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Autore: laurakovac    05/03/2020    2 recensioni
Elisabeth Hutton arriva in Giappone da adolescente, per andare a vivere insieme ad Holly e alla sua famiglia.
E' proprio grazie a suo cugino che scoprirà la passione per il calcio.
Prequel di "DUE ANIME E UN PALLONE", la cui lettura non è però indispensabile.
Genere: Introspettivo, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Natsuko Ohzora/Maggie Atton, Nuovo personaggio, Tatsuo Mikami/Freddy Marshall, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
 
Elisabeth e Patty stavano parlando a bordo campo. Gli allenamenti erano quasi finiti, e le ragazze terminate le mansioni da manager, si stavano concedendo una po’ di relax sedute sulla panchina. 
"Il compito di storia sarà dopo domani" si lamentava Patty. 
"Già e ci hanno assegnato molte pagine da studiare" continuò Eli. 
"La prof pretende molto da n..."  
"Ehy pallaaaa" urlò da centrocampo Bruce, interrompendo la conversazione tra le due amiche. 
"Tuuuu! - esordí un’alterata Anego- tu... Stai disturbando la nostra pausa e poi hai bisogno degli occhiali? Non vedi più dove è la porta avversaria?"  
Elisabeth rideva alle parole dell'amica. 
"Lascia dai, la recupero io!" scese dalla panchina e si avvicinò al pallone. 
Lo colpì in modo preciso e potente , indirizzandolo direttamente verso Holly, che lo stoppò di petto.  
Un lancio degno dei migliori assist ai quali aveva partecipato. 
Scrutò la cugina, che ignara di tutto stava tornando verso la panchina per riprendere la conversazione con Patty. 
"ehy Holly passa dai" l'attenzione del capitano venne ripresa dai compagni. 
Una decina di minuti dopo l’allenamento terminò. 
Una volta arrivati a casa, il ragazzo iniziò a salire le scale. 
"Oliver Hutton dove credi di andare? È il tuo turno stasera. Tocca a te apparecchiare!" 
"Ma mammaaa" iniziò a lagnarsi.
"Elisabeth lo ha fatto ieri, conosci le regole!"  
La ragazza intervenne "Zia... Ci penso io... Ho già fatto tutti i compiti per domani"  
Aprì l’anta della cucina, per estrarre i piatti e iniziare a preparare il tavolo. 
"Grazie Elly!" suo cugino le diede un piccolo bacio sulla guancia in segno di affetto. 
I due ragazzi erano inseparabili ormai, tra di loro si era creato un bellissimo affiatamento. 
Maggie ai fornelli stava preparando la cena. Eli incuriosita si avvicinò, ma aveva paura a chiedere. 
Con sua mamma non aveva mai cucinato, e neanche passato del tempo insieme. Poco, pochissimo. 
Eppure lei era sempre stata una ragazza curiosa, intraprendente e vogliosa di imparare cose nuove. 
Maggie notò la presenza della ragazza dietro a sé. 
"Figliola mia avvicinati! Ti farà male il collo se cerchi di spiarmi da così lontano. Avvicinati" 
"Cosa.. Stai facendo?" 
"Sto preparando la pasta per fare i Gyoza." 
" I cosa?" 
"Gyoza... Sono come dei ravioli di carne e sono tipici della nostra cultura. Vedi? Devi stendere così la pasta. Vuoi provare tu?" 
"Ma se... Rovino tutto?"  
"Ahhh cosa vuoi rovinare? Lascia stare la paura e provaci! Tieni...l’impasto è già stato fatto." 
Con l'aiuto di Maggie, Elisabeth riuscì a stendere la pasta. Fecero tanti piccoli cerchi, nei quali venne inserito il ripieno. 
"Lo devi chiudere così!"  
E con un gesto veloce della mano, Maggie iniziò a formare i primi ravioli. 
"Prova tu!" 
Elisabeth con modo impacciato, provò a dar forma ai primi Gyoza. 
Più ne faceva, e sempre meglio li realizzava. Sorrideva e Maggie con lei. 
"Che brava! Che brava!" esclamò la donna entusiasta 
"Ahhh quante volte ho cercato di far imparare queste cose a Holly ma senza successo!" 
"Mammaaaaa io sono un maschio!" rispose il ragazzo che aveva sentito le ultime parole della madre, mentre scendeva le scale. 
