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Autore: kuroichigo    01/04/2020    1 recensioni
Per superare la quarantena, ho deciso di cimentarmi in una challenge da qui fino al 05/04/2020.
Ogni testo ha circa 200 parole, non penso le farò collegate fra loro! Vi invito a farla a vostra volta :)
I prompt:
29.03_ Libertà
30.03_ Banchetto
31.03 _Ricordo
01.04_ Lentiggini
02.04_ Vuoto
03.04_Scudiero
04.04_Biblioteca
05.04_Voce
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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PROMPT – Lentiggini
parole: 763
data: 01/4/2020

Never here

Tom passò davanti al piazzale dove il circo stazionava, non c'erano animali ammaestrati, era una congrega di artisti, non di ammaestratori. Gli unici animali presenti erano i loro cani o gatti da compagnia.
Superò la tenda degli equilibristi, arrivando davanti al baracchino delle marionette. Mr Woody era un vecchietto dall'aria sempre spensierata che viaggiava sui carrozzoni del circo, il suo numero era proprio quel vecchio baracchino di pupazzi, che seguivano solo le mamme con i bambini più piccoli, quelli dell'asilo per intenderci. Lo ricordava come un uomo paffuto e simpatico, quell'anno si era presentato senza la solita barba e sembrava di poco più giovane, ma era il bonaccione di sempre.
Tutti i bambini del quartiere aspettavano settembre solo per vedere il circo che puntualmente arrivava in città nel primo weekend del mese, lui compreso. Era l'unica novità divertente di settembre, mese infausto dove la scuola aveva sempre inizio.
Sostava per ben un mese prima di riprendere il viaggio verso le abituali sedi europee, quindi aveva fino ad ottobre per godersi le serate nel piazzale con i suoi amici.
Diede un'occhiata ai protagonisti di quel teatrino: due pupazzi dalle fattezze maschili, era chiaro dai capelli corti, i vestiti azzurri e verdi, il cappellino calcato sulla testa con su un numero.
Forse due giocatori di un team? Ricordava le storielle di Mr. Woody come semplici ed immediate, ogni tanto si fermava a guardarle anche lui.
Sua madre gli raccontava ogni anno di come anche lui, pochi anni prima, rimanesse incantato davanti alle marionette così ben realizzate dal bonario vecchietto, asserendo ogni volta a quell'episodio in cui, anni fa, aveva chiesto all'anziano il permesso di poter avere una delle sue bambole.
Ne era estremamente geloso, “con tutte le ore che ci metto a realizzarle, non riesco proprio a privarmene” aveva detto a sua madre, lui c'era rimasto male, ma se n'era dimenticato in fretta. “Quanti anni avrà, mamma?” le chiese una volta, ma anche sua madre non avrebbe saputo dirlo. Forse settanta? Era piuttosto in gamba per essere un personaggio così anziano che lavorava ancora nel circo.
Anche quell'anno lo vide, lo salutò assieme agli altri cinque/sei bambini del quartiere, ed ottennero un paio di caramelle a testa.
La stagione cominciava bene! Verso metà mese cominciò anche la scuola per Tom, si trovò nuovi compagni e nuovi insegnanti, non che quest'ultimi gli interessassero particolarmente.
Si era invaghito di una sua nuova compagna dai capelli ricci e rossi, lentiggini e occhi nocciola.
L'aveva soprannominata Bambi, sembrava un cerbiatto tanto era bella. Tom aveva degli splendidi capelli biondi e gli occhi verdi, questi attributi gli avevano garantito un'autostima invidiabile per un dodicenne, e per questo era partito all'attacco subito con Bambi, l'ultimo giorno di circo le aveva chiesto di andare assieme a vedere gli ultimi spettacoli quella sera, prima che ripartissero i carrozzoni.
Bambi aveva accettato, ma quella sera non arrivò mai.
L'aveva aspettata fuori ma dopo un'ora non c'erano segni di lei, quindi a Tom toccò andare con i suoi amici di sempre, e l'ultima serata fu come sempre la più bella. Tom era felice di aver rivisto il circo anche quell'anno, in particolare aveva notato che uno dei pupazzi di Mr. Woody aveva i capelli rossi fatti di lana sottile e dei puntini sul viso e Tom pensò subito a Bambi e, deciso a non farsi scoraggiare, richiese a Mr. Woody di poterla avere, quella bambola. Attese che lo spettacolo fosse finito e che tutti si fossero avviati per vedere i fuochi d'artificio prima della partenza.

“Mio caro, sai che non posso darti i miei pupazzi” gli rispose il vecchio con un buffetto a fine serata.

Tom, deluso, gli disse che era per la sua futura fidanzatina, e voleva proprio quella perchè era molto simile a lei, e Mr. Woody parve convincersi, sorridendo dolcemente.

“Va bene caro, mi hai convinto. Chi sono io per ostacolare un giovane amore? Aspettami qui dietro al baracchino, vado a prenderla”

Tom lo guardò con occhi brillanti mentre tornava nel retro del baracchino, ringraziandolo più e più volte, in attesa di ricevere la bambola che avrebbe potuto farlo arrivare al cuore della sua amata. Tom stava ancora bofonchiando ringraziamenti quando vide Mr. Woody arrivargli dietro con una mazza, non capendo che non era certo una coincidenza che quella bambola avesse l'aspetto della sua Bambi. Il colpo ricevuto l'aveva atterrito, e il mattino seguente il circo partì.
L'anno venturo, Mr.Woody avrebbe sfoggiato - fra le nuove bambole - uno splendido maschietto dagli occhietti verdi e i capelli biondi.
Di Tom e di Bambi non si ebbero più tracce.





 

Grazie per aver letto :)! ovviamente saranno tutte così, sconnesse.

Vorrei capire se si è capito il prompt, fatemi sapere!

Per partecipare anche voi, vi lascio il link qui sotto:

https://questoscuroscrutare.com/scrivere-in-quarantena/?fbclid=IwAR25HgLYubj0znTrK6v0b5o0_OwWvR-X7wE6nSE4Qp6PyfKgKjU9MsTFidI

Alla prossima!

 

Kuro

  
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