di senbon, diretti contro Mizuki. Provò a schivare con i suoi cloni, ma alcuni degli aghi presero il loro bersaglio. Le copie sparirono mentre l'originale si trovò diversi aghi di ghiaccio nella spalla. Naruto e Hinata ne approfittarono per ingaggiarlo corpo a corpo.

 

“ Tecnica dei cloni ombra!”, una decina di copie apparvero accanto a Naruto, dirigendosi subito contro Mizuki. Persino ferito però, fu più che capace di resistere a quell'assalto con un impressionante misto di abilità e forza. Ma si era dimenticato di Hinata.

 

“ Tecnica delle trentadue chiusure!”, esclamò correndo verso l'obbiettivo e colpendolo più volte, ma prima di arrivare a sedici Mizuki la prese per il polso e con forza enorme la scaglio contro i cloni di Naruto, spariti non appena ricevettero il colpo.

 

“ Hinata, stai bene?”, domandò Naruto, corso dalla compagna per assicurarsi che stesse bene e per aiutarla a rialzarsi.

 

“ Sì, ma è molto più forte di quanto sembri, e il suo secondo chackra potenzia il suo fisico. Per fortuna ho chiuso qualcuno dei suoi tenketsu.”, spiegò la mora.

 

“ Grazie, Hinata. La prossima volta farò in modo che tu possa affondare tutti i trentadue colpi.”, la rassicurò Naruto.

 

“ Col cazzo che ci sarà una prossima volta, stupidi mocciosi! Non pensavo di dover ricorrere al secondo livello del segno maledetto, ma se insistete col farmi incazzare.”, disse arrabbiato Mizuki. I tatuaggi sulla sua pelle si estesero e si illuminarono, trasformando l'uomo in qualcosa di totalmente diverso. Sembrava essere diventato una sorta di mantide umanoide, con tanto di due braccia aggiuntive che terminavano con lame ricurve. Hinata vide con orrore come il secondo chackra aveva assorbito completamente le energie naturali di Mizuki.

 

“ Che cazzo?!”, esclamò Naruto vedendo la nuova forma del suo ex insegnante.

 

“ Ora, marmocchi, preparatevi a sentire il potere di Orochimaru- sama!”. Mizuki corse verso Hinata dirigendo le lame alla sua gola. Fortunatamente la ragazza fu capace di saltare all'indietro dandogli allo stesso tempo un calcio in faccia e Naruto rispose creando altri cloni che mandò contro il mostruoso ninja, che li distrusse facilmente con le sue braccia aggiuntive.

 

“ Naruto, Hinata, levatevi di lì!”, gridò Haku. Mentre Naruto fu tentato di chiedere il perchè, si limitò ad obbedire insieme ad Hinata. Il duo saltò in direzioni opposte mentre Haku e Gamazaku lanciarono i rispettivi jutsu a Mizuku.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica della pistola d'acqua!”.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica del respiro invernale!”.

 

Il rospo sputò dalla bocca un getto d'acqua che venne congelato dal respiro di Haku. Mizuki però non fu molto impressionato e si formò a sorridere per poi formare vari sigilli.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della fiamma maledetta!”, rispose sparando dalla bocca un' enorme fiamma bluastra che respinse l'attacco combinato di Haku e Gamazaku vaporizzando allo stesso tempo un intero campo di riso. Il rospo sparì in una nuvola di fumo quando il calore fu troppo anche per lui, mentre Haku dovette usare la Tecnica della sostituzione per lasciare al suo posto un tronco, subito ridotto in cenere.

 

“ Bastardo...”, disse atterrando vicino ai suoi compagni.

 

“ Che ne pensate dei miei poteri? Questo non è qualcosa che potete ottenere restando a Konoha. Quel posto non fa altro che tenere indietro i grandi. E' la ragione per cui Orochimaru- sama se n'è andato, e per cui voi morirete qui!”, disse Mizuki ridendo sguaiatamente.

 

La squadra d'assalto si riunì rapidamente mentre il folle ninja si dirigeva verso di loro. Hinata e Haku erano praticamente esausti, mentre Naruto aveva poche ferite. Il loro avversario, per loro immenso dispiacere, era appena scalfito.

 

“ Voi ragazzi avete un piano? Io ho il chackra rimasto giusto per due o tre jutsu.”, li informò Haku.

 

“ Posso tenere il Byakugan ancora attivo per appena qualche minuto, ma glio occhiali cominciano a farmi male.”, rispose Hinata col fiatone.

