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Autore: BlackHawk    05/04/2020    1 recensioni
Drake scoppiò a ridere. Una risata amara che in realtà nascondeva una grande disperazione e sofferenza.
Quando si accorse che Kailey stava per rientrare nel locale, si ritrovò a pronunciare le parole che era riuscito a dire ad alta voce solo una volta da quando aveva parlato con suo fratello. –È morta.-
- Drake mi dispiace, non volevo….-iniziò a dire Kailey, ma lui la interruppe bruscamente.
-Ieri, ma l’ho scoperto stamattina.-
Non immaginava che ne avrebbe mai parlato con qualcuno, ma con lei non era riuscito a trattenersi.
-Drake, mi dispiace.- ripeté Kailey, mostrandosi sinceramente dispiaciuta.
-Era incasinata.- si ritrovò a dire. –Però non era colpa sua. Mio padre la picchiava e quando lui se ne è andato, lei ha cominciato a drogarsi. Non riusciva a smettere.-
-Non è facile.- osservò Kailey, dopo essersi schiarita la voce.
-Davvero non ricordi nulla?- le chiese, cambiando completamente argomento.
-Per ora ricordo molto poco, Drake.- rispose. -Però…-
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Drake le cinse la vita con un braccio e poi le afferrò la nuca con decisione, ignorando quella voce dentro di sé che gli urlava di allontanarsi da lei prima che fosse troppo tardi.
Sentì le labbra di Kailey dischiudersi lentamente contro le sue e si lasciò sfuggire un gemito quando le loro lingue finalmente si incontrarono.
Rischiò di perdere definitivamente il controllo quando lei gli affondò le dita nei capelli e lo attirò verso di sé, premendo il proprio corpo contro il suo.
Si baciarono a lungo, fin quando non si ritrovarono entrambi senza fiato.
Solo a quel punto Drake si staccò da lei e ricordò a se stesso che non poteva ferire l’unica persona dopo sua madre che l’avesse fatto stare bene nella sua miserabile vita.
Osservò i lineamenti perfetti del suo viso e si perse suo malgrado nei suoi grandi occhi nocciola, smarriti e confusi quanto lo era lui in quel momento.
Perché Kailey si era presentata a casa sua se davvero non voleva avere niente a che fare con lui?
Perché non era andata via dopo aver scoperto che non solo non era riuscito ad aiutare la madre a riprendersi, ma non si era nemmeno presentato al suo funerale?
Kailey non lo aveva giudicato come avrebbe fatto qualsiasi altra persona, ma aveva cercato di alleviare il suo senso di colpa, facendo riaffiorare per un attimo quel ragazzino sperduto che non riusciva a rassegnarsi all’idea di non poter difendere la madre dalla violenza del marito.
Non riusciva a fare a meno di pensare che le sue parole si erano insinuate con forza nella cortina di indifferenza che aveva costruito molto tempo prima per tenere gli altri lontano da sé e il pensiero che qualcuno potesse intuire le sue vere emozioni lo spaventava a morte.
-Non farti condizionare dal tuo passato, Drake.- mormorò Kailey, posandogli le mani sul petto.
Drake si concentrò sulle sue mani affusolate, incapace di alzare lo sguardo.
Perché ogni parola che lei pronunciava gli penetrava fin dentro le ossa turbandolo nel profondo?
-So che ci conosciamo da poco, ma se hai bisogno di parlare con qualcuno…-
Drake premette le proprie labbra su quelle di Kailey prima che lei potesse terminare la frase.
Lottò contro il suo stesso istinto e si arrese alla consapevolezza che quella sera il suo rapporto con Kailey sarebbe cambiato irrimediabilmente.
Non sapeva cosa sarebbe successo il giorno dopo e francamente non gliene importava. In quel momento aveva bisogno di lei e non si sarebbe chiesto se stesse facendo la cosa giusta.
Si liberò della felpa con un unico movimento e poi la baciò di nuovo.
Quando sentì le mani di Kailey scorrere sulle sue spalle si rese conto che aveva bisogno di un contatto più intimo, più profondo, perciò si scostò da lei e si sfilò anche la maglietta, gettandola poi in un punto indefinito del pavimento.
Strinse Kailey fra le sue braccia come se fosse la cosa più naturale del mondo e quella sensazione lo inebriò.
