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Autore: lmpaoli94    28/03/2020    1 recensioni
Il vento che soffia lieve sugli altipiani cinesi di una cittadina nascosta dall’occhio animale.
Furtivi passi mentre il silenzio regnava sovrano sulle vite dei cinque prescelti incaricati a proteggere la città.
Ma i nemici sono sempre in agguato a rompere quel silenzio che da millenni ha portato pace e serenità.
Le creature talvolta possono essere orribili e irrispettosi di tale silenzio, ma i cinque samurai hanno promesso a costo della loro vita che la pace dovrà essere quel momento infinito che non si può rompere per nessun motivo.
I loro maestri gli hanno insegnato che l’onore è tutto e che non si può rinnegare il prossimo o la bontà di chi l’ha sempre adorati.
Ma il loro futuro è in procinto di conoscere un tempo di violenza che potrebbe scaturire una guerra rischiando di cancellare per sempre gli insegnamenti passati e l’armonia di un luogo patrimonio della loro forza e vitalità.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oogway, Shifu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il tradimento da parte di Tigre indignò non poco gli altri quattro samurai e il suo maestro Shifu.
Il panda minore non gli aveva mai tolto gli occhi di dosso, facendogli capire che la loro fine era legata alla sua inevitabile vendetta.
< Maestro > fece Tigre con voce flebile.
< Osi ancora rivolgerti a me con tale appellativo? Esci immediatamente dalla mia vista. Sei solo un vile traditore che merita di morire. >
< Maestro, se solo lei sapesse… >
< Che cosa devo sapere? Ci bai venduti al nostro peggior nemico. Il maestro Oogway aveva ragione nel dire che il male sarebbe tornato presto a Wutaki. Ma non avrei mai pensato che tra le file dei miei cinque discepoli ci potesse essere un traditore. >
< Maestro Shifu… >
< Non mi chiamare così, insolente! Tutto quello che ci dovevamo dire l’abbiamo fatto. E adesso lasciami da solo insieme ai miei allievi in questo supplizio. >
Ma prima che Tigre potesse lasciare il suo maestro incatenato e sofferente, gli sussurrò qualcosa che lo fece arrabbiare ancora di più.
< Deve capire, maestro. Bisogna rinnegare e uccidere coloro che non fanno parte della nostra famiglia. >
< Mi vuoi forse dire che Lord Shen fa parte della tua famiglia? Siamo sempre stati noi coloro che ti abbiamo accudito, non Shen! Te ne sei forse dimenticato? >
< No. Non potrei mai dimenticare quello che avete fatto per me. >
< Allora mettiti in testa una cosa: presto la nostra vendetta sarà così spietata che tu non ti accorgerai di sentirtela afflitta addosso. >
Ma Tigre non diede peso alle parole del suo maestro, lasciandolo inerme e con poche energie.
< Maestro, deve stare calmo. Agitarsi non servirà a niente > fece Scimmia.
< E’ tutta colpa mia… Avrei dovuto capire che il cuore e l’anima di tigre erano malati da sempre… Com’è successo con Tai Lung. >
< Non deve prenderla con se stesso, maestro. Lei ha fatto tutto quello che avremmo potuto fare noi se fossimo stati al suo posto > lo rassicurò Vipera.
< Tale cosa non mi fa stare tranquillo… Adesso spero tanto che il maestro Oogway possa tornare da noi il prima possibile, perché altrimenti non so se avremmo una possibilità di superare questa notte. >
< A me invece dispiace essere inutile > fece il panda < Se non fossi qui con voi, tutto questo non sarebbe mai successo. Io… non so cos’altro dire… Non posso nemmeno aiutarvi. >
< Adesso non pensare a questo, panda. Non tutto è perduto finché siamo in vita. Lord Shen vuole solo farci soffrire. >
< Forse è vero… Ma è anche me che vuole, non voi. >
< Noi non ti daremo mai in pasto a quel dannato pavone senza cuore e senza anima. Vuole solo scatenare una guerra per distruggere per sempre il nostro villaggio. Ma non riuscirà mai nel suo intento. >
< Maestro, ha qualche idea in mente? >
< Purtroppo no. Il mio piano è sopravvivere il più possibile. >
< Maestro, rimanere appesi come salami non ci farà rimanere vivi. Soprattutto dopo che non mettiamo qualcosa sotto i denti da quasi una settimana. >
< E questo è anche colpa mia > ribadì il panda.
