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Autore: Spensieratezza    02/04/2020    2 recensioni
Albus Severus Potter guarda suo fratello pensando che James è come una falena. Bellissimo e luminescente, glorioso. I suoi occhi brillano come lucciole e le sue mani..oh, potesse perdersi in quelle specie di serpenti ammalianti e incantatori che sono quelle mani, ma non può permetterselo, James non dovrà mai sapere che si infiamma se anche solo lo sfiora per sbaglio.
- il titolo della storia è questo e sarà questo definitivamente per un sacco di motivi, che spiegherò
-revisione della storia completata
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Riportami all'inizio'
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Si sentiva come se stesse annegando. Dopo la sfuriata di James, aveva chiamato la scuola per chiedere come facesse James a sapere un incantesimo di tale levatura e loro avevano spifferato tutto.
Aveva perso la testa ma ancora adesso si chiedeva se avesse tutti i torti ad averlo fatto.
Era il maledetto eroe del mondo magico, come avevano potuto nascondergli una cosa del genere?

Non credevano che lui dovesse saperlo? Non credevano che lui dovesse sapere che Silente e Piton magari vivevano attraverso i suoi figli?
E quel professore…con quale diritto lui ha fatto degli “esperimenti” sui suoi figli, senza chiedergli il permesso?
E se avesse provocato loro una specie di trauma cerebrale che li avrebbe accompagnati per sempre?
Sono solo dei ragazzi, dopotutto.
La realtà di quella cosa, gli piombò addosso come un macigno.
Poteva essere vero?

James…con quale rabbia gli disse quella frase:
Ti credi ancora una celebrità! Sei talmente pieno di te che non so come fanno i tuoi piedi ad alzarsi da terra!”
Era la stessa frase che Lily Evans, sua madre, disse a James Potter, suo padre, quando lui lo alzò da terra con un incantesimo, mettendolo a testa in giù.
Gli ha rivolto contro quel suo stesso incantesimo!
Perché l’ha fatto?
Una parte di Harry credeva di saperlo.

Per Piton quello era stato di certo il ricordo peggiore, infatti gli era rimasto in mente tutti quegli anni e fu anche per quello, che lui potè vederlo. Probabilmente nel suo inconscio non registrò soltanto la frase che disse a Lily, la sua ormai ex amica “Schifosa mezzosangue” ma anche l’offesa a James. Non seppe se perché a Piton faceva stare meglio il pensiero che avesse insultati entrambi quel giorno o se perché aveva registrato tutto di quel giorno, a furia di pensarci, che lo ricordava nei minimi dettagli, ma James chiaramente gli aveva ributtato addosso quella frase.

Non aveva mai rivelato a nessuno i contenuti chiari di quel ricordo, non le parole letterali comunque.
Era mai possibile che James fosse venuto a conoscenza delle esatte parole senza essere lui?
No…è lui…è lui…lo sai…
La sua vocina interiore era quasi peggio di quella di Voldemort anni e anni fa.

I sentimenti che aveva provato per Piton ai tempi della scuola, gli tornarono alla mente, tutti insieme, formando un uragano nella sua testa.
Perché chi odi nella tua vita, è quasi peggio di un amante. Infatti amare è meraviglioso, ma odiare..odiare richiede un pensiero fisso nella tua testa, pensi a quella persona continuamente, diventa un chiodo fisso, un incubo per te, nella tua testa. E Piton aveva fatto di tutto per esserlo, per lui.

Non gliene aveva mai fatta passare una, a scuola, non immaginava che fosse perché gli ricordava suo padre, ma ai tempi era davvero detestabile e per qualche motivo, sapere che incontrava invece la cieca fiducia e una fedele devozione incondizionata da parte del preside, lo aveva fissato ancora di più.
Piton era diventato un’ossessione per lui. Era sospetto, ambiguo, poco trasparente, odioso, impenetrabile e faceva di tutto per rendergli la vita un inferno.
E ora..si era reincarnato in suo figlio?

Sentì un lieve mancamento e anche la stretta di Ron che si fece più salda attorno al suo braccio.
Ron lo stava portando fuori a prendere una boccata d’aria, sì.
Ron che per lui c’era sempre stato.

