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Autore: 404    26/02/2020    3 recensioni
Commedia spensierata e (spero) divertente, in 3 atti...ehm capitoli, più uno extra!
Tom, come si dice, conosce i suoi polli. Ma si dice anche che le donne ne sanno sempre una più del diavolo.
ATTENZIONE: Il ratings Arancione è riferito solo al capitolo extra. Gli altri tre sono Verdi.
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luis Napoleon, Pierre Le Blanc, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. La ragazza del Bistrot
 
Pierre Le Blanc se ne stava seduto con l’amico Tom Becker a un tavolino ad angolo del Bistrot dove lavorava, non a tempo pieno, la studentessa universitaria Talisa. I due si stavano godendo quello che era, segretamente, il loro spettacolo preferito.
Tutto aveva avuto inizio circa venti giorni prima.
 
“Ehi Pierre, che mi dici di Becker?!” la strafottenza di Luis Napoleon era quasi leggendaria. Lo portava talvolta, a dire con assoluta serietà e convinzione, le cose più assurde. Ma in fondo era un bravo ragazzo...più o meno...circa. Forse una via di mezzo fra un ragazzo semplice e un sempliciotto. Infatti, scherzosamente, diverse situazioni si erano rivoltate contro di lui.
“Che ti dico di Tom?”
“Chi lo avrebbe detto, il nostro Tom Becker che combina certe cose. Ho visto coi miei occhi due belle ragazze uscire dal suo appartamento di buonora”
“Che ci facevi nel condomino di Tom? Che ci facevi tu in giro di buonora?”
“Andavo via dalla casa di una conquista. E no, non ci ho dormito. Io non dormo a casa di quelle che mi...” aveva sollevato le sopracciglia con un sorrisetto compiaciuto “...semplicemente sono andato là molto tardi...o molto presto. Dipende dai punti di vista”
“Sarà felice Tom che ti sei fatto una sua condomina. Spera solo che non rompa le palle a lui”
“Nessuna condomina. Le ho viste dalla strada”
“Ma come? Non si vede mica dalla strada...”
“Come no?! Dai i numeri? La scala che porta al suo appartamento...”
“Ah no, ho capito. Tom non abita più là. Credo abbia subaffittato a due ragazze quell’appartamento, o qualcosa del genere.” una era proprio la ragazza del bistrot.
 
La cosa pareva finita lì, ma qualche giorno più tardi, terminato l’allenamento, mentre si rivestivano dopo la doccia, Napoleon aveva deciso di beccare un po’ Tom riguardo una sua ex. Invece, aveva solo dato il la all’amico per prenderlo un po’ in giro e Pierre, gli aveva retto il gioco.
Il primo tentativo di spostare l’argomento era fallito, così Napoleon aveva tentato ancora “Tom almeno sai qualcosa delle ragazze che stanno nel tuo ex appartamento?”
“Sono due mie amiche che studiano all’università”
“Due gnocche davvero!” 
“Ma non alla tua portata!” Tom lo aveva stroncato
“Come sarebbe a dire?”
“Che non si interesserebbero mai a te. Specialmente la mora!”
Napoleon si era allontanato brontolando “Io sono Luis Napoleon che ti credi?!”
“Sempre non alla tua portata”
Niente di vero. La mora, ovvero Talisa, aveva un debole proprio per lui. Non si conoscevano ma l’attirava. Tom però sapeva che Napoleon poi si sarebbe raffreddato presto. Così l’aveva messo nelle condizioni di fare il cacciatore, di crederlo almeno, visto che la sua preda era stata avvisata poco dopo.
 
E così, mentre Pierre aveva iniziato a uscire con Louane, l’altra inquilina, Luis era partito in quella che credeva una facile conquista da sbattere in faccia a Tom.
 
Il primo tentativo aveva dato il via a una serie di scenette molto divertenti per i due compagni di squadra.
“Salve, che diresti se ti chiedessi di uscire?” Napoleon si era appoggiato al bancone del Bistrot
“Credo troverei una scusa molto credibile” e Talisa gli aveva sorriso prima di portare l’ordinazione a Tom e Pierre, seduti al tavolino poco dietro il seduttore mancato.
 