Kailey si sbottonò la camicia e lui non riuscì a fare a meno di pensare al modo orribile in cui l’aveva trattata nei giorni precedenti.
-Mi dispiace per…- gli si spense la voce quando lei gli posò un dito sulle sue labbra, scuotendo la testa con decisione.
-Non adesso…-
Drake annuì impercettibilmente e poi la prese per mano, dirigendosi infine verso la sua camera da letto.
Si avvicinò a lei e la baciò sul collo.
Quante volte aveva sognato di ammirare di nuovo le curve morbide del suo corpo?
Rimosse gli ultimi ostacoli sul suo cammino e poi salì sul letto, ignorando il cuore che gli batteva forte nel petto.
-Sei bellissima, Kailey.- le sussurrò all’orecchio, sfiorandole un fianco con la mano. Liberò i suoi meravigliosi capelli dalla treccia e poi le afferrò la nuca per premere le proprie labbra sulle sue.
Kailey lo guardò negli occhi e poi sussurrò:- Ho bisogno di te…-
Drake non se lo fece ripetere due volte.
  In quel momento capì che non era mai stata solo una questione di sesso.
Aveva imparato a mentire agli altri molto tempo prima, ma in quel momento non riusciva a mentire a se stesso.
Aveva bisogno di lei più di quanto lui stesso riuscisse ad ammettere e aveva paura dei suoi stessi sentimenti.
 
Alla fine di tutto Drake la baciò dolcemente sulle labbra e poi appoggiò per un attimo la fronte su quella di Kailey, che continuava a respirare affannosamente.
Sarebbe rimasto in quella posizione per sempre. Perché aveva così tanto bisogno di lei?
-Sdraiati vicino a me.- mormorò Kailey, accarezzandogli una spalla.
Drake uscì da lei e poi si alzò dal letto per andare in bagno.
Appoggiò le mani sul ripiano del lavandino e poi si guardò allo specchio, chiedendosi cosa diavolo stesse facendo.
Si passò una mano nei capelli e sospirò quando si rese conto che almeno per quella sera avrebbe smesso di vivere nel passato e si sarebbe goduto il presente.
Tornò in camera e si sdraiò accanto a Kailey.
Rimasero in silenzio per alcuni secondi dopo che lei posò la testa sul suo petto e iniziò ad accarezzare le curve dei suoi addominali.
-Non so niente di te.- disse Drake, spezzando il silenzio all’improvviso. Kailey sollevò la testa e i loro occhi si incrociarono per un istante.
-Cosa vuoi sapere?- gli chiese, sfiorandogli un fianco con le dita. Tutto, pensò Drake, sconvolto.
-Non lo so.- disse invece, schiarendosi la voce.
-Ti dirò le prime cose che mi vengono in mente, allora.-
Drake annuì e poi le infilò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, soffermandosi più del dovuto sulla pelle morbida del suo zigomo.
- Non conosco nemmeno un cantate raffigurato nei poster appesi alle pareti di questa stanza.- scherzò Kailey, scoppiando a ridere.
-Davvero?- le chiese Drake, incredulo.
-Già.-
Kailey si tirò su e poi scosse la testa con decisione. –Non fare quella faccia! Non sono così famosi evidentemente…-
Drake sgranò gli occhi. –Non sono così famosi?- ripeté, ridendo.
-Io non li ho mai visti o sentiti in vita mia, quindi….-
-Se sei una di quelle ragazze che ascolta solo musica commerciale sono abbastanza sicuro che tra noi non possa funzionare.- replicò, rendendosi poi conto di quello che aveva appena detto.
Non aveva mai pensato alla possibilità di avere una relazione con Kailey, ma in quel momento non gli sembrava poi una cosa così assurda.
Si costrinse a scacciare dalla mente quei pensieri e si concentrò di nuovo su di lei.
-Ho un fratello gemello.- gli disse, appoggiandosi alla tastiera del letto.
Tirò un sospiro di sollievo dentro di sé quando si rese conto che non aveva dato peso alle sue parole. Come aveva anche solo potuto pensare di poter iniziare una relazione con tutti i problemi che aveva?
-Si chiama David e fa il fotografo. Ieri ho scoperto che quello stronzetto si vede con la mia migliore amica da tre mesi, ma nessuno dei due mi ha mai detto nulla.- proseguì Kailey, strappandolo ai suoi pensieri.
