Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: evil 65    31/03/2020    24 recensioni
È passato un anno da quando i Guardiani hanno sconfitto Pitch Black.
Jack Frost è ormai una Leggenda a tutti gli effetti, e cerca di bilanciare la sua nuova posizione di Guardiano del Divertimento con la vita di tutti i giorni.
Tuttavia, l’improvvisa apparizione di un vecchio che afferma di essere Padre Tempo segnerà una brusca e inattesa interruzione dal periodo di tranquillità: secondo l'uomo, Pitch Black sta costruendo un’arma abbastanza potente da far sprofondare l’intero universo in una nuova Dark Age.
C’è solo un piccolo dettaglio: Pitch Black è ancora intrappolato nel suo regno…
(Crossover tra Le 5 Leggende, Frozen, Dragon Trainer, Ribelle - The Brave e altre opere)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The War of Ice and Nightmares'
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In risposta ad alcuni dubbi sulla potenza dei Fearling, ecco alcuni chiarimenti.
I Fearling che avete visto fino ad ora sono solo soldati semplici. Rispetto a Fearling di alto rango sono piuttosto deboli, ma comunque abbastanza forti da far fuori un intero plotone di esseri umani e combattere due spiriti in contemporanea. E Pitch ha migliaia di questi ragazzi al suo comando.
Il Generale è l’unico Fearling di alto rango comparso fino ad ora, ma ha avuto la sfortuna di combattere contro i peggiori avversari che potevano capitargli : Sandman, che possiede i poteri opposti al suo creatore ( e quindi può convertire la sua stessa essenza ) e Rapunzel, che possiede una parte dei poteri dell’Uomo della Luna in persona ( la cosa verrà spiegata più avanti ).
Essendo un Fearling di alto rango, però, è riuscito comunque a sopravvivere. Certo, attualmente è solo una mano…ma solo per il momento.
Detto questo vi auguro una buona lettura! Prima, però, una domanda: secondo voi dovremmo spostare questa storia nella sezione Le 5 Leggende?


 
 Capitolo 7 - How to fight a dragon

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“Awake in the sky
We break up so high, alright
Let's make it our own,
Let's savor it
We go where no one goes
We slow for no one
Get out of our way...”
John Powell – Where No One Goes
 

Le nuvole si erano rischiarate, trasformando il cielo in una perfetta distesa azzurra, quasi mescolata con lo splendido spumeggiante mare cui faceva da cupola.
Il sole picchiava alto con i propri raggi; riusciva a percepirlo attraverso ogni poro della pelle spruzzata di lentiggini e le ciocche di capelli castani, ma soprattutto l'armatura progettata per resistere alle più rigide temperature.
Hiccup Horrendous Haddock III tirò un lungo sospiro mentre allungava il braccio per asciugarsi il sudore dalla fronte. Dinnanzi a lui, l'immensa distesa d'acqua salata scintillava alla luce del sole.
Camminò lungo il pavimento della coperta portandosi sopra la prua della nave vichinga, dalla tradizionale figura di un drago rampante, e scrutò l'orizzonte con gli occhi color delle foglie in primavera: come si aspettava, ecco manifestarsi l'innalzarsi di una profonda barriera di nebbia, lontana ancora almeno qualche altro miglio.
<< Astrid… >> chiamò, girandosi nella direzione della moglie << ci siamo. >>
A quella parole, una figura discese dall'albero maestro dell'imbarcazione, atterrando con un tonfo dei piedi al di sopra del ponte.
Si trattava di una giovane donna dai lunghi capelli biondi raccolti in una morbida treccia che le cadeva sulla schiena, grandi occhi azzurri e un volto di rara bellezza. Aveva un corporatura ben piazzata, onde a testimoniare la linea di sangue guerriera di cui faceva parte.
Costei era Astrid Hofferson, moglie di Hiccup Haddock e regina ufficiale del popolo dei vichinghi di Berk.
Senza perdere tempo, si avvicinò al compagno con un balzo e scrutò l'enorme banco di nebbia che li sovrastava.
<< Sicuro di non averci mandato fuori rotta? >> chiese con un sorriso giocoso, mentre volgeva lo sguardo in direzione di Hiccup. << Preferirei riportarti a casa tutto intero… assieme alla barca, se possibile. >>
<< I miei calcoli vi hanno forse mai deluso, mia signora? >> ridacchiò il capo di Berk << Mi auguro piuttosto che abbiate la prontezza da capire dove attraccare. >>
<< Dimentichi chi ti ha insegnato a farlo >> gli disse con un roteare degli occhi, per poi piantargli un rapido bacio sulla guancia.
Fatto questo, girò nuovamente la testa verso il banco di nebbia, mentre la nave si addentrava nella coltre di vapori.
<< Pensi che saranno felici di vederci? >> sussurrò quasi a se stessa, il tono di voce ornato da un sottofondo di nostalgia misto a preoccupazione.
Dèi, era da praticamente un anno che non facevano loro visita. E se si fossero dimenticati di loro? O peggio… se li avessero attaccati, credendoli una minaccia?
Questi erano i pensieri che l'avevano tormentata da quando avevano cominciato quel viaggio appena due giorni fa.
E più si avvicinavano alla loro destinazione… più quella sensazione di disagio si faceva forte.
Dal canto suo, Hiccup non provava nulla di diverso dalla compagna. Anzi, forse per lui era anche peggio, considerando come si era sentito quando Sdentato aveva finalmente trovato la propria compagna, mettendo quasi da parte la loro profonda amicizia.
Il pensiero di poter essere completamente dimenticato dall'amico drago, o addirittura attaccato…era orribile.
Tirò un lungo respiro e fissò Astrid negli occhi.
<< Voglio crederci >> replicò, accorato e denso di una speranza sincera.
La giovane donna rilasciò un sonoro sbuffo.
<< E io, ogni tanto, vorrei avere il tuo insopportabile ottimismo >> borbottò con un debole sorriso, mentre la nave fuoriusciva dal banco di nebbia ed entrava in uno stralcio di mare aperto.