< Adesso basta pensare male! Dobbiamo farci forza… Mantide, essendo l’animale più piccolo tra tutti noi, ce la fai a liberarti? >
< Vorrei tanto maestro, ma gli scagnozzi di Lord Shen mi hanno messo le catene più piccole. Con la mia forza non riesco a romperle. >
< Ma forse con una tecnica che ho imparato da lei maestro posso farcela > fece vipera strisciando tra le catene che cercavano di tenerla stretta.
< Vipera, che stia facendo? >
< La mia coda è appuntita come una lama delle nostre spade… Forse riesco a manomettere la serratura e a liberarmi. Devo solo cercare di raggiungere… >
< Fermati, Vipera! Sta arrivando qualcuno > fece il maestro Shifu.
Con il cuore che gli balzava in gola, i cinque animali rimasero inermi e fermi fino all’arrivo del loro salvatore.
< Maestro Oogway, è davvero lei? >
< Sapevo che i guai sarebbero iniziati da un momento all’altro > fece la tartaruga avvicinandosi a loro < Ma non avrei mai pensato che sarebbero arrivati prima di me. >
< Ha visto mio padre, maestro? >
< Sì, Po. Tuo padre è un’anatra molto saggia. Farebbe qualsiasi cosa per te… Però dobbiamo salvare lui e tutta la gente di Wutaki prima che i rinoceronti di Lord Shen possano invadere il territorio. >
< Di questo non vi dovete preoccupare > fece Lord Shen irrompendo nella prigione insieme a Tigre < Perché voi non rivedrete mai la luce del sole. >
Mentre Tigre si apprestava ad attaccare, la rabbia di Po fu tale da rompere in pochi istanti le catene che gli tenevano fermi i polsi delle sue zampe, accanendosi subito dopo contro l’animale.
< Volevi sfidarmi per capire chi era il più forte? Molto bene. Adesso hai la tua occasione. >
< Non vedevo l’ora… Pronto per morire, panda? >
< No, sei tu quello che avrai la peggio, Tigre. E soprattutto il tuo perdono sarà talmente inutile che i tuoi sensi di colpa diventeranno insopportabili. >
< Io non chiederò mai scusa! Tu sei solo un estraneo! Se ho tradito il mio Maestro è perché volevo ripulire questo paese dagli estranei come te! >
< Anche Lord Shen lo è! Tu sei solo accecato dal potere e dalla forza oscura delle arti da samurai… Ma un samurai deve avere onore e rispetto per il suo combattente e per il proprio maestro, cosa che tu non hai mai fatto. >
< E tu che cosa ne vuoi sapere?! >
< Lo scoprirai sfidandomi. >
Mentre Tigre e Po si guardavano dritti negli occhi pieni di rabbia, quest’ultimo capì che nel proprio animo stava tremando dalla paura.
Avrebbe preferito scapare lontano dal quel momento perché capiva benissimo che non aveva nessuna possibilità contro il suo sfidante.
< Attaccami panda! Sempre se hai il coraggio… Ma non credo che riuscirai nemmeno a sfiorarmi. La tua lentezza è pari alla tua stoltezza. >
< Quando la smetterai di prendermi in giro? >
< Mi dispiacerà molto eliminarti, ma chi si mette contro di me e contro il mio maestro Lord Shen, deve pagare con la vita. >
< Adesso è Lord Shen il tuo maestro? Di Shifu e di Oogway te ne sei dimenticato? >
< Loro non hanno significato molto per me… E’ stato Lord Shen a scoprire il mio lato migliore del samurai: distruggere tutto quello che incontravo e impormi con la mia forza. >
< Anche se sei più forte di me, non riuscirai mai ad avere la meglio con tutti noi. >
< Staremo a vedere. >
Ma senza nemmeno accorgersene, il povero Po fu martoriato con una serie di colpi che non riuscirono a risparmiare il suo dolore insopportabile.
< Ho bloccato la tua spina dorsale, panda. Non riuscirai mai a muoverti. >
< Maledetto. Usi questi subdoli trucchi contro un povero animale come me? >
< Voglio farti soffrire. Perché è questo quello che ti meriti. >
< Basta così! >
L’irruenza di Shifu non potevano sopportare tale crudeltà, intromettendosi nella sfida tra il suo discepolo e il panda.
