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Autore: la_pazza_di_fantasy    20/02/2020    1 recensioni
Camille, terzogenita della famiglia Taiwell, è costretta a sposare il principe dei vampiri per sterminare l'intera famiglia di lui.
Caleb non vuole sposarsi, sopratutto non con una bionda.
Cecil sta per perdere la sua famiglia, la sua vita e anche il suo titolo di nobile per colpa di una malattia ritenuta incurabile.
Jerome vive nel ricordo di un amore che non tornerà più.
Alexander deve mantenere la sua promessa.
Margaret vorrebbe poter rimediare ai suoi errori.
Nikolas vorrebbe tutto tranne la guerra.
Nel mentre i vampiri sono impegnati a respingere i Ghoul e impedirgli di distruggere il loro regno.
Ci riusciranno? E soprattutto riusciranno ad evitare l'attacco da parte degli umani?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- di la verità da quanto tempo volevi farlo?- disse Camille al marito mentre guardava le bolle all’interno della grande vasca che ospitava entrambi all’interno del loro bagno privato.

- da ieri sera- rispose Caleb spostando i capelli bagnati dal collo di Camille per poi lasciarle un bacio sopra. - posso?- chiese poi. Camille annuì.

Caleb fece affondare i canini nella pelle tenera del collo della ragazza ed iniziò a succhiare il sangue dal dolce sapore di cocco. Camille si irrigidì ma non bloccò il vampiro. Sapeva che avrebbe fatto male, ma non pensava così tanto. Sentiva come se le sue forze la stessero abbandonando.

- scusa ho bevuto troppo- disse Caleb staccandosi dal collo. Era stata la prima volta e Caleb si diede dello stupido per non essersi fermato prima.

- fa niente- disse la ragazza poggiando la schiena sul petto di Caleb e lasciando che il marito l’accarezzasse.

- quando mi trasformerai? Tanto ho capito che lo vuoi fare- chiese dopo un po’ la ragazza tenendo gli occhi neri chiusi.

- il più tardi possibile uno perché se ti trasformo non potrai più camminare alla luce del sole e due perché se no non puoi avere figli- disse il vampiro non bloccando le sue carezze.

- quindi i vampiri trasformati non possono avere figli?- chiese la ragazza che trovò il coraggio di girarsi. Aveva dato le spalle a Caleb per tutto il tempo perché, nonostante fossero sposati ormai da un giorno, si sentiva ancora imbarazzata per farsi vedere da lui completamente nuda.

- no, solo i puri o i semipuri- disse Caleb con una nota di tristezza.

- quindi dovrò aspettare ancora un bel po’- disse la ragazza girandosi nuovamente.

In quel momento Caleb si alzò dalla vasca da bagno e Camille, che aveva voltato lo sguardo imbarazzata, lo sentì uscire dal bagno. Una volta appurato che il vampiro non era più in giro si guardò intorno cercando di capire perché fosse uscito. Nemmeno il tempo di pensare ciò che se lo ritrovò davanti. Arrossì vistosamente facendo ridere Caleb che ne mentre si era riimmerso nella vasca.

- buon compleanno- disse poi il rosso legando intorno al collo di Camille qualcosa di freddo. La ragazza guardò sul suo petto e si sorprese di trovare una collanina d’argento, ma la cosa che le piacque di più fu il pendente. Esso non era grande, era massimo un centimetro, ed era composto da due pietre, uno smeraldo e un’ossidiana, che si univano fra loro.

- è bellissimo- disse la ragazza sinceramente stupita per poi girarsi e lasciare un bacio sulle labbra del marito.

Caleb sorrise a quel gesto e approfondì il bacio con la sua sposa.

- quando gli umani si accorgeranno che non vi ho uccisi andranno su tutte le furie- disse la mora staccandosi dal bacio e poggiando nuovamente la schiena sul petto di Caleb.

- tranquilla, qui dentro non può farti male nessuno. Ti proteggiamo noi- disse il rosso baciando la ragazza sulla testa.