 

“ Quel segno maledetto ha pompato per bene Mizuki. Hinata, pensi di poter chiudere tutti i suoi tenketsu avvicinandoti abbastanza? Quello dovrebbe metterlo fuori gioco.”, osservò Naruto dopo aver dato un'occhiata al loro mostruoso nemico.

 

“ Non sono mai riuscita a fare più di trentadue colpi, non funzionerebbe.”.

 

“ Ma potrebbe indebolire Mizuki abbastanza da permetterci di finirlo.”, disse Haku.

 

“ Dobbiamo provarci. Hinata, io e Haku lo terremo occupato il tempo che tu possa avvicinardi e chiudergli i tenketsu.”, decise Naruto dando una pacca incoraggiante a Hinata.

 

“ C- ci proverò.”, rispose timida, e il trio si avvicinò a Mizuki che portava un orribile ghigno.

 

“ Ancora voglia di combattere? Patetico, dovreste imparare quando arrendervi.”, rise Mizuki sprezzante. Naruto ringhiò e unì le mani per eseguire la sua tecnica preferita.

 

“ Non è ancora nato l'uomo o la donna che mi farà arrendere! Tecnica dei cloni ombra- dietro il giovane shinobi apparvero dieci copie- Prendetelo!”.

 

Mizuki assunse una posizione di guardia di fronte a quella piccola armata. Ma proprio quando fu sul punto di perforarne uno con le sue lame, tutti saltarono in direzioni opposte, lasciando uno spazio da cui Haku potè sparare una raffica di senbon.

 

“ Avrai bisogno di più che qualche stuzzicadenti per fermarmi.”, gridò il ninja senza neanche rimuoverli dal suo corpo.

 

“ Che ne dici di questi?”, dissero i cloni, prendendo grossi shuriken all'unisono e lanciandoli contro Mizuki. Quest'ultimo riuscì a schivarli grazie alla sua nuova velocità e usò le braccia extra per parare quelli che non potè schivare, ma aprì completamente la sua guardia ad Hinata, che scattò contro di lui.

 

“ Tecnica delle trentadue chiusure!”.

 

“ Di nuovo? Non ti permetterò di farlo!”, ruggì Mizuki provando ad afferrarla nuovamente per il polso.

 

“ E noi non ti permetteremo di fermarla- esclamò Haku canalizzando il chackra- Arte del ghiaccio: Tecnica dei diecimila aghi mortali.”. Ancora una volta la mantide umanoide fu costretta a usare tutte e quattro le braccia per difendersi dalla scarica di aghi ghiacciati, dando piena libertà a Hinata per attaccarlo.

 

“ Due colpi! Quattro! Otto! Sedici! Trentadue!”, gridò continuamente la Hyuga fino ad arrivare all'ultimo colpo, talmente potente da spingere Mizuki indietro di diversi metri. Naruto usò quindi due cloni per spingerlo ancora e guadagnare un po' di momentum, per finirlo con un fortissimo calcio volante che lo spinse ancora più indietro. Dopo un attimo di silenzio nella speranza che il loro fosse stato sconfitto, il Byakugan di Hinata si disattivò e lei cadde in ginocchio. Naruto corse al suo fianco.

 

“ Hinata, stai bene?!”, domandò preoccupato.

 

“ Sì, solo un po' stanca. N- non avevo mai provato a usare il Byakugan così a lungo.”, rispose lei ansimando.

 

“ Sei stata fantastica, sapevo che ce l'avresti fatta!”, disse il biondino dandole una pacca sulla spalla con enorme piacere della ragazza.

 

“ L- lo pensi davvero?”, domandò la Hyuga arrossita.

 

“ Già, non fosse stato per te...”, le rispose Haku prima di essere interrotto dalla lama di Mizuki, infilata nel suo stomaco. Il mostruoso ninja ritrasse quindi l'arto e spinse via il genin. Naruto e Hinata non poterono che guardare impotenti mentre il loro ex insegnante sghignazzava.

 

“ Pensavate davvero che una mossa così patetica mi avrebbe finito?”, domandò in tono crudele prima di muoversi verso Naruto.

 

“ No!”, gridò Hinata prima di muoversi per intercettare l'attacco, ma fu incapace di fermarlo e Mizuki la spinse via violentemente. Naruto non riuscì a reagire, Mizuki gli infilò un ginocchio nello stomaco e proseguì con un doloroso calcio al viso, facendo atterrare Naruto sulla schiena.