E al centro di quella distesa azzurra, ecco che gli occhi di Astrid si posarono su un anello di rocce che spiccava proprio al centro del quadrante: il Mondo Nascosto, patria dei draghi e ultimo luogo sicuro rimasto per quelle magnifiche creature, al riparo da coloro che volevano ucciderli o imprigionarli per i loro scopi nefasti.
<< Eccolo >> sussurrò, mentre afferrava la mano del compagno.

(Track 10: 
https://youtu.be/SuX1SXRzQy4 )

Hiccup sentì una morsa avvolgergli lo stomaco, ma la ignorò. Quindi strinse di rimando la mano della moglie e si preparò ad attraccare.
Una volta sugli scogli, fissarono l’enorme cratere che s’inoltrava nelle viscere della terra, e da cui colavano enormi cascate d’acqua salata.
Fortunatamente, da quella parte del litorale era situato un sentiero di rocce che scendeva in un circolo tortuoso verso il basso. Era un po' ripido e scosceso, ma i due sposi erano abituati ad ambienti del genere.
Proseguirono sicuri, appiattiti lungo la parete di roccia in fila indiana, un passo alla volta.
Astrid cominciò subito a guardarsi attorno in cerca di potenziali minacce, facendo attenzione a non provocare troppo rumore e cercando con tutta se stessa di non posare la mano sull'elsa della propria ascia. Quando si trattava di draghi, la cosa migliore da fare era sempre quella di sembrare il più innocui possibili.
Alcuni sibili e grugniti riecheggiarono attorno a loro, l'eco di suoni molto più lontani. Erano vicini.
Capirono di essere giunti proprio a destinazione quando la scalata terminò e le pareti di roccia iniziarono ad irradiare luci di mille colori, tra cui rosa, blu e giallo.
Dinnanzi a loro si stagliavano decine e decine di vani di pietra lavica separati tra loro da sentieri e precipizi, mentre stalattiti e stalagmiti fosforescenti fornivano al complesso una luce naturale.
Ora era possibile distinguere i mitici draghi, ciascuno di ogni specie, forma, colore e dimensioni, alcuni intenti a volare sull'alto soffitto di quella gigantesca caverna, altri a camminare tra i sentieri o a nuotare in naturali pozze d’acqua, altri ancora ad accudire le uova o i cuccioli già nati nei nidi.
<< È proprio come lo ricordavo >> sussurrò Astrid a bassa voce, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di fuoriuscirle dagli occhi.
Non aveva mai pianto davanti a Hiccup, e non avrebbe certo cominciato oggi. Tuttavia, la vista davanti a lei fu sufficiente a farle considerare l'idea di lasciarsi andare.
Ancora non riusciva a crederci. Era passato solo un anno dall'ultima volta che aveva visto un drago, eppure...
<< Avevo quasi dimenticato quanto fossero belli. >>
<< Non sono belli >> mormorò Hiccup, la voce rotta dall'emozione che non si era mai preoccupato di trattenere di fronte a lei << Sono splendidi. >>
Incapace di trattenersi, non poté fare a meno di sporgersi appena dal dirupo di fronte a loro e di tenere sollevato il collo alla disperata ricerca di un paio di familiari ali squamate di nero.
Astrid fece per dirgli di tirarsi indietro, consapevole che un drago dalla vista abbastanza acuta sarebbe stato capace di individuarlo. Tuttavia, uno scricchiolio alle sua spalle la costrinse a fermarsi.
Si girò lentamente… e i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa e il timore reverenziale.
<< Ehm… Hiccup >> iniziò nervosamente, mentre picchiettava la spalla del compagno. << Abbiamo compagnia. >>
Le parole della ragazza, seguite da un ringhio basso, riscossero Hiccup dalla contemplazione e lo fecero voltare di scatto. E subito si diede dell’idiota, cosa abbastanza abituale per lui, nonostante di fatto avesse più cervello di quasi tutti gli abitanti della sua isola.
Tre gronki - grossi draghi dalle corte zampe, corporatura tozza, piccole ali e una grossa mascella dai denti aguzzi - li avevano individuati e accerchiati, inchiodandoli sul posto con i loro piccoli occhi gialli dal taglio affilato.
Le tre bestie ringhiarono, battendo ciascuno una zampa sul terreno come a mostrarsi più minacciosi. E ci riuscivano benissimo.
D’istinto, il capo di Berk si portò immediatamente al fianco della compagna e le strinse forte la mano. Era prevedibile il comportamento dei draghi, dopotutto avevano appena invaso il loro territorio.
Al contempo, altri ringhi e sibili risuonarono alle spalle della coppia, cosa che spinse Astrid a girare appena la testa per controllare la situazione. Altri draghi avevano cominciato a farsi strada verso di loro. Uncinati, Bizippi, Incubi Orrendi… stavano tutti con gli occhi puntati sul di loro e i musi adornati da espressioni minacciose.
Fu allora che la ragazza si rese conto che erano circondati, senza alcuna possibilità di fuga.
<< Qualche idea? >> chiese a Hiccup, nascondendo il proprio nervosismo.
Il giovane uomo fece cenno alla moglie di portarsi dietro di lui ed estrasse la sua fedelissima spada in ferro. L’arma era stata fornita di due comparti contenti polvere capace di prendere fuoco e il gas altamente infiammabile raccolto dagli Orripilanti Bizzippi di Berk, che per ovvie ragioni stava diventando sempre più scarso.
La accese e con un gesto la agitò dinnanzi a sé, generando cerchi di fuoco che distrassero i draghi, facendoli concentrare su di essi e perdere di vista i loro propositi di caccia.
Poi azionò il gas verde del Bizippo - spargendolo attorno a loro - e gli diede fuoco, generando scintille che spinsero i draghi ad indietreggiare. A quel punto, alzò le mani nel gesto universale della resa e della pace.
