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Autore: Elgul1    11/01/2020    9 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Si muovevano silenziosi lungo l'angolo buio del vicolo. Justice, che conosceva le tattiche di Offel, faceva da apri pista cercando di localizzare possibili videocamere o trappole che avrebbero potuto allertare i loro nemici chiusi dentro l'edificio.
" Ti ha addestrato molto bene direi..." Dichiarò Steve mentre lo vide fermarsi e prendere un sasso da terra.
" Se non volevo morire dovevo imparare." Replicò scagliando un sasso e prendendo in pieno la telecamera nascosta che aveva individuato e, rotta quella, ripresero ad avanzare verso il magazzino.
 " Hai qualche consiglio da darmi? Su quei due che accompagnano il tuo ex capo?" Chiese all'improvviso Steve che, in quel momento, non voleva farsi cogliere impreparato oppure preso alla sprovvista visto il grado di difficoltà.
" Solo di stare molto attento. Quei due saranno riposati a differenza mia perciò non potrò affrontarli entrambi e dovrai cavartela da solo. Dobbiamo trovare il momento giusto e finirli in un solo colpo se necessario." Gli rispose ormai sempre più vicino alla porta che si stagliava dinnanzi a loro.
" Ok, d'accordo, cercherò il momento adatto per colpire." Disse Steve mettendo la mano sull'impugnatura della pistola che, saldamente, teneva nella fondina lungo la spalla destra. - Almeno abbiamo l'effetto sorpresa.- Pensò fiducioso mentre, Justice, con calma, scassinò la porta facendoli entrare dentro la struttura completamente al buio.


-


Lo scienziato fissava il corpo ancora vittima degli anestitici steso sul lettino e che faceva su e giù con l'addome per respirare. - Mi sarebbe piaciuto analizzarti un'po di più ma il tempo è tiranno. Forse recuperemo poi.- Pensò afflitto dalla furia che dovevano fare per andarsene.
" Sembra che una delle telecamere sia stata distrutta lungo il perimetro." Annunciò Bas entrando nella stanza notando Offel impegnato a riempire, all'interno di una borsa frigo, il siero appena ottenuto.
" A quanto pare abbiamo scoperto troppo tardi del loro arrivo..." Borbottò stizzito della cosa ma senza alcuna preoccupazione.
" Come vuole agire?" Chiese Bas sull'attenti.
" Porterò con me questa piccola parte del siero..." Rispose dispiaciuto di doverne lasciare la maggior parte. " Sarà impossibile portare via tutti e tre i nostri soggetti perciò useremo l'antica tecnica della terra bruciata..." Sorrise quasi divertito ricevendo un cennò d'assenso avrebbero distrutto qualunque prova li collegasse a loro così come le impronte loro erano fantasmi e, vivere nell'ombra ormai era diventata la prassi. " La macchina è pronta?" Domandò al sottoposto prendendo sotto mano la borsa frigo.
 " Si, ci sono già dentro documenti falsi e i biglietti come da programma." Rispose esaustivo Bas.
" Molto bene, fate partire tutto e occupatevi di quei due..." Guardò il piccolo orologio al suo polso. " Io mi avvierò all'aereoporto. Ci vediamo tra venti minuti." Aggiunse aprendo una piccola porticina che dava nei sotteranei che, qualche tempo fa, avevano organizzato come via di fuga in caso di necessita. " A più tardi." Mormorò mentre la porta si richiudeva con un sonoro tonfo. Bas, subito dopo che la porta si chiuse, si avvicinò al mobiletto  accanto alla porticina ed estrasse il detonatore. In precedenza lui e Jugment avevano posizionato esplosivi in punti strategici del posto per fare in modo che, quando fosse arrivato il momento, l'intero posto sarebbe crollato su se stesso distruggendo qualsiasi prova o quant altro. Osservò il timer per qualche istante poi con un sorriso divertito, lo mise a quindici minuti esatti per potersi gustare la tanto agognata vendetta contro il suo ex collega.