 

“ Devo ammettere che la stronzetta Hyuga mi avrebbe lasciato a pezzi e quasi senza chackra, ma per mia fortuna ora sono più che umano, eh eh. Beh... meglio che finisca il lavoro.”, disse sadico l'uomo muovendosi verso Hinata. Naruto si sforzò di alzarsi, ma tra il carico emozionale e la stanchezza dopo una battaglia così prolungata, non riusciva a muovere un dito.

 

E' così che finisce? La nostra prima missione fuori dal villaggio... tutti e tre uccisi da un traditore?'. Il jinchuriki non si era mai sentito così arrabbiato. Sia per essere battuto da un uomo così orribile, sia per la sua incapacità di proteggere gli amici. Come sarebbe potuto diventare l'Hokage e proteggere l'intero villaggio se non fosse mai riuscito a difendere i suoi compagni? Tsunade e Jiraya l'avevano sempre avvertito riguardo la dura realtà della vita di un ninja, ma non gli aveva mai dato troppo peso fino ad ora.

 

Sentendo i passi di Mizuki nell'acqua capì che la fine era sempre più vicina. Se solo avesse avuto il potere di salvare i propri compagni come un vero Hokage...

 

' Naruto...', disse una voce gutturale nella testa del ragazzo.

 

' Uh?'.

 

' Sento il tuo odio... la tua rabbia... Mizuki... vuoi farlo pagare per ciò che ha fatto, vero?'.

 

' Chi sei?'.

 

' Non importa. Ciò che importa è Mizuki. Vuoi ucciderlo per ciò che ha fatto ai tuoi amici e al tuo villaggio, no?'.

 

' Sì, certo che voglio.'.

 

' Allora- uno strano calore cominciò a crescere dentro Naruto- prendi il mio potere e uccidilo! Uccidi chiunque stia sulla tua strada! Arrenditi alla tua rabbia, lascia conoscere al mondo l'odio e dipingi di rosso le acque di questo paese!”.

 

Un'aura rossa circondò Naruto, diventando ogni secondo più luminosa.L'acqua attorno a lui cominciò a bollire. Il giovane ninja avvertì il dolore delle ferite e nei muscoli recedere sempre più, rimpiazzato da pura energia. Il suo corpo si alzò da solo, come fosse sollevato da mani invisibili.

 

“ L'unica cosa che finirà oggi... E' LA TUA VITA!”, gridò ferale a Mizuki. Gli occhi del ragazzino erano ora rossi con la pupilla assottigliata, le linee sul suo volto erano diventate più spesse, e anche i suoi canini si erano ingrossati. L'aura feroce che l'avvolgeva cresceva di secondo in secondo. Ciònonostante Mizuki non sembrava intimidito.

 

“ Finalmente mostri la tua faccia, demone, ma non cambierà niente. Conosco i limiti dei tuoi poteri e stai solo rimandando l'inevitabile.”. Naruto non rispose, si limitò a correre verso l'avversario, pronto a dargli un pugno in viso. Il ninja di Oto fu abbastanza veloce da bloccare il suddetto pugno, ma non nel fermare il calcio di Naruto al suo stomaco. Lo obbligò a piegarsi in avanti e il jinchuriki ne approfittò colpendolo alla mascella e spedendolo indietro di diversi metri.

 

“ TU SEI MORTO! MI HAI SENTITO? MORTO!”, ruggì seguendolo ancora. Quando Mizuki riuscì ad alzarsi Naruto era nuovamente alla portata delle sue braccia. Provò a impalarlo con le lame inferiori, ma Naruto le afferrò a mani nude e non sembrò essere impensierito affatto dal sangue che uscì da esse. Quindi, con un'impressionante dimostrazione di forza le staccò.

 

“ ARGH! FIGLIO DI PUTTANA!”, gridò Mizuki in preda al dolore. Naruto provò a impalarlo con le sue stesse lame, ma lasciò la guardia scoperta al calcio pieno d'odio dell'avversario, venendo respinto all'indietro. Provò a rialzarsi, ma Mizuki non gli diede tempo per respirare e lo calciò di nuovo, continuando fino a quando l'aura rossa non svanì:“ Lo ammetto, ho sottovalutato il potere del Kyubi, ma quel demone sarà storia non appena di avrò ucciso.”.

 

 

Il malvagio ninja alzò le lame rimanenti per finire Naruto, ma prima che potesse porre vita alla sua vita, una macchia rossa e bianca si pose davanti al ragazzo calciando Mizuki dritto al viso.

 

 

“ Non osare toccare i miei studenti, mostro.”.

 

Il malvagio shinobi si rialzò pulendo il sangue dalla sua bocca rotta e vide la sua assalitrice, una donna attraente dai capelli corvini. Ci mise qualche secondo a realizzare chi fosse.