Tom aveva comunque spiegato a Pierre, che Talisa non si stava comportando diversamente da come avrebbe fatto con uno qualunque con quell’atteggiamento. Ma sarebbe uscita subito con Luis se lui avesse organizzato un appuntamento. Forse, se non l’avesse avvertita, gli avrebbe dato una possibilità, giusto per levarsi la curiosità di vedere com’era il ragazzo che l’attirava.
 
“Che mi sono persa?” Louane si era appena seduta accanto a Pierre
“Napoleon è alla frutta!” Pierre rise “Sta annaspando!”
“Talisa gli ha detto ieri come stanno le cose e di smetterla di invitarla, perché lo trova noioso”
“Ce l’ha detto all’allenamento” le spiegò Tom “Era incazzato e ci ha detto che tanto con quella non ci voleva avere più nulla a che fare”
“E come vedi eccolo lì” concluse Pierre
“Oh scusate...” Tom si alzò “...ho visto una ragazza che conosco, la vado a salutare”
“Carina quella ragazza” Louane aveva seguito con lo sguardo Tom fino alla sua meta
“Credo sia la ragazza che tiene d’occhio l’appartamento della sua vicina, mentre è via per lavoro. Tom è sempre molto educato”
“E tu sei cieco”
“Come?”
“Non vedi che Tom è cotto?!”
“Dici? Oh guarda Luis. Che faccia!”
Tom fece ritorno al tavolo in quel momento “Talisa gli ha detto che ha un’amica che gli vuole presentare. Crede che loro potrebbero andare molto d’accordo. Louane tu sai di chi sta parlando? O è forse un altro modo per farlo disperare?”
“No, non ne ho idea. Però aveva fatto un accenno una volta a delle ragazze...vado a chiederglielo, così poi vado in bagno”
Mentre Louane si allontanava, Luis li raggiungeva con un sorriso stampato in viso e si sedette proprio davanti a loro.
“Ebbene il vostro piano per farmi disperare non è andato in porto. Anzi Talisa mi vuole presentare una sua amica”
“Be’ sarai felice di non aver buttato questi giorni.” Pierre si passò la mano fra i capelli “E una piccola lezione te la meritavi visto come tratti le ragazze quando perdi interesse”
“Ma figuriamoci, io sto benissimo e... no cazzo voi mi dovete aiutare!”
Pierre e Tom si guardarono alquanto confusi
“È tutta colpa vostra ora mi dovete tirare fuori da questo casino! Non lo capite: io l’amo!”
“Cosa?” ai due era sfuggito in contemporanea
“Quella è stronza! È insopportabile! E io l’amo! Ed è tutta colpa vostra! Ora mi dovete aiutare”
 
“Ragazzi prendete ancora qualcosa?” Talisa era sopraggiunta sorridente
“Ah parte l’appuntamento che mi hai promesso con la tua amica, un caffè mi ci vorrebbe proprio!”
Come Talisa si era allontanata Luis levò il sorriso dal volto e serio fissò i compagni di squadra “È meglio per voi che mi risolvete la cosa”
“Napoleon...” Tom cercò di assume un tono pacato per farlo riflettere “...ti sei fissato. La vuoi solo perché non la puoi avere!”
“Non è così! Ne ho avuti di rifiuti nella mia vita! Altroché! La capisco la differenza! Ma sia chiaro...” dopo aver usato una disarmante sincerità, riprese la sua consueta strafottenza “...se lo dite a qualcuno io negherò! Io faccio sempre centro!” e dopo un attimo di silenzio scandì bene le parole “Sarà meglio per voi darmi una mano!”
“Ma sii ragionevole, io e Tom cosa potremmo fare per...”
“Se non mi aiutate...” fissò Tom “...io ci proverò con la ragazza con cui stavi parlando poco fa!” fissò Pierre “E racconterò a Louane della vacanza pre-ritiro pre-campionato”
Napoleon si alzò e si diresse verso il bagno, da dove Louane stava uscendo
“Tom vedi di fargli avere un appuntamento con Talisa!” la voce di Pierre era fredda, il suo volto inespressivo
“Non posso crederci che in un modo o nell’altro, l’abbia sempre vinta lui.”
 
  
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