Era quasi confortante, il fatto che entrambi sapevano con esattezza di chi stavano parlando? Non aveva bisogno di spiegare a Ron come si sentiva, perché erano a scuola insieme, hanno passato sette anni ad essere odiati da Piton, entrambi, Ron sapeva come Harry doveva sentirsi all’idea che Piton fosse suo figlio. Non aveva bisogno di aprire bocca, tutto ciò era …confortante…
Questo gli fece venire in mente che in salotto, ad assistere alla tragedia c’era anche sua figlia, Lily.

Lily aveva sgranato gli occhi alla scena e anche durante la telefonata, aveva uno sguardo strano, non sorpreso, quasi…colpevole.
Che lei sapesse tutto?
Non aveva pensato a fare domande a sua figlia,era già troppo sconvolto così.
E se anche lei fosse la vera Lily Evans? Sua madre, colei che lo aveva salvato, come si sarebbe sentito?

No, non era lei, come James alla fine non era il VERO James.
Era già abbastanza estraniante pensare che Silente e Piton si fossero reincarnati nei suoi insegnanti, senza bisogno di mettere in mezzo anche i suoi poveri genitori morti.
“Ehi, Harry, Harry, resta con me.” gli disse Ron, entrando nel suo campo visivo, dopo che lo fece sedere su un muretto.
Harry faticò a mettere a fuoco. Non capiva bene dove si trovasse.
Resta con me…

“Ron…tutto questo è troppo per me..io non..non so se ce la faccio..” gli venivano le lacrime agli occhi, come se fosse ancora un moccioso. Non sapeva più se piangeva per Silente o per Piton, o per i loro destini avversi. Per come orribilmente erano morti. Per tutto il tempo che aveva passato ad odiare Piton, e per tutto quello passato ad imparare ad amare Silente e quanto orribilmente e improvvisamente lo aveva perso, per poi scoprire che era stato solo un oggetto per lui, ma forse la cosa che faceva più male era la consapevolezza che Silente amasse di più Piton che lui. Ma forse lo aveva sempre saputo. Era stato per questo che aveva dato entrambi i nomi a suo figlio?
“Io capisco quello che provi..ma adesso devi cercare di stare calmo..” disse Ron, prendendogli il polso.

“James…” sussurrò Harry con le lacrime agli occhi. “Gli ho dato i nomi di due persone che lui ODIAVA..” disse e Ron non aveva bisogno di chiedere chiarimenti, sapeva che stava parlando di Piton. “Pensando solo che erano due persone che amavo..ma come al solito ho pensato solo a me stesso..fa bene ad odiarmi..”
“Nessuno, può odiarti, Harry, nessuno di sano, almeno. “ disse Ron. “Ehi, guardami.” Disse togliendogli delicatamente le lacrime dagli occhi.
Harry intercettò lo sguardo di Ron.
Verde nell’azzurro.

Non sapeva se era perché Ron gli aveva detto “guardami” la stessa frase che gli disse Piton prima di morire, o se perché aveva le sue dita sotto le sue palpedre e non accennava a toglierle, o se fu l’intensità del suo sguardo, ma Harry chiuse gli occhi, disobbedendo al suo ordine e posò le labbra sulle sue.
Erano morbide le labbra di Ron e quasi invitanti a rimanere lì.

Percepì la bocca di Ron tremare, ma non si spostò e Harry lo apprezzò. Rimasero immobili per un momento interminabile, poi Ron mosse le labbra sulle sue in una specie di carezza languida, che fece decidere a Harry che quello era il miglior bacio della sua vita.
Lo attirò a sé piano, per il collo, baciandolo ancora, sempre piano, senza osare di più, senza approfondire il bacio. Una, due, tre volte, Ron lo assecondò, ma poi si spostò, ansimando piano.
“Harry..”

Silenzio. Imbarazzo. Forte imbarazzo.
“Torniamo..a casa..ok?”
Harry annuì piano.
Tutto sommato, Ron non sembrava esser uscito di testa. Non ancora.