 

“ Kurenai? Oh, naturalmente non lascerebbe mai uscire da soli dei mocciosi. Immagino tu sia la loro sensei.”.

 

“ Esatto, e non li toccherai fino a quando sarò qui. Ma come conosci il mio nome?”.

 

“ Oh, andiamo, Kurenai. So che non eravamo molto vicini, ma dovresti ricordarmi. Eravamo pur sempre compagni di classe.”.

 

“ Compagni di classe? Cosa st.... Mizuki, sei tu?!”, domandò la jonin, stupefatta da quella rivelazione.

 

“ Bingo! Sapevo che eri una di quelle intelligenti, come ricompensa ti risparmierò il dover vedere i tuoi studenti morire uccidendoti per prima.”, rise Mizuki.

 

“ Mi piacerebbe vederti trovare, traditore!”.

 

“ Farò molto più che provare. Arte del fuco: Tecnica della fiamma maledetta!”.

 

“ Arte dell'acqua: Tecnica dell'onda selvaggia.”.

 

Kurenai sputò un largo getto d'acqua dalla sua bocca. Le due tecniche elementali si scontrarono creando una coltre di nebbia. La fiamma di Mizuki però perse lentamente potere lasciando strada alla tecnica dell'avversaria, che lo travolse in pieno. Provò a rialzarsi nuovamente, ma un'ondata di dolore lo avvolse non appena ci provò.

 

' Che sta succedendo al mio porco, dov'è andato tutto il potere? Il segno maledetto, Kabuto mi aveva detto di non esagerare. L'ho usato troppo a lungo.'. Disattivò il segno maledetto ritornando alla sua forma umana e cancellando il dolore, ma non la stanchezza. Non aveva speranze contro una jonin ben riposata.

 

“ Hai spezzato il cuore della povera Tsubaki, sai, feccia?- disse Kurenai, camminando verso di lui con un kunai sguainato- Ma non preoccuparti, appena torneremo a Konoha potrà rompere come si deve con te. Prima che tu venga condannato per tradimento, s'intende.”.

 

Nonostante le probabilità a sfavore, Mizuki si permise di sorridere portando una mano alla sua borsa degli attrezzi.

 

“ Potrei morire un giorno, ma non oggi. E non sarà per tua mano, Kurenai. Questa terra appartiene a Orochimaru- sama e chi osa metterci piede morirà in un modo o nell'altra. Addio.”. Lanciò una bomba di fumo e sparì in una coltre. Kurenai pensò di seguirlo, ma aveva problemi più urgenti cui pensare.

 

Due ore dopo

 

Naruto aprì gli occhi, sbattendoli più volte prima che si adattassero alla luce. Prima di controllare dove fosse, ripensò a quel poco che ricordava, Mizuki sul punto di uccidere lui e i suoi compagni.

 

“ Hinata! Haku!”, urlò istintivamente, ma qualcuno gli prese la mano.

 

“ Tranquillo, Naruto, stanno bene quando te.”, lo rassicurò Kurenai. Il ragazzo si accorse di essere in un letto, lo stesso che aveva occupato nelle ultime notti. Non lontano da lui si trovava Haku, ancora addormentato. Ai suoi fianchi si trovavano Kurenai e Hinata, molto sollevate di vederlo in forze.

 

“ Che è successo?”, chiese.

 

“ Kurenai- sensei è apparsa e ha fatto scappare Mizuki, quindi ci ha portato qui.”, spiegò rapida Hinata.

 

“ Poi Hinata ha curato te e Haku. Lui aveva ferite molto serie, ma è fuori pericolo per ora. Fortunatamente Hinata è già stata addestrata al ninjutsu medico. Tsunade sapeva di cosa parlava quando ha proposto che ogni squadra avesse un ninja medico.”.

 

“ Già, mamma è fantastica- sorrise Naruto, prima di tornare più serio-sensei, cosa succederà al villaggio? Il signore del Paese del riso ha accettato di aiutarci?”.

 

Kurenai e Hinata si scambiarono un'espressione piuttosto cupa, e la donna rilasciò un sospiro.

 

“ Temo non ci sarà nessun aiuto. Un nuovo villaggio ninja, Otokagure, ha conquistato la nazione. La capitale è completamente in rovina e disabitata a parte alcuni razziatori. Così come altri villaggi. Sawa potrebbe essere l'ultima cittadina rimasta e appena circorleranno voci su questo, altri shinobi si fionderanno qui.”.

