Azzurro
Il sole brillava alto nel cielo, specchiandosi nell’acqua cristallina. Una giornata estiva davvero insolita per l’Inghilterra, ma i ragazzi l’avevano accolta come una benedizione e ne stavano approfittando.
«Questa la prendo io!» strillò Roxi.
Frank la fissò sorpreso. «Dai, dammela, mia madre ha detto che se non mi spalmo la crema, posso tornarmene alla villa dei tuoi zii».
Roxi ghignò e sventolò il flacone davanti ai suoi occhi. «Vieni a prendertelo!».
«Roxi!» sbottò il ragazzo facendo per seguirla.
«Frank» lo richiamò la madre, «indossa le ciabatte! Potresti pungerti i piedi con qualcosa».
Frank sospirò e tornò suoi passi per obbedire. Roxi nel frattempo, però, si allontanò e lui fu costretto a correre per raggiungerla. «Dai, fa caldo» si lamentò.
«No, non mi hai ancora preso! Sono io che ho aspettato te» ridacchiò ella rimettendosi a correre e fermandosi soltanto in un anfratto di spiaggia nascosto da alcune rocce.
«Presa» gridò Frank abbracciandola alle spalle. Quel contatto suscitò un brivido in entrambi. Si separarono.
«Ehm, ecco la tua crema» borbottò Roxi che, stranamente, non gli rinfacciò di avergli permesso di raggiungerla. «Dovresti ringraziarmi» bofonchiò dopo qualche secondo, per spezzare quel silenzio imbarazzato.
«Per cosa?» replicò Frank confuso.
«Fred ha progettato di rubarti il costume non appena fossi entrato in acqua».
«Magnifico» borbottò Frank in uno sbuffo. «Tuo fratello non cresce mai».
«Possiamo farlo qui il bagno, non ci darà fastidio».
«Va bene» replicò Frank, lasciando cadere il flacone a terra, dimentico della parte di corpo ancora non protetta.
L’acqua era fresca, ma piacevole. Percepirono entrambi un’eccitazione che non seppero spiegarsi, così si immersero.
«Wow» trillò estasiata Roxi dopo aver fatto una capriola nell’acqua.
Frank era rimasto a fissarla ammirata e le sorrise. «Sei bravissima».
«Non ci vuole nulla» si schermì Roxi, raggiungendolo.
Frank si mise a fare il morto guardando il cielo azzurro. «Non è bellissimo?».
«Già» concordò Roxi sdraiandosi accanto a lui, con qualche difficoltà: non era brava a rimanere a galla.
Frank automaticamente le prese la mano, ma così persero l’equilibrio entrambi.
«Combino sempre guai» borbottò Roxi.
«Non è vero» le sussurrò il ragazzo, scoccandole un bacio sulla guancia.
I due si fissarono incerti per qualche secondo.
«Ragazzi, tutto bene?». La voce di Albus ruppe la tensione del momento. «Zia Hannah è arrabbiata perché non avreste dovuto allontanarvi».
«È colpa mia, Al» replicò Roxi prendendo Frank per mano. «Torniamo subito».
«Come volete» assentì il più grande allontanandosi.
«Sei un bugiardo» borbottò Roxi.
Frank si strinse nelle spalle. «Sei la mia migliore amica, va bene così».
Roxi strinse forte la sua mano: non avrebbero smesso di difendersi a vicenda.