*

Stavano camminando in silenzio per tornare a casa, ma Harry si sentiva malissimo. Si sentiva ANCORA malissimo. Non sapeva cosa diavolo gli era preso e perché DIAVOLO aveva baciato il suo amico d’infanzia.  Sapeva solo che era distrutto e in quel momento compiere quel gesto gli era sembrata l’unica cosa che potesse aiutarlo a non annegare.

Non si era aspettato la bolla di felicità che lo avvolse quando successe. Quel bacio fu breve ma gli regalò un sollievo che era più di quello. Era come riscoprire la sua infanzia sotto un alto punto di vista. Come rivivere di nuovo il bacio con Cho Chang, rivivere le palpitazioni del suo primo bacio. Sentirsi di nuovo un adolescente.
Harry aveva passato un brutto periodo dopo la Scuola.
Crescere, diventare adulti, non è minimamente brutto come lo immaginano gli adolescenti.
Lo è molto di più.

Quando dici addio alla scuola, dici addio a una parte di te, al fanciullo che credeva che la cosa più importante fosse seguire attentamente tutte le lezioni, arrivare in orario con il programma, non saltare un compito, superare gli esami e se non ci riuscivi..era una tragedia!

In particolare Harry e i suoi amici vivevano tutto con maggiore intensità visto che ogni anno dovevano lottare per rimanere IN VITA. Ogni anno c’era un mostro, qualcuno che cercava di farti fuori ed era sempre perennemente colpa di Voldemort.
Spesso negli anni, Harry si era ritrovato a discorrere con Ron, della cosa assurda, dell’animo fantastico che riguarda gli adolescenti, i bambini.

Da ragazzo non avrebbe mai pensato di valutare l’idea di lasciare Hogwarts. Lasciare la scuola? Che blasfemia è mai questa? Eppure si rese conto poi, che un adulto in un corpo di ragazzo, avrebbe pensato perché mai dovrebbe rischiare la vita ogni anno solo per continuare la sua vita studentesca, perché un ragazzo sano di mente avrebbe dovuto continuare per sette anni le lezioni, sapendo già che con ogni probabilità c’era Voldemort o i suoi seguaci a cercare di ucciderti l’anno seguente?

Eppure questo era il bello dei ragazzi. Vivere alla giornata, pensare che il tuo maggiore problema sia superare gli esami, pensare che la tua vita finisca lì. Frequentando le lezioni e poi di nuovo ricominciando un’altra giornata e anche se pensi alla morte non ci pensi come quando ci pensi da adulto, con rassegnazione e terrore.

A Harry mancava tutto questo, si era ritrovato a parlarne con Ron e Hermione qualche volta e qualche volta aveva ricordato alla riccia, quanto si sentisse saputella, quanto spesso la prendevano in giro per il suo essere saccente e so tutto io.

Ma Harry capì che qualcosa era cambiato tra loro, quando Hermione sembrava più restia a tornare in quei discorsi, non dava loro sempre corda, non rimuginava o rivangava il passato o lo faceva meno spesso e a volte dimostrava di non ricordare neanche tante cose che aveva detto che avevano divertito molto il moro e il rosso.
Fu lì che Harry si accorse che stavano crescendo. La loro infanzia era finita e faceva male, oh, se faceva male.

Ron ed Hermione erano fidanzati e non era più come a scuola, prima erano quasi costretti a vivere tutti insieme ed erano inseparabili, ora invece ognuno aveva la sua casa e poi quando Ron e Hermone andarono a vivere insieme.. fu peggio. Si sentì messo da parte, da loro, soprattutto lo shock vero arrivò quando i due cominciarono con i preparativi del matrimonio.

Harry ci rimase male di scoprire che era stato fatto quasi tutto senza consultarlo, non avevano sentito il bisogno di coinvolgerlo. Si sentì meglio, solo un po', quando Ron lo trascinò di peso, praticamente, solo per chiedergli di accompagnarlo a cercare un abito per il matrimonio.
Ma Harry si accorse di essere assente.

