Io alla festa non ci volevo andare, giuro.
Devo ringraziare Nate e Devon per aver insistito fino all'esaurimento nervoso.
Mi scuso con questo contenitore cartaceo di dolore e morte per averlo dimenticato in fondo ad un cassetto, ma non c'era molto da dire.
Ormai le mie giornate sono scandite da scuola, bowling, batteria, giri nei boschi con Eric e videogames.
A proposito delle ultime due cose, io ed Eric stiamo continuando a dilettarci con il fucile nei boschi.
Sto migliorando di volta in volta.
Magari andrò a cacciare prima o poi, non mi dispiacerebbe affatto mangiare un cervo.
Riguardo i videogiochi, abbiamo messo online la demo del livello di Doom II ambientato nella nostra schifo di scuola.
É ancora pienissimo di bug ma giuro che lo miglioreremo.
Forse non dovrei dirlo ma quel gioco, insieme alle scorribande tra i boschi, é diventato il modo di riuscire a sfogare la rabbia che monta in me costantemente a causa dei deficienti con cui devo avere a che fare tutti i giorni.
Quando mi sento troppo pieno di rabbia e nervoso inforco le cuffie e sfogo ogni cosa sui tasti.
Li vedo cadere urlando e non riesco a dispiacermi.
In fondo, qualcuno si è mai dispiaciuto per quello che mi fanno passare?
Ma torniamo alla festa.
Mi sono vestito da vampiro di Lost Boys, erano anni che sognavo di farlo.
Eric e Nate invece hanno deciso di conciarsi da bikers, Zack si è astenuto dal travestimento.
É sempre fin troppo posato quel ragazzo, non so perché.
Mi stavo totalmente annoiando su un divanetto circondato da coppiette slinguazzanti, tra una Dr Peppers e una ciotola di Pringles, quando ho notato la vampira bionda più bella del mondo.
Ed Eric, visibilmente ubriaco,la stava importunando.
Era il mio momento.
Dovevo fare qualcosa.
Così mi sono avvicinato con un sorriso smagliante e ho sgridato in maniera ironica Eric, ancora intento a fare il marpione.
Lei mi ha sorriso, il mondo ha cambiato il suo modo di girare, il cuore si è fatto incredibilmente leggero e sono sicuro di essere avvampato.
Poi è venuto tutto naturale.
Abbiamo iniziato a parlare dei nostri travestimenti, poi della scuola, si è mostrata molto sensibile e compassionevole, sapeva del nostro "incidente" con la SWAT ma non dava assolutamente la colpa a noi.
E più la serata andava avanti, meno avevo voglia di tornare a casa.
Mi ha lasciato un biglietto con il suo numero di telefono, domani sera proverò a chiamarla.
Ho ancora la testa che gira.
Robyn, grazie.