-


Il magazzino in cui erano entrati sembrava completamente spoglio e pieno di polvere come se, qualcuno, non lo usasse da parecchio tempo.
" Sembra disabitato..." Commentò Steve guardandosi circospetto. " Sicuro che sia il posto giusto?" Chiese scettico. Justice osservò il portellone d'acciaio e poi le scale che davano al piano di sopra completamente al buio.
 " Offel ha sempre usato posti che sembravano deserti per poi essere invece pieni di personale e segreti..." Guardò il portellone d'acciaio che cominciò ad aprirsi illuminando la stanza in cui si trovavano e mostrando sprazzi di una sorta di laborario.
" Come volevassi dimostrare siamo sulla strada giusta." Mormorò ancora mentre la porta si apriva del tutto e, davanti a loro, si mostrarono i due tirapiedi..
" Quindi ci siamo..." Mormorò Steve al killer al suo fianco mentre, dalla porta che avevano intravisto, uscirono altri due uomini vestiti nello stesso modo di quel tizio.
" Precisamente." Replicò l altro mettendosi in posizione e tirando fuori i coltelli e stringendoli con forza nelle mani.
" 008 come puoi andare contro ai tuoi stessi fratelli non ti vergogni di te stesso?" Gli domandò Bas senza peli sulla lingua e proprio davanti alla porta. " Eravamo compagni d'arme e tu non solo ci hai rubato l'armatura ma hai anche ucciso molti di noi senza alcuno scrupolo!" Continuò a dire invelenito.
" Ma quali fratelli e fratelli..." Replicò freddamente lui quasi ringhiando per la rabbia. " Voi siete solo due fanatici che seguono senza fiatare gli ordini di un pazzo megalomane niente di più." Continuò a dire stringendo con quanta forza aveva i coltelli tra le mani. " Vi manderò nel posto che vi spetta l'oltretomba! Così come ho fatto con gli altri." Concluse cercando di convincersi di potercela fare.
Bas scosse la testa più volte.  " Povero sciocco credi che non sappia che hai usato l'armatura creata dal signor Offel? E' già tanto se ti reggi in piedi in questo momento." Rimarcò Bas facendo sudare freddo Justice. " Vi uccideremo poi distruggeremo questo posto e ce ne andremo grazie a te abbiamo tutto quello che ci occorreva." Disse enigmatico estraendo due pugnali simili a quelli di Justice e fissandolo con due occhi carichi di odio e pronti alla sfida.
" Sta attento a quello grosso." Sussurrò Justice a Steve che, confuso, si vide arrivare davanti una montagna di muscoli due volte più grossa di lui e, per un soffio, riuscì a stento ad evitare il primo attacco. Cercò di reagire ma quello, molto più veloce di quanto si aspettasse, sferrò un velocissimo gancio sinistro a cui l ex agente riuscì ad alzare la guardia per un millisecondo prima di essere sbalzato via di qualche metro.

" Non sono forti quanto te mi avevi detto?!" Sbottò lui sentendo dei dolori micidiali su entrambe le braccia usate per proteggersi mentre, Jugment si ributtava su di lui come un treno merci.
" Forse mi sono sbagliato!" Gli rispose Justice che cercava, con un affondo, di perforare la guardia  solida di Bas che, con un'agilità mostruosa, puntò la sua lama verso il collo del killer che, d'istinto, si abbassò cercando di contrattaccare pugnalandolo al petto ma senza successo vista la schivata rapida del suo avversario.
" Non dovresti distrarti." Lo canzonò Bas mulinando i pugnali sempre più velocemente e mettendo sulla difensiva Justice. - Se fossi nel pieno delle forze lo avrei già ucciso due o tre volte.- Pensò fra sè e sè frustrato da quella situazione così paradossale per lui.
" L'amore ti ha indebolito." Continuò a dire continuando ad attaccarlo con sferzate sempre più veloci che lasciavano sul killer varie ferite di piccola entita.
" Credimi..." Ribadì Justice scartando all'improvviso a destra ed evitando così l'ennesimo colpo alla spalla destra.
 " Non mi sono mai sentito più convinto a lottare come adesso." Concluse con un calcio alto che prese in pieno la faccia di Bas facendolo indietreggiare con suo sommo stupore.