Continuava ad andare con il pensiero alla scuola. Un eventuale matrimonio tra lui e Hermione celebrato mentre andavano ancora a scuola, come sarebbe stato? Certo lasciando perdere il fatto che non potevano sposarsi perchè minorenni, ma fingendo sarebbe stato possibile.
Ron gli avrebbe detto della proposta lo stesso giorno che l’aveva fatta, sarebbe corso da lui con gli occhi luccicanti e lo sguardo raggiante e gliel’avrebbe detto?

La mezz’ora prima di sposarsi l’avrebbe aiutato a sistemare il vestito, sarebbe rimasto nella stessa camera a sistemargli i capelli…
Invece adesso c’era una distanza. Ancora minima, ma c’era.
E sarebbe andato sempre peggio con il passare degli anni.
Infatti fu così, soprattutto dopo il matrimonio e dopo l’arrivo dei bambini.

Harry non capiva proprio cosa c’era di sbagliato in lui, avrebbe dovuto essere felice, stava con Ginny, aveva una famiglia, inoltre era la SORELLA di Ron, e quindi sarebbero stati sempre legati, una garanzia ancora maggiore sul fatto che non si sarebbero mai persi in futuro.
Avrebbe dovuto essere felice che i suoi migliori amici stavano insieme, perché questo formava un nucleo famigliare indistruttibile, consolidato anche dal suo fidanzamento e poi matrimonio con Ginny.

Ma Harry capì di non essere felice, capì che stava meglio quando Ron ed Hermione erano solo amici e non fidanzati e poi marito e moglie, in questo modo si contendevano la sua amicizia, lui era il satellite e loro ci gravitavano intorno, erano amici anche tra di loro, certo, ma sembrava quasi come se lui li aiutasse a restare uniti, a restare tuti e tre uniti, ma ora sembrava che avessero trovato una loro sicurezza in coppia e Harry poteva anche non esserci, grazie tante, non cambiava nulla.

Harry sapeva che a tratti erano pensieri morbosi e deliranti, per non dire crudeli, ma la loro amicizia era stata sempre così, in particolare con Ron, avevano fatto tutto insieme, fin da quando avevano undici anni, non a caso, la mamma di Ron l’aveva quasi adottato come figlio.
Forse era solo lui incapace di crescere, un eterno peter pan, incapace di andare avanti senza lanciare qualche volta sempre uno sguardo indietro.
Eppure stavano bene, ora che Voldemort era stato sconfitto, erano in pace e quindi cosa gli mancava?

Capì che forse anche se prima viveva con la morte sempre nell’ombra, era felice perché..si sentiva completo, pensava che questa completezza gliela dava il trio, ma forse era un particolare personaggio del TRIO.
RON.
Quando questa consapevolezza piano piano prese piede, si sentì male, perché non sapeva come l’amico d’infanzia avrebbe preso la cosa, se gli avesse detto che avvertiva così tanto il bisogno che continuasse a stare con lui, che non lo abbandonasse per troppo tempo, che lo cercasse.. che gli dimostrasse di volergli ancora bene.
Tutto questo era molto poco etero e lo capiva, ma non sapeva come fare per spiegarlo, senza giustificarsi che no, non era gay, non desiderava il suo amico d’infanzia.
Ma lo amava? Certo che sì, qualsiasi cosa significhi AMORE.

In fondo non a caso, durante il torneo tremaghi, Ron era stata la cosa che gli sarebbe mancata e che aveva PERSO, e gli avevano spiegato che sarebbero andati a prendere “la cosa più cara che avessi.”

Quindi Ron era la cosa più cara, ma pensarci era pesante e imbarazzante, per non parlare di parlarne con Ron e entrambi finsero che non era mai successo che Harry era dovuto andare in fondo al lago per recuperare la sua persona importante.

In fondo Viktor Krum era sceso per recuperare Hermione ed erano poco più che conoscenti, Fleur la sua sorellina.. e okay, se nel primo caso si trattava comunque di un’infatuazione romantica quindi giustificata, e seconda cosa, l’amore di una sorella, l’amore per un amico seppur condivisibile era facile che  sfociasse nell’ambito dell’ambiguo e del fraintendimento, quindi non se la sentiva di parlarne con lui, di giustificare quello che sentiva per lui e lui di contro fece lo stesso.