 

“ E cosa faremo se Mizuki tornasse per concludere il lavoro? Non possiamo proteggere tutte queste persone.”, affermò Hinata timorosa.

 

“ Non c'è altra scelta, dovremmo scortare tutti gli abitanti verso il Paese del fuoco e difenderli da qualsiasi attacco lungo la via.”. Naruto per una volta perse la sua determinazione di fronte alla risposta della sua sensei.

 

“ Mizuki ci ha dato troppi problemi ed era un solo. Cosa faremo se mandassero altri spaventosi ninja mutaforma?”.

 

“ Vorrei chiedere aiuto, ma l'unico modo per farlo sarebbe mandare un uccello messaggero, e ci vorrebbe troppo tempo per arrivare a Konoha.”.

 

“ Però... c'è un modo per mandare un messaggio direttamente a Konoha.”, la contraddisse Naruto, guadagnandosi un'occhiata dubbiosa dall'insegnante.

 

“ Spiegami, Naruto.”.

 

“ Scriva prima il messaggio, poi dirò tutto.”, insistette lui provando ad alzarsi, prima che Hinata lo spinse nuovamente sul materasso.

 

“ Naruto- kun, Mizuki ti ha ridotto malissimo, prima devi riposare.”, protestò ricevendo solo un sorriso dal ragazzo.

 

“ Va tutto bene, mi riprendo abbastanza in fretta dalle ferite. Papà dice che a causa del Kyubi, quindi immagino ci sia qualcosa di buono nell'avere una volpe intrappolata nel mio stomaco.”.

 

“ Va bene, ma non esagerare.”. Pochi minuti dopo Kurenai aveva finito il messaggio per Jiraya e lo porse a Naruto, che dopo essersi morso il dito formo una serie di sigilli.

 

“ Tecnica del richiamo.”. Si formò una nuvola di fumo da cui apparve un rospo, per lo più rosso con marchi blu sugli occhi e attorno alla testa, con un paio di occhiali che gli penzolavano dal collo.

 

“ Ciao, Naruto, che posso fare per te?”, salutò il nuovo arrivato.

 

“ Kosuke, devo mandare un messaggio a papà, è importante. Siamo in una situazione di vita e di morte.”.

 

“ Consideralo fatto.”, disse nuovamente la creaturina prendendo il rotolo e sparendo in un'altra nuvola di fumo. Dopo qualche minuto Kurenai parlò.

 

“ Naruto, non per sottovalutare te o le tue evocazioni, ma sicuro che porterà il messaggio in tempo?”.

 

“ Sono sicuro che papà lo stia già leggendo.”, la rassicurò confidente Naruto facendole inarcare un sopracciglio.

 

“ Così veloce? Hanno un modo per teletrasportarsi a Konoha?”.

 

“ Attualmente sì, sul monte Myoboku c'è una pozza che i rospi possono usare per raggiungere direttamente Konoha. Quindi una volta cancellata l'evocazione Kosuke è potuto tranquillamente tornare a casa e da lì andrà alla torre dell'Hokage.”.

 

“ Molto utile. Per fortuna Hokage- sama ti ha dato accesso al contratto prima che ti diplomassi.”, commentò Hinata.

 

“ Ha detto di voler farmi mettere in contatto ogni volta che potevo con lui e mamma. Pensavo che fossero un po' iperprotettivi, ma non avevano tutti i torti.”. Ovviamente Naruto non l'avrebbe mai ammesso di fronte a Jiraya e Tsunade.

 

*****

 

Konoha, bacheca delle missioni

 

Jiraya stava consegnando gli ultimi compiti della giornata ai vari team di genin. Dopodichè sarebbe tornato alla torre per continuare la sua quotidiana dose di dolore e miseria conosciuta come lavoro d'ufficio. Quando la porta si aprì per l'ennesima volta, l'eremita vide entrare Asuma coi suoi ragazzi. Il jonin sembrava piuttosto allegro, Shikamaru aveva la sua solita espressione menefreghista, Chojii mangiava un pacchetto di patatine e Ino aveva un viso irritato.

 

“ La squadra tattica, lieto di vedervi. Qui per una missione, immagino?”, domnadò Jiraya pur conoscendo la risposta.

 

“ Immagina bene, Hokage- sama.”, rispose Asuma.

 

“ I tuoi Genin non sembrano così ansiosi, però.”.

 

“ Devono imparare che essere un ninja significa doversi sporcare le mani anche quando non ne hai voglia. Prima lo capiranno, meglio è. Cos'ha per noi, quindi?”.