< Se vuoi colpire di nuovo il panda dovrai passare sul mio corpo. >
< Maestro… Non mi lascia altra scelta allora. >
Senza curarsi minimamente della sua bontà ormai sparita, Tigre cercò di martoriare di colpi anche il povero maestro Shifu, ma quest’ultimo non era inadatto come Po.
< Maestro, non lo faccia. La ucciderà. >
< Tu cerca di metterti in salvo insieme agli altri, Po. Di Tigre mi occupo io. >
< Mi dispiace per voi ma non andrete da nessuna parte > fece Lord Shen bloccando l’uscita del tempio < Rimarrete qui finché i miei soldati non avranno distrutto tutto il villaggio sottostante… Ormai siete in trappola. >
Con la rabbia che gli ribolliva nelle vene, Po credeva che non c’era nessuna possibilità per sfuggire al loro destino, ma sapeva bene che se finché Shifu resisteva, anche la sua vita poteva avere un futuro.
“Però non vedo da nessuna parte il maestro Oogway. Dove sarà finito?”
 
 
Mentre Oogway stava per tornare al tempio, un folto esercito di rinoceronti riuscì a bloccarlo proprio sulla scalinata che portava all’edificio.
< Dove pensa di andare, maestro Oogway? >
< Ma come? Non permettete ad un povero vecchio come me di tornare nella sua dimora? >
< Lei non può passare da qui. È nostro prigioniero. >
< E chi l’ha deciso? >
< Il maestro Lord Shen in carne ed ossa. >
< Capisco… Però dovete capire che sono sempre stato uno spirito libero. Perché tenermi imprigionato? >
< Le ho detto di non muoversi! > gridò uno dei soldati.
< Allora credo che dovrete cercare di fermarmi… Però c’è qualcosa che turba il mio silenzio… La vostra rabbia irrefrenabile di distruggerci. Ma perché mi dico io? Perché siete al servizio di un bruto come Lord Shen? Noi poveri animali che cosa vi abbiamo fatto? >
< Dobbiamo ripulire questo territorio dai traditori come lei, maestro. Voi tutti non rispettate il nostro credo. >
< E quale sarebbe questo credo? Uccidere gli estranei come il panda? Non è una possibilità molto saggia… Ma se solo voi tutti potreste pensare al vostro bene e a quello che potreste fare a tutti gli abitanti di Wutaki… Non vi sentireste bene? >
< Maestro Oogway, noi non conosciamo la pietà per i deboli. Siamo stati addestrati per distruggere qualsiasi cosa e sconfiggere tutti i nostri nemici. >
< E vivete bene in questo modo? >
< Non lo so… Di sicuro sopravviviamo. >
< Allora provate a pensare una cosa: come sarebbe la vostra vita se faceste del bene al prossimo? Vi sentireste migliori con voi stessi. >
< Questo non possiamo saperlo, maestro. >
< Provate a pensarci: molta gente ha bisogno di voi. I nostri territori potrebbero unirsi e le disposte tra di noi potrebbero scomparire per sempre. >
< Il nostro villaggio non potrà mai andare d’accordo con il vostro. Soprattutto quando in vita ci sono animali che non fanno parte del nostro ciclo. >
< Ma perché’ quale fastidio possono darvi? >
< Maestro, proprio non capisce? Si romperebbe l’equilibro del nostro corso. Nuovi animali non possono abitare le nostre terre. >
< Eppure il povero panda è cresciuto in mezzo a noi per tutti questi anni senza fare del male a nessuno… Solo perché non è nato a Wutaki, dobbiamo rinnegarlo? >
< Ecco noi… >
< Non sapete cosa pensare… Ve l’ho do’ io il motivo per credere in un mondo migliore: Lord Shen è solo un tiranno che si è divertito a giocare con le vostre menti sfruttandovi in tutto e per tutto… Ma questo non deve essere il vostro peso fino alla morte… Combattete per me se volete credere in qualcosa. Non ve ne pentirete mai. >
< Quindi dovremmo fare del bene? >
< Esattamente. >
< Ma non sappiamo come si fa, maestro. >
< Venite con me. Shifu e i suoi discepoli ci stanno aspettando. >
 
 
Shifu rimaneva a malapena in piedi nonostante i duri colpi causati dalle arti marziali e dalla spada tagliente che Tigre impugnava gelosamente.
