Storie originali > Generale
Segui la storia  |      
Autore: Sarnie    12/01/2020    1 recensioni
Può capitare di non voler dire qualcosa a voce; perché ci si vergogna, si ha paura, si vuole avere più tempo per pensare e riordinare bene le parole.
A me succede spesso. Ho quindi deciso di fare una piccola raccolta di lettere che ho scritto quando, per diversi motivi, mi è mancata la voce.
Tanti ricordi, tanti pezzi di vita.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Credo che per tredici anni almeno (quindi sin da piccolissima) io abbia sentito un grande vuoto dentro di me – e lo giuro, ricordo ancora quando circa a cinque anni ho sentito per la prima volta quella sensazione di nulla – e abbia cercato di farlo riempire dalle altre persone, obbligandomi da sola a vivere in modo passivo. E credevo di esser costretta a vivere così, di voler vivere così, cosa che, mi rendo conto ora, si contrappone molto al mio essere (e bisogno di essere) indipendente; e allora capisco perché io una vita così non mi sentissi di viverla.

 

E ti ringrazio

perché mi hai trasmesso ciò che tu hai imparato;

perché mi hai ricordato di fregarmene e smetterla di vivere per gli altri;

perché sto lasciando andare il male e morire il passato nell’oblio;

perché mi hai insegnato che posso vivere la vita che voglio, senza paura (di cambiare);

perché mi hai svegliata da un mondo intorpidito e confuso, da una vita senza voglia di viverla, inutilmente in attesa di qualcosa che non c’è;

perché mi hai dato la possibilità di vivere una vita diversa, senza perdere tempo.

Una vita da cui non mi aspetto di non sbagliare mai, di star sempre bene e di raggiungere i miei obiettivi senza fatica, ma di sicuro una vita che non avrà più bisogno di aspettare che io mi alzi la mattina (anche perché, sempre grazie a te, ora riesco a dormire).

Quindi, anche se mi hai detto di non ringraziarti, io lo faccio, donandoti un insieme di alcune delle cose che amo di più: le parole, la scrittura e le canzoni. Oltre all’affetto. E ti voglio tanto bene anch’io, te lo ripeto. E di bene te ne meriti tantissimo.

E visto che si parla di vivere: yashal – evviva la vita.
 

Sarnie, 12/01/2020

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Sarnie