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Autore: Dedalus Lux    15/03/2020    0 recensioni
La soluzione sarebbe semplice - disse Marius - Arrestare Mulciber.
- Non è così semplice - ribatté Seamus - Quel ragazzo ha anche un passato complesso alle spalle, è ben visto da buona parte del mondo magico.
- Quindi se l'opinione pubblica difende una persona, non si può far nulla? - domandò Marius che si stava iniziando a scaldare.
- Calmati Marius - lo ammonì Seamus - Se mi fai finire di parlare posso spiegarti tutto. Non è una questione di opinione pubblica, ma di prove. Servono prove e testimonianze, tuttavia è sorto un problema.
- Cioè? - domandò Marius.
- Servono testimoni - rispose il cugino - Ho parlato con Neville, volevo dire il professor Paciock che vorrebbero chiedere il tuo aiuto. Non è una cosa semplice, dovrai parlare davanti ad una giuria, non è facile. Se non te la senti nessuno potrà dire niente e...
- Nessun problema! - esclamò Marius che non aspettava altro - Sono pronto a testimoniare anche domani.
***
Vi ricordate dove eravamo rimasti? Marius ha terminato il suo primo anno ad Hogwarts e, come spesso succede, ha vissuto tante esperienze ha conosciuto nuove persone e si è innamorato. Ci sono tanti nodi da sciogliere sulle reali intenzioni dell'ambiguo Mulciber, sui sentimenti di Juliet nei suoi confronti, ma non solo. Le sorprese non mancheranno...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marius Grebb - Un giovane mago 20 anni dopo Harry Potter'
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PRELUDIO AUTORE 
Il capitolo che vi apprestate a leggere fa parte della seconda storia di una serie che potrete leggere CLICCANDO QUA
Mi rendo conto che questo può bastare a scoraggiarvi e chiudere la scheda, ma se vorrete dare un'occhiata il ringraziamento è d'obbligo. 
BUONA LETTURA!

NOTA: Nel corso del capitolo, potete trovare alcune frasi sottolineate e cliccabili. Al fine di aiutare i nuovi lettori ad entrare nella storia, ho voluto linkare le parti precedenti della storia, quando vengono citate nel corso delle prossime righe. In questo modo ci sarà la possibilità di capire meglio quel che accade. Sperando di aver fatto cosa gradita, vi auguro nuovamente una buona lettura! 
 
*******

La prima prova aveva cambiato molte cose per Frederik Downing. Il campione di Hogwarts, mal visto fino a quel giorno, guadagnò improvvisamente popolarità, trovando il supporto della maggior parte degli studenti. Successo che trovò quasi impreparato il ragazzo, trovatosi spesso e volentieri al centro dell'attenzione, specialmente delle ragazze.
- Sicuramente se lo vogliono tutte portare al Ballo del Ceppo - affermò Michelle un giorno, mentre rientravano dalla cena. 
- Dici? - domandò Marius. 
- Samantha mi ha detto che i campioni e le loro dame avranno l'onore di aprire le danze - spiegò Michelle - sicuramente è una cosa ambita da molte. 
- Io francamente non amerei una ribalta del genere - disse Marius. 
- Ma tu sei un maschio - ribattè Michelle - non puoi capire. Piuttosto tu che pensi di fare?
- In che senso? - domandò Marius. 
- Ancora non hai invitato Juliet - rispose Michelle, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. 
- Vabbè ma più o meno ce lo siamo già detti - disse Marius. In realtà dal furto del Calice di Fuoco, non aveva più avuto molte occasioni di parlare con Juliet.
- Se fossi in te - disse Michelle - io cercherei di invitarla in maniera quasi ufficiale. Diciamo che è più carino, inoltre gli devi anche spiegare il piano di James
- Dici? - domandò Marius, al quale l'invito ufficiale appariva come un ostacolo difficile da sormontare.
- Direi proprio di sì - rispose Michelle con un sorriso - e poi dovresti anche sbrigarti, visto che ormai mancano solamente dieci giorni a Natale. 
- Tu invece pensi di andarci? - domandò Marius, fingendo di ignorare il richiamo dell'amica. 
- Non  penso... - rispose Michelle - devo ancora decidere se tornare a casa o farmi le vacanze qui. Comunque tu non preoccuparti per me, ma pensa piuttosto a quello che devi fare tu. 
Marius le rivolse un bel sorriso. Era sempre un'amica preziosa Michelle. 