Quello provato per Ron era stato sempre un amore silenzioso, e ci fu un tempo, in cui andava ancora alla scuola, che aveva fatto delle..fantasie..niente di particolare ma a volte si era chiesto come si sarebbe sentito se avessero dormito abbracciati nello stesso letto, per amicizia ovviamente! E durante l’ultimo anno, quando dormirono tutti e tre nella tenda, aveva valutato per un attimo l’idea di.. dormire vicino a entrambi i due suoi amici, perché se erano TUTTI  E TRE, non sarebbe stata una cosa poi molto imbarazzante no?

Un po' come si era sentito quando, sempre durante il loro ultimo anno, quando erano tornati a Grimmauld Place, aveva notato i due addormentati con le mani vicine e aveva immaginato che avessero dormito tenendosi per mano, e l’idea lo aveva fatto sentire molto solo.

La stessa sensazione di solitudine che aveva provato quando durante il terzo anno si era reso conto che le cose tra Hermione e Ron stavano cambiando e la cosa lo aveva turbato. Se si fossero lasciati, la loro amicizia sarebbe sopravvissuta? Ma all’epoca pensava tra i loro due amici, ora si rese conto che forse non era paura per loro, ma era più gelosia, timore di esser messo da parte.
 
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti, quando arrivarono davanti alla porta di casa sua, gli sembrò di vedere la casa per la prima volta e si sentì perso. Ron davanti a lui, aveva ancora un’aria funerea e non aveva detto ancora una parola.

“Ron..ascolta..i-io..mi dispiace per quello che ho fatto, non so cosa mi abbia preso..ero….sottosopra, non stavo capendo più niente..insomma io…sono etero, e non sono innamorato di te, ovviamente. Scusami..non..”
Lo guardò e lo sguardo di Ron sembrò perforargli l’anima. D’un tratto si sentiva ancora un adolescente, pieno di ansie, di paure, di vergogna.
Le gambe gli tremavano.
Ma poi Ron inaspettatamente sorrise.

“Ma certo, Harry, non hai bisogno di giustificarti. Neanche io penso che tu abbia voluto baciarmi perché..sei innamorato di me o perché tu sia gay..” disse lasciandosi scappare una risatina nervosa.
“O-okay…” disse, rimanendo un po' perplesso davanti all’accettazione del suo migliore amico.
“Ho visto che eri turbato..e capisco che tu ti sia..”

“Ero frastornato..e mi sono appoggiato a te perché avevo bisogno di..conforto..”

“Ovviamente.” Disse Ron, calcando sulla parola, diventando d’un tratto gelido. “Forse è stato meglio che tu abbia usato ME per scaricare la tensione, perché sono tuo amico e capisco le cose, non so se qualcun altro avrebbe usato la stessa comprensione, sentendo di esser stato una specie di valvola di sfogo servita per calmarti, Harry.

Il modo in cui calcava sulle parole, il modo in cui disse Harry, gli inviò un segnale d’allarme, e provò l’impulso di gettarsi subito a terra, chiedendogli perdono, che non era quello che voleva dire.
“Posso chiederti di non dire nulla a Ginny e ehm..”
“Ma CERTO. Non c’è bisogno che le nostre mogli lo SAPPIANO.”
Ancora quella strascicata lentezza.
 
Ron si diresse a passi veloci dentro casa e a Harry rimase dentro una strana sensazione di smarrimento.
Era INCREDIBILE.

Era appena successa una tragedia. Aveva baciato il suo amico d’infanzia e la cosa peggiore era che gli aveva detto in faccia che era stato solo un gesto fatto per scaricare la tensione. Il suo migliore amico si era sentito prima aggredito sessualmente e poi..usato, come una scarpa. Che cosa gli era saltato in mente? Ma aveva PAURA di dirgli che gli era piaciuto, perché poi Ron lo avrebbe rinnegato come amico, gli avrebbe detto che era meglio prendere strade diverse se provava qualcosa di talmente malato per lui e lui non VOLEVA che Ron lo abbandonasse. Ma facendo così aveva aggravato la cosa.
Rimase fuori non sapendo cosa fare, sentendosi dilaniato ma allo stesso tempo VIVO come non mai, per l’adrenalina che lo stava avviluppando. Non si era mai sentito così vivo in effetti.

