Kristoff
percorre il tragitto che lo conduce a palazzo, il prima possibile,
nonostante
gli acciacchi di una renna ormai anziana, pronta a dare se stessa per
aiutare
il fratello umano.
“Sei un
grande, amico mio! Ora riposati, farò in modo che ti venga
portata acqua fresca
e anche delle carote” – dice Bjorgman, sistemando
Sven nella stalla, dandogli
una tenera pacca sul muso per poi correre via.
A passo
svelto, sale la lunga scalinata, tenendo stampato nella mente il
discorso da
recitare alla moglie.
“Esigo da
te
spiegazioni, non voglio che tu mi dica che…”
– ripete a se stesso, mentre
supera i corridoi principali.
E quando
è
prossimo ad arrivare alla sala del trono, dove è convinto di
trovare Anna, si
accorge di un particolare.
La parete di
fronte a sé è priva di un quadro.
“Ma
cosa…?”
– esclama, spiazzato.
Si volta
attorno, riscontrando la presenza di ogni immagine sul muro. Quella di
Iduna,
di Agnarr, di Elsa ed Anna bambine, perfino il dipinto del giorno
dell’incoronazione della attuale sovrana è ben
visibile.
“Possibile
che manchi proprio quello di famiglia?” – si
domanda, perplesso – “Perché mai
è
stato tolto?”
Un rumore di
tacchi, improvviso, attira la sua attenzione, costringendolo a voltarsi
in
quella direzione.
Nota subito
la persona che lo ha raggiunto.
“Annie,
ti
stavo cercando” – dice lui, trovandosi faccia a
faccia con la consorte, con la
quale ore prima ha litigato, la donna che gli ha detto di aver baciato
un altro
uomo e di essere in crisi.
“Pensavo
non saresti tornato così presto! Dopo
quanto ti ho confessato…” – aggiunge
Sandy, fingendo alla perfezione la parte
di moglie amareggiata e in colpa.
Non avrebbe
mai immaginato la reazione di Kristoff. Bjorgman infatti cancella in un
battibaleno
ogni discorso studiato a memoria e lascia che sia il cuore a decidere
cosa
fare. Non le dà tempo o modo di parlare. La afferra per un
braccio e la tira a sé.
L’ex
montanaro guarda la sua compagna con immensa dolcezza, adagiando le sue
labbra
su quelle di lei.
Sandy non
può
reagire, non può ribellarsi ad esso. Le piace e questo
comincia a spaventarla.
Però
nonostante
la paura, continua. E’ incurante che lo specchio le ha
severamente vietato di
riavvicinarsi a Kristoff, soprattutto perché nel piano era
previsto un divorzio
tra i sovrani e non una riappacificazione.
“Ti
perdono,
non voglio perderti e ti dimostrerò il mio amore, ogni
giorno. Non lasciamo a
quel verme di Hans di distruggere la nostra
felicità” – le sussurra, in un
momento di respiro tra loro.
Sotto lo sguardo
stupito della finta regina, l’innamorato la prende in
braccio, sollevandola da
terra.
Raggiunge la
loro stanza matrimoniale e la adagia sul letto.
Sandy lo
osserva togliersi la giacca, poi la camicia, mostrandole lo scultoreo
petto.
Arrossendo,
la donna non sa cosa fare. Ciò che sta per accadere
è palese.
“Non
posso,
non posso” – ripete a se stessa.
Ma quando Bjorgman
la riempie di parole dolci e premurose sui loro sentimenti, sulla loro
famiglia
perfetta, sul futuro che si sono promessi sull’altare, Sandy
avverte una strana
sensazione riscaldarle il cuore.
Così
Kristoff
le sussurra all’orecchio – “Ti amo da
morire” e lei
non resiste più.
Al diavolo i
piani e le follie di chi ha deciso per la sua vita!! Si spoglia senza
alcuna
esitazione, mettendo a nudo
un corpo non
suo, che Kristoff stesso conosce alla perfezione e che non si stanca
mai di
apprezzare e accarezzare.
Sotto le lenzuola
bianche, i due si concedono l’uno all’altra,
vivendo attimi unici e impregnati
di pura ed immensa tenerezza.
Sandy mette
da parte la promessa fatta a chi con lei mira alla conquista di
Arendelle e
mostra il suo tradimento allo specchio che, posizionato di fronte alla
coppia,
osserva la scena e sente la rabbia ribollire, deluso e furioso verso
chi ha
osato disobbedire alle sue regole.
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“Che vuol
dire stava facendo sesso con il re?”
“Hai
capito
bene, Hans! Bisogna intervenire. Sandy ha ceduto troppo in
fretta” – comunica lo
specchio all’alleato Westergard.
“Maledizione! Possibile che tutte le
donne cadano ai piedi
di quel rozzo montanaro?”
“L’amore”
– puntualizza
il capo, con disgusto.
“Sandy
non
sa cosa sia l’amore”
“Proprio per tale motivo va impedito che lo scopra altrimenti
sarà la nostra
fine. Credevo fosse degna della missione e mi sbagliavo, è
uguale ai suoi
fratelli…troppo sciatti, troppo buoni, troppo
umani”
“Signore,
cosa bisogna fare adesso? Non vorrà mica punirla?”
“Sarebbe
ciò
che meriterebbe. Ammetto che l’ho anche pensato,
però ho poi riflettuto. Se
vogliamo vincere, lei è indispensabile. Perciò le
parlerò appena sarà sola”
“E se
dovesse ribellarsi a noi?”
