Robyn non si è fatta vedere.
Ho perlustrato la caffetteria da cima a fondo per tutta la pausa pranzo, ma non l'ho vista.
Eppure mi hanno detto che va alla Columbine.
Mistero.
Ci sono grandi novità:
Oggi Eric mi ha invitato nei boschi.
Mi ha chiesto di portare dei guantini di pelle e degli stivali pesanti.
Non ho capito bene il motivo ma l'ho fatto.
Ci siamo visti alle quattro, mi è venuto a prendere lui.
Mi ha portato in una radura seminascosta e ha aperto il bagagliaio:lattine di birra piene e vuote, un paio di bottiglie di vodka, sigarette, pornografia, qualche spinello e una borsa chiusa da un lucchetto.
Ci siamo messi a bere e fumare, sfogando la nostra incazzatura a suon di bestemmie.
Poi ha aperto la borsa... E ne ha tirato fuori due fucili con relative munizioni.
Me ne ha lanciato uno, non gli ho nemmeno chiesto come se lo fosse procurato.
Sono rimasto atterrito e piacevolmente sorpreso dalle sensazioni di maneggiare un'arma.
Mi ha fatto vedere come caricarlo.
Sono sbadato, si sa.
Ho rovinato una cartuccia.
La seconda però è entrata senza sforzo.
L'ho imbracciato e ho provato a svuotare la mente,ma più tentavo più i ricordi si facevano pesanti:
I cappellini bianchi intorno a me, a pestarmi.
Il mio sangue sull'asfalto.
Il respiro che si fa pesante mentre le loro scarpe affondano nel mio addome, fracassandomi la gabbia toracica.
L'odore di merda che saliva dal mio armadietto.
Le lacrime.
Le umiliazioni.
Ho preso fiato e la mia mano è partita.
Centro perfetto.
ho sparato sedici colpi.
Tutti perfettamente a segno.
Dentro di me il mostro è tornato a dormire.
Ho capito come domare le ombre della mia anima.
Ora partitella a Diablo, poi c'è il football.
Le giornate cominciano ad avere senso.
La vita comincia a prendere colore.