Invitare Juliet si rivelò più difficile del previsto. Ogni volta che la fermava per dirle qualcosa, Marius si sentiva come impallato, incapace di formulare una frase sensata. Ci provò per tre giorni di seguito senza fortuna e i continui fallimenti iniziavano a innervosirlo. A rendere tutto più difficile ci furono anche le battute di Bruce e Matt che, quelle sere, non esitavano ad affrontare quel discorso. 
- Vedrete che domani ci riesco - disse Marius alla terza sera mentre si trovava in Sala Comune con i suoi due amici. 
- Occhio però che il Ballo si avvicina - ribattè Bruce - e Juliet potrebbe allontanarsi. 
- E smettila - reagì stizzito Marius, che in realtà era sempre più innervosito, dal fatto che non riusciva a trovare il coraggio di invitare la ragazza. 
- E pensare che glielo avevi già detto - disse Matt serio. 
- Ma era diverso - disse Marius - il tono della conversazione era quasi scherzoso. Ora mi sembra una cosa troppo seria, quasi forzata, e non riesco a dire quello che sento. 
- Ti devi lasciare andare amico - disse saggiamente Bruce. 
- La fai facile tu che ormai stai da diverso tempo con Melany - ribattè Marius. 
- Però intanto non vado al ballo - disse brusco Bruce. 
- Come non ci vai! - esclamò Matt. 
- Melany torna a casa - disse in tono cupo Bruce - i genitori non hanno voluto sentire ragioni e che per le vacanze doveva tornare a casa. 
- Mi dispiace - disse sincero Marius - tu che fai, resti o torni a casa? 
- Non lo so - rispose pensieroso Bruce - mi dispiacerebbe perdermi tu vestito da damerino, però se non partecipo al Ballo del Ceppo, è inutile che resto qui ad Hogwarts. 
- Tu invece Matt? - domandò Marius. 
- Io resto qui - rispose l'amico - ho mandato oggi un gufo ai miei. 
- Ecco che devo fare! - esclamò Marius ricordandosi all'improvviso. 
- Dire ai tuoi che non torni a casa per Natale? - domandò Matt con un sorriso. 
- Bravo - rispose Marius. 
I tre rimasero ancora qualche istante a chiacchierare, quando furono raggiunti da Michael McBride il quale aveva una lettera da parte del professor Paciock, da consegnare a Marius. 
- Quando te l'ha data? - domandò Marius. 
- Adesso - rispose Michael - ero in sala professori che stavo scontando una punizione con la Terry, ho finito poco fa. 
- In punizione con la Terry? - chiese stupito Bruce. 
- Già - rispose Michael alzando le spalle - l'altra volta non le ho consegnato il tema sull'incantesimo Tarantallegra, e per punizione sono dovuto andare con lei per un approfondimento e fare un tema lungo il doppio. Vi assicuro che è stato un incubo. 
- Carina quanto terribile la Terry - constatò Matt. 
- Hai ragione - disse Michael - ora però vado a dormire che sono davvero distrutto. 
Marius intanto era concentrato sulla lettera che aveva ricevuto. Non era del professor Paciock, ma era stata scritta da Seamus, probabilmente dal Ministero. 

Caro Marius, 
ho appreso con gioia del tuo colloquio con Ron Weasley. Devo dire che sono davvero orgoglioso che tu abbia trovato il coraggio di dire tutta la verità e la forza di superare questo momento che, mi rendo conto, deve essere stato davvero difficile per te. Ti scrivo per comunicarti che al Ministero le indagini su Goran Mulciber stanno andando avanti e stiamo cercando in tutti i modi prove per incastrarlo. La tua testimonianza è stata davvero utile. Devo però avvertirti di stare molto attento. Come hai già appreso a tue spese, quello è uno che non si ferma davanti a niente e a nessuno e anche il Ministro lo sta iniziando a temere. Per questo ti chiedo di non fare colpi di testa, anche perchè anche ad Hogwarts non tira una buona aria con il furto del Calice di Fuoco nessuno sa che pesci prendere. Per qualsiasi cosa comunque fai riferimento al professor Paciock, anche se hai bisogno di comunicarmi qualcosa in maniera urgente. 
Ci vediamo durante le vacanze di Natale

Tuo Seamus


- Chi ti scrive Marius? - domandò Matt. 
- Era Seamus, mio cugino - rispose Marius - mi ha detto che le indagini su Mulciber stanno proseguendo al Ministero. Speriamo bene. 
- Qualche prova la troveranno dai - disse Matt. 