Steve caricò un veloce sinistro ma, Jugment, lo bloccò con facilità per il polso e poi, sogghignando, lo sollevò da terra per poi sbatterlo sul pavimento con violenza e, senza mollare la presa, lo risollevò caricando in contemporanea un destro. L ex agente, ancora scombussolato, eseguì una rapida ginocchiata verso lo stomaco del suo avversario che emise un sussulto e, liberatosi la mano, sferrò un destro che stavolta ando a segno dritto sul grugno di Jugment.
 " Mai sottovalutare l'avversario non lo sai?!" Esclamò euforico pronto con un nuovo attacco ma, ricevendo, un potente calcio sulla parte superiore dell'addome e andando a sbattere contro il muro.
" Non gasarti troppo bamboccio." Mormorò Jugment parlando per la prima volta e col sangue che colava dal naso rotto. - Si...- Pensò fra sè e sè Steve mentre, a ogni passo, sentiva le ossa scricchiolare e vedeva perfino quel killer pazzo in difficoltà. - Non sarà affatto facile.- Riflettè ancora mentre, Jugment, si catapultò di nuovo verso di lui.


-


Thomas sentì i rumori di lotta nella stanza adiacente a quella in cui si trovavano loro. Sapeva perfettamente cosa sarebbe potuto succedere a breve e, proprio per questo, era stato in silenzio cercando una possibile soluzione per liberarsi da lì e impedire che, i loro possibili salvatori ci lasciassero le penne.
" Shoan mi senti!?" Gridò all'improvviso col ragazzo che ancora, spaesato, giaceva con la testa china sul petto e con l'uniforme deformata.
" Ascoltami non abbiamo molto tempo..." Prese a dire cercando di dare una gomitata al giovane per svegliarlo. " Quei pazzi prima uccideranno Steve e il killer poi faranno lo stesso con noi con un cazzo d'esplosivo che si azionerà tra meno di dieci minuti!" Continuò a dirgli notando che il corpo aveva ripreso a muoversi. " Dobbiamo liberarci e dargli una mano o almeno tu devi." Gli intimò ancora sperando che il giovane si riscuotesse nonostante la quantita di siero che gli era stata data.
" Che... devo fare..." Sentì dire a un certo punto Thomas vedendo che, gli occhi del poliziotto si erano riaperti anche se a malapena.
" Ok, sarà rischioso e ti farà male ma segui le mie direttive e ti prometto che faremo il culo a quei due bastardi." Dichiarò apertamente Thomas pronto a portare a termine quell'idea.


-


Steve fu di nuovo sbalzato all'indietro dall'attacco del suo avversario ogni suopugno sembrava un cavolo di proiettile per com'era veloce. Si rimise in piedi annaspando notando, sul volto di quel soldato, l'occhio nero che gli era riuscito a fare a stento e solo sfruttando qualche rara occasione.
" Rassegnati, non puoi vincere." Prese a dire Jugment camminando verso di lui. Steve sputò un grumo di sangue a terra e si mise in posizione esattamente come prima.
" Sarei una pappamolla se mi arrendessi prima di quell altro." Replicò riferendosi a Justice e andando lui stavolta all'attacco con un calcio alto che quello parò con l'esterno del braccio sinistro Steve non si fermo e subito sferrò un destro che fu bloccato in una morsa ferrea. Imprecò e provò a liberarsi ma, il nemico, lo afferrò per la collottola e lo sollevò da terra iniziando a stringere il suo collo.