I rettili cominciarono a guardarsi l'un l'altro con espressioni incerte, mentre altri sembravano ormai pronti ad attaccare la coppia, anche se intimoriti dall'improvvisa abilità dimostrata dal ragazzo.
Ma in quel preciso istante, prima ancora che potessero fare anche solo un passo, un ruggito a Hiccup molto familiare risuonò dalle profondità della grotta.
Il cuore del vichingo mancò un battito, mentre i vari draghi si drizzarono di colpo, seguendo quel richiamo come uno sciame di falene di fronte ad una fiammella. Poi, una sfocatura nera attraversò in volo la mandria di bestie, rapidamente seguita da un’ombra bianca e pallida.
Pochi secondi dopo, la possente figura di Sdentato, l'ultimo Furia Buia, atterrò di fronte alla coppia di vichinghi, frapponendosi tra loro e lo sciame di draghi.
Il rettile lanciò un ruggito d'avvertimento e scoprì le zanne acuminate, mentre veniva rapidamente raggiunto da un drago dalle fattezze molto simili alle sue, ma dalle scaglie che sembravano del colore della neve appena caduta.
Ella era la Furia Chiara, compagna di Sdentato e regina di fatto dei draghi che abitavano le viscere del Mondo Nascosto.
Il drago nero emise un ringhio, fissando dritto negli occhi ciascuno dei suoi simili lì presenti. Questi lo sostennero per qualche istante, poi chinarono il capo, sottomessi, e lentamente iniziarono a sciamare lontano dallo sprazzo. Dopodiché, le due Furie si girarono in direzione della coppia.
Gli occhi verdi di Sdentato incontrarono quelli dell’umano che molti anni orsono gli aveva salvato la vita.
Hiccup aveva lo sguardo ricolmo di sorpresa, letizia, felicità e sollievo messi insieme. Era passato un anno da quando i draghi se n’erano andati… ma ora che lo aveva davanti, al vichingo sembrava quasi che fosse passato molto più tempo.
<< Ehi, bello >> fece, sorridendo e facendo un passo avanti << ti ricordi di me? >>
La reazione del rettile fu praticamente istantanea. Si slanciò sul ragazzo con un balzo e cominciò a leccarlo da capo a piedi, gemendo per la gioia e ignorando completamente i lamenti di Hiccup. Astrid osservò l'intera scena con un sorriso di pura e genuina felicità, ritrovandosi incapace di trattenere una risata.
In quel preciso istante, un gracchiare familiare alla sua sinistra attirò l'attenzione della giovane donna. Si voltò, e i suoi occhi incontrarono un paio di pupille gialle incastonate un muso tondo e dalla carnagione azzurra che ricordava vagamente la testa di un pappagallo.
La ragazza sentì il proprio fiato mozzarglisi in gola, mentre la femmina di Uncinato Mortale le si avvicinava e cominciava ad annusarla.
<< Tempestosa >> sussurrò con voce flebile.
Gli occhi della draghessa si spalancarono di fronte al riconoscimento reciproco e le si accoccolò di fianco, bramando grattini e carezze.
<< EHI! Sdentato! Piantala! Maledizione, lo sai che non ci si lava così! >>
Mentre Hiccup ostentava finte lamentele per il trattamento rifilatogli dall’amico drago, la Furia Chiara si avvicinò loro e sporse il suo muso verso l’umano, dandogli un affettuoso buffetto sulla guancia.
Il ragazzo, sorpreso, allungò una mano e le fece una carezza sulla testa.
<< Felice di rivedere anche te, bella >> salutò gentilmente.
Dopo essersi liberata dalle attenzioni di Tempestosa, Astrid camminò fino al compagno e lo aiutò ad alzarsi.
<< Sembra che il tuo ottimismo non fosse poi così fuori luogo >> commentò con un sorriso divertito.
<< Che ti dicevo? >> puntualizzò il compagno, mentre le due Furie gli si sistemavano sotto le braccia emettendo un verso molto simile a delle fusa.
<< Accidenti, non pensavo di essere diventato tanto popolare per la tua signora, bello >> borbottò, osservando nuovamente il drago bianco che gli si accoccolava accanto.
A quelle parole, Sdentato gli tirò un colpo con una squama del capo, strappandogli un verso di protesta. Per un attimo il ragazzo pensò fosse stato un atteggiamento di gelosia, ma l’espressione del drago era più che altro di disappunto. Lo fissò, cercando di interpretare al meglio cosa avesse voluto comunicargli con quel gesto.
Il Furia Buia fissò la propria compagna, e poi di nuovo l’umano. Alla fine, quest’ultimo capì.
<< Oh, certo! >> esclamò << Siamo proprio degli sciocchi! E pensare che ci siamo dimenticati di darle un nome per tutto questo tempo! >>
Sentendosi chiamata in causa, la Furia Chiara puntò gli occhioni verso il capo di Berk, in evidente attesa.
Lui socchiuse gli occhi, pensieroso, finché l’ispirazione gli salì alle labbra: << Luccicante(1) >>.
La draghessa inclinò appena la testa, come se stesse valutando se quel nome le piacesse o meno.
Anche dopo tutti questi anni, Astrid rimaneva sempre sorpresa dall'intelligenza che queste creature possedevano. Nonostante non fossero capaci di parlare la lingua umana, erano perfettamente in grado di capirla.
Dopo qualche altro secondo, la Furia Chiara annuì con approvazione e diede una rapida leccata al volto di Hiccup, facendo gemere il vichingo una seconda volta.
<< Mi sa proprio che il ritorno dovrai fartelo a nuoto >> commentò la moglie, simulando un'espressione disgustata e facendo finta di tapparsi il naso.
<< Questo è praticamente ammettere di voler lasciare vostro marito in pasto agli squali…e pertanto, la confessione di volervi impossessare di Berk, oltre che un palese insulto alla mia regale persona! Tradimento e vilipendio! >> esclamò Hiccup, per poi scoppiare a ridere e lasciarsi cadere sdraiato a terra, con Sdentato che gli si sistemava dritto sul ventre.
