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Autore: Glamsee    30/03/2020    1 recensioni
Lei è cresciuta nell'odio. Odio per una persona a lei così vicina eppure lontana. Odio che l'ha portata ad infiltrarsi nel suo mondo con il solo scopo di distruggerlo. Quello che non sa è che quel mondo la cambierà per sempre in modi che prima di allora non poteva immaginare. Quello che non sa è che l'amore va ben oltre l'odio e che alcuni legami, anche se non lo si crede possibile, sono più forti di tutti i nostri pregiudizi. Il suo nome è Camane Potter ed Harry è suo cugino anche se lui non sa della sua esistenza. Il suo nome è Caman Potter è Draco è la sua salvezza anche se lei ancora non lo sa.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Pansy/Theodore, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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03.

L'INCARICO


Sono passate diverse settimane dal mio arrivo a Londra e, ormai, ho iniziato a far parte della piccola combriccola partecipando a piccole routine come la colazione da Barney's in cui si incontrano prima di andare a lavorare, o l'aperitivo subito dopo i rispettivi lavori delle ragazza al Jhonsons Pub.

Hermione ha sempre un sorriso sulle labbra ed è sempre pronta a includermi in ogni cosa. Ginevra Weasley è continuamente subissata di impegni con la sua squadra e, a dirla tutta, non mi va ancora molto a genio. Le Serpeverde, invece, sono una tutt'altra storia. Daphne, quando non è a Parigi per una sfilata, potrebbe sembrare una persona frivola e superficiale a un primo sguardo, ma ha un'intelligenza sottile e vivace ed è una persona con cui è facile parlare. Pansy non ha mai un pelo sulla lingua, dice tutto quello che pensa senza neanche pensarci due volte.

Quando entro nel pub le trovo tutte già sedute con i loro drink davanti. Hermione indossa un semplice maglione a v verde bosco su dei jeans; ha i capelli tenuti su da una matita e porta un leggero velo di trucco. Daphne indossa un vestito di lana a collo alto nero che mette in risalto ancora di più la sua carnagione diafane, gli occhi azzurri truccati con solo un po' di mascara, i capelli sempre perfettamente lisci, le labbra di colore rosso acceso come le unghie e le décolleté dal tacco vertiginoso. Pansy indossa una giacca nero su un dolcevita bianco, una gonna anch'essa nera e dei stivali con tacco da capogiro. Ginevra, fortunatamente, questa volta mancava all'appello.

“Eccola” dice Hermione rivolgendomi un caldo sorriso.

Le altre mi salutano sorridendomi a loro volta mentre mi siedo togliendomi il trench.

“Hai fatto tardi oggi” osserva Pansy.

“Si, scusate. Harry mi ha affidato per così dire un caso...” pronunciare il suo nome così, come se niente fosse, mi fa ancora strano.

“Ah si?”. Ho l'attenzione di tutte puntata addosso.

“Si. In pratica sembra che ultimamente ci siano stati degli attacchi sporadici ai nostri ambasciatori, come se stessero cercando qualcosa. Quindi Harry ha deciso di pormi a scorta del nostro delegato, dovrei incontrarlo domani...” dissi ordinando il mio drink.

Mentre distoglievo gli occhi dalla cameriera vidi le ragazze scambiarsi uno sguardo eloquente.

“Che c'è?” chiesi.

“Sono sicura che troverai il nostro delegato estero molto... interessante...” disse Daphne mentre Hermione quasi si strozzava bevendo.

“Io direi più eccitante” sentenziò Pansy, al che le altre si misero tutte a ridere.

“Ecco, diciamo che è impossibile resistere alle sue infinite capacità” continuò Daphne.

“Io ci sono riuscita!” disse piccata la Granger.

“Di sicuro hai resistito a quel fascino, ma non alla sua capacità di riuscire sempre a piccarti” replicò sardonica Pansy.

A quel punto Hermione aprì la bocca come per dire qualcosa, ma la richiuse subito interdetta con il risultato che il sorriso ironico di Pansy si allargò ancor di più. Era raro vedere la Granger rimanere senza parole...