Justice scansò l'attacco dall'alto di Bas facendo un passo indietro per poi piombargli addosso incrociando le lame per prenderlo tra due fuochi e, di rimando, quello rotolo a terra scansanso il pericolo e dandogli un calcio all'addome per allontarlo e tornare di nuovo all'assalto e mettendo il killer alle strette e costringendolo a dare le spalle al parapetto del primo piano visto che, in quel combattimento frenetico, erano arrivati fin lassu.
 " Che c'e primo della classe non riesci a fare un progresso?" Gli domandò ironico evitando il coltello con sufficienza per poi infilzarlo alla spalla scoperta. Justice trattene un mugugno di dolore e si distanziò col braccio destro che perdeva sangue sapeva di non avere più forza ne era ben conscio ma non voleva arrendersi non voleva rinunciare a lei.
" Non sei in condizione di vincere!" Ruggì Bas euforico pronto a finirlo una volta per tutte.
" Ti sbagli..." Sussurrò con un filo di voce Justice  placcandolo beccandosi però una pugnalata sul costato. " Ho già vinto!" Gridò sollevandolo dal suolo e scagliando il suo ex compagno con quanta forza aveva in corpo al di la del parapetto.

Steve sentiva l'aria mancargli la forza di quel tizio era davvero inumana e lo vedeva sorridente mentre stringeva lentamente la sua morsa come se stesse godendo a dargli una morte lenta. Fece accasciare le braccia lungo il corpo con ormai la coscienza che stava sfumando e poi, quando Jugment stette per dire qualcosa, Afferrò la pistola dentro la fondina e gliela appoggio alla nuca lasciandolo di sasso.
" Ci vediamo all'inferno." Sussurrò Steve mentre il colpo in canna partì smembrando la testa del soldato e seminando pezzi di cervello e sangue ovunque attorno a lui e facendolo cadere al suolo.


-


Il colpo di pistola fu il segnale d'allarme per Thomas. Ormai erano passati sette minuti buoni dovevano muoversi e lo sapeva.
" Usa il tuo potere. Svelto." Gli intimò con fare sbrigativo.
 " Ma se lo faccio riceverò una scossa elettrica che me lo impedirà." Rispose Shoan ricordando quello che il dottore aveva detto.
" In questo momento hai ricevuto il siero da quel pazzoide..." Replicò il veggente. " Puoi mutare il tuo intero corpo adesso in qualcosa che resista alla scarica elettrica non facendo caso al dolore..." Gli spiegò brevemente prima che, una specie di ruggito, rompesse l'aria mandando all'aria i vari tavoli di lavoro.        
" Come fai a sapere che funzionerà?" Sbottò il più giovane preoccupato da quello che aveva sentito.
" Perché l'ho visto come so perfettamente cosa cazzo sta succedendo di la ora sbrigati!" Gli urlò Thomas in preda al panico.


-


Steve rimase a terra qualche istante cercando di riprendere la preziosa aria che, quel pazzo, gli aveva portato via.
" Stai bene?" Gli chiese Justice scendendo le scale a rilento e reggendosi il costato ferito.
 " Potrei stare meglio." Replicò Steve cercando di mettersi in piedi anche se a fatica. Justice stava per dire qualcosa quando, alle sue spalle, sentì un movimento e gli si raggelò il sangue.
Bas era in piedi con fratture agli arti ma era ancora in vita. " Voi maledetti..." Cominciò a dire armeggiando dentro la divisa alla ricerca di qualcosa. " Non vi lascerò mandare a monte i piani del mio capo. Non vi permetterò di ostacolarlo!" Prese la siringa che aveva riempito prima col siero e se lo iniettò in mezzo alla carotide.
" Vi ucciderò! Vi ucciderò tutti?!" Urlò con una voce folle mentre, il suo corpo, cominciò a curarsi e a ingrossarsi.