< Maestro, è meglio che si ritiri. La sua è una battaglia persa. >
< No… Se devo morire, lo farò con onore. >
< Così vuol dire morire da stupidi! >
< Non avere nessuna pietà per lui, Tigre > lo esortò Lord Shen < Uccidilo! Adesso! >
< Maestro Shen, io… >
< Se non lo farai tu con le tue stesse capacità, dovrò farlo personalmente. E sarebbe un errore da non sottovalutare > rispose il pavone con sguardo accigliato fissando in maniera bruta il samurai.
< Tigre, pensa a quello che stai facendo… ti prego… >
Nel vedere il maestro Shifu in fin di vita, Tigre non riuscì a infliggergli il colpo di grazia, facendo cadere la sua spada a terra mentre i suoi sensi di colpa attanagliavano la sua mente.
< Tigre, cosa stai facendo? Rialzati subito! >
< Mi dispiace maestro, ma non posso farlo. >
< Io non sono il tuo maestro. Mi stai tradendo! >
< Non ucciderò mai Shifu e i miei compagni. Sono la mia stessa vita… Così vorrebbe dire suicidarsi. >
< Vuoi un buon motivo per morire? Eccoti servito! >
< Fermati! >
La voce prorompente di Oogway risuonò in tutta la vallata come se fosse una sentenza.
< Maestro Oogway, finalmente ci incontriamo… Ma i miei soldati avrebbero dovuto fermarti. Che diavolo sta succedendo? >
< Succede che non farai mai più male a nessuno, Lord Shen. I tuoi soldati a quest’ora si sono riversati in città aiutando la nostra popolazione. Adesso sei completamente solo. >
< Non è possibile… Razza di dannati traditori! Morirete tutti! >
< E come credi di farcela? Tu sei da solo, mentre noi… >
< Il tuo compagno Shifu sta per morire, Oogway. E tu sarai il prossimo. Stai a vedere. >
< Non azzardarti a toccare il mio maestro! >
Urlando più che poté, Po si avventò contro Lord Shen schiacciandolo con il suo peso e disarmandolo subito dopo.
< Nessuno e ripeto nessuno mi dirà più che sono inutile… Il tuo destino è segnato, Lord Shen. Il mio e di tutti i miei compagni è ancora da scoprire. >
Mentre Lord Shen veniva rinchiuso in una cella d’acciaio, i quattro samurai furono incaricati da Oogway di portarlo oltre le montagne e di bandirlo per sempre.
< Non finisce qui. Io tornerò… >
< Mi dispiace per te Lord Shen, ma la vita fa il suo corso… E tu rimarrai senza forza e senza spirito fino al momento della tua morte. Addio > rispose la tartaruga prima di contemplare il corpo sofferente di Shifu e soccorrerlo prima che fosse troppo tardi.
 
 
Il maestro Oogway e Po rimasero tutta la notte a contemplare la situazione stazionaria del povero Shifu.
< Maestro, Shifu se la caverà? >
< Fortunatamente è vivo, Po. Ma ha ricevuto talmente tante botte e tagli da parte di Tigre che ha riportato molte ferite ovunque… Ma prima o poi si riprenderà. È questo l’importante. >
< Sono stato uno stupido! Toccava a me proteggerlo da Tigre! >
< Non te l’avrebbe mai permesso, Po. Lui tiene molto a te, anche se non lo da’ a vedere. >
< Adesso che ne sarà di Tigre? >
< Questo non lo so. Devo parlarci a quattr’occhi e trovare una soluzione. >
< Maestro Oogway… >
Vedendo arrivare suo padre Ping, Po fu quasi emozionato.