La bionda fece per controbattere con un'arguta osservazione, ma un qualcosa la costrinse a fermarsi di colpo. Notò che alcuni draghi si erano come bloccati, e ora avevano gli sguardi puntati verso il gigantesco cono di apertura del Mondo Nascosto che si stagliava sopra le loro teste
Astrid strinse gli occhi e tese le orecchie. Fu allora che sentì uno strano sibilò risuonare tra le viscere della caverna.
<< Hiccup… c'è qualcosa che non va >> disse seriamente.
A quelle parole, Hiccup si drizzò di colpo, seguito rapidamente da Sdentato.
Il drago strinse gli occhi e alzò la testa nella stessa direzione verso cui puntavano i suoi sudditi.
All’improvviso ci fu il rumore di un tuono…e l’intera struttura di pietra vacillò. Luccicante agguantò Hiccup e Tempestosa sorresse Astrid, mentre Sdentato indietreggiava di scatto verso di loro, emettendo un ringhio basso.
Poi, un lampo improvviso illuminò il complesso di cunicoli, e una misteriosa scia infuocata entrò di getto attraverso il buco del cratere del Mondo Nascosto e precipitò giù, sempre più giù, verso il basso, generando una potente onda d’urto che sbalzò via i cinque.
Hiccup e Astrid caddero nel vuoto con un urlo, ma subito Tempestosa, Sdentato e Luccicante si gettarono in picchiata verso di loro.
L’Uncinato e il Furia Buia agguantarono i propri cavalieri, e questi si serrarono alla loro groppa quasi d’istinto, come ai vecchi tempi. Stavolta, però, era preclusa la presenza delle selle, per cui faticarono qualche istante a tenersi saldi e a stabilizzarsi.
I due draghi spalancarono le ali e planarono, frenando bruscamente la caduta. Subito vennero raggiunti da Luccicante, la quale guardò il proprio compagno drago negli occhi e gli indicò il basso della caverna con il muso.
Sdentato, seguito da Hiccup, osservò giù e vide uno strano bagliore provenire dal fondo dell’immenso cunicolo scavato nel fondo oceanico.
Astrid lanciò al compagno un'occhiata laterale.
<< Dovremmo andare a controllare >> disse con tono di fatto, mentre metteva la mano destra sull'elsa dell'ascia.
Qualunque cosa fosse, aveva sicuramente messo in agitazione i draghi, e questo non era affatto un buon segno.
Hiccup annuì semplicemente. Si piegò e fece una carezza all’amico drago.
<< Andiamo, bello >> gli sussurrò, poi si raddrizzò e si tenne ben saldo alle sue squame.
Sdentato lanciò un verso di profondo consenso e si gettò nuovamente in picchiata tra le rocce, seguito dalla Furia Chiara e dall’Uncinato, dritto verso la misteriosa luce.
Il viaggio fu molto breve, ma Hiccup provò comunque una gioia indescrivibile. Il vento che gli picchiava sul viso e gli scorreva tra i capelli, la sensazione di essere in cima al mondo, la velocità con cui si stavano muovendo…tutte cose che pensava che non avrebbe mai più provato.
Infine, il trio di draghi planò a terra, proprio di fronte alla fonte di luce.
Hiccup e Astrid scesero dalla groppa dei rettili e fissarono l’area davanti a loro con evidente sorpresa.
C’era un cratere fumante che spiccava lungo il bordo orientale di quella sezione di caverna. Un grosso buco scavato nel terreno e circondato da draghi, al cui interno poggiava una sorta di strano cubo incandescente, nero come carbone ma illuminato da un intenso calore. Sembrava quasi una scatola.
Astrid fissò lo strano oggetto con uno sguardo contemplativo, scrutandolo da ogni angolo.
<< Cosa pensi che sia? >> chiese rivolta in direzione del compagno, pur non perdendo mai di vista il cubo.
Hiccup si avvicinò cautamente a passi lenti, e si piegò appena sulle ginocchia per esaminarlo più da vicino, seppur da una distanza di sicurezza. Sdentato istintivamente camminò al suo fianco e allungò il muso ad annusare, per poi assottigliare lo sguardo e ringhiare di conseguenza.
Hiccup osservò la reazione con interesse e, quasi contagiato dall'amico, si incupì di colpo.
Quell’oggetto gli stava dando una terribile sensazione. Era come se si trovasse in presenza di una vera e propria minaccia che non riusciva a comprende.
<< Nulla di buono >> sussurrò, rispondendo alla domanda della moglie.
E in quel momento… accadde.
Un lampo di luce bianca illuminò l'oscurità della caverna, seguito rapidamente da un altro ronzio che fece drizzare la testa di ogni drago presente nella zona.
Un vortice che pareva fatto di nebbia e brina fuse assieme si materializzò come dal nulla a circa una decina di metri dal luogo dello schianto, rimanendo sospeso a mezz'aria come sorretto da una forza invisibile.
Hiccup e Astrid rimasero fermi e immobili, completamente presi in contropiede da una simile visione. La loro meraviglia si trasformò presto in timore quando qualcosa fuoriuscì da quel vortice luminoso. Qualcosa di davvero grosso.
Prima videro una testa allungata dalle fattezze rettili, adornata da un paio di sfere rosse come il sangue e denti affilati che sembravano coltelli. Seguì subito un corpo serpentino color carbone sorretto da quattro robuste zampe artigliate, mentre un paio di ali nere sbucavano dalla schiena del drago più terrificante che i due vichinghi avessero mai visto.
Quella era l'immagine fatta e finita di ciò che i bambini di Berk sognavano in un tempo ormai lontano, quando tentavano d'immaginare l'aspetto di una Furia Buia. Un drago che pareva la progenie stessa del fulmine e della morte. Un incubo divenuto realtà.
Astrid lanciò un'occhiata ad Hiccup.
<< Sai di che specie si tratta? >> chiese nervosamente.