"Io... Queste cose non le ho mai fatte con..."si intromise Elisabeth nel discorso. 
"Figlia mia ora sei qui -  la donna le mise due mani sulle spalle fissandola quasi a rassicurarla- La tua vita è qui e ti stai integrando benissimo. Non pensare al passato.... Pensiamo al futuro, che sono sicura sarà bello e radioso! Vedrai quante ricette ti insegnerò! Tu almeno non stai dietro al pallone come Holly!" 
Il ragazzo si portò una mano alla nuca. 
"Figlio mio scherzo dai! Sono così orgogliosa di te e dei successi che stai avendo anche quest'anno in campionato! E con Elly vi aiutate a vicenda per la scuola! Siete i miei bimbi preferiti" li strinse a sé, mossa da un particolare momento di emozione. 
Elly chiuse gli occhi, assaporò quel momento di famiglia che stava per lei diventando quotidianità.  
Un paio di giorni dopo, le due ragazze si trovavano ancora a bordocampo. 
"Ehyyy Patty attenta!" Elisabeth si accorse che l'amica stava per essere raggiunta da una pallonata. 
Istintivamente si portò dinanzi a lei, stoppò con il petto il pallone. Un paio di palleggi e lo restituì al mittente di quel passaggio sbagliato. 
"Paul sta più attento la prossima volta!" urlò. 
Poi si voltò verso l'amica. 
"Tutto bene?" 
"Sì... Sì grazie!" 
Holly era poco distante da loro. Aveva assistito a tutta la scena. Forse le sue intuizioni erano giuste: per la seconda volta nel giro di pochi giorni, la cugina aveva dimostrato di avere un buon controllo della palla e ottima mira. Prima a lui, e oggi a Diamond, aveva restituito il pallone ad entrambi in maniera impeccabile, come due assist perfetti, se fosse stata una partita di calcio.  
Conclusi gli allenamenti, i due ragazzi tornarono a casa. 
Finita la cena, si dedicarono al ripasso per la verifica del giorno dopo. 
La ragazza seduta alla scrivania, mentre il cugino disteso di pancia in giù sul letto, con entrambe le mani appoggiate al mento. Si vedeva che era distratto.  
 "Holly... Mi stai ascoltando?" Chiese Eli  infastidita "Hai la testa altrove! Che succede?" 
"Pensavo..." 
"A Patty?" 
"In realtà pensavo a te!" 
"A me??"  
"Oggi hai stoppato egregiamente la palla, quando Patty stava per essere colpita, e hai pure eseguito un paio di palleggi.... Eli...non credi che..." 
"Credere cosa?" la cugina era sempre più stupita. 
"Hai mai provato a giocare a calcio?"  
"IOOOO? Correre dietro a quell'oggetto rotolante, il cui unico scopo è segnare nella rete avversaria?? NO!" 
Holly si mise a sedere, incrociò le mani della ragazza "Quella cosa che rotola è un pallone e potrebbe diventare il tuo migliore amico!"  
"Ti prego Holly...." 
"Secondo me hai talento! E poi... Perché non provare?"  
Eli divenne titubante. In effetti le sarebbe piaciuto provare a dare calci al pallone. 
Si ricordava che da bambina aveva giocato a calcio con un paio di amichetti ma il tutto era stato molto breve e fugace. Sua madre cambiava spesso città e lei non aveva mai stretto molte amicizie. 
"Bene - le disse Holly abbracciandola - da domani proveremo, ci fermeremo dopo gli allenamenti, ! Così... Posso sdebitarmi!" 
"Per... Per cosa?" 
"Tu stai aiutando me con la scuola e i compiti, io aiuterò te a far uscire allo scoperto le tue abilità nascoste" le sorrise dolcemente. 
Elisabeth adorava il cugino, in pochi mesi si era creato un bellissimo rapporto tra i due. 
Ogni suo sorriso la faceva sentire bene, sicura e protetta. 
"Mi... Fido di te" 
"Sempre... Sempre fidarsi del proprio capitano! Ora su.. Andiamo a dormire che domani ci aspetta il compito di storia" 
"Ma tu sei preparato... Hai me! Sempre fidarsi... Della propria cugina"  gli fece il verso eli. 
Holly le diede un buffetto sulla spalla 
"Buonanotte Elly..." 
"Buonanotte Holly".  
  
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