- ma potrebbero iniziare una guerra e addio trattato di pace tramite matrimonio, potrebbero anche richiedermi indietro- disse la ragazza preoccupata. Non voleva separarsi da Caleb e gli altri, e sopratutto non voleva ritornare alla sua vecchia vita anche se doveva ammettere che Alex gli mancava terribilmente.

- la guerra non la possono iniziare se sono stati loro i primi a proporre la pace, il popolo si ribellerebbe. E poi non possono recidere il loro accordo con noi e io non ti cedo per nulla al mondo- disse il principe dei vampiri stringendo più a se la ragazza.

- è ora di uscire altrimenti ci troviamo Sophi in camera preoccupata della nostra assenza- disse Caleb alzandosi per poi porgere una mano a Camille. La ragazza accettò volentieri, ma tenne rigorosamente lo sguardo basso mentre usciva dalla vasca ancora debole per via del sangue perso.

Una volta appurato che Camille riuscisse a reggersi da sola, Caleb uscì dal bagno completamente nudo. Camille aspettò qualche secondo prima di avvolgersi un asciugamano intorno al corpo e seguire Caleb in camera.

Trovò il principe con addosso già i pantaloni neri e intento a mettersi una camicia bianca. Camille sorrise e si diresse verso l’armadio sperando nella presenza di qualche vestito decente, o almeno sperò nella presenza di quello rosso o quello giallo. Quello che vide la fece rimanere a bocca aperta per lo stupore. La cabina armadio era piena di vestiti senza spacchi e con le maniche abbastanza lunghe da proteggerla dal freddo.

La mora pensò subito alla sarta e la ringraziò mentalmente per quel bellissimo regalo. Stette un po’ davanti all’armadio fino a quando non prese un abito blu marino che aveva attirato la sua attenzione. Una volta che vide Caleb sedersi sul letto per infilarsi gli stivali, la ragazza si tolse l’asciugamano e si infilò il vestito blu. Le calzava a pennello e ne era felicissima.

- Caleb mi puoi aiutare?- chiese la ragazza quando si accorse di non riuscire a chiudere bene il vestito da dietro. Il rosso alzò lo sguardo e poi le sorrise e avvicinandosi le chiuse il vestito.

- va bene così o è troppo stretto?- chiese il ragazzo guardando gli occhi di sua moglie allo specchio.

- va benissimo- disse la ragazza che sorrise osservando quel vestito blu che le stava piacendo sempre di più, non solo perché era bello ampio, ma anche perché copriva perfettamente la parte superiore impedendo a chiunque di vedere troppo. l’unica pecca era il pizzo come al solito.

- sei bellissima- le disse Caleb mentre faceva vagare lo sguardo sulla figura della mora allo specchio. - soffri ancora il freddo?- chiese dopo un po’ indicandole le braccia coperte dalla stoffa.

- si, anche se di meno rispetto a prima- disse la ragazza sorridendo per poi girarsi e andare verso la scarpiera sperando di trovare i suoi stivali, ma non fu molto fortunata. C’erano solo tacchi che non andavano sotto i dieci centimetri.

La mora sbuffò mentre Caleb rideva scuotendo la testa. Era stata sicuramente colpa di Sophi.

Camille prese un paio di scarpe blu come l’abito e se le mise per poi legarsi i capelli ancora bagnati in una treccia.

- andiamo?- chiese dopo aver finito. Caleb annuì e le pose il braccio che la mora accettò più che volentirei. Non aveva minimamente intenzione di cadere.







Angolo autrice
Scusate per la mia lunga assenza, ma nonostante mi fossi prefissata di scrivere più capitoli possibili entro il 16 non ci sono riuscita.
Non so quanto tempo passerà per il prossimo capitolo, ma spero veramente di non farvi aspettare troppo.
Grazie a tutti coloro che continuano a seguire questa storia nonostante i miei continui ritardi.
la_pazza_di_fantasy


 

   
 
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