-La tua migliore amica?-
-Si chiama Tessa. –gli spiegò Kailey. -La ragazza bionda che era con me la sera che siamo venute nel locale in cui suonate tu e i tuoi amici.-
La bionda ficcanaso, pensò Drake, ricordandosi all’istante di lei.
-Si vede con tuo fratello, eh..- disse invece, costringendosi a non pensare di nuovo alla sera in cui aveva dato quello spintone aTyler.
-Sì. L’ho scoperto per puro caso in realtà. Avevo bisogno di parlare con Tessa e quindi sono andata a casa sua e mi ha aperto la porta mio fratello, praticamente fresco di doccia.-
-E perché non ti hanno detto nulla?- chiese Drake, appoggiandosi anche lui alla tastiera del letto.
-Credevano che l’avrei presa male.-
-E avevano ragione?-
-Certo! E se poi litigano?-
Drake si voltò verso di lei, confuso.–E allora?-
Kailey alzò gli occhi al cielo e poi sbuffò sonoramente. –Non ci arrivi proprio, eh?- Drake ridacchiò e poi incrociò le braccia al petto. -Hai paura che il loro rapporto condizioni la vostra amicizia.-
-Perspicace.- lo prese in giro Kailey, battendo le mani.
Drake le pizzicò un fianco e poi scoppiò a ridere. Da quanto tempo non sentiva la testa così leggera?
Troppo, pensò, rassegnandosi all’idea che Kailey lo faceva stare in pace con se stesso.
-Piantala!- lo rimproverò lei, sforzandosi di non ridere.
Drake si sporse verso di lei e poi la baciò rapidamente sulle labbra.
Sentì il cuore battere più velocemente quando lei gli sorrise e gli accarezzò il braccio dolcemente.
-Tyler e Chase mi voglio sbattere fuori dal gruppo.- si ritrovò a dire, sospirando.
-Per quello che è successo l’altra sera?-
-Anche.-
-Hai spiegato loro la situazione?-
-Ci ho parlato ieri.-
Kailey gli afferrò il viso e lo costrinse a voltarsi. –Ti sei scusato con Tyler?-
-Sì, certo. Solo che… all’inizio non sapevano di mia madre e allora….-
-Si sistemerà tutto, vedrai.- lo rassicurò Kailey, sorridendo.
-Non lo so… ho combinato un casino questa volta.- mormorò, appoggiando una mano sopra alla sua.
-Perché non svuoti la mente per un attimo e la smetti di preoccuparti?- Drake sospirò, ma alla fine annuì. –Domani lavori?-
-Purtroppo sì.- annuì Kailey, sbuffando.
-Max è un idiota, ma io di più. Mi dispiace per prima.-
Kailey lo guardò per un attimo senza dire nulla e Drake si chiese a cosa stesse pensando.
-Perché vi odiate così tanto?- gli chiese dopo un po’, ripetendo la domanda cui lui non aveva voluto rispondere prima.
-Non voglio parlarne.- disse seccato, innalzando di nuovo una barriera tra di loro.
-Non lo fare, Drake.-
-Fare cosa?- le chiese, irritato.
-Sai benissimo cosa intendo.-
-Non puoi chiedermi di….- si bloccò per un istante alla ricerca delle parole giuste. – Non posso cambiare da un momento all’altro, Kailey.-
-Lo so e non ti sto chiedendo questo. Sto solo cercando di capire che tipo di rapporto avete tu e tuo fratello che sfortunatamente è anche il mio capo …-
-Non abbiamo un buon rapporto. Punto e basta.-
Kailey evidentemente si rese conto che era inutile proseguire quel discorso perché si limitò ad annuire.
-Domani mi devo alzare presto.- gli disse poi, schiarendosi la voce. - Sarà meglio che vada.-
Drake si voltò verso di lei e in quel momento si rese conto che non voleva che lei se ne andasse.
-Rimani qui.- mormorò a bassa voce.
Kailey si accoccolò contro di lui e per un attimo a Drake sembrò che la sua vita potesse cambiare davvero.
Si addormentò poco dopo stringendola tra le braccia.
 
Il giorno dopo si svegliò con una forte sensazione di vuoto. Aprì gli occhi di scatto quando si rese conto che Kailey non era a letto con lui.