 

Mi guardai allo specchio un'ultima volta. Ho assunto un codice di abbigliamento leggermente più informale per il lavoro, senza però rinunciare alla femminilità. Indosso un maglione a collo alto color verde smeraldo con fantasia a trecce, blu jeans di Armani e dei tronchetti con tacco alto e quadrato di velluto nero, trench nero di Burberry e una borsa tote classica monogram di Louis Vuitton. Ho lasciato i capelli sciolti nelle loro solite onde morbide. Porto dei semplici punti luce alle orecchie mentre per il trucco ho optato per eyeliner, molto mascara e un rossetto nude. Soddisfatta prendo le chiavi dell'appartamento e mi avvio a lavoro.

Arrivata all'ufficio sento la voce di Harry chiamarmi dal suo ufficio. Appoggio la borsa e il trench sulla mia scrivania e mi reco da lui. È seduto alla sua scrivania e parla con un uomo che gli sta seduto di fronte.

“Eccoti! Camane ti Presento Draco Malfoy, il nostro delegato per gli affari esteri”.

Mentre si alza dalla poltrona si allaccia i bottoni della giacca del completo nero che indossa, sicuramente fatto su misura. L'altra mano invece corre a sistemarsi una ciocca ribelle della chioma bionda, più in un gesto automatico che propriamente voluto. La mascella leggermente squadrata senza il minimo accenno di barba. Si volta verso di me e i suoi occhi si fissano nei miei per un secondo che sembra durare in eterno, mentre un brivido mi percorre tutta la spina dorsale.

“Come ti ho già spiegato numerose volte, Potter, non ho bisogno di una scorta!”

“Piacere di conoscerla signor Malfoy, mi chiamo Camane Prince e sto molto bene, la ringrazio per avermelo chiesto, le i è molto gentile” dico sorridendo affabilmente porgendogli la mano. Vedo che Potter sta cercando di nascondere il suo sorriso divertito dietro la mano senza troppi risultati mentre Malfoy, messo alle strette dalla mia mano porta e dalla mia non troppo sottintesa allusione alla sua mancanza di buone maniere, mi stringe serrando leggermente la mascella con fare stizzito.

“Ordini dall'alto Malferret, mi spiace, anche io ho le mani legate e vorrei evitare di privarmi di un valido elemento come Camane. Ma gli attacchi si stanno facendo sempre più numerosi, uno a poca distanza dall'altro. Sembra come se stiano cercando qualcosa, dio solo sa cosa! E la cosa più inquietante è che sembrano prendersela con persone a caso e siccome tu al momento sei in trattative per un delicato accordo con la Russia il Primo Ministro non vuole rischiare” disse Harry recuperando un po' del suo contegno.

Nella mia testa intanto i miei pensieri erano una macchina in corsa mentre mentalmente mi creavo una mappa dei movimenti di mio padre. Stava cercando di destabilizzare la difesa del Ministero inglese con attacchi sempre più frequenti e imprevedibili. Ma qualcos'altro nelle parole di Potter aveva attirato la mia attenzione: una trattativa delicata con la Russia, il mio paese di origine, il luogo dove ero nata ed ero stata addestrata. La cosa accendeva nella mia mente un campanello di allarme, anche se non sapevo spiegarmi il perché.

“Bene” disse il biondo sospirando, “a quanto pare lei ed io dovremmo convivere per qualche tempo signorina Prince. Spero che lei non abbia impegni per il weekend, il mio lavoro purtroppo non conosce riposo”. Mi rivolse un sorriso ironico prima di imboccare la porta.

“Per quanto dovrò stare con questo pallone gonfiato?” chiesi a Potter.

“Le trattative con la Russia si stanno protraendo già da due anni, quindi non so dirti precisamente quanto a lungo ancora dureranno. Dovrete stare a stretto contatto per un po'. Mi dispiace Camane, ma sei l'unica che avevo libera, tutti gli altri hanno incarichi già da tempo...” mi rispose Harry con tono di scuse.

Sospirai e uscii dall'ufficio per raccogliere le mie cose.

“Guarda il lato positivo, Prince” disse Weasley avvicinandosi alla mia scrivania ridendo, “Almeno non devi sorvegliarlo anche a casa”.

Sospirai e mi avviai sulla scia del mio affabilissimo incarico pensando alle parole di Pansy. Di certo potevo resistere a quel suo fascino più facilmente di quanto lei e Daphne avevano previsto.

 

Il mio nome è Camane Prince e niente mi distrarrà dal mio obiettivo.

  
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