" Ti prego, dimmi che hai un piano..." Commentò Steve di fronte a quel fury che, aveva tutta l'aria, di essere fin troppo in quel momento per entrambi.
" Vorrei averne..." Replicò Justice mettendosi in posizione di nuovo. " Ma non ne ho." Concluse sudando freddo mentre Bas, con un corpo potenziato, correva verso di loro. Justice fu il primo a cercare di bloccarlo infilzandolo in pieno al petto ma, Bas, sorrise e dopo averlo evitato lo colpì con una manata dritta in mezzo allo sterno mandandolo giù.
" Fanculo!" Urlò Steve sparando una raffica di proiettili che, il nemico, bloccò a mezz'aria col suo potere prima di arrivare di fronte a lui e prenderlo in pieno sul fianco con una pedata che gli smorzò il fiato e lo fece volare al di la del laboratorio.
" Il siero funziona!" Urlò euforico più che mai girandosi verso la figura dell'ex commilitone che era a terra e si stava mettendo in piedi ma sputando sangue.
" Adesso morirai e pagherai per tutto quello che hai fatto..." Prese a dire trasformando la sua mano in una sorta di lama. " Finalmente è giunta la tua ora." Concluse proprio quando, qualcosa lo travolse scagliandolo verso il muro.
" Si direi che funziona più che bene." Dichiarò la figura di Shoan mutato in quello che aveva tutta l'aria di essere un orso.
" Gran colpo ragazzo." Commento Thomas al cui fianco c'era Steve ansimante con mille domande ma che preferì risparmiare per dopo visto che, quel tipo, si stava rimettendo in piedi anche se barcollante.
Shoan corse verso Bas prendendolo in pieno sul volto con una zampata e aprendo uno squarcio sul viso l altro, di rimando, sferrò un micidiale destro metallico contro di lui  facendolo indietreggiare, il giovane tornò subito all'attacco con un manrovescio ma, il suo avversario, lo scansò e sferrò un secondo gancio all'addome del poliziotto facendolo sussultare ma, prima che un secondo colpo arrivasse, lui mutò in un lupo grigio e con un balzo azzannò al collo Bas che cominciò a provare a staccarsi il mutaforma senza successo visto che non accennava a mollare la presa. Provò a colpire in pieno i fianchi di Shoan che, nonostante sentisse le ossa scricchiolare, non demordeva ma restava attaccato. Fino a che, a un certo punto, il soldato crollò a terra seguito da Shoan in una pozza di sangue. Steve e Thomas corsero verso di lui e, proprio quando tutto sembrò finito, le esplosioni iniziarono.


-


Le fiamme ormai erano ovunque l'intero magazzino ne stava venendo avvillupato.
" Dobbiamo andarcene!" Gridò Thomas che, con sotto braccio Shoan, si stava dirigendo verso l'uscita ancora non in balia del fuoco. 
" Hai sentito?! Andiamocene!" Sbraitò Steve ancora scosso per quel combattimento e afferando un braccio di Justice che si divincolò con forza.
" Non me ne vado senza di lei." Rispose convinto col sangue che gli colava dal braccio fuori uso e dalla testa.
" Lo so, che era nei patti ma, adesso, tu vieni con me. Non riuscirai a salvarla rassegnati" Gli intimò l'ex agente severo pronto a portarlo via di peso pur di consegnarlo alla giustizia ma, proprio quando stava per prenderlo per la spalla, Justice si girò di scatto colpendolo in pieno allo stomaco.
" Mi spiace so che lo avevo promesso..." Sussurrò quasi dispiaciuto mentre quello si stava per accasciare ma fu preso da Thomas in tempo. " Ma non posso permettermi che lei muoia." Concluse per poi dirigersi verso la stanza in cui era stata messa. Thomas lo seguì con lo sguardo in silenzio per qualche istante e poi, coi due corpi sotto braccio, si diresse verso l'uscita mentre le fiamme avanzavano inarrestabili chiudendo loro la strada verso l'interno dell'edificio.