Hiccup fissò la creatura scioccato. << No! Non è nessuna delle razze descritte nel libro! >>
All'inizio aveva pensato effettivamente ad una Furia Buia, ma era il colore ad averlo ingannato: pur essendo nera come la notte, non aveva la fisionomia di Sdentato né le dimensioni che anzi, erano spaventosamente enormi. Inoltre, il muso era più lungo, le corna più ricurve e sottili così come le ali, e gli occhi erano due palle di fuoco fiammeggianti.
La cosa più sconcertante fu che non sembrava avere una consistenza prettamente solida, era come se fosse fatto di rivoli di fumo oscuro uniti tra loro a formare un'immagine parzialmente tridimensionale.
Come lo vide sbucare, Sdentato ringhiò minaccioso e volò per portarsi innanzi ai due umani, fiancheggiato dalla compagna Luccicante e da Tempestosa.
Il Furia Buia ruggì, e dalla cascata di brividi che gli invase la pelle, Hiccup intuì che l'amico drago stava cercando di utilizzare l'acquisito potere di Alfa per tentare di dominare e scacciare l'intruso.
Il misterioso drago inclinò appena la testa, come se stesse valutando Sdentato a sua volta. Passò gli occhi rosso sangue per la caverna, fermandosi appena su Hiccup, Astrid e la Furia Chiara.
Poi, guardò brevemente il resto dei draghi raccolti, i quali avevano tutti assunto espressioni rabbiose nei confronti di quella che avevano identificato come una potenziale minaccia. Infine, gli occhi della bestia si posarono sulla scatola a pochi passi da Hiccup… e parvero allagarsi.
Il Fearling lanciò un ruggito misto ad un grido stridulo che fece rabbrividire la coppia di vichinghi. Sembrava più l'urlo di uno spettro che il vero e proprio verso di un drago.
Poi, la bestia si lanciò direttamente verso Hiccup.
Fortunatamente, l’esperienza accumulata in combattimento dal ragazzo gli salvò la vita. Appena il drago oscuro si era girato verso di lui, ogni suo muscolo del corpo si era teso e l’aveva fatto balzare di lato, permettendogli di schivare con agilità quell’attacco.
Non era ancora fuori pericolo, però. Avvertì alle spalle un sibilo e fu costretto a retrocedere da due palle di plasma violaceo, sputate da Sdentato e Luccicante in contemporanea.
Lo strano drago indietreggiò per il colpo subito e fece schioccare una lunga lingua biforcuta.
Il Furia Buia lanciò nuovamente un potente ruggito e poi rizzò la schiena, puntando le pupille contro il Fearling. Il messaggio dettato dal potere Alfa era stato chiaro anche ai due umani: “Attaccate!”.
Ma proprio mentre ciascun drago lì presente si preparava letteralmente ad aprire il fuoco semplicemente spalancando le fauci, l’oscuro rettile ruggì a propria volta.
Hiccup, per un solo istante, sentì il fiato mozzarglisi in gola. Non era certo la prima volta che sentiva un drago ruggire, ma quello aveva qualcosa di diverso, qualcosa che gli aveva fatto rizzare ogni capello dietro la nuca. Anche Astrid sembrò risentirne parecchio, ma subito si fece coraggio e sguainò la propria ascia.
Sdentato, Luccicante e Tempestosa assottigliarono lo sguardo, illesi, mentre il resto dei draghi, una volta udito quel suono, bloccò sul nascere il proprio attacco ed indietreggiò di colpo: alcuni si accucciarono su loro stessi, altri semplicemente abbassarono il capo, e altri ancora si nascosero dietro i propri simili.
Sdentato sollevò il capo a fissarli, colto di sorpresa: il suo ordine era stato completamente annullato. Provò a ruggirlo di nuovo, e vide alcuni tra i draghi notoriamente più intrepidi cercare di risollevarsi e di sputare fuoco, ma incapaci di completare l’azione. Altri, invece, rimasero al proprio posto, tremanti.
Allora la Furia Buia capì: avevano paura. Qualunque cosa avesse fatto quell’oscuro nemico introdottosi nel suo regno, stava contrastando con disarmante facilità il suo potere di Alfa, inchiodando i draghi con la paura. Solo la sua sposa e Tempestosa non sembravano risentirne affatto, pur fissando gli altri rettili scioccate e confuse quanto lui, seguite da Hiccup e Astrid.
Al contempo, il drago oscuro arricciò le labbra in un sorriso predatorio e sembrò deriderli con una risata bassa e gutturale, qualcosa che Sdentato non aveva mai udito prima in nessun'altra specie di drago. Quella creatura… non era sicuramente naturale.
Il Furia Buia lo fissò con un’occhiata decisamente furiosa. Spalancò le ali e le fauci, ruggendogli contro in tono di sfida. Luccicante e Tempestosa lo affiancarono, i petti gonfi di orgoglio.
Hiccup percepì chiaramente la tensione della battaglia imminente. Non intendeva lasciare il suo amico e gli altri draghi a combattere da soli.
Guardò Astrid e le fece un cenno d’intesa, estraendo la propria arma. La bionda lo seguì a ruota, sguainando l'ascia e preparandosi all'imminente battaglia.
Nello stesso istante, il Fearling ruggì una seconda volta e si lanciò alla carica, puntando verso il gruppo.
Sdentato fu il primo a farsi avanti ed emulò l'azione dell'avversario. Quando entrambe le bestie s'incontrarono, proprio al centro della caverna, l'onda d'urto generata dallo scontro dei loro corpi fece tremare le stalattiti che circondavano l'area, producendo un sonoro tonfo che riecheggiò per tutta la lunghezza della grotta.
Il Fearling sibilò minaccioso e girò rapidamente su se stesso, colpendo il Furia Buia con la coda irta di spuntoni e mandandolo a sbattere contro una parete.
<< Sdentato! >>
Hiccup, senza pensarci due volte, corse immediatamente da lui per aiutarlo.