Possibile che se ne fosse andata senza dire nulla?
All’improvviso sentì una morsa gelida allo stomaco che gli impedì di respirare regolarmente.
Perché si era illuso in quel modo? Le esperienze passate non gli avevano insegnato proprio niente?
Serrò la mascella con forza e poi si alzò dal letto. Afferrò una paio di pantaloni e poi si passò una mano nei capelli.
Fanculo, pensò arrabbiato, cercando di convincersi che non aveva bisogno di lei.
Si bloccò sulla soglia del soggiorno quando la vide di spalle davanti all’angolo cottura. Non se ne era andata, allora. Che diavolo stava facendo?
-Kailey?-
La vide voltarsi di scatto verso di lui e sorridere nella sua direzione. –Ehi.-
-Sei qui.- disse Drake in tono sorpreso.
Kailey lo guardò confusa. –Dove dovrei essere?- gli chiese ridendo. –Sto preparando il caffè al volo perché poi devo andare in ufficio.-
Drake si avvicinò a lei cautamente come se avesse paura che quella ragazza dai capelli rossi e il sorriso disarmante potesse svanire nel nulla da un momento all’altro.
Notò che si era messa la felpa che lui indossava il giorno prima e avvertì una strana sensazione nel petto.
-Pensavo…pensavo che…- gli si spense la voce quando lei si avvicinò a lui e poi lo baciò sulle labbra.
-Non me ne sarei mai andata senza svegliarti, Drake.- lo rassicurò, sfiorandogli il viso dolcemente.
Soffocò l’impulso di chiudere gli occhi e lasciarsi toccare da lei e poi annuì, ricordando a se stesso che lei non era affatto come le ragazze che si era portato a letto.
-Credo che il caffè sia pronto.- disse Kailey, dirigendosi verso i fornelli.
Si avvicinò alla credenza e afferrò due tazzine. Perché gli sembrava così normale la sua presenza?
Kailey versò il caffè nelle tazzine e poi gli chiese dove tenesse lo zucchero. Luile indicò un barattolo vicino ai fornelli e un attimo dopo erano seduti intorno al tavolo a fare colazione.
-Che programmi hai per oggi?- gli chiese, prendendo un sorso di caffè.
Drake alzò lo sguardo verso di lei. –Palestra e poi stasera suono al locale. Sempre che Tyler e Chase non si siano trovati un altro cantante.-
-Siete amici, giusto?-
-Sì.-
-E allora troverete il modo di risolvere le cose. Non è tutto bianco o nero nella vita, Drake.-
Drake ignorò il significato di quelle parole e poi le chiese cosa avrebbe fatto lei quel giorno.
Kailey sorrise. –Sicuramente lavoro tutto il giorno. Stasera non so se mi vedo con Tessa.-
-Perché non…- gli si spense la voce quando si rese conto di quello che stava per dire. Perché non passate al locale?
Non era una coppia e probabilmente non lo sarebbero mai stati, perciò che diavolo gli prendeva?
-Devo andare altrimenti farò tardi.- disse Kailey ad un certo punto, alzandosi dalla sedia. –Mi cambio e poi vado.-
-Certo.- annuì Drake, finendo il suo caffè.
La vide raccogliere la sua camicia dal pavimento e poi scomparire nella sua camera. Tornò qualche minuto dopo con addosso i vestiti che aveva la sera precedente.
-Allora…- iniziò a dire, schiarendosi la voce. Drake si alzò e poi si avvicinò a lei. –Credo che…-
Non ebbe il tempo di terminare la frase perché Kailey si sollevò sulle punte e lo baciò sulle labbra.
-Dammi il telefono, Drake.-
-Cosa?-
-Dammi il tuo telefono.- ripeté, sorridendo.
Drake lo recuperò dal tavolo e poi glielo diede senza capire cosa stesse succedendo. La vide digitare qualcosa e poi restituirgli il telefono.
Si rese conto che aveva salvato il suo numero sul telefono e quando alzò lo sguardo verso di lei notò che se ne era andata senza che lui potesse dire nulla.
-Dannazione.- mormorò, rassegnandosi alla consapevolezza che non sarebbe riuscito a trovare la forza necessaria per allontanarsi da lei.
   
 
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