Justice si faceva largo tra i detriti e il fumo sempre più persistente finchè sfondando la porta, non la vide lì distesa ancora sotto sedativo. Un colpo al cuore gli fece fare dei passi rapidi verso di lei e la staccò dai macchinari.
" Ti porterò via..." Commentò sollevandola a fatica con l'unico braccio funzionante. " Fosse l'ultima cosa che faccio non permetterò che tu muoia adesso." Concluse mentre stava per rifare la stessa strada di prima ma, il soffito cominciò a cadere. Facendo un passo indietro Justice evitò i detriti ma, la porta era ormai sigillata e loro due era lì senza alcuna via di fuga.
Quando riprese i sensi si ritrovò fuori dall'edificio. " Come stai?" Sentì gridare da Thomas accanto a lui.
 " Scombussolato." Rispose semplicemente con la testa che gli doleva e con un fortissimo mal di testa e, prima di svenire di nuovo, vide  il magazzino esplodere definitavamente e il rumore dei soccorsi che stavano arrivando ormai troppo tardi.


-


Se ne stava tranquillo seduto sulla poltrona della sala d'attesa aspettando il check-in. Stringeva al petto il bagaglio a mano come qualunque altro futuro passeggero di un volo con l'ansia di possibili ritardi. Offel osservò ancora l'orologio che sovrastava la sala ormai erano passati trenta minuti e, di quei due, nemmeno l'ombra che avessero fallito? No impossibile non poteva essere successo davvero soprattuto con un Justice spompato completamente.
" Dove se ne va di bello?" Chiese una voce giovanile su una sedia accanto a lui sulla destra e distogliendolo dai suoi pensieri.
" Torno dalla mia famiglia. Sa i nipoti." Disse ridacchiando e volgendo lo sguardo verso il suo interlocutore per poi sbiancare per la prima volta.
" Da quanto mi ricordo tu non hai nipoti. L'unica cosa che avevi vicino a dei figli sono i due tizi che sono crepati pochi minuti fa." Rispose il giovane dai corti capelli biondi e un orecchino dorato sopra il lobo destro che, con i suoi freddi occhi blu, lo fissava.
" Perché hanno mandato te?" Domandò con un sussurrò preso dall'angoscia.
" Offel, mio caro ex capo scienziato di Elderen..." Cominciò a dire lui con un sorriso sul volto che avrebbe fatto rabbrividire chiunque.
" Il capo ti ringrazia per i servigi svolti e si congratula per essere riuscito a trovare il tanto agognato siero..." Continuò a dire mentre, la sua mano destra, cominciò ad avvicinarsi alla testa del vecchio che sapeva perfettamente cosa lo stava aspettando ma, proprio per quel motivo, non riusciva a distanziarsi.
" Ma, nel contempo, hai commesso troppi errori non solo ti sei rivelato a 008 mettendolo sulle tue tracce ma hai abbandonato la discrezione con tutti quei fury in meno di due settimane..." 
" Ma ho fatto tutto questo per la missione! Per la scienza." Farfugliò lui interrompendolo cercando una scappatoia che, nonostante la sua mente, non riusciva a trovare.

" Non ti preoccupare di questo..." Replicò il giovane zittendolo. " Il capo lo comprende per questo ha mandato me..." Aggiunse toccandogli la fronte col dito indice da cui, fuoriuscirono, alcune goccie nerastre che andarono sotto pelle. " Infondo, morire per del veleno, è sempre più dolce che morire per qualsiasi altra cosa." Dichiarò infine mentre, la pelle di Offel, cominciò a ingrigirsi sempre di più. Provò a parlare a dire qualcosa ma, quello che gli usciva dalla bocca, erano solo suoni vuoti e, dopo qualche istante, il corpo si accascio come se dormisse. Il giovane si guardò attorno e poi, dopo qualche istante, prese la borsa e con quella sparì nel nulla.










ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi col penultimo capitolo lo ammetto è stato un parto scriverlo e credo di non aver dato il meglio di me in questo capitolo purtroppo. Forse avrei dovuto aspettare a metterlo ma non ci sono riuscito. ^_^ spero che questo penultimo vi sia piaciuto così come il resto della storia ci vediamo la prossima settimana col finale che ormai è già stato finito grazie a chi continua a leggere e a commentare.
   
 
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