- Non è per quello - disse Marius tradendo la sua preoccupazione - non vorrei che quello, sapendo che ho parlato, ritorna alla carica. 
- Ti prego non fare come all'inizio dell'anno - lo implorò Matt - come pensi che possa venirlo a sapere. 
- E poi adesso che è indagato, non penso si azzardi a fare mosse troppo esplicite - disse Bruce saggiamente. 
Marius sorrise ai suoi due amici che lo sostenevano. Lui però non riusciva a fare a meno di rattristarsi ogni volta che pensava a Mulciber. Gli veniva in mente Tonia, che era morta per colpa sua e che anche altri suoi amici, o lui stesso, potevano fare la stessa fine. 
- E comunque adesso non devi preoccuparti di Mulciber, ma hai un compito più importante e magari anche più impegnativo - riprese Matt.
- Cioè? - chiese stupidamente Marius.
- Devi invitare Juliet al Ballo - rispose Matt come se fosse la cosa più ovvia del mondo. 
Marius si mise a ridere, insieme ai suoi amici. Rimasero ancora qualche istante seduti a chiacchierare fino a che decisero di andare a dormire. Tra un discorso ed un altro erano infatti passate le undici, ed il giorno seguente avrebbero avuto il test prenatalizio di Trasfigurazione, molto importante per il professor Flincher. Mentre stavano per salire Marius fu fermato da Gloria Henderson.
- Posso parlarti un secondo? - domandò la ragazza. 
Marius acconsentì, lasciando Matt e Bruce che ridacchiavano. Salvo il maldestro incontro il giorno del molliccio, non c'erano state altre occasioni per parlare con la ragazza di Tassorosso. Qualche volta si era trovato a ripensare a quanto accaduto in Sardegna, ma i sentimenti per Juliet prendevano sempre il sopravvento. Marius chiacchierò per qualche istante del più e del meno con Gloria, tuttavia ebbe l'impressione che la ragazza volesse qualcosa in particolare.  
- Senti - disse ad un certo punto - tu vai al Ballo del Ceppo?
Marius non rispose inizialmente, spiazzato da quella domanda. 
- Perché so che voi del secondo anno potete andarci solamente con uno studente più grande - disse Gloria arrossendo violentemente - e ecco... a me farebbe anche molto piacere. Non ne abbiamo parlato più, giustamente, però in quei giorni in Sardegna sono stata bene con te
Aveva detto tutta quella frase parlando velocemente e Marius ebbe difficoltà a capirla bene. 
- Scusa se ho parlato troppo veloce - riprese la ragazza - ma sono cose che mi imbarazzano un po'...
Marius rimase in silenzio, guardandola negli occhi.
- Guarda... - disse con voce esitante - grazie, davvero, per l'invito. Però mi ero già organizzato in un altro modo... 
Gloria rimase in silenzio anche se, dallo sguardo, sembrava aver subito una brutta mazzata. Rimase qualche istante a fissare Marius, poi si alzò e se ne andò nella direzione. Era quasi in dubbio se seguirla o dirle qualcosa, ma una voce dentro la propria testa gli consigliò di rimanere fermo. Gli dispiaceva che la ragazza ci fosse rimasta male ma, in fondo, la cosa migliore da fare era essere sincero con lei. Marius rimase a rimuginare su quanto accaduto per diverso tempo, distraendolo dalle prove per il test di Trasfigurazione che fu tutt'altro che un successo. 
- Penso che è la prima volta che prendo un voto più alto del tuo a Trasfigurazione - constatò Matt con un sorriso - Sembra che quella Gloria abbia colpito nel segno. 
- Non cantare vittoria - ribatté Marius sorridente - Era solo una prova generale. 
- Però ora devi dirci che è successo - intervenne Bruce.
Marius evitò di rispondere, ma nelle ore successive dovette subire l'interrogatorio di Matt e Bruce che, nel frattempo, avevano fatto giungere la voce anche a Michelle, Lucy e Leana che si aggregarono alle domande. L'incontro con Gloria lo aveva stancato ed era ben lieto di andare a dormire, con l'auspicio di ritrovare concentrazione per il test con Flincher del giorno seguente. Durante la lezione di Incantesimi, i ragazzi della classe di Grifondoro erano quasi tutti distratti, proiettati verso il test di Trasfigurazione che avrebbero avuto l'ora successiva. Uno dei pochi attenti era Michael McBride il quale, evidentemente, voleva fare di tutto per evitare una nuova punizione con la professoressa. Anche Marius quella mattina era distratto, ma non solo per l'imminente compito, poiché quella mattina sentiva ancor più il bisogno di parlare con Juliet. In fondo aveva detto a Gloria di essere impegnato con un'altra ragazza, ma fintanto che non avesse sbloccato la situazione era come aver detto una bugia. Alla fine della lezione, la professoressa Terry decise di assegnare a tutta la classe 90 cm di relazione sull'Incantesimo Tarantallegra, da consegnare entro due giorni, per ricordare agli studenti di non sottovalutare la sua materia. 
