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Autore: Storytime_Love    26/02/2020    0 recensioni
In teroria doveva essere un one-shot ma poi si sa... Seguendo la trama del telefilm, cosa succederebbe se Jace e Izzy fossero fratelli di sangue mentre lo Shadowhunter adottato è... Magnus Bane Lightwood? Come si comporterebbe verso il Sommo Stregone di Brooklyn, Alexander Ruin?
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Magnus guardò Jace e sospirò: “Che occhi, muschio e nocciola, e la mascella... Amorino, mi sa che ho trovato qualcuno di più affascinante di te”.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Wayland, Magnus Bane
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Magic and Runes - 5


Per la seconda volta in quella giornata Magnus si presentò a casa di Alec senza avvisare. Entrò senza parlare e si sfilò la giacca di pelle borchiata.
“Non sapevo saresti passato. Va tutto bene?” chiese lo stregone preoccupato.

Magnus rispose avventandosi sulle sue labbra e lasciandolo senza respiro.
Alec si scostò ridendo: “Ehi, cosa succede? Non che mi lamenti...”
“Oggi abbiamo dovuto lasciare un discorso a metà, pensavo fosse il caso di finirlo...”
Alec lo guardò serio: “Ti riferisci al sesso”.
“Certo” sorrise Magnus. “Direi che è ora”.
Lo stregone gli posò le mani sulle spalle: “Magnus... So che per nessuno di noi è la prima volta. Ma è la prima volta che mi sento così. La nostra non è una storiella senza importanza...”
Magnus lo guardava confuso. “Certo che no”.
“... non sarebbe fare sesso, sarebbe fare l'amore”.
“Zuccherino, è per questo che lo voglio così tanto. E so che lo vuoi anche tu,” rispose spingendolo verso la camera da letto.
Ed era vero, Alexander lo voleva da morire. Luce dorata inondava la camera, donando un caldo bagliore all'arredamento austero dello stregone. I due uomini caddero sul letto ridendo uno sulla bocca dell'altro, le mani che cercavano sfilare i vestiti senza lasciare la pelle del compagno.
Alexander si staccò di colpo, si tirò a sedere voltando la schiena a Magnus mentre la mano premeva sugli occhi chiusi.
“Zuccherino, cosa c'è? Non vuoi?”
Alec scosse la testa: “No, cioè sì, certo. E' solo che sei troppo... non riesco a mantenere il controllo”.
“Guardami ti prego. Mi stai facendo preoccupare”.
Alec si girò piano, non poteva nascondergli i suoi occhi per sempre. Occhi da gatto, verde smeraldo, lucenti e spaventosi. Le pupille verticali, capaci di vedere al buio, un chiaro segno del demonio.
Magnus non parlava, lo fissava e basta. Alexander stava per girarsi di nuovo quando l'uomo gli posò le mani inanellate intorno al volto.
“Non ci credo che non me li avevi mai fatti vedere prima. Sono uno spettacolo. Tu sei uno spettacolo”.
Il sorriso di Alec era timido, esitante. “Non ti danno fastidio? Se aspetti cinque minuti...”
“Sei matto? Vorrei poterti sfoggiare davanti al mondo” rispose lo Shadowhunter attirandolo nuovamente sopra di sé.

La mattina trovò Magnus appoggiato alla spalla di un Alec ancora addormentato. Il cacciatore fissava il soffitto mentre cercava di dare un senso al comportamento del suo ragazzo. Sapeva che ogni stregone aveva un genitore demoniaco e che tutti avevano un marchio che li bollava come non umani, ma gli occhi di Alec erano spaziali. Lui se ne sarebbe vantato, esibendoli appena possibile. Forse Alexander non aveva i suoi gusti appariscenti, prediligeva uno stile più sobrio seppure molto elegante. Però, anche così...
Ogni pensiero svanì quando Alec si voltò a guardarlo, anche i suoi occhi mondani, muschio e cerbiatto, erano incredibili. Lo Shadowhunter sorrise: “Ben svegliato, zuccherino”.

Prima che Alec potesse rispondere Magnus si piegò in due con un grido, un dolore bruciante gli artigliava il fianco lasciandolo senza fiato. La runa parabatai! Cercò le sue armi con lo sguardo, doveva alzarsi, raggiungere il fratello.
“Alexander,” ansimò. “Aiutami, devo tornare all'istituto...”
Il panico rischiava di sopraffarlo, Jace era parte di lui, la sua ancora, il punto fermo della sua vita. Non poteva perderlo.
Lo stregone lo aiutò a tirarsi su, senza fare domande mosse le mani ed entrambi si trovarono lavati e vestiti. Un altro colpo del polso e l'aria davanti a loro si aprì in onde dorate. Posò una mano sul braccio di Magnus. “Vengo con te” disse semplicemente.

Il panico scomparve lasciando solo una ferrea determinazione. Magnus sapeva che insieme ad Alexander avrebbe potuto affrontare qualsiasi cosa.
 

Io mi fermerei qui. I nostri ragazzi hanno capito che insieme possono superare ogni difficoltà, il resto è storia...
Seguire tutte le vicende di Valentine ecc sarebbe eccessivo.
Per quanto riguarda il non-matrimonio mi è spiaciuto non poterlo includere, ma sarebbe toccato a Jace in quanto primogenito naturale. E se anche lo avessero proposto a Magnus, non avrebbe mai accettato. Da qui la scena con i genitori che ricalca in parte quella dopo il matrimonio di Alec.

   
 
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