 

“ Vediamo... una casa che dev'essere tinteggiata... una consegna di medicine a un villaggio qui vicino.. o una disinfestazione d'erbacce.”, elencò rapido l'Hokage prima d'essere interrotto da Ino.

 

“ Queste missioni fanno schifo, non c'è qualcosa di meglio? Come prendersi cura dei suoi bambini, avevo promesso a Kaida di provare nuove acconcicature con lei.”.

 

“ E Hagane è un buon avversario per lo shogi. Non mi ha mai sconfitto, ma la sfida diventa ogni volta sempre più difficile.”, disse Shikamaru.

 

“ Scusate, ma i miei ragazzi hanno già un'altra squadra di babysitter.”, li informò Jiraya. Ino imprecò sottovoce. Fece per chiedere quale team se ne stesse occupando quando Kosuke apparve sulla scrivania di fronte all'Hokage con un messaggio tra le braccia.

 

“ Jiraya, messaggio urgente da Naruto! Dice che è una questione di vita o di morte.”. Jiraya prese subito il messaggio e cominciò a leggere col viso che si faceva sempre più scuro, allarmando anche Asuma. Ino si ricordo che a capo della squadra d'assalto c'era Kurenai, ben più che amica col proprio insegnante.

 

“ Hokage- sama, cosa dice il messaggio? Kurenai e il suo team stanno bene?”.

 

“ Brutte notizie. Ricordate Otokagure, il villaggio di Orochimaru che abbiamo provato a trovare negli ultimi anni? Beh, Kurenai l'ha trovato.”.

 

“ COSA?!”, gridò l'erede dei Sarutobi.

 

“ Evacueranno la città prima che arrivino gli scagnozzi di Orochimaru, ma non possono farlo da soli e hanno richiesto rinforzi.”.

 

“ Rinforzi che sono qui davanti a lei!”, dichiarò Asuma, sorprendendo i tre studenti. Jiraya sospirò e si prese la punta del naso.

 

“ Asuma, so che tu e Kurenai siete... vicini, ma capirai bene che non posso mandare un gruppo appena diplomato in una missione potenzialmente di rango A.”.

 

“ Perchè no? Sono ancora in erba, ma hanno del poteziale. E io sarò con loro tutto il tempo. Ha sempre alzato gli standard dell'accademia per preparare meglio gli studenti a questo tipo di situazioni, no? E se ancora non è sicuro, può sempre mandare più persone con noi.”.

 

Jiraya riflettè attentamente su cosa fare. Dopo l'insurrezione degli Uchica i loro numeri si erano ridotti drasticamente, con chunin e jonin costantemente in missione, pochi ninja di alto rango erano disponibili. Prima che potesse organizzare migliori supporti, il team di Asuma doveva andare.

 

“ Va bene, ma non sarete soli. Preparatevi e andate al cancello nord tra un'ora, lì incontrerete la vostra scorta.”.

 

“ Grazie, Hokage- sama- disse Asuma inchinandosi prima di rivolgersi ai tre genin- Voi tre, tornate a casa e prendete ciò che vi servirà per un viaggio di una settimana.”.

 

Uscendo dall'edificio, Chojii diede voce ai pensieri di tutti.

 

“ Una missione di rango A. Non è un po' troppo per noi?”.

 

“ Considerando che dovremmo combattere ninja del livello di Asuma- sensei sì- rispose Shikamaru- Che seccatura.”.

 

“ Folle sarebbe la parola che userei.”, lo corresse Ino.

 

“ Non siate così cupi, fino a quando seguirete le mie istruzioni tutto andrà bene.”, tentò di rassicurarli il loro sensei. Intanto Jiraya aveva convocato alla scrivania due Anbu.

 

“ Ordini, Hokage- sama?”, chiese uno di loro, dalla maschera d'uccello.

 

“ Andate alla sezione tortura e irrogazioni per prendere la nostra esperta di Orochimaru. E appena Itachi Uchica tornerà dalla sua missione, ditegli che devo parlargli di argomenti della massima importanza.”.

 

*****

 

Il giorno dopo Kurenai e il sindaco, Ryo, stavano supervisionando l'evacuazione degli abitanti, il cui umore era a dir poco pessimo. Come c'era da aspettarsi, in molti si opposero al lasciare le case dove le loro famiglie erano cresciute per generazioni, ma finalmente ragionarono. Non che la cosa piacesse loro.

 

“ Meglio di quanto mi aspettassi, se continuiamo così dovremmo lasciare entro domani pomeriggio.”, osservò Kurenai. Ryo sospirò pesantemente.