< Papà. >
< Figlio mio, allora stai bene. Credevo che non ti avrei mai più rivisto. >
< Papà, mi dispiace essere scappato di casa per inseguire i miei sogni > rispose Po abbracciando il suo vecchio < Ti prometto che non succederà più. >
< Non devi chiedermi scusa. L’importante è che tu stai bene. >
< Adesso che la famiglia si è finalmente riunita, posso incontrare il rancoroso Tigre. >
< Maestro, crede davvero che sia una buona idea? >
< Certo. Non può rimanere in disparte fino alla fine dei suoi giorni perché non sarebbe giusto. Anche lui ha bisogno di una seconda possibilità… E’ questa la forza che un samurai deve avere: la saggezza interiore. >
< Lei è davvero unico, maestro Oogway. Shifu sarebbe orgoglioso di lei. >
< Lo so. Ma lasciatelo riposare. Io torno subito. >
Mentre Oogway avanzava lentamente verso l’animale che aveva fatto soffrire tutti i suoi cari vicini, egli non riusciva a guardare negli occhi nemmeno la più alta carica di Wutaki.
< Hai intenzione di nasconderti per sempre, Tigre? >
< Maestro, non ho scuse per come mi sono comportato > fece l’animale piangendo < Ma il lato oscuro in me… Non so come spiegarlo… >
< Lasciamo stare, Tigre. Tu hai bisogno di combattere e di ritrovare te stesso. Per questo rimanere dietro queste quattro mura non ha fatto altro che peggiorare la tua situazione. Il tuo è uno spirito libero… Senza dimenticare il fatto le volte che sei andato da Lord Shen per farti addestrare da lui e inneggiare la tuo tradimento.  >
< Maestro, quindi mi lascia libero? >
< Sì’, Tigre. Punirti non risolverebbe mai la tua situazione, ma come ti ho appena detto, devi inseguire il tuo futuro e i tuoi sogni. Adesso che sei un samurai a tutti gli effetti, puoi decidere del tuo destino. >
< Io… non so se una volta intrapreso un viaggio che non avrà mai fine il mio destino mi riporterà qui. >
< Questo sta a te deciderlo. Noi ti aspetteremo nel caso tu tornassi. >
< Maestro, non so come ringraziarla. >
< Pensa al tuo futuro e a nient’altro. Ora che il silenzio si è rimpossessato di queste terre, tutti noi vivremo in pace per sempre. >
< Ma non io, maestro… Devo chiedere scusa al maestro Shifu >
< Credo che potrai farlo di persona > fece la tartaruga vedendolo avanzare < Vi lascio da soli. >
< Maestro Oogway… >
< Addio Tigre e buona fortuna per tutto. >
Nel mentre Tigre fissava le ferite di Shifu, quest’ultimo non poté che dire due sole parole: mi dispiace.
Ma la rabbia di Shifu non fu per niente cessata, dandogli uno schiaffo così forte da farcelo rimanere male.
< Te lo meriti tutto, Tigre… Che cosa volevi dimostrare alleandoti con Lord Shen? La tua forza? Beh, devi sapere che non si diventa migliori diventando cattivi, ma solo conoscendo le proprie capacità cercando di superarli. >
< Ed è per questo che il maestro Oogway mi ha consigliato di andarmene. Per ritrovare me stesso. >
< Oogway sa sempre cosa farci fare… E’ davvero una creatura di inestimabile saggezza… Ma se fosse per me, inizierei con il picchiarti così forte fino a farti sanguinare ovunque come hai fatto tu con me. Peccato che con queste ferite io non possa farlo… Ma in fondo non sono nemmeno un tipo manesco. >
< Maestro, non so cosa dire… >
< Io invece sì. >
Prendendo le zampe di Tigre, Shifu cominciò ad abbracciarlo mentre quest’ultimo rimase fermo come un pezzo di legno.
< Abbi cura di te, Tigre. Stai molto attento. >
< Lo farò, Maestro… E grazie di tutto quello che ha fato per me. Non lo dimenticherò > disse infine Tigre cominciando il suo cammino che non si sarebbe mai fermato fino al giorno della sua morte.
< Maestro Oogway… >
< Ho sempre creduto che la non violenza fosse la decisione migliore di questo mondo… Anche se a volte le parole possono non essere sufficienti, bisogna avere il rispetto reciproco di ognuno di noi. Per questo motivo ci sarà sempre la pace. >
< Hai perfettamente ragione, Oogway. >
< Però un po’ di arti marziali miste ad arti con la spada possono essere molto produttive. Credi di riuscirmi a darmi qualche lezione, Shifu? >
< Con immenso piacere, maestro > rispose il panda ritrovando immediatamente il sorriso.
   
 
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