Il test di Trasfigurazione non andò molto male a Marius, che tuttavia era certo di aver abbassato la sua media nella materia. Fu uno dei primi a lasciare l'aula, seguito poco dopo da Michelle. Le propose di fare un salto in biblioteca per iniziare a lavorare per la relazione della Terry, ma la ragazza, senza dir nulla, lo prese per il braccio e lo intimò a seguirla. 
- Dova stiamo andando? - domandò Marius. 
- Fidati di me - rispose Michelle - e seguimi. 
I due andarono per le scale, salendo fino al quinto piano. Qui Michelle lo portò davanti all'aula dove si tenevano le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure. 
- Devo parlare con il professor Savage? - chiese Marius, che non capiva l'atteggiamento dell'amica. 
- Ma che dici - ribattè Michelle - qui dentro ci sono i Corvonero del secondo anno che stanno facendo lezione.
Marius capì cosa aveva in mente l'amica. 
- So di essere stata un po' drastica - si scusò - ma penso che porti davanti a lei sia il modo migliore per fare questo benedetto invito. 
Marius non disse niente ma sorrise a Michelle. Nonostante tutto, stava facendo questo per lui e di questo gliene fu grato. Ora però toccava a lui mettere da parte ogni tipo di timidezza e parlare con Juliet. 
- Ora vado, mi raccomando - disse Michelle - sono sicura che ce la farai. 
Marius le sorrise senza dirle niente. Sentiva come un nodo allo stomaco, aveva paura per il modo con cui si poteva porre con Juliet, se fosse riuscito a trovare le parole giuste. Erano tutte preoccupazioni che lo agitavano. A distrarlo fu l'arrivo di Robert Thomas, un ragazzo di Corvonero che Marius aveva conosciuto sul treno il primo giorno di scuola del primo anno. 
- Ehilà Marius - lo salutò. 
- Ciao Robert - ricambiò Marius. 
- Come mai da queste parti? - chiese Robert - devi parlare con Savage? 
- No, volevo parlare con Juliet - disse Marius - ho finito presto lezione, che abbiamo avuto il test con Flincher. 
- Ah noi lo abbiamo fatto ieri - disse sbrigativamente Robert - piuttosto, così per sapere, ma c'è qualcosa tra te e Juliet? 
- Per ora no... - rispose Marius. 
- Non saprei ancora per quanto - disse Robert con un sorriso, come se avesse capito che Marius volesse ribaltare questa situazione al più presto - da quanto parla di te, direi che un minimo gli interessi.
- Dici? - domandò Marius. 
- Questa è la mia impressione - rispose Robert - se ti posso dare un consiglio, invitala al Ballo del Ceppo.
- E' quello che cerco di fare da tre giorni - disse Marius - ho preparato tutto, manca solo l'invito. 
- Vai con il metodo di James? - domandò Robert sorridendo. 
- Allora lo conosci pure te! - esclamò Marius. 
- Diciamo che anche io ne usufruirò quest'anno - rispose Robert - Ci vado con Jennifer Sergent di Tassorosso, l'ho invitata ieri. 
- Ma dai! - esclamò Marius - una delle due gemelle. 
- Già - disse Robert - mi sono messo d'accordo con due ragazzi più grandi della nostra casa, ed entreremo con loro. 
- Allora speriamo di incontrarci - disse Marius speranzoso. 
- Penso proprio di sì - lo rassicurò Robert - ora però rientro che Savage mi avrà dato per disperso. In bocca al lupo con Juliet. 
Robert rientrò lasciando Marius di nuovo solo. Guardò l'orologio e vide che mancavano poco più di cinque minuti alla fine delle lezioni. Decise di aspettare la ragazza sulle scale, per non dare troppo l'impressione che la stesse aspettando. Quando sentì delle voci arrivare dal corridoio, capì che le lezioni erano finalmente terminate. Poco a poco vide uscire tutti i ragazzi di Corvonero, Robert compreso, ma Juliet non si vedeva. La ragazza raggiunse le scale solo qualche minuto dopo. Era da sola e sembrava andasse piuttosto in fretta.  