 

“ E pensare che quando vi ho assunto ci preoccupavamo solo di qualche bandito senza controllo. Non avrei mai pensato ce ne saremmo dovuti andare.”.

 

“ Queste persone sono ciò che importa, Ryo- san. Ma pensate a questa come una situazione temporanea. Una volta occupatici di Orochimaru, potrete tornare senza problemi.”, tentò di rassicurarlo Kurenai. Non aiutò molto l'uomo, ma fece almeno un tentativo di sorridere.

 

“ Immagino abbia ragione. Se penso che mio figlio non nascerà qui.”.

 

“ Si riprenda. La sua gente ha bisogno di lei più che mai.”.

 

“ Immagino tu abbia ragione. Devo essere forte sia per la mia famiglia che per la gente nel villaggio.”.

 

“ Vi aiuteremo a superare i confini senza problemi- rassicurò l'insegnante prima di vedere Naruto aiutare alcuni abitanti del villaggio- sei un clone, vero?”.

 

“ Esatto.”.

 

“ Sai dov'è l'originale- la copia scosse il capo- allora, Naruto, quando sentirai questo, voglio che ci incontriamo sul campo di riso dove hai combattuto Mizuki, dobbiamo parlare di qualcosa d'importante.”, disse prima di dare alla copia un colpo che lo fece subito sparire.

 

*****

 

Pochi minuti dopo, Naruto e Kurenai si trovavano sul luogo del loro primo incontro con i ninja di Oto.

 

“ Di cosa mi deve parlare, Kurenai- sensei?”, domandò Naruto un po' nervoso mentre si grattava il braccio. Vedendo quant'era stressato, la donna gli sorrsise.

 

“ Non preoccuparti, non è nulla di grave. Ma se non ne parliamo subito, temo potrebbe diventarlo.”.

 

“ E sarebbe...?”, chiese ancora Naruto con un groppo in gola.

 

“ Quando sono arrivata allo scontro con Mizuki, non sono riuscita a vederlo, ma c'era un'aura attorno a te. Un chackra arancione potente e maligno apparso dopo che Mizuki aveva preso la mano del combattimento. Non devo spiegare a cosa mi sto riferendo, vero?”.

 

“ Il Kyubi.”, capì subito il giovane ninja.

 

“ Naruto, ti assicuro che non sono arrabbiata, ma devo saperlo. Ci sono state volte prima di questa missione in cui hai usato il suo potere?”. Naruto scosse la testa.

 

“ Mai, papà voleva insegnarmi a farlo, ma dopo l'insurrezione è diventato Hokage e non ha più avuto molto tempo per pensarci.”.

 

“ Capito, ora dimmi cos'è successo quando combattevi Mizuki e hai attivato il chackra del Kyubi.”.

 

“ E' tutto un po' confuso, avevo la testa nel pallone in quel momento.”, rispose Naruto grattandosi la nuca.

 

“ Per favore, sforzati.”.

 

“ Ero arrabbiato a Mizuki, e frustrato perchè non poevo salvare i miei amici.”.

 

“ E cos'è successo poi?”.

 

“ Penso di aver sentito una voce.”.

 

“ Che cosa ti ha detto?”.

 

“ Non lo ricordo. E' la verita, non ricordo niente.”.

 

“ Ci torneremo dopo, che altro è successo?”.

 

“ Volevo Mizuki morto, come ho detto è ancora confuso. Il mio corpo si è mosso praticamente da solo, ma non mi importava. Strano, eh?”.

 

“ No. Senti, se ti sentissi ancora in quel modo dimmelo. Appena questa pazzia sarà finita ne parleremo con Jiraya- sama.”. Naruto si guardò i piedi per qualche secondo, quindi i suoi occhi azzurri incontrarono lo sguardo scarlatto di Kurenai.

 

“ Va bene. Che facciamo per il momento?”.

 

“ Continua ad aiutare tutti a caricare la loro roba. Se tutto va bene ce ne saremmo andati prima del prossimo attacco e i rinforzi arriveranno per aiutarci lungo la strada.”.

 

“ Ok.”.

 

 

 

Quando i due tornarono al villaggio trovarono una sorpresa ad aspettarli, specie per Kurenai. Erano arrivati cinque nuovi ninja, due dei quali lei conosceva molto bene.

 

“ Asuma? Anko?”.

 

“ Ehi, guarda chi ha finalmente deciso di mostrarsi- disse Anko dirigendosi esuberante verso la maestra delle illusioni- Prima missione fuori città, e hai bisogno di rinforzi. Che fortuna del cazzo, ragazza mia.”. Kurenai s'accigliò.

