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Autore: Shiki Ryougi    04/02/2020    2 recensioni
Questi sono spiragli sparsi,
come coriandoli
su di una pozza scarlatta.

Una raccolta di frammenti puramente introspettivi.
Spiragli di vita, sogni, incubi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Introspezione egocentrica'
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- VII -
 
- 37 -
 
Era divertente, ogni cosa s’era fatta esilarante. Non mi restava altro che ridere a quel destino infausto che era piombato su di me.
Rannicchiata in un angolo, avevo presto smesso di pregare e piangere. Nella vita avevo imparato a tacere, a sopprimere i sentimenti, affogandoli nel mare che mi riempiva il petto. Quindi ora potevo dire di stare bene, di essere felice come se fosse arrivato il giorno del mio compleanno. Ovviamente però non prestavo ascolto a quella voce, la singola voce che mi urlava nella testa: nessuno ricorda più il tuo nome, così come non sei nemmeno mai nata davvero.
Molte ragazze della mia età hanno amici, genitori, fratelli e vanno a scuola. Io credevo di poter condurre questa vita normale, fatta di bugie e rumore, un costante ronzio che mi perforava le orecchie fino a farle sanguinare. Ma era ciò che volevo, nella mia apatia, accettavo questo susseguirsi degli eventi.
Mi sedevo e ascoltavo cosa gli altri avevano da dire perché a me mancavano le parole. Anzi, sarebbe meglio dire che non avevo sentimenti; ero un’ombra senza espressione, un’anima triste che restava invisibile al divertimento di chi mi circondava.
Avrei mandato tutto al diavolo, avrei mollato e fatto scomparire questo mondo assurdo, perché andava oltre la mia comprensione – tuttora non riesco a coglierne il vero significato – e avrei tolto il domani a tutti. Il tempo si sarebbe espanso e poi contratto, per poi dipanarsi e assottigliarsi come una tenue nebbia.
Guardavate attraverso di me ma mai dentro perché vi era il vuoto, un vuoto che trascina e seppellisce, un buco nero che ti cancella.
Un mondo assurdo alla quale ho dato la mia vita. Ma no, assolutamente no, non l’ho fatto per salvare qualcosa che nemmeno comprendo, come l’ordinaria esistenza. Io ho cancellato me stessa soltanto per te. Perché, immerso nel mare che ho in petto, ho trovato l’amore che ti ho donato.
Quindi tutto quanto ha continuato a esistere, le persone hanno continuato a sentirsi apparentemente bene, nella loro vita monotona, e io sono svanita.
Ora cammino tra di voi ed è divertente, mentre non trovo nulla su cui piangere. Le persone corrono, come in un cerchio e io non riesco a smettere di divertirmi a guardare mentre si inabissano verso la fine.


 


E' da tempo che non scrivo più nulla - sono stata poco bene.
Sopratutto vorrei tornare a scrivere qualcosa di più complesso.
Ma farò tutto con un passo alla volta.
Quanto avete letto è sia ispirato a me stessa che all'anime Serial experiments lain.
   
 
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