- Ehi Juliet - la chiamò Marius, fingendo di scendere le scale. 
- Marius! - esclamò la ragazza facendogli un sorriso. 
- Stai andando a pranzo? - domandò Marius. 
- Sì, tra l'altro mi devo pure sbrigare che devo assolutamente vedere Michelle oggi - disse Juliet - piuttosto sai dove sta? 
- Penso sia già in Sala Grande, oggi abbiamo finito presto le lezioni perchè abbiamo avuto il test con Flincher - spiegò Marius - ma ti serve qualcosa?
- No semplicemente volevo sentire lei riguardo queste vacanze di Natale - rispose Juliet - ho saputo che al Ballo del Ceppo non ci possiamo partecipare, tanto vale tornare a casa.
Il discorso cadde subito sul Ballo del Ceppo e, considerando che Juliet sembrava intenzionata a tornarsene a casa, Marius doveva assolutamente prendere la palla al balzo e avanzare la proposta in quel momento. 
- Proprio di quello ti volevo parlare - disse Marius. 
- In che senso? - domandò Juliet. 
- Se ti andava di andarci con me - disse Marius tutto di un fiato. Mentre diceva questo, stavano scendendo le scale ma, probabilmente, il cuore in gola che sentiva, non era legato solo a quello. 
Juliet si fermò di colpo e guardò negli occhi Marius, abbozzando un sorriso. 
- Mi piacerebbe un sacco, davvero - disse poi - ma penso che la regola dell'età valga anche per te. 
- Naturalmente - ribattè Marius - ma diciamo che mi è stato detto un metodo per poter andare comunque al ballo. 
- Davvero? - domandò Juliet, ora molto interessata. 
Marius iniziò a spiegarle il piano di James. 
- Ma se poi James vuole tornare con la sua ragazza, come è giusto che sia, i professori si accorgeranno che il nostro era solo uno stratagemma per entrare - disse saggiamente Juliet, quando Marius ebbe finito di spiegare. 
- Lo avevo pensato pure io - rispose il ragazzo - però James mi ha detto che è un metodo sicuro e già testato da suo cugino Fred. 
- Capito... - disse Juliet pensierosa. 
- Però se non te la senti di rischiare non fa niente - disse Marius che però stava sperando con tutto il cuore che la ragazza accettasse, nonostante le difficoltà. 
- Tu ci andresti con qualcun'altra se io rifiutassi? - domandò Juliet improvvisamente. 
Marius rimase un po' spiazzato da questa domanda, posta un po' a sorpresa. 
- Beh io ho pensato ad invitare te - rispose dopo un po' - sinceramente non ho pensato a qualche altra persona. 
Juliet sorrise, poi disse. 
- Comunque ci sto, vengo molto volentieri - 
Quella era la frase che Marius voleva sentirsi dire. Sentì il suo stomaco distendersi, come per esultare. Voleva mettersi a correre per tutta la scuola gridando ed abbracciando tutti, dicendo che era riuscito finalmente a trovare il coraggio di invitare Juliet e che lei aveva accettato. Cercò comunque di tenere nascosta il più possibile la sua euforia, adottando un sorriso neutro. 
- Grazie per avermi invitata - disse poi Juliet con un sorriso. 
Marius si sentì quasi inebetito davanti al suo sorriso. 
- Ora però vado che devo mandare un gufo ai miei, che ieri gli avevo detto che molto probabilmente sarei tornata a casa - riprese Juliet, un po' spiazzata dal silenzio prolungato di Marius. 
- Ok - disse finalmente - ci vediamo più tardi a pranzo. 
- Va bene - disse Juliet sorrridendo.  


 
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Buongiorno e buona domenica a tutti 
Finalmente dopo una lunga pausa torno a pubblicare un nuovo capitolo della FF. Impegni di vario genere rendono più difficile organizzarsi, ma visto il periodo e la necessità di stare più tempo a casa sono riuscito a ritagliarmi uno spazietto per scrivere e tornare a pubblicare. La storia va avanti, l'auspicio è di aggiornare con continuità. 
Spero il capitolo vi piaccia, al solito vi auguro buona lettura invitandovi a lasciare un commento positivo o negativo che sia per poter migliorare il tutto. 
Grazie e a presto 
Dedalus Lux
 
  
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