Nel mentre, Tempestosa si lanciò in suo aiuto: fece un balzo sfruttando le ali e si lanciò addosso al nemico per cercare di atterrarlo su un fianco e mordergli un lembo di pelle.
In aiuto giunse anche la Furia Chiara, che mirò con le palle al plasma scaturenti dalla bocca verso le ali del mostro, mentre Astrid cercò di conficcargli l’ascia nella coda. Tutto sommato, anche se non faceva più parte delle sue mansioni, ricordava ancora come si combatteva un drago.
Il Fearling ruggì per il fastidio e tentò di azzannare le sue assalitrici con movimenti scattanti delle poderose mascelle. Il trio, tuttavia, riuscì a evitare i colpi con maestria, alternando brevi fughe a rapidi contrattacchi che lasciarono sontuosi segni nelle scaglie della bestia.
Apparentemente stufo dei loro tentativi di sottometterlo, il drago si alzò di scatto in posizione eretta, mentre la parte superiore del petto e il collo cominciarono a illuminarsi di un intenso bagliore viola.
Appena pochi secondi dopo, il Fearling riverso sulle combattenti un torrente di fiamme del medesimo colore.
Ma ecco che, all’improvviso, una vampata rossa si interpose fra loro, scontrandosi con quelle viola del rettile nero e dissolvendole. Astrid vide Hiccup con la spada di fuoco stretta in entrambe le mani: l’intelligente vichingo ne aveva fatto roteare la lama incandescente, riuscendo a creare una fiammata opposta a quella avversaria.
Il Fearling fece schioccare le zanne, affilando lo sguardo infastidito. Levò la zampa e gli scagliò contro un’artigliata con tutta l’intenzione di buttarlo malamente via, ma Hiccup bloccò il colpo infilzando la lama nel palmo sella creatura. Fatto questo, azionò il gas del bizippo e vi diede fuoco, riuscendo appena in tempo a saltare all’indietro per non essere colpito dall’esplosione conseguente.
Il Fearling venne momentaneamente intontito dal colpo, ma solo per pochi secondi, sorprendendo non poco Astrid. Dopotutto, un simile attacco sarebbe stato sufficiente per danneggiare pesantemente anche un Incubo Orrendo, eppure quella bestia se l'era scrollato di dosso come se niente fosse. Era sicuramente molto più resistente di qualunque altra specie di drago avessero mai incontrato, sebbene la giovane donna avesse cominciato a intuire che quell'essere era tutto fuorché un drago.
Il suddetto mostro ringhiò verso Hiccup e balzò in avanti, inchiodando il vichingo a terra. Fatto questo, spalancò la bocca e si preparò a ridurlo in cenere. Tuttavia, non appena questo aprì le fauci, una sfera al plasma lo centrò in pieno muso, poi un’altra sulla zampa, e poi un’altra ancora sulla schiena.
Hiccup strisciò faticosamente per sgusciare via dalla presa del Fearling, osservando Sdentato tornare alla carica, il corpo illuminato sulla zona delle placche dorsali e parte del capo da una luce di un blu iridescente. Spalancò le ali e scagliò l’ennesima sfera al plasma in direzione dell’avversario.
Il Fearling evitò quell'ultimo colpo per un pelo e si lanciò in aria contro l'alfa.
Fu così che i due draghi iniziarono a scambiarsi colpi mentre rimanevano sospesi nel vuoto. Morsi andarono a segno, graffi vennero scavati nella pelle, ma laddove quelli subìti da Sdentato restavano, quelli del suo avversario guarivano subito dopo, come se le sue squame avessero vita propria.
A quel punto, le due bestie iniziarono a bersagliarsi di vampate e colpi di plasma, alcuni dei quali vagarono senza meta per la cavarne, generando esplosioni, abbattendo stalattiti e sollevando pezzi di roccia e terreno.
Tempestosa e Luccicante cercarono di riparare i due umani aprendo le ali. Nel mentre, Hiccup stava osservando lo scontro, frustrato e preoccupato.
<< Non può farcela da solo! >> esclamò << Quella cosa sembra essere in grado di rigenerarsi! Dobbiamo attaccarlo con tutto quello che abbiamo! >>
<< Un po' difficile farlo da qui >> borbottò Astrid, prima di lanciarsi verso Tempestosa.
Senza perdere tempo, saltò in groppa al drago con un balzo e volse lo sguardo in direzione di un Hiccup visibilmente esitante.
<< Ricordi ancora come si fa, non è vero? >> chiese con un ghigno, mentre puntava un dito verso Luccicante.
<< Non sei divertente! >> sbottò il ragazzo, poi si girò molto titubante verso la Furia Chiara.
<< Ah… >> fece, apparentemente imbarazzato. << Dobbiamo salvarlo ancora una volta, bella. Ma questa volta, lo faremo alla vecchia maniera. >>
E le indicò Astrid e Tempestosa in un gesto eloquente.
La Furia Chiara inclinò appena la testa di lato, come se stesse cercando di scrutare direttamente nella sua anima. Dopo appena un paio di secondi, le pupille azzurre del drago parvero allargarsi e il rettile arricciò ambe le labbra a imitazione di un placido sorriso: abbassò appena il corpo verso terra e fece cenno al vichingo di salirvi sopra.
Hiccup sorrise rincuorato, e con un balzo le si issò sulla schiena e si aggrappò saldamente con le cosce ai suoi fianchi, stringendo delicatamente le dita attorno alle corna.
Luccicante spiccò un balzo e si sollevò in volo, dritta verso i due draghi intenti a combattere, assieme alle figure di Astrid e della sua Uncinato Mortale.
Prendendo la mira, sputò una palla di plasma contro gli occhi del Fearling, per allontanarlo dal compagno Furia Buia.
Il mostro ruggì per la collera e sbatté rapidamente le ali, proiettando il corpo all'indietro e attaccandosi alla parete opposta della caverna. Rimase appeso a testa in giù, volgendo un'espressione di puro odio nei confronti dei suoi avversari.
