Lo sapete qual'è la cosa strana?
Che a Columbine si parla tanto di pace, di non-violenza, di rispetto per tutti gli esseri umani ma quando si tratta di me e Reb tutti questi bei discorsi diventano fumo.
Ormai cerchiamo di seguire più corsi possibili insieme, per combattere la solitudine e il dolore che ci fa a pezzi l'anima.
Stronzate, lo facciamo per proteggerci a vicenda.
La mia unica fortuna è quella di aver ampiamente superato il metro e novanta, troneggiando su chiunque provi a darmi fastidio, anche se quando sei da solo e loro sono in otto, nemmeno l'altezza ti salva più.
Reb invece non ha nemmeno quello,non arriva al metro e 70 ed è decisamente minuto.
La sua magrezza sarebbe il sogno di qualsiasi nerd grassoccio ma non il suo, vorrebbe essere decisamente più corpulento.
Mesi fa, per cercare di riuscire nell'intento, si era iscritto in palestra, ma senza successo.
Stronzate a parte, ormai la routine è sempre la stessa:vai a scuola, vieni picchiato, torni a casa piangendo, litighi con i tuoi genitori, chatti con gli amici, dormi.
Oggi però sono stato da Reb, ho anche cenato da lui.
Non capisco perché la gente dice di annoiarsi a casa sua, a noi basta un PC per passare ore di divertimento sfrenato.
Nessuno ci capisce davvero.
Il seminterrato dove ormai si è trasferito da parecchio è uno spasso, se sai come sfruttarlo:Musica a palla e nessuno ti rompe il cazzo.
E poi c'è lei, la mitica lavatrice/arma di distruzione di massa.
La tenace protagonista del nostro corto "radioactive clothes".
Se solo avessimo mezzi meno limitati, faremmo dei film migliori, i nostri sembrano girati da Ed Wood.
Tornando alla cena, i genitori di Eric sembrano essere tornati ad apprezzarmi, finalmente dalla storia del furgone.
Due ginger beer, tante patatine al cheddar e poi eccomi qua.
Sto bene così.