 

“ Non è la mia prima missione fuori Konoha, Anko.”.

 

“ Intendevo come una sensei, ma non volevo insultarti.”. In quel momento Asuma finì di parlare con Ryo e andò a salutare la collega.

 

“ Per fortuna siamo arrivati in tempo.”, la salutò allegro. Kurenai gli sorrise di rimando, togliendosi una ciocca di capelli dagli occhi.

 

“ Decisamente, non mi aspettavo venissi. Ci sono anche i tuoi allievi?”.

 

“ Più siamo, più ci divertiamo, no?”.

 

“ Questa è una missione di rango A. Sono sorpresa che l'Hokage ti abbia permesso di portarli.”.

 

“ Tranquilla, siamo venuti soprattutto per aiutare con l'evacuazione. Se comincierà un combattimento ne staranno fuori. Per ora aiuteranno soprattutto con i lavori pesanti.”, la rassicurò il Sarutobi. Anko intervenne.

 

“ Complimenti intanto per aver trovato la tana di Orochimaru. Non l'abbiamo mai cercato qui perchè pensavamo non ci fosse niente che gli interessasse. Immagino ci sbagliassimo.”.

 

“ Sappiamo che è in queste terre, ma non conosciamo l'esatta posizione. Manderemo delle spie non appena il casino sarà finito.”. Mentre gli adulti parlavano, Ino aveva cominciato una discussione ben più frivola con i suoi compagni.

 

“ Avete visto come Asuma guardava Kurenai? Stanno decisamente insieme, ma per qualche motivo non vogliono ammetterlo.”.

 

“ Ti sembra il momento di parlarne? Basandoci sulle nostre informazioni, potremmo finire a combattere un jonin.”, notò Shikamaru, guadagnandosi un'occhiata storta dalla biondina.

 

“ Sei davvero un guastafeste, lo sai?”.

 

“ Devo concordare con Shikamaru. Hinata, Naruto e Haku sono quasi morti combattendo ninja di Oto. Per fortuna stanno bene.”, commentò Chooji.

 

“ Ah, voi ragazzi non sapete più divertirvi. A proposito, dove sono?”.

 

“ Haku si sta ancora riprendendo alla locanda, mentre Naruto e Hinata stanno dando una mano in giro. Perchè non vai ad aiutarli?”, le rispose Kurenai. Shikamaru sbuffò.

 

“ Non importa dove andiamo, non ci libereremo mai delle missioni di rango D. Che seccatura.”.

 

“ Sbrigati e andiamo, pigrone.”, lo rimproverò Ino, andando a trovare i suoi vecchi compagni d'accademia.

 

*****

 

Luogo sconosciuto, Paese del riso

 

Dopo aver ricevuto il permesso dal suo occupante, Kabuto entrò nello studio di Orochimaru. Come il ninja medico si aspettava, il suo sensei stava studiando il rotolo proibito. In questi casi ordinava di non disturbarlo a meno che non fosse veramente necessario. Kabuto sperò questo fosse abbastanza importante.

 

“ Che novità mi porti, Kabuto?”, domandò il sannin dei serpenti in tono neutrale, ma che lasciava vedere la sua irritazione.

 

“ Orochimaru- sama, le spie sono tornate.”.

 

“ E?”. Kabuto s'aggiustò gli occhiali e si schiarì la gola.

 

“ Stando al loro rapporto, le persone di Sawa Town stanno preparando un'equavazione. Pianificano di attraversare il confine e stabilirsi nel Paese del fuoco. Konoha ha mandato un'altra squadra per aiutare.”.

 

“ Che tipo di rinforzi?”, domandò ancora Orochimaru.

 

“ Cinque persone, due jonin e tre genin. Stando alle descrizioni, si tratta di Anko Miratashi e Asuma Sarutobi.”. Il malefico shinobi s'irrigidì sentendo l'ultimo nome e si rivolse a Kabuto sogghignando perfido.

 

“ Perciò Anko- chan è qui? Questo rende il tutto anche migliore.”.

 

“ Pianifica di ingaggiarli lei stesso?”.

 

“ Esattamente, sarà un'ottima prova per i mei nuovi occhi.”, rispose felice.

 

Con questa macabra anticipazione, gli occhi di Orochimaru risplendettero di rosso, rivelando due Sharingan pienamente sviluppati.

                                                                                                                                      *****

Primo aggiornamento del 2020, spero che vi abbia soddisfatto e mi auguro di tornare il prima possibile. Buon anno nuovo :)

  
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