Poi, alzò la coda e la mosse come una frusta. Gli spuntoni che ne adornavano l'estremità partirono come tante frecce in direzione del gruppo, pronti ad infilzarli.
Tempestosa si portò in avanti, spronata da Astrid, e a propria volta menò un colpo con la coda, lanciando i propri aculei. Le punte acuminate si scontrarono contro quelle d'ombra del rettile oscuro, dissolvendone gran parte, mentre le due Furie scartarono di lato per schivarli.
A quel punto, Luccicante e Sdentato puntarono dritti alle ali del Fearling.
La prima consentì al proprio cavaliere di infilzarne una, mentre la Furia Buia cominciò a mordere l’altra senza pietà.
Il Fearling ruggì per il dolore, ma riuscì a rimanere attaccato alla parete della grotta. Spalancò le fauci e sputò una vampata che colpì in pieno la Furia Chiara, scagliandola via.
Di fronte a quella scena, gli occhi di Sdentato parvero illuminarsi di luce propria; si lanciò nuovamente contro l’incubo, addentandolo al collo.
Quell'azione improvvisa prese il mostro in contropiede. Mollò l’attracco sul muro della grotta, ma non prima di aver afferrato il corpo di Sdentato con la propria coda.
A causa delle ali danneggiate, la bestia cominciò a precipitare…portandosi dietro l'avversario.
Entrambe i draghi si schiantarono a terra, proiettando una densa nube di polveri per diversi metri.
Pochi secondi dopo, la figura di Sdentato venne sbalzata contro una stalattite, mentre dalla coltre fuoriuscì il Fearling ringhiante.
Anche Hiccup e Luccicante erano impegnati in una rovinosa caduta verso il fondo della grotta.
Il ragazzo era scivolato giù dalla groppa a causa della vampata nemica, e si era ritrovato stretto tra le ali di una Furia Chiara più che decisa a proteggere l'umano che tanto era caro e prezioso al suo compagno.
<< Tempestosa! >> urlò Astrid, in preda al panico.
L’Uncinato si lanciò in picchiata verso i due, li raggiunse e agguantò il corpo della draghessa tra le zampe, tenendola saldamente stretta. Fatto questo, planò dolcemente e li adagiò a terra, atterrando di conseguenza.
<< Hiccup! >>
Astrid corse da Luccicante, la quale aprì le ali e le mostrò il cavaliere perfettamente illeso, seppur coperto di fuliggine. Hiccup si sorresse alla moglie per qualche istante, poi si voltò preoccupato a fissare la figura appena ricomparsa del Fearling.
Quel nemico sembrava invincibile, il vichingo poteva già vedere le sue ali che cominciavano a rigenerarsi.
Un solo pensiero attraversò all’unisono la mente della coppia: non potevano sconfiggerlo.
Ma in quel momento, quando ogni speranza sembrava ormai persa… ecco che un secondo portale si materializzò come dal nulla a pochi passi dallo scontro, attirando l'attenzione di draghi e umani allo stesso modo.
Per un attimo, tutto rimase immobile. Poi, una voce distintamente maschile riecheggiò per la caverna.
<< Ecco, dovremmo essere arriva… CHE DIAVOLO?! >>
A parlare era stato un ragazzo di età apparentemente molto vicina a quella di Hiccup ed Astrid, vestito nel modo più strano che i due vichinghi avessero mai visto.
Aveva folti capelli bianchi quanto il manto di Luccicante e una pelle molto pallida. Ma ciò che attirò davvero l’attenzione di Hiccup fu il lungo bastone di legno dalla punta ricurva che reggeva nella mano destra.
Assieme a lui c’era una giovane donna, una delle più belle che Hiccup avesse mai visto, ma forse era meglio dire che non ne aveva mai vista una dall’aspetto tanto etereo e grazioso: lunghi capelli di un biondo molto più chiaro di quello di Astrid, corpo esile avvolto da vesti sottili, quasi trasparenti, e la pelle pallida. Il volto dai lineamenti delicati era adornato da un paio di occhi color cielo che, non appena si posarono sul gruppo di draghi presenti nella caverna, si spalancarono per la sorpresa evidente.
<< Uhm… sono… sono… >> balbettò con un tono di voce visibilmente scioccato.
Ma Elsa non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, perché l'attenzione di tutti fu attirata dal ringhio del drago Fearling.
La bestia aveva rivolto la propria attenzione verso i due nuovi arrivati, ma in particolare i suoi occhi color delle braci era concentrati su Jack Frost. Senza perdere tempo, spalancò la bocca ed eruttò una fiammata contro la coppia.
Ma sotto gli occhi increduli di Astrid e Hiccup, i due non fecero una piega. Il ragazzo protese il bastone in avanti e la ragazza le mani: un denso getto di puro ghiaccio incontrò le fiamme, contrastandole magicamente e generando una coltre di nebbia e brina.
Elsa volse al compagno spirito un'espressione visibilmente irritata.
<< Sai… questa tua tendenza ad attirare creature maligne con la capacità di sputare fuoco… be’, sta diventando snervante >> borbottò stizzita.
<< Non direi che sono tutte maligne >> ribatté il giovane con un sorrisetto.
Dentro di sé, però, era turbato. Prima la Chimera, adesso quel drago. Sembrava davvero che i Fearling lo odiassero particolarmente, ma non riusciva a spiegarsi il perché.
Teoricamente, appartenevano ad un Pitch Black che lui non aveva mai incontrato personalmente. Ma forse, ragionò, la versione di Jack Frost sconfitta da quell’Uomo Nero sì. Avrebbe sicuramente spiegato il motivo per cui gli si accanivano contro.
Mentre reggeva il getto di ghiaccio, lo Spirito dell'Inverno volse lo sguardo in direzione dei due umani, abbigliati alla maniera che riconobbe come quella degli antichi scandinavi, anche detti in gergo “vichinghi”.
Con sua grande sorpresa, si rese conto che potevano vederli, altrimenti non era spiegabile l’espressione stupefatta che stavano volgendo a loro.