E considerato che rischiava seriamente di perdere l’amicizia di Ron, questo significava che era malato davvero.

 






















Note dell'autrice: buongiorno ragazzi!!! Ed ecco arrivare finalmente i bacio Ron/Harryyyyy ahhaha xd
allora non so se molti lo avevano immaginato, che finisse così, probabilmente in moltissimi no, infatti io l'ho detto solo a una persona ahha Team!
Coomunque, scusatemi se sto distruggendo due famiglie ma io li shippo troppo non posso farci niente xd
non immaginavo che il primo bacio sarebbe arrivato in questa situazione, mi ero già creata uno scenario nella mia mente, ma quei missing moments li ho lasciati in sospeso, a questo punto io credo è proprio vero che a tutto c'è una ragione, probabilmente era destino che il primo bacio dovesse essere qui, e non come avevo immaginato in un primo momento, ma questa versione la preferisco ^^

Voglio dire una cosa sui pensieri di Harry, non ha nessuna cotta nè per Silente, nè per Piton LOL lo so che sono amibigue le cose che dice, ma a me piace troppo così, e poi non tutti gli attaccamenti morbosi che abbiamo verso qualcuno, si traducono con attrazione sessuale o amore romantico giusto? :)) Harry stimava Silente e sotto sotto io credo che fosse ossessionato anche da Piton :) perlomeno io penso che quando è morto, ha cambiato idea su di lui e la sua stima sia cresciuta verso l'uomo che cmq lo aveva difeso per anni :)

un'altra cosa importante, poco prima che Harry baci Ron, ho scritto l'intensità del suo sguardo, non so se avete capito il riferimento ma se così non fosse, ve lo riporto, arriva dalla frase " Scusate se in questo capitolo mancano i due frugoletti ma mi è venuto così :)

l'intensità del suo sguardo la fece avvampare (Lily e Severus, una scena del libro) 

Voglio anche dire un'altra cosa, avete visto? Ho rispettato il programmino che mi sono fatta, oggi dovevo aggiornare e l'ho fatto, anche se l'avevo già fatto due giorni fa e quindi avrei potuto evitare oggi, ma volevo rispettare i giorni che mi sono data, nonostante gli "straordinari" LOL se tutto va bene, questa storia la aggiornerò almeno una volta a settimana, se riesco, anche di più :)
volevo dire a tutti quelli che scrivono, che questa cosa dello schemino "lunedì aggiorno questa storia, martedì un'altra, mercoledì quest'altra" FUNZIONA :) con me sta funzionando, anche se sono più esaurita che mai, ma funziona xd consiglio di farlo, a tutti quelli che hanno l'impressione di non riuscire più ad aggiornare le loro storie! 

 per quanto riguarda la seconda parte con i pensieri tanto introspettivi di Harry, mi sono lasciata prendere la mano, cominciando a filosofeggiare sull'ansia dell'abbandono, sul fatto che con il tempo le cose cambiano..perchè è stata sempre uno dei miei più garndi dolori..allo stesso tempo volevo anche scrivere dei sentimenti di Harry x Ron, perchè non è che posso scrivere che Harry bacia Ron così..senza metterci perchè lo fa e cosa sente no? xd

Se ve lo state chiedendo, non ricordo bene se gli avevano detto che aveva perso una cosa a lui cara, durante il torneo tremaghi, cioè non ricordo le parole esatte ma so per certo che il succo era questo, non aveva perso solo una cosa, ma una cosa a cui lui importava tanto, che per lui era importante xd per il resto, è vero che Harry si sentì un po' male al terzo anno capendo che i due avevano cominciato a flirtare, verissima anche il fatto dello sfiorarsi le mani mentre dormivano vicini, non mi sono inventata nulla xd ho voluto approfittare di queste cose canon, per allaccarmi alla mia storia, invece la roba della tenda me la sono inventata xd anche se è vero che sono stati in campeggio per parecchio tempo quando hanno cercato gli horcrux per un anno xd
   
 
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