La voce sospira,
zittendosi per alcuni secondi. Aggiunge poi – “In
quel caso agiremo con
Kristoff come abbiamo agito anche con Anna e le sue due figlie
maggiori”
“Le due
figlie maggiori? Come? Loro non c’entrano!”
– Hans sobbalza di fronte alla verità
e inizia ad impensierirsi per due innocue adolescenti.
“Una di
quelle due ragazzine era la custode del cuore di cristallo, ho dovuto
farlo!”
“Era!
Adesso
non lo è più” – precisa
Westergard.
“Potrà
esserci utile in qualche modo”
“E
l’altra?
Che vuoi farne? Loro non c’entrano, lasciamole
libere!” – chiede, spaventato, mentre
il senso di colpa inizia a divorarlo.
“Vedrò
in
seguito. Ora la priorità è un’altra.
Impadronirsi del regno di Arendelle e di tutta
la magia di cui è impregnato”
“Come la
mettiamo con Elsa? Non rimarrà con le mani in mano,
guardando casa sua nelle
mie mani”
“Ancora
con
queste domande? Ti avrò spiegato il piano mille
volte” – si infastidisce la
voce.
“Chiedo
scusa, capo. È che mi preoccupa dato che so di cosa
è capace quella donna”
“Non
temere.
A lei penserò io. A proposito, al castello sono rimasti
ancora due piccoli
ostacoli”
“Cioè?”
“I
gemelli!
Lascio decidere a te stavolta cosa farne”
“Ma sono
dei
bambini!” – aggiunge l’uomo, sconvolto.
“Non mi
importa!
Vuoi o non vuoi il trono? Non mi sembrava ti facessi molti scrupoli
quando,
anni fa, decidesti di darmi ascolto. Non disdegnasti il mio aiuto
quando sposasti
Helen, quando all’oscuro della tua consorte architettavi il
modo di
detronizzare le sue cugine” – lo specchio si
infiamma e la voce diventa sempre
più dura e potente, tanto da piegare in due Westergard che
si accuccia di
fronte ad esso.
“Si,
signore,
chiedo perdono, non voglio deludere nessuno”
“Bene!
Ricorda che una volta liberatomi dalla maledizione che mi rilega qui,
tu sarai
re ed io potrò controllare Arendelle e la sua magia. I
desideri di entrambi si
realizzeranno”
“Sandy doveva essere la mia regina, però! Come la
mettiamo con lei?”
“Quando
non
ci servirà più, sarai libero di scegliere chi
avere accanto. Potresti sempre
pensare ad Anna!” – ridacchia la voce misteriosa,
beffeggiando l’alleato che, da
quella donna in particolare, ricevette un pugno in pieno viso anni
addietro.
In quel
momento l’idea non dispiace all’ex principe delle
Isole del Sud che pone una
strana richiesta all’alleato.
“Vorrei
vederla, posso?”
“Ancora?
Come mai ti interessa sapere di quella logorroica regina che tanto
criticavi
nella scelta amorosa?”
“Solo un
istante” – lo prega, con aria supplichevole.
In quel
momento lo specchio si spegne e mostra a Westergard, di nuovo, la
figura della
donna al solito posto, addormentata. Accanto a lei ci sono ora Ineke e
Aurora.
“Ho una
richiesta da comunicare”
“Ti ricordo che sono io a comandare” –
ribadisce lo specchio, poco a favore di
quanto chiestogli.
“Si,
signore. Il mio è un desiderio che vorrei si concretizzasse
quando il piano terminerà
e saremo al potere”
“Cosa vorresti? Dimmelo” – a quel punto
la voce inizia ad infastidirsi e vuole ascoltare
le pretese di un mortale la cui missione dovrebbe essere soltanto
quella di obbedire.
“Anna
sarà la
mia regina e le sue figlie, anzi i suoi figli, saranno i miei”
La confessione
di Hans fa ridere di gusto il suo Boss che continua a prendersi gioco
di lui e
delle sue debolezze umane.
“Credevo
di
averti istruito bene in questi anni ad indurire il cuore, invece ho
chiaramente
intuito che vuoi ciò che non hai potuto avere e che
qualcuno, in qualche modo,
ti ha sottratto…la famiglia”
“Io
voglio
solo la corona, tutto qua” – sostiene Westergard.
“Permettimi
di
dubitarne. Criticavi Anna perché in fondo
l’avresti voluta per te, perché era
il tramite per ottenere il trono e perché con lei avresti
potuto avere il
calore familiare che ti è stato negato”
Lo specchio
sembra leggere chiaramente dentro Hans e questo lo pietrifica.
Fino a
qualche ora prima, era pronto a lottare con i denti e con le unghie per
quel regno.
Sentiva di
poter vincere. Credeva che Sandy avrebbe sostituito la figura di Anna
al suo
fianco.
Poi viene a
scoprire che anche Sandy si è invaghita di
Kristoff…quel Kristoff che Anna tanto
ama.
Qualcosa in lui
si è smosso.
Il suo piano
è sempre lo stesso, ovviamente: prendere controllo e dominio
su Arendelle, però
stavolta nel suo futuro vede non più solo se stesso e la sua
corona d’oro.
Ora immagina
la sua persona seduto sul trono, accerchiata da quattro figli e da una
moglie
bellissima che gli tiene la mano.
“Non
sbaglierò,
stavolta non lo farò”