Ma la cosa più straordinaria, al momento, erano i tre grossi draghi schierati al fianco della coppia.
“ Non vedo l’ora di raccontarlo a Jamie!”
<< Ehi! >> gridò loro istintivamente << Avete intenzione di restare lì impalati tutto il santo giorno!? >>
Hiccup e Astrid sembrarono risvegliarsi dal loro torpore. La situazione era strana, certo, ma ora non era il momento di chiedersi cosa diavolo stesse succedendo.
Il drago che aveva tentato di ucciderli era una minaccia molto reale, sia per loro che per gli sputa fuoco del Mondo Nascosto. E qualunque cosa fosse… doveva essere fermato, e forse quei due misteriosi ragazzi poteva aiutare.
<< Andiamo, bello >> disse Hiccup con determinazione, mentre si lanciava in direzione della bestia. Sdentato lo seguì a ruota, accompagnato da Astrid, Luccicante e Tempestosa.
Per prima cosa, Hiccup e Astrid tentarono di distrarlo, in modo da liberare i nuovi arrivati dalla linea del fuoco. Sguainarono le armi e lo colpirono al muso, facendolo allontanare, mentre i draghi puntarono al dorso e cominciarono a bersagliarlo di fiamme e colpi al plasma.
Spiriti e umani ebbero modo di guardarsi faccia a faccia.
<< Voi sapete che cos'è quella cosa? >> domandò Hiccup, senza mezzi termini.
<< Una creatura molto cattiva e particolarmente difficile da far fuori >> rispose Jack, stringendo ambe le palpebre degli occhi in direzione del Fearling. << L'unico modo per ucciderlo è attraverso un uso combinato e costante dei nostri attacchi… ma, grosso com'è, avremo bisogno di supporto. >>
Girò la testa verso il vichingo, inviandogli un sorriso impertinente. << Conosci qualche volontario? >>
<< Oh, ne conosco più di uno >> ribatté Hiccup, ricambiando il sorriso.
Nel mentre, Sdentato, Luccicante e Tempestosa precipitarono loro di fianco, sbalzati via dal Fearling.
Si rimisero in piedi quasi subito, i volti adornati da sguardi minacciosi.
<< Raffica di fuoco! >> gridò loro Hiccup, puntando in direzione dell’incubo.
A quelle parole, la Furia Buia e l'Uncinato si portarono al fianco dei propri cavalieri e li presero in groppa. Al contempo, Luccicante si portò sopra la testa del Fearling e aprì la bocca, bersagliandogli il muso e parte delle ali.
Sdentato gli volò attorno, colpendolo a propria volta, mentre Hiccup si prodigava per ricoprirlo da capo a piedi col gas dell’Orripilante Bizippo. La sostanza prese subito fuoco, unendosi agli attacchi delle due furie e facendo gemere la bestia per il dolore.
Tempestosa eruttò una fiammata continua contro il petto della creatura, mentre Astrid, sopra la sua groppa, infieriva sulla pelle tramite l'ascia.
Il Fearling tentò di fuoriuscire dalla traiettoria di quei colpi implacabili, ma Jack ed Elsa furono rapidi ad intercettarlo con i loro poteri, producendo una coppia di raggi carichi di magia invernale che presero in pieno il ventre del mostro.
Questi ruggì per la collera e il dolore. Al contempo, la sua massiccia figura cominciò a dissolversi in una miriade di granelli color pece, esattamente come la Chimera che i due spiriti invernali avevano affrontato solo pochi minuti prima nel mondo di Elsa.
L'intera caverna venne avvolta da una luce accecante. Poi, il corpo del drago esplose con un sonoro stridulo, riversando sabbia nera sul gruppo di combattenti.
Jack Frost sollevò il bastone, e un piccolo lampo di luce azzurra si sprigionò dall’asta, avvolgendo la sabbia. La massa di granelli svanì in uno scoppio, sostituita da fiocchi di neve cadenti.
Di fronte a quel fenomeno, la luce sul corpo di Sdentato svanì e gli occhi della Furia Buia si ingrandirono.
Emise un uggiolio e spalancò la bocca, tirando fuori la lingua per afferrare uno dei fiocchi.
Tempestosa e Luccicante lo fissarono curiose, e poi tentarono di imitarlo, finendo per emettere anche loro versi di spensierata apprezzamento per quel magico fenomeno.
Al contempo, gli effetti del controllo mentale del Fearling cominciarono ad abbandonare i vari draghi raccolti nella caverna, che volsero ai nuovi arrivati espressioni custodite.
Jack ed Elsa si misero all'istante spalla contro spalle, preparandosi ad un attacco imminente. Tuttavia, un rapido ringhio di Sdentato sembrò tranquillizzare le bestie, con grande sollievo dei due spiriti.
Il Furia Buia si voltò verso di loro, rapidamente seguito da Hiccup e Astrid.
<< Ora, per l’amor di Odino… >> esordì il capo di Berk, << Uno di voi potrebbe spiegarci…COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO ?! >>
 
 

 
Boom! Com’era? Speriamo bello!
E così abbiamo introdotto anche Hiccup, Astrid e l’allegra compagnia di draghi dalla serie di film Dreamworks “Dragon Trainer”, che personalmente ritengo la migliore trilogia animata di sempre assieme a quella di Kung Fu Panda.
Il capitolo si svolge circa un anno dopo la sconfitta di Grimmel in Dragon Trainer 3, e alcuni anni prima dell’incontro tra Sdentato e i figli di Hiccup.
E sì, l'aspetto del drago fearling era ispirato alla versione draconica di Malefica. 

(1): il nome della Furia Chiara non è mai stato specificato, ma abbiamo deciso di chiamarla Luccicante ( Shining in inglese ) perché sembrava adattarsi a lei.
Nel prossimo capitolo avremo l’introduzione di un altro personaggio molto conosciuto nel fandom dei Big Four!
  
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